Vogliamo iniziare a cambiare e migliorare un po' il mondo? Bene. E' il momento giusto. Diamo un segnale concreto, facendo sentire la nostra voce, all'autore del libro Kankropoli. Un libro che ha aperto nuove strade terapeutiche e che per questo ha fortemente segnato il destino di questo ricercatore. Scrivete numerosi all'indirizzo arpc@aerrepici.org oppure al fax 02/700441631 

Denuncia dell'Associazione per la Ricerca e la Prevenzione del Cancro
Si ringrazia La Leva di Archimede www.laleva.cc

Torino, 23 giugno 2002.

Cari amici, ho bisogno del vostro aiuto.
Forse saprete che l'ARPC, nei suoi dieci anni esistenza, è stata più volte oggetto di attacchi polizieschi e giudiziari. Ciò che si voleva provare era la truffa; così si sarebbe screditata l'associazione e si sarebbe tolta di mezzo una voce libera e un pericolo per l'oncologia ufficiale e per i suoi immensi guadagni. Questa accusa non fu mai provata, tanto è vero che ogni volta il procedimento venne archiviato.
Ultimamente abbiamo subito un altro attacco. Il 7 marzo scorso la sede dell'ARPC è stata chiusa e messa sotto sequestro dall'autorità giudiziaria; io e due collaboratrici indagati per truffa aggravata. Le ragioni di tutto ciò sono inconsistenti. Anzi non esistono proprio. La tesi è: "State raccogliendo offerte? allora vogliamo controllare se ve le intascate. Per far questo vi indaghiamo per truffa, chiudiamo la sede dell'associazione e vi impediamo di fare la vostra attività, perché potrebbe essere truffaldina. Se dimostrerete di esservi comportati correttamente, magari fra uno o due anni (questi sono i tempi) potrete riprendere l'attività". Fino al prossimo attacco; fino a quando un altro poliziotto o magistrato dirà: "Andiamo a controllare cosa fanno".
In parole semplici tutto ciò significa distruggere l'ARPC, con buona pace del diritto di associazione sancito dalla Costituzione Italiana.
All'inizio di quest'anno avevo iniziato a realizzare un progetto in collaborazione col nostro amico Görgün, ricercatore e docente universitario, candidato al premio Nobel, inventore del GEMM, un apparecchio elettronico che ha dato splendidi risultati nel trattamento del cancro. Il primo passo sarebbe stato la costituzione, in Italia, di un centro in cui rendere disponibile questa macchina. Per reperire i fondi necessari avevo creato una struttura di telemarketing, firmando contratti e anticipando soldi di tasca mia per le attrezzature. I tre mesi di chiusura hanno provocato un indebitamento di molte migliaia di euro che dovrò sostenere io personalmente.
Ho bisogno del vostro aiuto, di tutti quelli che apprezzato l'attività dell'ARPC e che mi stimano. E' veramente IMPORTANTE ! Inviatemi a mezzo posta o fax un messaggio in cui mi comunicate il riconoscimento e la stima per quello che ho fatto con l'associazione. Inviatemene il più gran numero che potete, da persone e associazioni diverse. Mi serviranno a chiudere più velocemente il procedimento su di me e l'ARPC.
Per quanto riguarda il "destino" dell'ARPC, non esiste più una sede: abbiamo avuto lo sfratto. Ma il mio numero di cellulare (3488718706), il sito Internet, l'indirizzo email  e il fax segnati a piè pagina continueranno a funzionare, e io cercherò ancora, nei limiti del possibile, di aiutare i malati che si rivolgeranno a me. A settembre deciderà l'assemblea.
Vi ringrazio fin d'ora e vi invio i miei più cordiali saluti.
 Il Presidente
Alberto R. Mondini

 
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