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Replica
di Savino Frigiola su inflazione ed emissione monetaria
Savino Frigiola
Ringrazio
l'anonimo interlocutore giacché offre l’opportunità di far
comprendere anche ai non addetti ai lavori lo spessore intellettuale e
culturale dell’area della così detta controparte, quella per
intenderci legata all’apparato bancario monetario, e del mondo
variegato alla quale essa
appartiene. Questo mondo è costituito:
1)
ovviamente dai
banchieri e dai vertici delle loro multinazionali e rispettivi
portaborse;
2)
dai molti
politici ignoranti troppo presi a mantenere i piccoli vantaggi della
posizione raggiunta,
dimentichi della loro funzione di perseguire il bene comune,
che apprendono le notizie economiche dai giornali e dai pochi loro
colleghi corrotti che forniscono copertura politica al sistema
usurocratico;
3)
dalla ristretta
cerchia dei radical-schic, spesso con la puzza sotto il naso, remunerati
a vario titolo, comprendenti pochissimi giornalisti, quasi tutti i
baroni universitari, i dirigenti delle multinazionali, quasi tutti i
vertici dei partiti e dei sindacati, sia di destra che di sinistra, i
quali pur conoscendo la truffa monetaria perpetrata, a danno dei
cittadini e dei lavoratori, dalla congrega bancaria, fingono
d’ignorare;
4)
alla ristretta
cerchia dei soggetti che sostengono e traggono profitto dall’attuale
sistema monetario così concepito, si aggiungono quelli che per una
serie di motivi diversi svolgono tale funzione gratis: quelli che avendo
frequentato le scuole credono di sapere anche quello che non è stato
loro insegnato, (pochissime università affrontano il problema monetario
e quelle che lo fanno, solo dal punto di vista commerciale e non
giuridico, per cui incapaci di rispondere alla classica domanda “chi
è il proprietario della moneta all’atto della sua emissione”,
quelli che sono ancora convinti che
Ciò che fa ben
sperare è che apparteniamo alla civiltà ed alla cultura consolidata
che prevede ed accetta il ravvedimento, come si sta verificando
ultimamente in molti settori dell’opinione pubblica ed in molti
soggetti diversi, con progressione geometrica, non tanto in obbedienza
alle due più popolose religioni monoteiste, entrambe contrarie
all’usura, quanto per salvaguardare i propri interessi personali e per
quelli dei figli, con la speranza di non farli vivere in un mondo
peggiore di quello che abbiamo trovato. Occorre ritornare alle persone
"normali", libere dai pregiudizi dei luoghi comuni inculcati
con le tecniche subliminali, che prendono atto delle cose come stanno e
non come si vorrebbe che fossero, dotate sia di anima sia di testa. Ciò
che meglio rispecchia la normalità è il desiderio di liberarsi
dall’assillo dell’usura, specie se frutto di un debito imposto e
fittiziamente costruito.
Il danno e lo stravolgimento
mentale è così diffuso che moltissimi finiscono per recitare tutti i
giorni le classiche frasi tipo: “ama il prossimo tuo come te stesso”
– “rimetti i debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”
senza comprenderne più il significato.
Veniamo al nostro anonimo interlocutore che quasi sicuramente appartiene
alla quarta serie o ne finge l’appartenenza
ANONIMO:
E' incredibile. Questa sarebbe la risposta ad un mio triste messaggio su
una certa mailing list, al quale mi sono trattenuto dal rispondere causa
sussulto di cortesia. Ora che è stato promosso ad articolo su
disinformazione.it si possono fare due conti.
Replica
di Savino Frigiola: finalmente un interlocutore! Fino ad ora non abbiamo
avuto il piacere di essere pubblicamente e civilmente contraddetti; se
la davano tutti a gambe levate. Trovavano più congeniale ripararsi
dietro il video. I loro interessi si difendono meglio con altri
strumenti, non sempre "confessabili".
Savino Frigiola: Occorre una volta per tutte scrollarsi da dosso la crosta della disinformazione, i luoghi comuni sbagliati e tendenziosi, dei quali tutti noi, grazie ai persistenti bombardamenti mediatici organizzati dalla consorteria monetaria e bancaria, siamo divenuti inconsciamente portatori anche sani.
A:
Cosa sarà successo questa volta?
