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medicina e salute
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Le
paure e le loro ripercussioni: come liberarsene
Claudia
Rainville, tratto dal libro «Ogni sintomo è un messaggio»
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Per trasformare un atteggiamento, un modo di reagire, per liberarci di ciò che ci impedisce di star bene con noi stessi, vi sono tre tappe essenziali:
Queste tre tappe sono fondamentali in tutto il processo di trasformazione o di guarigione; puoi dunque servirtene per liberarti delle tue paure o delle tue fobie.
La
maggior parte delle paure che proviamo sono inconsce.
1.
Ecco un semplicissimo esercizio per sviluppare la presa di
coscienza: scrivi spontaneamente tutto ciò che ti viene in mente e
che comincia con “non vorrei”. Ad esempio, non vorrei essere malato,
non vorrei perdere il lavoro, eccetera. Poi rileggi queste tue frasi
sostituendo il “non vorrei” con “ho paura”, e ti sarai fatto
un’idea piuttosto precisa delle paure che hai.
Puoi
rifare l’esercizio anche se già ne conosci il significato; ciò che
importa, una volta che avrai scoperto la paura che porti in te, è di accettarla,
di concederti il fatto che puoi aver paura. Ammettere una difficoltà
o una debolezza significa essere già in cammino per superarla.
Ricordo un certo periodo della mia vita in cui diverse persone trovavano
che avevo un’aria altera, snob. E tuttavia si trattava solo del
meccanismo di compensazione, per mascherare un senso di inferiorità, la
paura di non essere amata. Ne parlai con la direttrice del centro di
crescita personale che frequentavo, le dissi che mi sentivo a disagio
rispetto all’idea che le persone si facevano di me, giacché non ero
come si immaginavano. Lei mi rispose:«E allora? Hai pure il diritto di
avere l’aria snob». Non avevo mai pensato che potessi essere
autorizzata ad avere quell’aria. Accettai la cosa, dicendomi che
l’importante non era tanto ciò che gli altri pensavano di me, quanto
ciò che io pensavo di me stessa. Questa accettazione mi permise di
capire la ragione del mio atteggiamento, e riuscii a superarlo.
L’azione
riguarda il mezzo da usare per far fronte alla tua paura, per
liberartene, per acquisire più fiducia in te e nella vita.
La fiducia è il miglior antidoto contro la paura. Ci sono paure che
potrai affrontare, altre che dovrai addomesticare, e altre ancora per le
quali bisognerà che tu ti conceda il tempo necessario a liberartene. Ciò
che importa, è scegliere il mezzo più adeguato alla situazione in cui
ti trovi. Vediamo qualche esempio.
Hai un nuovo lavoro, e hai paura di non essere all’altezza. Puoi
ripeterti cento volte «dentro di me ho tutte le carte in regola per
riuscire, e ho successo in tutto»; ma puoi anche crearti un’immagine
mentale: ti rilassi per bene e ti visualizzi con il tuo datore di lavoro
che ti fa i complimenti. Se non riesci a vederti, cerca di immaginare
almeno la sua voce. Il risultato sarà altrettanto buono.
Ti sei appena comprato una casa e hai paura che ti manchino i soldi;
puoi chiederti:«Mi è mai mancato il necessario, fin qui?». Convinciti
allora che, se non ti è mai mancato, non ti mancherà mai. Ed è giusto
così. Se una delle tue lezioni di vita fosse collegata alla mancanza
del necessario, non avresti più soldi da un pezzo.
Un
altro modo di prendere coscienza delle tue paure sta nel prestare
attenzione a tutto ciò che ti fa esitare, a ciò che non osi dire o
fare.
Ad esempio, se ti propongo di
parlare di un tuo progetto durante una serata dedicata alla raccolta di
fondi per un’opera umanitaria, ecco che ti prende l’angoscia: non
sai se devi accettare. Vuoi certamente contribuire all’opera
umanitaria, ma non ti senti in grado di parlare davanti a un pubblico
così numeroso. Puoi soffermarti a cercare la paura che ti angoscia e ti
fa esitare; è la paura d’essere criticato? di ciò che gli altri
possono dire o pensare? di venire ridicolizzato? di fare delle gaffes?
Forse nella tua memoria emozionale c’è un ricordo del tipo: dovevi
parlare davanti a tutta la classe, e hai detto una scemenza; i compagni
si sono messi a ridere e tu ti sei sentito ridicolo.
La
paura di perdere una persona che ci è cara può molto spesso renderci
possessivi e soffocanti. E’ proprio ciò che conduce l’essere amato
a volersene andare per respirare.
Ricordati che l’amore, per essere sano e vivo, ha bisogno di
respirare: se soffoca, l’amore muore. La fiducia permette all’amore
di fiorire. Per superare questa paura, accetta semplicemente che le
persone che incrociano il tuo cammino si presentano a te per farti
evolvere, e tu, a tua volta, per aiutarle nel loro cammino.
Trattenere la persona che ami, significa spingerla ad andarsene.
Approfittare degli istanti in cui l’altro è presente, ringraziare di
tutto ciò che si può condividere giorno per giorno può invece solo
rinforzare il legame che vi unisce. Se un giorno la persona che ami
dovesse andarsene (perché muore o per un’altra ragione)quegli istanti
privilegiati che ti avranno colmato la coppa del cuore ti permetteranno
di dare quest’amore a un altro. Se invece dedichi tutti questi momenti
alla paura, la persona amata se ne andrà e la tua coppa sarà vuota,
dopodiché ti aggrapperai a qualcun altro, con la speranza di riempirla
di nuovo. Di fatto riproduciamo sempre la stessa sceneggiatura, fino a
che la nostra maturità affettiva sarà sufficiente per smettere
d’amare come fa il bambino che è mamma-dipendente.
Per
superare la paura di ciò che può capitarti, accetta che, quale che sia
il cambiamento, è sempre per il meglio.
Anche, se all’inizio, il cambiamento ti spinge a prendere un po’ le
distanze, è solo per avanzare un altro po’. Ecco un’altra
affermazione che potrà aiutarti di fronte alle situazioni incerte:«Ho
fiducia nella mia situazione presente perché Dio, lo Spirito della
Saggezza dell’Amore, è con me per guidarmi e sostenermi. Tutto si
sistema ora divinamente per me. Trovo la soluzione ideale per la mia
situazione».
Quanto all’opinione altrui, sappi che, qualsiasi cosa tu faccia, non
potrai mai impedire agli altri di pensare. Permetti loro di non essere
d’accordo, di non capire, ma agisci secondo il tuo sentire e le tue
aspirazioni, perché non sei venuto a questo modo per rispondere alle
aspettative altrui, ma per la tua evoluzione personale.
La
paura dell’opinione altrui è collegata alla paura di non essere amato
e apprezzato. Apprezzandoci e rispettandoci, attireremo necessariamente
amore e rispetto. Quest’affermazione può aiutarti:«Sono una persona
formidabile, diversa dagli altri ma altrettanto importante. Mi rendo
conto che posso molto, e che gli altri mi apprezzano molto. D’ora in
poi agirò in funzione delle mie aspirazioni e del rispetto che ho per
me». “Osare” è l’antidoto migliore contro la paura! Dice un
proverbio indù:«Si muore per non aver osato».