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vaccinazioni
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Danni
da vaccino come conseguenza dell’apporto di proteine eterologhe
direttamente nell’organismo umano
Tratto
da «Vaccinazioni il business della paura. Quello che i genitori
dovrebbero sapere» di Gerhard Bushwald
1)
Conseguenze di encefalopatie minime irriconoscibili
Fino ad ora ci siamo
occupati esclusivamente di danni da vaccino che avevano come conseguenza
danni gravi o una malattia grave continua, dove si presentava un alto
grado di infermità. Esistono forme di transizione, cioè malattie o
stati di malessere, che inizialmente non venivano collegati alle
vaccinazioni. (…)
Al termine dell’ultima guerra
sono stati descritti inspiegabili cambiamenti in bambini molto piccoli.
I resoconti provenivano soprattutto da paesi dove si vaccina molto. In
Germania le vaccinazioni iniziano il giorno successivo alla nascita,
negli Stati Uniti all’età di due mesi. Proprio negli Stati Uniti,
negli anni sessanta, le vaccinazioni facoltative vennero, in quasi tutti
gli Stati federali, sostituite da quelle obbligatorie. Oggi quasi ogni
bambino americano viene vaccinato contro pertosse, rosolia, poliomielite
infantile, difterite, orecchioni, morbillo e tetano. Con questo la lista
non è completa, perché l’industria farmaceutica crea sempre nuovi
sistemi di vaccinazione. Io, da parte mia, non nutro nessun dubbio che
il numero incredibile di vaccinazioni che oggigiorno un bambino deve
subire (nei primi anni di vita fino a 17 anni) possono causare danni
profondi. Nella Repubblica Federale si presentano nella primissima
infanzia danni alla vista e all’udito di entità sconosciuta. Il 5%
del neonati sono strabici, un bambino su 20 in età scolare ha gravi
problemi di concentrazione. Molti bambini imparano tardi, ed anche
allora a fatica, a parlare. Altri bambini non sono quasi in grado di
imparare a leggere a scuola, fino all’alessia. Secondo una
trasmissione televisiva del 2.2.1990 il numero degli analfabeti è
salito in Germania a 3 milioni.
2)
Autismo come danno da vaccino
Conoscenze
relative alla cosiddetta «Sindrome autistica» risalgono allo
psichiatra infantile americano Kanner nell’anno 1943. Perché questa
sindrome non esisteva prima? In caso di «vero» autismo è possibile
secondo Kanner rilevare 2 sintomi cardinali:
-
isolamento autistico estremo dal mondo circostante umano
-
necessità paurosa e forzata di mantenere il mondo degli oggetti
invariato (paura del cambiamento)
(…)
Contrariamente al concetto classico di Kanner nella maggioranza dei casi
i bambini definiti «autistici» presentano un danno cerebrale con
oligofrenia. In questi casi si sospetta che si tratti di sintomi
parziali non riconosciuti di encefalite postvaccinale. Se i bambini che
si ammalano di encefalopatie provengono quasi tutti da famiglie
intelligenti, nel caso dell’autismo i bambini colpiti vengono di norma
da ambienti intellettuali, come la letteratura ci insegna.
La causa dell’autismo viene definita dalla medicina accademica attuale
come un danno cerebro-organico nella prima infanzia. Secondo me non si
sono studi se esista l’autismo anche in bambini non vaccinati. Nella
letteratura gli accenni a possibili collegamenti tra autismo e
vaccinazioni sono piuttosto timidi. Il numero dei bambini autistici in
Germania viene stimato intorno ai 5000-6000.
