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Replica di Savino Frigiola su inflazione ed emissione monetaria 
Savino Frigiola

Ringrazio l'anonimo interlocutore giacché offre l’opportunità di far comprendere anche ai non addetti ai lavori lo spessore intellettuale e culturale dell’area della così detta controparte, quella per intenderci legata all’apparato bancario monetario, e del mondo variegato alla quale  essa appartiene. Questo mondo è costituito:
1)     ovviamente dai banchieri e dai vertici delle loro multinazionali e rispettivi portaborse;
2)     dai molti politici ignoranti troppo presi a mantenere i piccoli vantaggi della posizione raggiunta, dimentichi della loro funzione di perseguire il bene comune, che apprendono le notizie economiche dai giornali e dai pochi loro colleghi corrotti che forniscono copertura politica al sistema usurocratico; 
3)      dalla ristretta cerchia dei radical-schic, spesso con la puzza sotto il naso, remunerati a vario titolo, comprendenti pochissimi giornalisti, quasi tutti i baroni universitari, i dirigenti delle multinazionali, quasi tutti i vertici dei partiti e dei sindacati, sia di destra che di sinistra, i quali pur conoscendo la truffa monetaria perpetrata, a danno dei cittadini e dei lavoratori, dalla congrega bancaria, fingono d’ignorare;
4)      alla ristretta cerchia dei soggetti che sostengono e traggono profitto dall’attuale sistema monetario così concepito, si aggiungono quelli che per una serie di motivi diversi svolgono tale funzione gratis: quelli che avendo frequentato le scuole credono di sapere anche quello che non è stato loro insegnato, (pochissime università affrontano il problema monetario e quelle che lo fanno, solo dal punto di vista commerciale e non giuridico, per cui incapaci di rispondere alla classica domanda “chi è il proprietario della moneta all’atto della sua emissione”, quelli che sono ancora convinti che la Banca d’Italia sia pubblica invece che privata, quelli che pensano, sbagliando, che, come gli è stato sempre fatto credere, che per battere moneta occorre possedere l’oro, quelli che per pigrizia mentale si rifiutano di ragionare con la propria testa e quelli che, pur avendone compreso il meccanismo perverso, cercano di rifiutare la realtà per non dover prendere atto di essere stati, a loro insaputa,  turlupinati sino a quel momento.

Ciò che fa ben sperare è che apparteniamo alla civiltà ed alla cultura consolidata che prevede ed accetta il ravvedimento, come si sta verificando ultimamente in molti settori dell’opinione pubblica ed in molti soggetti diversi, con progressione geometrica, non tanto in obbedienza alle due più popolose religioni monoteiste, entrambe contrarie all’usura, quanto per salvaguardare i propri interessi personali e per quelli dei figli, con la speranza di non farli vivere in un mondo peggiore di quello che abbiamo trovato. Occorre ritornare alle persone "normali", libere dai pregiudizi dei luoghi comuni inculcati con le tecniche subliminali, che prendono atto delle cose come stanno e non come si vorrebbe che fossero, dotate sia di anima sia di testa. Ciò che meglio rispecchia la normalità è il desiderio di liberarsi dall’assillo dell’usura, specie se frutto di un debito imposto e fittiziamente costruito.
Il danno e lo stravolgimento mentale è così diffuso che moltissimi finiscono per recitare tutti i giorni le classiche frasi tipo: “ama il prossimo tuo come te stesso” – “rimetti i debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori” senza comprenderne più il significato.
Veniamo al nostro anonimo interlocutore che quasi sicuramente appartiene alla quarta serie o ne finge l’appartenenza

ANONIMO: E' incredibile. Questa sarebbe la risposta ad un mio triste messaggio su una certa mailing list, al quale mi sono trattenuto dal rispondere causa sussulto di cortesia. Ora che è stato promosso ad articolo su disinformazione.it si possono fare due conti.
Replica di Savino Frigiola: finalmente un interlocutore! Fino ad ora non abbiamo avuto il piacere di essere pubblicamente e civilmente contraddetti; se la davano tutti a gambe levate. Trovavano più congeniale ripararsi dietro il video. I loro interessi si difendono meglio con altri strumenti, non sempre "confessabili".

Savino Frigiola: Occorre una volta per tutte scrollarsi da dosso la crosta della disinformazione, i luoghi comuni sbagliati e tendenziosi, dei quali tutti noi, grazie ai persistenti bombardamenti mediatici organizzati dalla consorteria monetaria e bancaria, siamo divenuti inconsciamente portatori anche sani.