Replica di Frigiola: è successo che
siamo arrivati al capolinea. La crisi economica è gravissima, senza
prospettive di sbocco e ripresa e finanche senza la tradizionale valvola
di sfogo rappresentata dalla possibilità di effettuare le
indispensabili manovre monetarie. (a beneficio dell’anonimo
interlocutore e dei suoi simili, ciò non riguarda solo lo svalutare,
anche se al presente significherebbe semplicemente rimettere le cose a
posto come prima, posto che l’Euro è stato rivalutato rispetto al
Dollaro di circa il 40 % con il conseguente crollo di tutte le nostre
esportazioni)
SF: Ciò è tanto vero che spesso affiorano chiaramente i messaggi assorbiti in maniera subliminale, i quali finiscono per condizionare anche le menti dei soggetti più preparati.
A:
E' terribile. Bisogna indagare.
Replica di
Savino Frigiola: se si fosse indagato prima sarebbe stato sicuramente
meglio; avremmo evitato che una schiera di deficienti, anche
giornalisti, facendo salva la buonafede, esultasse quando la lira si
rivalutava e si mostrasse con animo contrito quando questa si svalutava.
A tal riguardo giova informarsi cosa ne pensano i lavoratori occupati
nel made in Italy, oggi licenziati.
SF: Siamo arrivati al punto che quando non è l'apparato delle banche centrali a battere moneta, inconsciamente, il possibile verificarsi il "PROBLEMA dell'INFLAZIONE", nel convincimento collettivo diventa addirittura "OVVIO".
Giova
anche chiarire cosa è l'inflazione, questa minaccia, questo spauracchio
brandito ogni piè sospinto dai soliti pochi media interessati e
ripresi, nella stragrande maggioranza, da quelli solo ignoranti
od al limite compiacenti.
A:
Facciamo la parte degli ignoranti e compiacenti, e
leggiamo con cura.
Replica di Savino Frigiola: ritengo non
debba fare molta fatica, anche se il ravvedimento è sempre lì, a
portata di mano, a qualunque categoria Lei appartenga. Si faccia
coraggio, la consapevolezza d’ignorare è già un inizio promettente.
SF: Il termine inflazione, dal punto di vista letterario, significa e sintetizza la situazione per cui sul mercato circola una quantità di moneta superiore a quella che serve.
A:
Questo perché, ovviamente, esiste una quantità di "moneta che
serve" che è possibile determinare in qualche modo. Come si potrà
mai calcolare? Forse con il catalogo dei prezzi (fissi, decisi dallo
Stato) di Joytopia.
Replica di Savino Frigiola: mai sentito
parlare di rilevamenti e di politica monetaria? gli attuali strumenti
non sono in grado di monitorare i parametri macroeconomici? non sono in
grado finanche di prevenirli? Se no a cosa serve l’apparato e la
sceneggiata del Ministero del Tesoro. Ma scusi, i suoi amici banchieri
come fanno ??? Usano la palla di vetro
SF: Dell'inflazione pertanto nessuno se ne deve preoccupare, in primo luogo perché in Italia l'inflazione non c'è mai stata, sin da quando i nostri emigranti erano costretti a salpare con la valigia di cartone legata con lo spago,
A:
Lo si capisce subito vedendo la pubblicità in TV con le 100 lire
d'oro e confrontando la quotazione attuale nell'allegro grafico: si
capisce subito che tra 100 lire e 350 euro non vi è alcuna differenza,
quindi l'inflazione non esiste. E anche se esistesse...
Replica di Savino Frigiola: il vizietto
di confondere ad arte gli aumenti dei prezzi con l'inflazione è duro a
morire!!! Se una azienda ha bisogno di un incasso di 10€ e per
ottenere quella cifra vende 10 mele, ogni mela la vende ad 1€; se la
metà della popolazione non ha più soldi e non può più permettersi le
mele, l’azienda, per realizzare lo stesso incasso, vendendo
probabilmente solo 5 mele, le deve vendere a 2 € cadauna. Siamo in
piena deflazione ed in presenza di un forte aumento dei prezzi. A sua
discolpa l'anonimo interlocutore può consolarsi con il fatto che
università, governi, banchieri, economisti, giornalisti, gonzi, ecc.
confondono, alcuni sicuramente volutamente, anzi, misurano
l"inflazione" in termini di aumenti dei prezzi. Non sarà che
tutte queste schiere hanno i loro poco chiari interessi, esclusi i
gonzi, a brandire lo spauracchio dell'inflazione? Ovviamente sono
numerosi i meccanismi che fanno aumentare i prezzi in regime di
deflazione; se ci si impegna un po', finanche il nostro anonimo
interlocutore più scovarne qualcuno.
