Moriremo tutti
ipertesi
Marcello Pamio - 18 novembre 2017
La stavo attendendo
con trepidazione da molti anni e finalmente l’agognata revisione è arrivata.
Dopo ben due settenni le linee guida del JNC7 (settimo rapporto del Joint
National Committee on Prevention, Detection, Evaluation, and Treatment of High
Blood Pressure) per l’ipertensione decise dalle società scientifiche di
cardiologia americane sono state ritoccate. Ovviamente in ribasso.
La nuova «soglia di
normalità» è stata fissata a 120/80 mmHg.
Forse non tutti conoscono i valori soglia e pochi masticano i milligrammi di
mercurio (mmHg), ma con questi nuovi criteri 1 americano su 2 rientrerà nella
categoria degli ipertesi! Ennesimo e memorabile regalo alle lobbies del farmaco
durante il recentissimo congresso dell’American Heart Association.
La pubblicazione delle nuove linee è avvenuta quasi in contemporanea su
Hypertension e Journal of the American College of Cardiology.
Rispetto all’ultima
edizione del 2003 del JNC scompare la categoria «pre-ipertensione»,
precedentemente indicata da valori di 120-139 mmHg per la sistolica e 80-89 mmHg
e il livello di «normalità» non è più 140/90 ma addirittura 120/80.
Non tremano solo i polsi col battito arterioso, ma è tutto il mondo a tremare.
Della serie tutti i pre-ipertensivi, cioè quelli col piede sull’ipertensione
sono diventati di punto in bianco malati a tutti gli effetti.
Malati naturalmente da curare con le droghe.
Hanno già fatto dei
conti: con il nuovo «valore di normalità» la schiera degli ipertesi schizzerà in
su di un 14%, portando gli interessati solo negli States dal 32% al 46% della
popolazione.
A triplicare saranno soprattutto gli ipertesi sotto i 45 anni, mentre le donne
in questa fascia d’età raddoppieranno “soltanto”...
Su una popolazione di 320 milioni circa 150 milioni sono malati. Le industrie
godono.
LA NUOVA
CLASSIFICAZIONE
Oggi la pressione è «normale» se risulta inferiore a 120 su 80 mmHg.
- pressione
elevata: sistolica 120-129 mmHg e diastolica < a 80 mmHg.
- ipertensione di Stadio 1: sistolica 130-139 mmHg o diastolica 80-89 mmHg.
- ipertensione di Stadio 2: sistolica ≥ 140 mmHg o diastolica ≥ 90 mmHg.
La nuova
classificazione è una vera e propria ecatombe che non riguarderà solo l’America
ma tutto il mondo, perché i parametri del Comitato JNC7 vengono poi accolti
dall’intera comunità scientifica globale e applicati in tutti i paesi, Italia
compresa.
Quindi anche qui da noi assisteremo ad una epidemia di ipertensione in persone
sanissime e senza alcun problema cardiovascolare.
CONFLITTO D'
INTERESSI
I «valori di normalità» vengono decisi da gruppi di medici, ricercatori,
professori ed esperti, detti panel, che si riuniscono in un simposio o un
congresso.
Sulle spalle di questi medici grava una responsabilità enorme, e cioè la salute
di miliardi di persone, visto che i colleghi di tutto il mondo si baseranno sui
parametri decisi da loro.
Per cui sarebbe molto importante sapere se coloro che decideranno se siamo
«sani» o «malati» abbiano o meno collegamenti con le industrie che producono
farmaci. Purtroppo li hanno sempre.
Partiamo dal capo
del panel: il dottor Aram V. Chobanian ha ricevuto finanziamenti da
Bristol-Myers Squibb, Boehringer Ingelheim, Merck, Pfizer e Pharmacia. Inoltre è
stato consulente per Abbott, AstraZeneca, Bristol-Myers Squibb, GlaxoSmithKline,
Merck, Pfizer e Pharmacia.
Il dottor Barry L. Carter del Comitato NCJ 7 è stato un consulente di
Brystol-Meyer Squibb.