A: Cosa sarà successo questa volta?
Replica di Frigiola: è successo che siamo arrivati al capolinea. La crisi economica è gravissima, senza prospettive di sbocco e ripresa e finanche senza la tradizionale valvola di sfogo rappresentata dalla possibilità di effettuare le indispensabili manovre monetarie. (a beneficio dell’anonimo interlocutore e dei suoi simili, ciò non riguarda solo lo svalutare, anche se al presente significherebbe semplicemente rimettere le cose a posto come prima, posto che l’Euro è stato rivalutato rispetto al Dollaro di circa il 40 % con il conseguente crollo di tutte le nostre esportazioni)

SF: Ciò è tanto vero che spesso affiorano chiaramente i messaggi assorbiti in maniera subliminale, i quali finiscono per condizionare anche le menti dei soggetti più preparati.

A: E' terribile. Bisogna indagare.
Replica di Savino Frigiola: se si fosse indagato prima sarebbe stato sicuramente meglio; avremmo evitato che una schiera di deficienti, anche giornalisti, facendo salva la buonafede, esultasse quando la lira si rivalutava e si mostrasse con animo contrito quando questa si svalutava. A tal riguardo giova informarsi cosa ne pensano i lavoratori occupati nel made in Italy, oggi licenziati.

SF: Siamo arrivati al punto che quando non è l'apparato delle banche centrali a battere moneta, inconsciamente, il possibile verificarsi il "PROBLEMA dell'INFLAZIONE", nel convincimento collettivo diventa addirittura "OVVIO".

Giova anche chiarire cosa è l'inflazione, questa minaccia, questo spauracchio brandito ogni piè sospinto dai soliti pochi media interessati e ripresi, nella stragrande maggioranza, da quelli solo ignoranti od al limite compiacenti.  

A: Facciamo la parte degli ignoranti e compiacenti, e leggiamo con cura.
Replica di Savino Frigiola: ritengo non debba fare molta fatica, anche se il ravvedimento è sempre lì, a portata di mano, a qualunque categoria Lei appartenga. Si faccia coraggio, la consapevolezza d’ignorare è già un inizio promettente. 

SF: Il termine inflazione, dal punto di vista letterario, significa e sintetizza la situazione per cui sul mercato circola una quantità di moneta superiore a quella che serve.

A: Questo perché, ovviamente, esiste una quantità di "moneta che serve" che è possibile determinare in qualche modo. Come si potrà mai calcolare? Forse con il catalogo dei prezzi (fissi, decisi dallo Stato) di Joytopia.
Replica di Savino Frigiola: mai sentito parlare di rilevamenti e di politica monetaria? gli attuali strumenti non sono in grado di monitorare i parametri macroeconomici? non sono in grado finanche di prevenirli? Se no a cosa serve l’apparato e la sceneggiata del Ministero del Tesoro. Ma scusi, i suoi amici banchieri come fanno ??? Usano la palla di vetro

SF: Dell'inflazione pertanto nessuno se ne deve preoccupare, in primo luogo perché in Italia l'inflazione non c'è mai stata, sin da quando i nostri emigranti erano costretti a salpare con la valigia di cartone legata con lo spago,

A: Lo si capisce subito vedendo la pubblicità in TV con le 100 lire d'oro e confrontando la quotazione attuale nell'allegro grafico: si capisce subito che tra 100 lire e 350 euro non vi è alcuna differenza, quindi l'inflazione non esiste. E anche se esistesse...
Replica di Savino Frigiola: il vizietto di confondere ad arte gli aumenti dei prezzi con l'inflazione è duro a morire!!! Se una azienda ha bisogno di un incasso di 10€ e per ottenere quella cifra vende 10 mele, ogni mela la vende ad 1€; se la metà della popolazione non ha più soldi e non può più permettersi le mele, l’azienda, per realizzare lo stesso incasso, vendendo probabilmente solo 5 mele, le deve vendere a 2 € cadauna. Siamo in piena deflazione ed in presenza di un forte aumento dei prezzi. A sua discolpa l'anonimo interlocutore può consolarsi con il fatto che università, governi, banchieri, economisti, giornalisti, gonzi, ecc. confondono, alcuni sicuramente volutamente, anzi, misurano l"inflazione" in termini di aumenti dei prezzi. Non sarà che tutte queste schiere hanno i loro poco chiari interessi, esclusi i gonzi, a brandire lo spauracchio dell'inflazione? Ovviamente sono numerosi i meccanismi che fanno aumentare i prezzi in regime di deflazione; se ci si impegna un po', finanche il nostro anonimo interlocutore più scovarne qualcuno.

