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Chi
è Julian Assange
Di
Daniel Estulin - danielestulin.com
Pubblico l’articolo su Wikileaks e Assange uscito sulla cronaca di El
Mundo.
Presumibilmente ha 39 anni, perché sarebbe nato a
Townsville (Australia) nel 1971. E presumibilmente non ha mai lavorato
per nessun servizio di spionaggio. Io si, come agente del
contro-spionaggio militare a Mosca. E per questo so meglio di chiunque
altro che ci sono personaggi di ombre e fumo della cui biografia ci sono
solo approssimazioni.
Chi è Julian Assange, l’uomo che, dicono, ha illuminato con una luce
abbagliante la verità delle relazioni internazionali, le vergogne degli
onnipotenti Stati Uniti? Chi è il capo di Wikileaks? Da dove viene?
Sicuramente, si è materializzato quasi dal nulla. Senza un passato
verificabile oltre alla testimonianza sulla sua infanzia
raccontata dagli antipodi sua madre, colei che gli ha dato il cognome e
che adesso teme per lui (Christine Assange: “Gente potente vuole la
pelle di mio figlio”, ha detto).
Nel KGB ci sono vecchi documenti (anni 1986-88) dove già
appare il suo nome. Ma non basta.
Il governo russo, secondo fonti vicine al Presidente del paese, ha
incaricato più di 2000 agenti per scoprire la vera storia di Assange. E
non è l’unico servizio di spionaggio che è dietro ai suoi passi. L'
MI6 britannico sta usando una finanziaria d’emergenza per trovare
risposte alle fughe di notizie e fonti di informazione. Le fonti
consultate all'interno della CIA, tuttavia, sono convinte che Assange
sia stato reclutato da varie agenzie di spionaggio, tra questi, il
Mossad israeliano, attraverso uno scienziato ebreo dell’università di
Melbourne, coinvolto nella comunità degli hacker e che
simultaneamente lavorava per il Mossad.
Poche volte nella storia recente del mondo tanti
governi ed agenzie di spionaggio hanno destinato tante risorse e sforzi
per sterrare la verità su una persona. Le filtrazioni di Wikileaks
hanno messo in scacco quasi tutti i paesi del mondo. Nessuno è stato
risparmiato- nè i governi, nè le agenzie di spionaggio, nè i
dirigenti delle grandi multinazionali. Dai trafficanti di droga, armi,
diamanti, fino ai terroristi, attraverso imprenditori, ecclesiastici e
funzionari di governo Obama hanno paura dalle rivelazioni di un uomo,
sconosciuto a tutti fino a poco tempo fa. Ma chi è?
Quel poco che si sa è che Assange è un super hacker,
associato a Chaos Computer club di Amburgo (Germania), lo stesso club
che nel 1988 creò un super virus informatico che distrusse una gran
parte dei pc militari del governo statunitense. Dopo l’attacco, i
responsabili, tra di essi Karl Koch ed un giovane Assange, all’epoca
aveva circa 17 anni, furono arrestati per hackeraggio (pirateria
informatica, N.d.E) nei computer statunitensi, all'interno dei servizi
segreti russi. Koch, all’epoca, era già nel mirino dei servizi
dell’intelligence tedesca per la vendita ddel codice sorgente del
sistema operativo del KGB sovietico.
Fonti nella NSA, l’agenzia di spionaggio più grande degli USA, lo
collocano ad Amburgo durante la prima guerra del golfo (1991), anni più
tardi rispetto a quello che affermano i servizi di spionaggio russi.
Sarebbe arrivato in Germania appena 15enne, nel 1986, per assistere ad
una festa dei più virulenti pirati cibernetici a Berlino ovest.
(i cinque hacker principali erano Markus Hess, Karl Koch, Hans
“Pengo” Huebner, Dirk Brzezinski, Peter Carl), un incontro durante
il quale avrebbero messo a punto il piano che dopo sarebbe diventato uno
scandalo di spionaggio in Germania e che è passato alla storia: cinque
hacker informatici della Germania occidentale vendettero informazioni
militari segrete ed economiche all’Unione Sovietica dopo essersi
infiltrati in reti di dati segreti, come il laboratorio di armi nucleari
degli USA a Los Alamos, la sede della NASA, il data base militare degli
USA così come la banca dati OPTIMIS del Capo Di Stato Maggiore degli
Stati Uniti. In Europa, i computers del costruttore di armi
italo-francese Thomson, l’Agenzia Spaziale Europea ESA, l’istituto
Max Planck di Fisica nucleare a Heidelberg, il CERN a Ginevra e il
tedesco DESY, acceleratore di elettroni ad Amburgo, furono anch’essi
attaccati.