SF: in secondo luogo poiché potendo scegliere tra inflazione o deflazione, è sicuramente preferibile la prima situazione poiché fluidifica l'economia ed assolve anche la funzione di scoraggiare la tesorizzazione, risultato che si ottiene senza ricorrere a strampalati sistemi tipo bollini vari od interessi negativi.
A:
...siamo tornati alla solita vecchia storia: il risparmio è male,
nessuno deve risparmiare, tutti devono spendere come imbecilli
altrimenti l'economia non funziona - ovviamente - e il modo migliore per
convincere gli imbecilli a spendere è...
Badombe> Illuminarli sulla gioia che deriva da acquisti impulsivi e
casuali?
No, ovviamente bisogna sputtanare il valore della moneta, in modo che
valendo sempre meno i nostri allegri eroi siano invogliati a
spenderla subito anziché tra un anno. Questo sempre nell'ipotesi che
l'inflazione esista, cosa che non è.
Badombe> Capisco.
Replica di Savino Frigiola:
Il risparmio non è male, anzi è auspicabile, ammesso che ci siano le
condizioni per poterlo realizzare; attualmente con le strategie
monetarie poste in essere dai suoi amici banchieri, gli unici
autorizzati ad operare in questo settore, con la scusa di seguire
l’andamento dei prezzi, molta gente non è più in grado di
risparmiare e di arrivare a fine mese. L’argomento può essere
approfondito su: "verità
sulla finanza italiana" di Paolo Sella di Monteluce
SF: Proprio per questo motivo questa evenienza è avversata dal sistema bancario e monetario, anche se in apparenza dovrebbero trarne profitto, poiché in situazioni inflative non può prosperare l'usura, sia quella delle banche che quella dei cravattari.
A:
Il sistema bancario odia l'inflazione e l'espansione del credito, ma è
lo stesso che lucra sull'emissione monetaria con il signoraggio e la
riserva frazionaria.
Badombe> Forse i banchieri sono masochisti.
Abdallah> Proprio perché il banchiere avversa l'espansione del
credito e l'inflazione ci troviamo in mezzo all'ennesima bolla.
Ahmed> Tornano tutti i conti.
Replica di Savino Frigiola: per far sì
che un bene abbia valore è necessario che sia rarefatto; la deflazione
corona magistralmente questa ovvietà; l'inflazione NO. Chi detiene il
danaro ha tutto l'interesse a mantenerlo rarefatto nelle tasche degli
altri ed illimitato nelle proprie; proprio ciò che stà succedendo.
Questo atteggiamento si è incrementato dal 1993, quando è stato
rimosso il divieto che impediva alle banche di acquisire quote di
partecipazione nelle aziende produttive. Comprenderne i motivi è
abbastanza facile.
SF: (siamo arrivati al punto che per comperare un tostapane bisogna ricorrere al credito al consumo tasso 25 %, per quanto riguarda i cravattari si va a ruota libera)
A:
Naturalmente non c'è alcuna relazione tra la facilità di accesso al
credito e l'andamento dei prezzi.
Replica di Savino Frigiola: quando
diminuiscono le vendite aumentano i costi per unità di prodotto, il
contenimento dei prezzi si deve perseguire con l’incremento
dell’offerta non mediante la mortificazione della domanda causata
dalle politiche deflative, poiché, per questa strada, il massimo del
contenimento dei prezzi lo si realizza nel mondo dei morti; se l'anonimo
interlocutore sapesse come funziona
SF: Mantengono lo spauracchio rievocando le code fuori dalle banche tipiche dei film di Ridolini, quando la gente preoccupata dell'inflazione (era di tipo diversa, avevano stampato più banconote dell'oro che rappresentavano) si accalcava per cambiare la cartamoneta in oro.
A:
Quella non è inflazione, è bancarotta.
Replica di Savino Frigiola: lo sa
l'anonimo interlocutore che la riserva aurea non c'è più dal 15 agosto
1971? lo comprende il significato della due parole affiancate
"politica monetaria"?