Il dottor William C. Cushman ha ricevuto finanziamenti da Astra-Zeneca,
Merck, Pfizer, Aventis, dalla GlaxoSmithKline e Boehringer Ingelheim, e ha fatto
da consulente per Bristol-Myers Squibb, Sanofi, GlaxoSmithKline, Novartis,
Pfizer, Solvay, Pharmacia, Takeda.
Il dott. Joseph L. Izzo del Comitato Esecutivo è stato relatore di
Boehringer-Ingelheim, Merck, Pfizer, Astra-Zeneca, Solvay, Novartis, Forest e
Sankyo. Ha ricevuto finanziamenti da Boehringer-Ingelheim, Merck, Astra-Zeneca,
Novartis, GlaxoSmithKline, ed è stato consulente per Merck, Astra-Zeneca,
Novartis.
Altri due medici del Comitato Esecutivo, i dottori Daniel W. Jones e Barry J.
Materson, figurano intrallazzati con le industrie. Il primo ha fatto il
consulente per Pfizer, Bristol-Myers Squibb, Merck e Novartis, il secondo per
Merck, GlaxoSmithKline, Novartis, Bristol-Myers Squibb, Pfizer, Pharmacia,
Boehringer-Ingelheim e Solvay.
Anche la dottoressa Suzanne Oparil, sempre del Comitato Esecutivo, ha
ricevuto finanziamenti da Abbott Laboratories, Astra-Zeneca, Aventis,
Boehringer-Ingelheim, Bristol-Myers Squibb, Eli Lilly, GlaxoSmithKline, Novartis,
Merck, Pfizer, Sanofi, GD Searle, Wyeth-Ayerst, Solvay. E’ stata consulente di
Bristol-Myers Squibb, Merck, Pfizer, Sanofi, Novartis e WyethAyerst e tra le
altre cose figura anche nel Consiglio di Amministrazione della Texas
Biotechnology Corporation.
Il dottor James R. Sowers ha ricevuto finanziamenti da Novartis e
Astra-Zeneca, mentre il medico Jackson T. Wright ha ricevuto onorari come
relatore da Aventis, Bayer, Bristol-Myers Squibb, Merck, Norvartis, Pfizer,
GlaxoSmithKline e Solvay e finanziamenti direttamente da Aventis, Bayer,
Bristol-Myers Squibb, Merck, Norvartis, Pfizer, GlaxoSmithKline e Solvay.
Puntualmente, come sempre accade, una buona parte degli esperti che decidono
vita e morte delle persone non risultano scevri da conflitti di interessi
economici e finanziari con le industrie che vendono farmaci!
I colleghi in
camice bianco questo non lo sanno, e se anche lo sapessero lo ignorerebbero in
automatico perché oggi non è permesso mettere in discussione il paradigma della
Scienza ufficiale, quella «basata sull’evidenza», cioè quella fagocitata e
controllata dalle lobbies.
Uno lo fa a proprio rischio e pericolo, perché verrà escluso dal Sistema oppure
radiato.
L’altro grosso
problema è il popolo-gregge.
Purtroppo la maggior parte delle persone prende per oro colato quello che simili
Comitati decidono, anche perché è stato inoculato dentro l’inconscio collettivo
che la prevenzione è fare esami diagnostici da mattina a sera (i cui parametri
sono decisi da loro e sono sempre in ribasso).
Il risultato di questa diabolica strategia di marketing è che le persone saranno
convinte di essere malate, anche quando non lo sono!
Attualmente centinaia di milioni di persone sanissime stanno prendendo farmaci
tossici e pericolosi perché convinti dal Sistema (e dagli esami diagnostici che
questo mette a disposizione) di essere ammalate.
Una volta lo schiavo aveva la catena al piede o era rinchiuso in una gabbia, ed
era consapevole della propria condizione. Oggi le persone respirano e trasudano
paura da ogni cellula, immersi tra esami, screening e visite mediche.
Moderni schiavi che non sanno di esserlo perché la catena e le sbarre sono nella
loro mente.
Anagrammando e contestualizzando il grandissimo Goethe: il miglior suddito per il Sistema è lo schiavo che pensa di essere libero, mentre per l’industria farmaceutica il miglior cliente è il sano che pensa di essere ammalato…
Per maggiori informazioni sulla strategia di marketing che crea milioni di malati ogni anno, si rimanda al libro: “La fabbrica dei malati”.