Ciò è stato fatto per conto del KGB sovietico che in
un periodo di tre anni e, in cambio di somme tra i 50.000 ed i 100.000
dollari più droghe, ha ricevuto cinque dischetti con informazioni
segrete tra maggio e dicembre del 1986, in un luogo non rivelato di
Berlino Est. Questi dischetti contenevano migliaia di password e codici
informatici, meccanismi d’accesso e programmi che hanno permesso
all’Unione Sovietica l’accesso ai centri informatici del mondo
occidentale.
A quel tempo, il portavoce del governo tedesco ha convenuto che fosse il
caso di spionaggio più grave nella Germania occidentale da quando era
stato smascherato nel 1974 Guenter Guillaume, una spia della Germania
dell'Est che eraun consigliere di Willy Brandt, il cancelliere della
Germania occidentale.
La storia inizia nel novembre 1985, quando Koch, leader
autoproclamato del Chaos Computer Club, è stato avvicinato da un
ufficiale donna del KGB che gli ha offerto l'opportunità di avere uno
stile di vita lussuoso in cambio di “conoscenze hacker”. Il KGB
sapeva che Koch era un tossicodipendente di droghe costose, cosa che
contribuì notevolmente visti i suoi continui problemi economici.
Secondo fonti del KGB, a metà del 1986, Karl Koch
disse a diversi dei suoi amici durante una festa di pirati cibernetici,
tutti strapieni di alcol e droghe, che gli era stato offerto un accordo
difficile da rifiutare e che gli avrebbe risolto i suoi problemi
economici. Uno dei presenti a quella riunione- in base agli archivi del
KGB- era il fondatore di Wikileaks, Julian Assange. Un altro individuo
il cui nome appare negli archivi del KGB è il programmatore Dirk
Brezinski, di Berlino Ovest. Rapporti del KGB parlano di Brzezinski come
di un genio informatico che lavorava part time per il sistema operativo
mainframe di Siemens- BS-2000.
Tutto questo è lasciato alle spalle.
Finchè Assange, reo confesso, decise di ritornare alla
sua diabolica creatura: Wikileaks. Dalla drammatica trasmissione del
video delle forze armate USA (da un elicottero che sparava a giornalisti
disarmati in Iraq), il sito web di Wikileaks ha acquistato notorietà e
credibilità mondiale come un sito che mette sotto i riflettori pubblici
materiale super sensibile.
Il suo ultimo boom sono state presunte filtrazioni di centinaia di
migliaia di pagine di materiale teoricamente sensibile da fonti
nordamericane sui Talebani in Afghanistan e i loro legami con altri
comandi dei servizi dell’intelligence del Pakistan, senza parlare
della grande quantità di cablogrammi diplomatici di funzionari
statunitensi che rivelano “pettegolezzi geopolitici”, alcuni
rilevanti e altri meramente divertitenti.
Le prove, però, dimostrano che lungi dall'essere
informazione insider, Wikileaks è parte della propaganda del governo
statunitense e, allo stesso tempo agisce in qualità di copertura
per il ruolo del governo americano nel business della droga in
Afghanistan.
Chi è Julian Assange?
Con centinaia di migliaia di pagine scritte su di lui,
Julian Assange, di colpo, è diventato improvvisamente la luce della
verità a causa del suo spettacolare scoop mediatico. Le filtrazioni di
Wikileaks hanno messo in scacco quasi tutti i paesi del mondo.
Da quando sono stati resi pubblici i documenti trapelati
sull’Afghanistan, la Casa Bianca ha dato ancora più credibilità alle
filtrazioni e legittimità a Wikileaks dicendo che nuove filtrazioni
potrebbero mettere a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Hillary Clinton, dal suo mondo parallelo di fumo e specchi, è arrivata
ad affermare che le filtrazioni erano un attentato contro la comunità
internazionale.