SF: Oggi la convertibilità da tempo non c'è più e nonostante la pesante deflazione in atto non si è salvaguardato nessun tipo di risparmio.
A:
Pesantissima, infatti l'inflazione è negativa e il prezzo degli
immobili scende rapidamente. Si vede che circolano pochi soldi.
Replica di Savino Frigiola: è sempre lo
stesso ritornello; aumento dei prezzi, con deflazione nelle tasche dei
consumatori: le premesse di ogni crisi e di ogni accaparramento da parte
dei banchieri. Lo sa l'anonimo interlocutore che le banche stanno
costituendo delle società immobiliari proprio per gestire la pioggia di
immobili ipotecati che gli cadranno presto nelle fauci? basta alzare un
pelo gli interessi del TUS ed il gioco è fatto; alla faccia degli
investimenti con mutuo degli anni scorsi.
SF:
Poiché i prezzi per altre cause sono aumentati lo stesso, e quelli
preoccupati dall'inflazione, sempre strombazzata dai banchieri per
invogliarli ad acquisire i bond, hanno imparato a loro spese che il
problema più grosso sicuramente non è l'inflazione ma l'attuale
disinvolta situazione bancaria sottoposta all'alta sorveglianza di
Banchitalia.
Ciò che occorre fare, per non creare sconquassi economici, riguarda in
primis quello di cancellare dalla mente l'esistenza del problema
dell'inflazione poiché non esiste. Rifiutare il nesso di
casualità tra aumento dei prezzi ed inflazione, poiché sono cose
completamente diverse e spesso producono effetti divergenti.
A:
I prezzi aumentano e la moneta diminuisce.
Badombe> E' un miracolo.
Replica di
Savino Frigiola: non è un miracolo; è delinquenza. Qualunque sistema
viene utilizzato per ridurre liquidità sul mercato; è stato utilizzato
di tutto, congelamento ed ibernazione delle ingentissime somme dei
residui passivi, per moltissimi anni ritiro dalle tasche dei
contribuenti mediante imposte e tasse di somme superiori a quelle che
ritornano sul mercato sotto qualunque voce di spesa; l’ultima trovata
ora riguarda l’invenzione del
TFR mediante la quale si
tolgono 13 miliardi di Euro dalle casse dell’apparato produttivo per
convogliarli al sistema finanziario. Come iniziativa a sostegno della
produzione non c’è male !!!
SF: Infatti l'aumento dei prezzi è causato dall'aumento di costi e tariffe, che spesso producono proprio deflazione, poiché l'aumento dell'indispensabile circolazione monetaria, necessaria sempre in queste circostanze, non è sempre pronta ed adeguata.
A:
In pratica, i prezzi aumentano anche perché lo Stato ruba in
continuazione. Ma i politici rendono conto agli elettori, come si può
ben osservare aprendo un giornale.
Replica di Savino Frigiola: lo Stato è
ridotto al rango di esattore per conto dei banchieri; spero che un
giorno lo capirà. Per quanto possa rubare lo Stato, sarà sempre meno
di quanto si appropriano banchieri con il signoraggio ed i relativi
interessi sui debiti così generati. Oltre il 25 % dell’intero
bilancio dello stato serve proprio per pagare gli interessi passivi su
queste somme inventate dal nulla.
SF: Dobbiamo puntare alla creazione di un mercato stabile ed equilibrato, incrementando subito la liquidità necessaria per il mercato.
A:
In quantità di? E a favore di?
Badombe> Tante opere pubbliche per creare occupazione?
Replica di Savino Frigiola: proprio così!
non mancano nella storia gli esempi. Il tutto governato con la politica
monetaria; lo so che è un concetto un po' ostico per Lei, ma se ne
faccia una ragione, si sforzi un po’.
SF: (operazione che contrariamente agli spauracchi ed alle visioni bancarie non crea inflazione)
A:
Ovvio.
Replica di
Savino Frigiola: Se avrà la pazienza di andarsi a studiare le quantità
di emissioni di biglietti di Stato italiani dal 1890 al 1945 ci potrà
arrivare anche Lei. Secondo Lei 500 lire nel 1900 era una bella cifretta?
secondo me si! Fu la cifra che ricevette Gaetano Bresci dai soliti
ignoti (secondo me Osama Bin Laden) per togliere di mezzo quell'ingrato
di Umberto I probabilmente reo di aver monetizzato il mercato con
biglietti di stato; se non è convinto si vada a studiare la storia
d'Italia di Indro (Cilindro) Montanelli.