3) Dementia
infantilis (Heller) come conseguenza delle vaccinazioni (Sindrome di
Heller)
Simile all’autismo è la «dementia infantilis». Questo strano
quadro clinico è stato prima osservato da Weygand come caso singolo,
successivamente descritto da Heller e poi da Zappert. Si trattava di
bambini che inzialmente si erano sviluppati in modo del tutto normale,
con i quali per esempio si poteva già parlare. Poi improvvisamente si
presentava un cambiamento nello sviluppo. Come primo sintomo c’erano
disturbi del linguaggio ed entro pochi mesi avveniva una scomposizione
intellettiva. In breve tempo un bambino allegro si trasformava in un
bambino oligofrenico, o come si diceva allora, idiota. Heller chiamò
questa malattia «dementia infantilis» e per fargli onore Zappert
aggiunse «di Heller». La «dementia infantilis» o «sindrome di
Heller» viene postulata da Zappert in presenza dei seguenti sintomi:
-
inizio al 3°-4° anno di vita
-
si presentano disturbi linguistici
-
irrequietezza
-
demenza progressiva
-
espressione del viso non demente, bensì a volte intelligente
- mancanza di tutti i sintomi fisici relativi al sistema nervoso,
capacità motoria completa
-
infine stato stazionario senza limitazione della salute fisica.
La
causa rappresentava un enigma. Weygand supponeva che la spiegazione più
ovvia potesse essere «un danno a noi ancora sconosciuto del cervello».
(…)
Oggi definiremo tale quadro clinico una grave deficienza intellettiva
come conseguenza di una tumefazione cerebrale postvaccinica nel senso
della encefalopatia postvaccinica blanda.
4) Ipercinesi (HKS,
ADHD)
Scientificamente questo
disturbo è stato rilevato per la prima volta all’inizio degli anni
Trenta da Kramer e Pollnow. Fino ad oggi non è stato possibile trovare
una spiegazione soddisfacente.
Nella Repubblica Federale Tedesca nel 1990 a 1,4 milioni di bambini al
di sotto dei 12 anni furono prescritti psicofarmaci a causa di questa
ipercinesia, vale a dire medicinali con effetto ammortizzante sul
comportamento, che influenzano l’attività e che hanno effetti sulle
funzioni psichiche. (…)
E’ un caso che questo drammatico aumento della popolazione con
problemi di apprendimento coincida precisamente con le tre decadi nelle
quali la vaccinazione antipertosse è stata estesa a tutti i bambini
americani?
5) Minimal
Cerebral Dysfunction (MCD)
25 anni fa venne stimato che
nella Repubblica Federale Tedesca ogni 35° parto nasceva un bambino
morto, ogni 200° parto un bambino cerebroleso. Allora si calcolarono
10-15000 lesioni cerebrali all’anno. 160.000 bambini non potevano
frequentare scuole normali. Sommando a questo numero gli scolari delle
classi differenziali, il numero arrivava a 500.000. Ogni 10.000 abitanti
c’era un bambino mentalmente handicappato.
6)
Rallentamento dello sviluppo linguistico
(…)
Durante l’analisi in asili della città di Magonza, che però fanno
parte dei «territori sociali scottanti», il 34% dei bambini tedeschi
vennero, secondo i risultati dello screening, valutati come «aventi
difficoltà linguistiche».
La quota del 34% di rallentamento dello sviluppo linguistico tra i
bambini tedeschi risultava talmente spaventosa e incredibile che avemmo
seri dubbi relativi al rilevamento del rallentamento dello sviluppo
linguistico con uno screening così semplice… (…)
Da che cosa dipende che i nostri giovani spesso non sono più in grado
di formulare una frase ragionevole? Che non sono in grado di raccontare
un avvenimento in modo che l’ascoltatore si possa fare un’idea
chiara?
7) Sindrome SID
(morte improvvisa ed inspiegabile del lattante)
Da anni la letteratura
accenna al fatto che spesso la sindrome SID è preceduta da una
vaccinazione.
La curva relativa alla sindrome SID mostra un aumento annuale. Mentre
tutte le malattie infettive da noi diminuiscono regolarmente e in parte
in modo uniforme, le cifre relative ai bambini trovati senza motivo
morti nei loro lettini aumenta di anno in anno. Non pare ovvio il
paragone: tante più vaccinazioni, tanti più bambini piccoli morti nel
letto? (…)
Recentemente
la posizione prona venne definita completamente errata e dal 1990 i
neonati vengono messi nuovamente sulla schiena.