- Asteroide sfiora la Terra

 

In Siberia un caso da manuale per gli X-Files
A caccia di asteroidi
Di Francesco Ognibene da «Avvenire» 29 maggio 2003

Ma noi non ci saremo. Nel 2880 - stando all'autorevole rivista «Scientific American» - sulla Terra potrebbe cadere un asteroide colossale, nome in codice «1950 Da». Per ora bighellona tra le galassie, e pare indifferente a quel microscopico pianeta sul quale due astronomi californiani hanno cominciato a calcolarne le complicate movenze. Ma - assicurano i due - tra otto secoli punterà su qualche oceano di quaggiù causando ondate mostruose, sufficienti a spazzar via quel che incontreranno oltre la spiaggia (qualsiasi cosa ci sarà allora). Accadrà davvero? I calcoli parlano dello 0,3% di possibilità, ma guai a scherzare con gli asteroidi. Quello che è quasi certamente caduto il 3 ottobre 2002 sulla regione di Bodaibo, Siberia remota, ha fatto capire di non aver gradito l'indifferenza globale con cui è stato accolto il suo considerevole tonfo. Spiaccicandosi nella taiga, infatti, il macigno galattico ha causato un'onda sismica simile a un discreto terremoto, oltre ad aver terrorizzato gli abitanti (radi, peraltro) della zona. Ma al di fuori degli ambienti accademici nessuno ha considerato l'evento. Strano? L'asteroide deve solo prendersela con se stesso: dovendo scegliere un posto dove atterrare, proprio la Siberia? C'è voluta la cocciutaggine di una spedizione russa: trovati i soldi, s'è incamminata giorni fa verso l'area dell'impatto, distante chilometri da un qualsiasi centro abitato. E qui inizia un giallo planetario degno di X-Files. Sarà che a inviare gli esploratori è stata la «Cosmopoik», organizzazione specializzata in «fenomeni anomali»; sarà che la zona è davvero sterminata: sta di fatto che i tre scienziati sono spariti nel nulla. Non chiamano, non rispondono, non si trovano. Svaniti. Caduti nel cratere? Ingoiati in un buco nero aperto dal sasso extraterrestre? Catturati da quella che - scambiata per asteroide - era un'astronave marziana? Su Internet circolano varie ipotesi. Tranne una, la più verosimile: qualche vodka di troppo in una isba.

 

 

Un asteroide sfiora la Terra. Il Sole si copre di macchie
La Repubblica 18 agosto 2002 

Roma - Qualcuno, ieri notte, sarà rimasto sveglio per osservare, binocolo alla mano, 2002 Ny40. E' questo il nome dell'asteroide, di 600 metri di diametro, che è passato a circa 560 mila chilometri dalla Terra. Scoperto il 14 luglio dalla scorso dagli esperti della NASA, il corpo celeste è stato visibile dall'Europa, poco prima dell'alba, vicino alla stella Vega, nella costellazione della Lira. Si è trattato di un evento astronomico piuttosto raro. Gli esperti, infatti, sottolineano che un incontro così ravvicinato capita in media ogni 50 anni. L'ultimo è stato il 31 agosto 1925 quando un asteroide simile, 2001 Cu11, è passato poco fuori dall'orbita della Luna.
Intanto, da diverse settimane, enormi macchie segnano visibilmente la superficie del Sole. Da qualche giorno, poi, uno dei gruppi di macchie è cresciuto tanto da arrivare a raggiungere dimensioni pari a una decine di volte la Terra. Le macchie possono essere viste anche a occhio nudo. Per osservarle, però, è necessario prendere alcune precauzioni per non rischiare danni alla retina.
Non bastano i normali occhiali da sole ma servono vetrini scuri per la saldatura, che si possono trovare nei negozi di ferramenta.
Oppure filtri solari in plastica reperibili nei negozi di ottica che abbiano anche prodotti astronomici.
Si può anche usare una lastra fotografica, purché sufficientemente scura. Sopra alle macchie si verificano vistose eruzioni che riversano nello spazio torrenti di gas incandescenti e di particelle. Il flusso non è diretto verso la Terra, ma potrebbe comunque causare tempeste elettromagnetiche e quindi disturbi alle telecomunicazioni.

 
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