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- Bush e Kerry divisi in politica ma uniti in loggia

Bush e Kerry fratelli di loggia e cugini di sangue!
Marcello Pamio

Quasi un mese fa, avevamo avvertito che a Stresa, in provincia di Varese, si sarebbero incontrati quelli del Bilderberg per decidere le sorti del nostro pianeta. (vedi lista partecipanti)
Bene, una delle decisioni è stata proprio quella di scegliere il vice presidente di John Kerry - il candidato democratico alle presidenziali di novembre 2004. Il fortunato «eletto» è stato John Edwards non per via della sua fotogenia, ma perché il suo discorso è stato molto apprezzato dai Burattinai presenti in sala (Rockefeller, Henry Kissinger, & C.). La cosa invece è andata diversamente al Ministro del Tesoro, Giulio Tremonti, pure lui al Grand Hotel Ils des Borromees sul Lago Maggiore per presentare la politica economica italiana. Giulio non ha convinto per nulla la potente platea, e il suo dicastero è stato lasciato nelle mani «sicure» del premier Silvio Berlusconi. Insomma, a quanto pare, l’establishment politico-economica rappresentata in questo frangente dal Bilderberg, ha abbandonato il peso morto George W. Bush perché diventato troppo impopolare e ingombrante. La sua politica internazionale ha infatti scatenato la rivolta di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo e sta facendo prendere coscienza della situazione attuale, e questo per l’elite, non va assolutamente bene! Il «gregge disorientato», come lo chiama l’intellettuale e professore di linguistica al MIT, Noam Chomsky, deve rimanere in letargo e non destarsi; non deve porsi troppe domande.

L’attuale presidente degli Stati Uniti però ha mangiato la foglia: ha compreso il suo abbandono da parte dello stesso Sistema che lo ha posizionato «illegittimamente» dentro la Casa Bianca, e le sta provando tutte per sopravvivere, senza comprendere che nulla può contro il Potere, quello vero.
L’ultimo disperato tentativo è quello di posticipare le elezioni! Proprio così: vuole, o meglio vorrebbe, ritardare le presidenziali di novembre per paura di atti di terrorismo. I media, quelli ovviamente controllati dalla sua amministrazione, danno per certo «cataclismatici attacchi terroristici volti a influenzare le consultazioni». Come fanno a essere così sicuri rimane un mistero…

Comunque sia, si stanno prodigando seriamente: l’agenzia per la sicurezza della nazione (Homeland Security) ha ufficialmente chiesto al Dipartimento di Giustizia di elaborare strategie giuridiche che permettano di sospendere le elezioni del 2 novembre nel caso di un attacco terroristico! Secondo il «Newsweek» il Dipartimento in oggetto dovrà prendere atto della lettera che è stata inviata nei giorni scorsi dal direttore della Commissione per l’Assistenza Elettorale, DeForest B. Soaries Jr., proprio su questo problema. Ricordiamo che questo personaggio è un fondamentalista religioso di estrema destra, nominato dallo stesso Bush Jr. nel 2002.
Questo chiarissimo atto intimidatorio dell’amministrazione può essere interpretato come un tentativo di colpo di stato, perché la Costituzione americana non contempla la possibilità che il governo federale sposti le elezioni, per nessun motivo. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane…

Detto questo, tutti coloro che vedono in Bush un pericolo per la stabilità e la sicurezza del pianeta - e sono in costante aumento - non cantino vittoria e non si rallegrino troppo se al suo posto verrà eletto il democratico John Kerry. E’ molto probabile che Bush, attentati o meno (speriamo non accada nulla!), perderà le elezioni, ma non perché il popolo gli ha voltato le spalle ma perché le spalle gliele hanno voltate i Burattinai. Il popolo si sa non elegge alcunché!
Il vero problema è che il prossimo inquilino della Casa Bianca sarà suo «fratello di loggia» nonché «cugino di sangue», John Kerry! Sappiamo che entrambi furono istruiti nella «Skull and Bones» («Teschio e Ossa») di Yale, ma pochi sono a conoscenza del loro legame di sangue. Secondo le ricerche dello storico americano, di origine ceca, Miroslav Rechcigl, il presidente George Walker Bush Jr. e lo sfidante John Kerry discenderebbero da Edoardo I, sovrano inglese della casata dei Plantageneti vissuto tra il 1239 e il 1307. Secondo tale studio, anticipato dal quotidiano inglese «The Times», i due candidati alle presidenziali sarebbero non solo imparentati ma addirittura cugini dell’attuale regina d’Inghilterra Elisabetta II! Per gli amanti dei libri di David Icke (ex giornalista della BBC) questa non è certo una novità, ma semmai la prova che le sue elucubrazioni hanno un fondamento…

Concludo dicendo che il prossimo presidente è stato scelto dai Burattinai perché, come dice Maurizio Blondet, farà le stesse medesime cose di Bush però in maniera meno irritante per la comunità internazionale!


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