- Microchip nei capi di abbigliamento Sisley(Benetton)

Un Neurochip legge i segnali neurali
da Reuters 11 febbraio 2003, visto su Nexus ed. italiana n.44

In Germania alcuni ricercatori hanno elaborato una nuova tecnologia dei semiconduttori che consentirà agli scienziati di leggere e registrare i segnali elettrici delle cellule nervose viventi.
Roland Thewes, direttore anziano di ricerca collegiale presso la Infineon di Monaco, è riuscito con successo a registrare i segnali elettrici dei neuroni, le cellule specializzate che costituiscono il sistema nervoso degli organismi viventi e che comunicano reciprocamente tramite impulsi elettrici.
I ricercatori della Infineon hanno lavorato assieme agli scienziati del Max Planck Institute, situato fuori Monaco, al nuovo chip biosensore, denominato il "Neuro- Chip". Delle dimensioni di un'unghia, è dotato di 16.000 sensori che monitorano gli impulsi elettrici delle cellule immerse in fluido nutriente elettrolitico che riveste il semiconduttore e mantiene in vita i neuroni.
Gli amplificatori incastonati nel circuito consentono a ciascun sensore di individuare ed elaborare i segnali a bassa tensione attraverso i diversi strati della cellula; i dati possono quindi essere trasmessi ad un computer ed infine trasformati in un'immagine a colori destinata all'analisi.

 

Gli scopi occulti delle "etichette intelligenti" Benetton 
da Ananova.com 11 marzo 2003, visto su Nexus ed. italiana n.44

L'imminente introduzione, da parte dell'italiana Benetton, di una tecnologia di rilevamento con "etichetta intelligente" negli indumenti venduti nei propri negozi, diverrà presto il più lampante esempio di una tendenza emergente nell'industria dei rivenditori al dettaglio.
La linea di indumenti Sisley della Benetton conterrà fra breve un'etichetta ID di identificazione a radiofrequenza della Philips, che sostituirà i codici a barre, i quali devono essere "scansionati" manualmente. Un'etichetta RFID comunicherà la propria posizione alla rete di distribuzione computerizzata della Benetton, consentendo al rivenditore di appurare con una sola occhiata le giacenze di magazzino e di prendere velocemente, anche automaticamente, le decisioni sui rifornimenti.
Karsten Ottenberg, vicepresidente anziano della Philips Seminconductors di Amburgo, sostiene che a chi indosserà gli indumenti le etichette risulteranno impercettibili; esse conterranno informazioni su tipo, taglia e colore dell'indumento e sul suo percorso dal luogo di produzione alla rete dei magazzini. L'etichetta ID - un chip dotato di antenna, più piccolo di un chicco di riso - è inserita nell'etichetta dell'indumento, e qualsiasi capo di vestiario una volta tornato in negozio rientra nelle merci di inventario; è efficace solo a, diciamo, un metro di distanza da uno scanner. Anche se non esistono indicazioni che la Benetton intenda rintracciare i propri clienti con le etichette, i gruppi di tutela della privacy sono preoccupati che tale tecnologia possa portare di per sé stessa ad un monitoraggio non autorizzato del cliente.
Un'etichetta RFID potrebbe essere programmata per contenere informazioni su, per dire, la persona che ha acquistato un indumento: potrebbe consentire ad una rete di  vendita al dettaglio di prendere nota di ogni volta che quel particolare capo di vestiario è stato indossato in un negozio.


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