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Ex-Ministro Israeliano beccato con 25.000 dosi di Ecstasy
Gonen Segev

La corte di Tel Aviv ha deciso che l’ex-ministro dell’Energia Gonen Segev debba restare in prigione per il tentativo di contrabbandare 25.000 pillole di ecstasy dall’aeroporto olandese di Schiphol in Israele.
Alcuni giorni fa la polizia dell’aeroporto olandese aveva fermato Segev che viaggiava con un passaporto diplomatico falso e che aveva cercato di evitare il controllo dei bagagli.
Gonen Segev aveva fatto parte come Ministro dell’Energia del ventiseiesimo governo israeliano dal 22 novembre 1995 al 18 giugno 1996 presieduto dal Primo Ministro laburista Shimon Peres. 
All’arrivo in Israele Segev aveva dichiarato alla polizia di aver lasciato il suo bagaglio in un deposito dell’aeroporto di partenza. La polizia israeliana informava i colleghi olandesi che recuperavano il bagaglio e dopo averlo aperto scoprivano l’ecstasy in confezioni di cioccolata.
L’ex-deputato si difende dicendo di aver ricevuto la cioccolata in regalo da un amico avvocato ma il magistrato David Rosen ha scritto nell’ordinanza che le prove sono evidenti e che non si tratti di “un caso isolato” anche erché nelle ultime settimane Segev aveva fatto due viaggi in Olanda e la polizia israeliana sospetta che faccia parte di un’organizzazione criminale di narcotrafficanti.
Con lui sono stati arrestati anche due suoi parenti, l’avvocato Ariel Friedman e Moshe Verner.
La radio israeliana ha rivelato che Segev sarebbe connesso con il sottobosco criminale che fa capo a Ze'ev Rosenstein fin dai tempi in cui era ministro.
Assieme sarebbero coinvolti nel business del gioco internazionale e Rosenstein avrebbe consigliato Segev ad investire nel casinò di Praga.
Segev uscì dal partito di destra Tsomer per dare vita assieme al collega Alex Goldfarb al partito Yi’ud che entrò nella coalizione laburista.
La destra israeliana ha sempre accusato Segev e Goldfarb di tradimento per aver fatto passare a maggioranza di un voto la maggioranza sugli accordi di Oslo II, in cambio ricevettero entrambi un’automobile Mitsubishi.
Durante il suo incarico come ministro Segev aveva promosso l’accordo di collaborazione tra Israele e la multinazionale statunitense ENRON, l’azienda petrolifera protetta dalla famiglia Bush fallita nel 2002 in un turbine di scandali, malversazioni e truffe agli azionisti.
Gonen Segev è nato a Kiryat Motzkin il 6 gennaio 1956, si è laureato in medicina alla Ben Gurion University  e specializzato in amministrazione alla Tel Aviv University, era capitano dell’esercito ed è sempre stato conosciuto come un uomo d’affari molto intraprendente che lo portava a frequentare spesso, sempre sotto mentite spoglie, i paesi arabi del Golfo in particolare il Qatar da dove cercava d’importava gas naturale.
Lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno d’Israele, lo aveva più volte avvisato del potenziale pericolo a cui andava incontro con il suo comportamento spregiudicato, in particolare l’ipotesi di un eventuale sequestro. 

Fonti: Jerusalem Post – Apr. 22, 2004 http://www.spiegel.de/panorama/0,1518,296536,00.html

 
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