SF: in secondo luogo poiché potendo scegliere tra inflazione o deflazione, è sicuramente preferibile la prima situazione poiché fluidifica l'economia ed assolve anche la funzione di scoraggiare la tesorizzazione, risultato che si ottiene senza ricorrere a strampalati sistemi tipo bollini vari od interessi negativi.

A: ...siamo tornati alla solita vecchia storia: il risparmio è male, nessuno deve risparmiare, tutti devono spendere come imbecilli altrimenti l'economia non funziona - ovviamente - e il modo migliore per convincere gli imbecilli a spendere è...
Badombe> Illuminarli sulla gioia che deriva da acquisti impulsivi e casuali?
No, ovviamente bisogna sputtanare il valore della moneta, in modo che valendo sempre meno i nostri allegri eroi siano invogliati a spenderla subito anziché tra un anno. Questo sempre nell'ipotesi che l'inflazione esista, cosa che non è.
Badombe> Capisco.
Replica di Savino Frigiola:
Il risparmio non è male, anzi è auspicabile, ammesso che ci siano le condizioni per poterlo realizzare; attualmente con le strategie monetarie poste in essere dai suoi amici banchieri, gli unici autorizzati ad operare in questo settore, con la scusa di seguire l’andamento dei prezzi, molta gente non è più in grado di risparmiare e di arrivare a fine mese. L’argomento può essere approfondito su:
"verità sulla finanza italiana" di Paolo Sella di Monteluce 

SF: Proprio per questo motivo questa evenienza è avversata dal sistema bancario e monetario, anche se in apparenza dovrebbero trarne profitto, poiché in situazioni inflative non può prosperare l'usura, sia quella delle banche che quella dei cravattari.

A: Il sistema bancario odia l'inflazione e l'espansione del credito, ma è lo stesso che lucra sull'emissione monetaria con il signoraggio e la riserva frazionaria.
Badombe> Forse i banchieri sono masochisti.
Abdallah> Proprio perché il banchiere avversa l'espansione del credito e l'inflazione ci troviamo in mezzo all'ennesima bolla.
Ahmed> Tornano tutti i conti.
Replica di Savino Frigiola: per far sì che un bene abbia valore è necessario che sia rarefatto; la deflazione corona magistralmente questa ovvietà; l'inflazione NO. Chi detiene il danaro ha tutto l'interesse a mantenerlo rarefatto nelle tasche degli altri ed illimitato nelle proprie; proprio ciò che stà succedendo. Questo atteggiamento si è incrementato dal 1993, quando è stato rimosso il divieto che impediva alle banche di acquisire quote di partecipazione nelle aziende produttive. Comprenderne i motivi è abbastanza facile.

SF: (siamo arrivati al punto che per comperare un tostapane bisogna ricorrere al credito al consumo tasso 25 %, per quanto riguarda i cravattari si va a ruota libera)

A: Naturalmente non c'è alcuna relazione tra la facilità di accesso al credito e l'andamento dei prezzi.
Replica di Savino Frigiola: quando diminuiscono le vendite aumentano i costi per unità di prodotto, il contenimento dei prezzi si deve perseguire con l’incremento dell’offerta non mediante la mortificazione della domanda causata dalle politiche deflative, poiché, per questa strada, il massimo del contenimento dei prezzi lo si realizza nel mondo dei morti; se l'anonimo interlocutore sapesse come funziona la Riserva Obbligatoria di Liquidità ed il meccanismo della catena di santantonio del debito non avrebbe questo genere di perplessità ed avrebbe meno voglia di fare lo spiritoso.

SF: Mantengono lo spauracchio rievocando le code fuori dalle banche tipiche dei film di Ridolini, quando la gente preoccupata dell'inflazione (era di tipo diversa, avevano stampato più banconote dell'oro che rappresentavano) si accalcava per cambiare la cartamoneta in oro.

A: Quella non è inflazione, è bancarotta.
Replica di Savino Frigiola: lo sa l'anonimo interlocutore che la riserva aurea non c'è più dal 15 agosto 1971? lo comprende il significato della due parole affiancate "politica monetaria"?

SF: Oggi la convertibilità da tempo non c'è più e nonostante la pesante deflazione in atto non si è salvaguardato nessun tipo di risparmio.