SF: Per far ciò basta tenere sotto continuo controllo il rapporto tra gli strumenti che misurano il valore (circolazione monetaria) e beni da misurare.
A:
Saranno gli stessi strumenti in base ai quali abbiamo deciso che
l'inflazione non esiste poco fa?
Replica di
Savino Frigiola: gli strumenti sono quello che sono; quello che importa
è chi li usa e per quali fini.
SF: Questo rapporto deve restare costante, non la quantità di denaro che deve crescere di pari passo con l'incremento della quantità e dei valori dei beni.
A:
Questo perché l'inflazione non solo non esiste, ma è misurabile
istantaneamente: appena aumenta la liquidità i prezzi si aggiornano
entro 10 millisecondi, in questo modo possiamo tenere tutto sotto
controllo in tempo reale.
Replica di Savino Frigiola: Le dirò che
contrariamente a ciò che pensa, gli strumenti esistono e nonostante le
sue perplessità sono funzionanti, a volerli usare bene.
SF: Ciò significa che a fronte o in previsione di maggiori beni esistenti o da far giungere sul mercato si può incrementare subito la circolazione monetaria, a tutto vantaggio della occupazione, dell'incremento del benessere e della pace sociale.
A:
E chi dovrà mai fare queste previsioni?
In pratica i beni da far giungere sul mercato dovrebbero essere pagati
con carta straccia stampata dallo Stato?
Replica di Savino Frigiola: la carta
straccia stampata dallo stato è esattamente identica a quella stampata
dalle banche, posto che i patti di Bretton Woods sono saltati sin dal 15
agosto 1971. Occorre stampare i biglietti di stato invece di consegnare
i titoli del debito pubblico ai banchieri sui quali si pagano pure gli
interessi. Forse a questo punto l'ha capito anche Lei. Provi a pensare
come sia stato possibile realizzare tutte le opere pubbliche in Italia,
ancora sfacciatamente presenti, dal 1930 al 1940, dopo la crisi del '
SF: Seguendo questo criterio possiamo benissimo, senza creare inflazione, continuare ad incrementare la massa monetaria, operazione che deve essere sospesa quando si comincia ad avvertire che i prezzi tendono ad avvicinarsi ai costi.
A:
Questo sempre perché i prezzi si aggiornano istantaneamente. Ci
si chiede cosa si farà quando i prezzi - ooops! - sono saliti
eccessivamente - ooops! - forse potremmo far rubare altri soldi allo
Stato e bruciarli sull'altare del Credito della Pace.
Badombe> Ci vorrebbe un prelievo forzoso sui risparmi, che sono
brutti.
Abdallah> O la decurtazione della massa monetaria con la
fiscalità monetaria!
Glossario - decurtazione: furto.
Replica di Savino Frigiola: Il prelievo
forzoso su tutte le somme giacenti sui conti correnti, non solo sui
risparmi, è stato effettuato quando al governo vi erano i suoi
banchieri ed i loro amici. Ho compreso che la materia della politica
monetaria proprio non Le va giù; ma penso proprio che se si applica con
profitto, a settembre possa tentare un qualche esame di riparazione.
SF: Ovviamente tutto ciò è possibile se a fronte di queste operazioni non si determina contestualmente, come ora accade, l'incremento del debito pubblico, altrimenti si finisce per lavorare tutti a sostegno dei i banchieri, che peraltro non ne hanno alcun bisogno.
A:
Allora forse dovremmo lavorare tutti per lo Stato, che ci paghera con i
soldi stampati dallo Stato stesso. Ricchezza assicurata per tutti,
insieme alla giustizia sociale.
Replica di
Savino Frigiola: NO! Lo Stato fa la politica; le imprese private, in
regime democratico e di concorrenza, fanno i lavori e la gente lavora e
prospera, come tutto il mercato ed il corpo sociale, poiché oltre a
questo lo Stato ha l’incarico di adempiere il welfare, che può essere
svolto in maniera reale solo se lo Stato non si indebita e smette di
regalare risorse ai banchieri, oppure tutto ciò la disturba ???
SF: Proprio per questo motivo, e per far cessare allo Stato di svolgere la funzione di esattore per il sistema bancario e monetario, è necessario che l'emissione monetaria avvenga direttamente da parte dello Stato, nella misura utile e necessaria per il mercato.