Ma, i dettagli dei documenti rivelano poco che sia
veramente “sensibile”. La persona messa più in risalto dai
documenti filtrati di Wikileaks è Hamid Gul, il generale in pensione ed
ex direttore dei Servizi dell’Intelligence del Pakistan, l’ISI, e
l’uomo che durante gli anni 80 coordinò la guerra dei muyahidin
finanziata dalla CIA in Afghanistan contro il regime sovietico. Secondo
i documenti filtrati, Gul viene accustato di collaborare con Al-Qaeda ed
i Talebani, organizzando e portando a termine gli attentati contro
l’esercito NATO in Afghanistan.
Si può dire molto circa la validità delle informazioni su ciò che è
nascosto, piuttosto che su ciò che raccontano. Dice qualcosa
Wikileaks su Bin Laden? Neanche una
parola. Strano, visto che il governo statunitense dovrebbe
avere milioni di pagine di materiale. Lo danno per vivo quindi? Tutti i
servizi di spionaggio del mondo sanno che è morto a dicembre del 2001.
Nominare Gul come un collegamento chiave con i talebani
forma parte di un disegno più grande da parte degli Stati Uniti e Gran
Bretagna e dei loro recenti sforzi per demonizzare l’attuale regime
del Pakistan come una parte centrale dei problemi in Afghanistan. Questa
demonizzazione aumenta notevolmente la posizione dell’ultimo alleato
militare degli USA: l’India. D’altra parte, il Pakistan è
l’unico paese musulmano che possiede bombe atomiche. Alle Forze di
Difesa Israeliane ed al Mossad israeliano, l’agenzia
dell’intelligence piacerebbe molto poter eliminare le armi atomiche al
Pakistan. Una campagna di disinformazione contro il controverso ex
generale Gul attraverso Wikileaks potrebbe far parte di questo sforzo
geopolitico.
Stranamente Israele si salva dai danni collaterali di
Wikileaks. Non si sa nulla sulle uccisioni selettive da parte del
governo israeliano, nè dell’uso di mini bombe nucleari per creare
un nemico visibile, come l’attentato di Bali nel 2002, eseguito dal
Mossad e che uccise più di 5000 persone, secondo documenti
dell’intelligence militare della Tailandia, neanche una parola
sull’infiltrazione degli agenti del Mossad nelle agenzie di spionaggio
statunitensi.
Il nome di Gul appare in 10 degli 180 archivi
classificati degli USA, relativi al fatto che il servizio
dell’intelligence del Pakistan ha appoggiato militanti in Afghanistan
lottando contro le forze della NATO. Gul ha detto al Financial Times che
gli USA hanno perso la guerra in Afghanistan, e che le filtrazioni dei
documenti avrebbero aiutato l’amministrazione Obama a deviare la colpa
suggerendo che sia il Pakistan il colpevole di questa sconfitta.
Quello che è peggio dal punto di vista dell’Impero,
è che Gul ha avuto il coraggio di esporre i panni sporchi
dell’esercito nordamericano ed il suo ruolo nella vendita di eroina
afgana attraverso la base segreta nordamericana di Manas in Kyrgyzstan. Quasi
un milione di pagine di Wikileaks e neanche una sulla droga.
L’esercito nordamericano è sotto i riflettori per l' aiuto ai signori
della guerra afgana nel trasporto dell’oppio e dell’eroina. Inoltre,
la CIA ed il Pentagono sono coinvolti in una guerra dialettica tra di
loro, accusandosi reciprocamente di essere a capo del traffico di droga
in Afghanistan. Neanche una parola su questo su Wikileaks?
Wikileaks definisce se stessa come “un'organizzazione
multi giuridica di tutela di dissidenti interni, filtratori di
informazioni, giornalisti e bloggers che affrontano minacce legali o di
altro tipoper la pubblicazione delle informazioni, il cui interesse
principale è di esporre regimi oppressivi in Asia, l’ex blocco
sovietico, l’Africa sub-sahariana e il medio oriente, ma assistiamo
persone di qualsiasi nazione che vogliano rivelare comportamenti non
etici di governi e corporazioni. E puntiamo ad ottenere il massimo
impatto politico possibile”.