A: Pesantissima, infatti l'inflazione è negativa e il prezzo degli immobili scende rapidamente. Si vede che circolano pochi soldi.
Replica di Savino Frigiola: è sempre lo stesso ritornello; aumento dei prezzi, con deflazione nelle tasche dei consumatori: le premesse di ogni crisi e di ogni accaparramento da parte dei banchieri. Lo sa l'anonimo interlocutore che le banche stanno costituendo delle società immobiliari proprio per gestire la pioggia di immobili ipotecati che gli cadranno presto nelle fauci? basta alzare un pelo gli interessi del TUS ed il gioco è fatto; alla faccia degli investimenti con mutuo degli anni scorsi.

SF: Poiché i prezzi per altre cause sono aumentati lo stesso, e quelli preoccupati dall'inflazione, sempre strombazzata dai banchieri per invogliarli ad acquisire i bond, hanno imparato a loro spese che il problema più grosso sicuramente non è l'inflazione ma l'attuale disinvolta situazione bancaria sottoposta all'alta sorveglianza di Banchitalia.
Ciò che occorre fare, per non creare sconquassi economici, riguarda in primis quello di cancellare dalla mente l'esistenza del problema dell'inflazione poiché non esiste. Rifiutare il nesso di casualità tra aumento dei prezzi ed inflazione, poiché sono cose completamente diverse e spesso producono effetti divergenti.

A: I prezzi aumentano e la moneta diminuisce.
Badombe> E' un miracolo.
Replica di Savino Frigiola: non è un miracolo; è delinquenza. Qualunque sistema viene utilizzato per ridurre liquidità sul mercato; è stato utilizzato di tutto, congelamento ed ibernazione delle ingentissime somme dei residui passivi, per moltissimi anni ritiro dalle tasche dei contribuenti mediante imposte e tasse di somme superiori a quelle che ritornano sul mercato sotto qualunque voce di spesa; l’ultima trovata ora riguarda l’invenzione  del TFR  mediante la quale si tolgono 13 miliardi di Euro dalle casse dell’apparato produttivo per convogliarli al sistema finanziario. Come iniziativa a sostegno della produzione non c’è male !!!

SF: Infatti l'aumento dei prezzi è causato dall'aumento di costi e tariffe, che spesso producono proprio deflazione, poiché l'aumento dell'indispensabile circolazione monetaria, necessaria sempre in queste circostanze, non è sempre pronta ed adeguata.

A: In pratica, i prezzi aumentano anche perché lo Stato ruba in continuazione. Ma i politici rendono conto agli elettori, come si può ben osservare aprendo un giornale.
Replica di Savino Frigiola: lo Stato è ridotto al rango di esattore per conto dei banchieri; spero che un giorno lo capirà. Per quanto possa rubare lo Stato, sarà sempre meno di quanto si appropriano banchieri con il signoraggio ed i relativi interessi sui debiti così generati. Oltre il 25 % dell’intero bilancio dello stato serve proprio per pagare gli interessi passivi su queste somme inventate dal nulla.

SF: Dobbiamo puntare alla creazione di un mercato stabile ed equilibrato, incrementando subito la liquidità necessaria per il mercato.

A: In quantità di? E a favore di?
Badombe> Tante opere pubbliche per creare occupazione?
Replica di Savino Frigiola: proprio così! non mancano nella storia gli esempi. Il tutto governato con la politica monetaria; lo so che è un concetto un po' ostico per Lei, ma se ne faccia una ragione, si sforzi un po’.

SF: (operazione che contrariamente agli spauracchi ed alle visioni bancarie non crea inflazione)

A: Ovvio.
Replica di Savino Frigiola: Se avrà la pazienza di andarsi a studiare le quantità di emissioni di biglietti di Stato italiani dal 1890 al 1945 ci potrà arrivare anche Lei. Secondo Lei 500 lire nel 1900 era una bella cifretta? secondo me si! Fu la cifra che ricevette Gaetano Bresci dai soliti ignoti (secondo me Osama Bin Laden) per togliere di mezzo quell'ingrato di Umberto I probabilmente reo di aver monetizzato il mercato con biglietti di stato; se non è convinto si vada a studiare la storia d'Italia di Indro (Cilindro) Montanelli.

SF: Per far ciò basta tenere sotto continuo controllo il rapporto tra gli strumenti che misurano il valore (circolazione monetaria) e beni da misurare.

A: Saranno gli stessi strumenti in base ai quali abbiamo deciso che l'inflazione non esiste poco fa?
Replica di Savino Frigiola: gli strumenti sono quello che sono; quello che importa è chi li usa e per quali fini.