A:
Giacché lo Stato, è evidente, è in possesso di tutte le informazioni
necessarie per prevedere le necessità del "mercato." E dopo
aver emesso questa moneta, cosa ne farà mai lo Stato? La distribuirà a
pioggia o ci si comprerà qualcosa in cambio di nulla?
Replica di Savino Frigiola: Lo stato
procederà alla monetizzazione del mercato realizzando
opere pubbliche. Pensa che non ce ne siano da fare abbastanza?
Alla fine avremo il mercato monetizzato, le opere pubbliche realizzate,
senza aver contratto debiti, né interessi passivi da pagare.
SF: I mezzi e gli strumenti di rilevamento necessari, per far si che non si determini inflazione, oggi non mancano.
A:
E' un miracolo.
Replica di
Savino Frigiola: è un miracolo che la gente abbia messo tutto questo
tempo per rendersene conto, constatando nelle proprie tasche, che siamo
afflitti da deflazione e non viceversa, come confermato dagli strumenti
di rilevazione, che lei continua a misconoscere
SF: Continuare a pensare che quando lo Stato monetizza in proprio il proprio mercato debba necessariamente nascere l'inflazione, equivale a considerare i politici più delinquenti dei banchieri, la qual cosa non mi sembra proprio impossibile.
A:
Peccato che fino a poco fa erano i camerieri dei banchieri, forse nel
frattempo sono diventati più onesti e non vedono l'ora di gestire il
mercato (?) in nome della pace sociale.
Replica di Savino Frigiola: non ho
utilizzato nel presente articolo la frase “cameriere dei banchieri”
anche se ne conosco l’autore che l’ha enunciata. Dal momento che
l’ha rievocata deduco che ne sia rimasto colpito proprio per la sua
efficacia, che finisce per confermare la mia affermazione: tranne alcuni
pochissimi politici, che sono sicuramente delinquenti almeno quanto i
banchieri, in combutta tra loro, tutti gli altri, sono solo più
stupidi, e proprio per questo fanno
i camerieri gratis, forse come molti altri, tranne le solite eccezioni a
pagamento. Lei in quale
situazione si trova ??? Per quanto riguarda il mercato le assicuro che
funziona benissimo se il potere monetario stà nelle mani della
collettività e non in quelle scheletriche in guanti bianchi dei
banchieri.
SF: In ogni caso quand'anche così fosse, non dimentichiamo che il politico è sempre sottoposto al giudizio degli elettori, contrariamente al banchiere che risponde solo alle sue tasche.
A:
Infatti, quando il politico mette con insistenza le mani in tasca dei
contribuenti, questi votano magicamente e l'anno dopo lo Stato ruba
meno. Il politico, che è cameriere del banchiere, rende conto
all'elettore, mentre il banchiere, che lucra sul signoraggio,
odia l'espansione della massa monetaria.
Replica di Savino Frigiola: Trichet,
nonostante lo sia di nome e di fatto, insieme a Fazio che peraltro, per
quanto ci riguarda, non è stato neanche il peggiore degli ultimi
governatori, non li possiamo mandare a casa; Berlusconi ed altri si,
cosa che quasi sicuramente accadrà perché ha dimostrato di non
possedere gli attributi; ha tutti gli strumenti per lasciare un segno
positivo nella Storia, ma appare quasi paralizzato. Forza Cavaliere, un
colpo di reni ed un salto di qualità, come nelle attese del suo
elettorato ed otterrà il consenso anche degli elettori di sinistra,
come da riscontri d’interesse che registriamo su questi argomenti,
altrimenti è destinato a scomparire nell’oblio della storia.
SF: Spero di non sentire più parlare d'inflazione, almeno per un congruo periodo di tempo.
Badombe> Non è vero...
Urge post definitivo sull'argomento.
Nel frattempo, l'allegro angolo di Lincoln e soci, per la serie
"andiamo in guerra con i soldi di carta" e "l'inflazione
non esiste." Vediamo il buon Lincoln che si batte per liberare
gli schiavi.
Io penso che Lei appartenga alla
categoria dei Gonzi perché mi sono quasi convinto che tutto ciò lo
faccia gratis. Proprio per questo non dispero nel sempre possibile
ravvedimento. Coraggio, è già capitato a molte più persone di quanto
ella possa immaginare.