Tuttavia, un esame più approfondito della posizione
politica di Assange è uno degli aspetti più controversi dei nostri
tempi, le forze dietro gli attentati dell’11 settembre contro il
Pentagono ed il World Trade Center mostrano che la posizione di Assange
assomiglia molto a quella dei poteri di fatto. Quando il Belfast
Telegraph lo ha intervistato il 19 luglio, Assange ha affermato:
“Ogni volta che la gente potente pianifica in segreto, essa mette in
atto una cospirazione. Quindi ci sono cospirazioni dappertutto. Ci sono
anche teorie del complotto geek. E’ importante non confonderle…”
E l’11-09?
“Sono continuamente infastidito dal fatto che le persone siano
distratte da cospirazioni false, come l’11/9, quando ogni giorno
forniamo prove delle vere cospirazioni della guerra o la frode
finanziaria in massa”.
Tale dichiarazione di una persona che si è costruita una reputazione di
essere anti-sistema è più che notevole.
Dopo le filtrazioni degli ultimi documenti, il New York Times ha
dichiarato che “A volte non si sa se un rapporto in particolare si
basa sull’osservazione di prima mano, nel racconto di una fonte
dell’intelligence considerata di fiducia, su fonti meno affidabili o
sulla speculazione dello scrittore. Ma l’archivio è chiaramente un
registro incompleto”.
Dal mio punto di vista, come ex agente del
controspionaggio militare, questo è abbastanza coerente con la
metodologia di usare documenti autentici impiegati con l’obiettivo di
ingannare. L’Indipendent di Londra ha pubblicato un’intervista ad
Assange il 18 luglio 2010, quando Assange afferma di essere ricercato
dalla CIA. In questo processo, si smaschera senza che nè lui nè il
giornale stesso se ne rendano conto.
Se gli USA lo volevano interrogarlo da marzo 2010, cosa diavolo ci fa
Assange in Gran Bretagna sapendo che le sue agenzie di sicurezza
stanno lavorando a stretto contatto con Washington? Il fatto che Assange
sia vivo e si muova liberamente in Gran Bretagna dimostra il
disinteresse della CIA ad ucciderlo o a fermarlo ed interrogarlo.
Le
carte del Pentagono
Adesso, con l’arrivo di Wikileaks, abbiamo una
ripetizione dell’era cibernetica delle Carte del Pentagono. Qual era
l’obiettivo delle Carte del Pentagono? Un’operazione di ingegneria
psicologica, che cambiò, per il consumo pubblico, la responsabilità
del colossale fallimento dell’intelligence delle politiche in Vietnam,
dalla CIA fino ai militari. Alla fine, solo la CIA e i suoi amici vicini
al complesso militare hanno tratto profitto dalla guerra. A causa delle
Carte del Pentagono non si sono mai appurate le responsabilità nei
fatti.
Analizzando i fatti, un tesoro di documenti "top
secret" è stata data al New York Times a metà giugno 1971 da un
allora sconosciuto "Hippie", un movimento apparentemente
controcultura. Il suo nome era Daniel Ellsberg. Tuttavia, ciò di cui
poche persone si rendono conto è che Daniel Ellsberg aveva lavorato
negli Uffici Internazionali della Sicurezza, sotto la direzione di Henry
Kissinger. Quindi, Daniel Ellsberg, l’ipotetico dissidente
nordamericano, iniziò la sua meteorica carriera come ufficiale
dell’intelligence statunitense.
Per concludere, anche se tutte queste voci possono anche far parte di
una strategia volta a delegittimare Wikileaks, quello che è certo è
che i segreti rivelati dall’organizzazione sono attentamente
selezionati in base ad una complessa agenda a lungo raggio creata da
persone ancora da smascherare.
Versione originale:
Daniel Estulin
Fonte: www.danielestulin.com
Link: http://www.danielestulin.com/2010/12/07/wikileaks-y-assange/#more-2982
7.12.2010
Versione italiana:
Fonte:/www.vocidallastrada.com
Link: http://www.vocidallastrada.com/2010/12/wikileaks-e-assange.html#more
10.12.2010
Traduzione a cura di VANESA