SF: Questo rapporto deve restare costante, non la quantità di denaro che deve crescere di pari passo con l'incremento della quantità e dei valori dei beni.

A: Questo perché l'inflazione non solo non esiste, ma è misurabile istantaneamente: appena aumenta la liquidità i prezzi si aggiornano entro 10 millisecondi, in questo modo possiamo tenere tutto sotto controllo in tempo reale.
Replica di Savino Frigiola: Le dirò che contrariamente a ciò che pensa, gli strumenti esistono e nonostante le sue perplessità sono funzionanti, a volerli usare bene.

SF: Ciò significa che a fronte o in previsione di maggiori beni esistenti o da far giungere sul mercato si può incrementare subito la circolazione monetaria, a tutto vantaggio della occupazione, dell'incremento del benessere e della pace sociale.

A: E chi dovrà mai fare queste previsioni?
In pratica i beni da far giungere sul mercato dovrebbero essere pagati con carta straccia stampata dallo Stato?
Replica di Savino Frigiola: la carta straccia stampata dallo stato è esattamente identica a quella stampata dalle banche, posto che i patti di Bretton Woods sono saltati sin dal 15 agosto 1971. Occorre stampare i biglietti di stato invece di consegnare i titoli del debito pubblico ai banchieri sui quali si pagano pure gli interessi. Forse a questo punto l'ha capito anche Lei. Provi a pensare come sia stato possibile realizzare tutte le opere pubbliche in Italia, ancora sfacciatamente presenti, dal 1930 al 1940, dopo la crisi del ' 29, in clima di sanzioni internazionali, senza creare debito e senza chiedere una lira ai contribuenti.

SF: Seguendo questo criterio possiamo benissimo, senza creare inflazione, continuare ad incrementare la massa monetaria, operazione che deve essere sospesa quando si comincia ad avvertire che i prezzi tendono ad avvicinarsi ai costi.

A: Questo sempre perché i prezzi si aggiornano istantaneamente. Ci si chiede cosa si farà quando i prezzi - ooops! - sono saliti eccessivamente - ooops! - forse potremmo far rubare altri soldi allo Stato e bruciarli sull'altare del Credito della Pace.
Badombe> Ci vorrebbe un prelievo forzoso sui risparmi, che sono brutti.
Abdallah> O la decurtazione della massa monetaria con la fiscalità monetaria!
Glossario - decurtazione: furto.
Replica di Savino Frigiola: Il prelievo forzoso su tutte le somme giacenti sui conti correnti, non solo sui risparmi, è stato effettuato quando al governo vi erano i suoi banchieri ed i loro amici. Ho compreso che la materia della politica monetaria proprio non Le va giù; ma penso proprio che se si applica con profitto, a settembre possa tentare un qualche esame di riparazione.

SF: Ovviamente tutto ciò è possibile se a fronte di queste operazioni non si determina contestualmente, come ora accade, l'incremento del debito pubblico, altrimenti si finisce per lavorare tutti a sostegno dei i banchieri, che peraltro non ne hanno alcun bisogno.

A: Allora forse dovremmo lavorare tutti per lo Stato, che ci paghera con i soldi stampati dallo Stato stesso. Ricchezza assicurata per tutti, insieme alla giustizia sociale.
Replica di Savino Frigiola: NO! Lo Stato fa la politica; le imprese private, in regime democratico e di concorrenza, fanno i lavori e la gente lavora e prospera, come tutto il mercato ed il corpo sociale, poiché oltre a questo lo Stato ha l’incarico di adempiere il welfare, che può essere svolto in maniera reale solo se lo Stato non si indebita e smette di regalare risorse ai banchieri, oppure tutto ciò la disturba ???

SF: Proprio per questo motivo, e per far cessare allo Stato di svolgere la funzione di esattore per il sistema bancario e monetario, è necessario che l'emissione monetaria avvenga direttamente da parte dello Stato, nella misura utile e necessaria per il mercato.

A: Giacché lo Stato, è evidente, è in possesso di tutte le informazioni necessarie per prevedere le necessità del "mercato." E dopo aver emesso questa moneta, cosa ne farà mai lo Stato? La distribuirà a pioggia o ci si comprerà qualcosa in cambio di nulla?
Replica di Savino Frigiola: Lo stato procederà alla monetizzazione del mercato realizzando  opere pubbliche. Pensa che non ce ne siano da fare abbastanza? Alla fine avremo il mercato monetizzato, le opere pubbliche realizzate, senza aver contratto debiti, né interessi passivi da pagare.

SF: I mezzi e gli strumenti di rilevamento necessari, per far si che non si determini inflazione, oggi non mancano.

A: E' un miracolo.
Replica di Savino Frigiola: è un miracolo che la gente abbia messo tutto questo tempo per rendersene conto, constatando nelle proprie tasche, che siamo afflitti da deflazione e non viceversa, come confermato dagli strumenti di rilevazione, che lei continua a misconoscere  

SF: Continuare a pensare che quando lo Stato monetizza in proprio il proprio mercato debba necessariamente nascere l'inflazione, equivale a considerare i politici più delinquenti dei banchieri, la qual cosa non mi sembra proprio impossibile.

A: Peccato che fino a poco fa erano i camerieri dei banchieri, forse nel frattempo sono diventati più onesti e non vedono l'ora di gestire il mercato (?) in nome della pace sociale.
Replica di Savino Frigiola: non ho utilizzato nel presente articolo la frase “cameriere dei banchieri” anche se ne conosco l’autore che l’ha enunciata. Dal momento che l’ha rievocata deduco che ne sia rimasto colpito proprio per la sua efficacia, che finisce per confermare la mia affermazione: tranne alcuni pochissimi politici, che sono sicuramente delinquenti almeno quanto i banchieri, in combutta tra loro, tutti gli altri, sono solo più stupidi, e proprio per questo  fanno i camerieri gratis, forse come molti altri, tranne le solite eccezioni a pagamento.  Lei in quale situazione si trova ??? Per quanto riguarda il mercato le assicuro che funziona benissimo se il potere monetario stà nelle mani della collettività e non in quelle scheletriche in guanti bianchi dei banchieri.

SF: In ogni caso quand'anche così fosse, non dimentichiamo che il politico è sempre sottoposto al giudizio degli elettori, contrariamente al banchiere che risponde solo alle sue tasche.

A: Infatti, quando il politico mette con insistenza le mani in tasca dei contribuenti, questi votano magicamente e l'anno dopo lo Stato ruba meno. Il politico, che è cameriere del banchiere, rende conto all'elettore, mentre il banchiere, che lucra sul signoraggio, odia l'espansione della massa monetaria.
Replica di Savino Frigiola: Trichet, nonostante lo sia di nome e di fatto, insieme a Fazio che peraltro, per quanto ci riguarda, non è stato neanche il peggiore degli ultimi governatori, non li possiamo mandare a casa; Berlusconi ed altri si, cosa che quasi sicuramente accadrà perché ha dimostrato di non possedere gli attributi; ha tutti gli strumenti per lasciare un segno positivo nella Storia, ma appare quasi paralizzato. Forza Cavaliere, un colpo di reni ed un salto di qualità, come nelle attese del suo elettorato ed otterrà il consenso anche degli elettori di sinistra, come da riscontri d’interesse che registriamo su questi argomenti, altrimenti è destinato a scomparire nell’oblio della storia.

SF: Spero di non sentire più parlare d'inflazione, almeno per un congruo periodo di tempo.

A: Io speravo di non sentire più parlare di socialismo di Stato, carta straccia e mondialismo rampante.
Badombe> Non è vero...
Urge post definitivo sull'argomento.
Nel frattempo, l'allegro angolo di Lincoln e soci, per la serie "andiamo in guerra con i soldi di carta" e "l'inflazione non esiste." Vediamo il buon Lincoln che si batte per liberare gli schiavi.
Replica di Savino Frigiola:Il socialismo di stato non centra nulla, se non per avere conferma che per avere il timbro di democratici, liberali ed affini vari, bisogna rassegnarsi a farsi taglieggiare dal sistema monetario dei suoi amici banchieri, grazie ai quali, con la loro politica monetaria sino ad ora realizzata, siamo tutti, come si suol dire, con il sedere per terra e stiamo andando Tutti a picco. Questi  sono fatti e non illazioni. Comprendo il disappunto ancora vivo nella casta dei suoi amici banchieri, per il fatto che Lincoln abbia vinto la sua guerra stampando i dollari di carta invece d'indebitarsi dell'oro, come era stato programmato.
Io penso che Lei appartenga alla categoria dei Gonzi perché mi sono quasi convinto che tutto ciò lo faccia gratis. Proprio per questo non dispero nel sempre possibile ravvedimento. Coraggio, è già capitato a molte più persone di quanto ella possa immaginare.


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