EUGENETICA SPACCIATA PER «BEST
INTEREST»
PERCHE' ALFIE DEVE MORIRE
Marcello Pamio - 26 aprile 2018
Siamo arrivati nel giro di pochi mesi al terzo caso di bambino assassinato dal
Sistema.
Dopo gli emblematici casi di Charlie Gard di 11 mesi (con malattia
genetica degenerativa) e Isaiah Haastrup di un anno (con gravi lesioni
cerebrali), ora tocca ad Alfie Evans di soli 23 mesi (malato di una
patologia sconosciuta). Attualmente il piccolo è ricoverato nell’ospedale di
Liverpool.
I giornalisti dei media mainstream, peggio degli avvoltoi e degli sciacalli che
si nutrono di carogne, ci sguazzano alla grande, senza dire una sola parola in
merito a quello che sta realmente accadendo.
Assassinio di Stato
Alle 22:15 del 23 aprile i giudici hanno sentenziato, dopo il parere dei
camici bianchi, la morte del piccolo Alfie facendo togliere il supporto del
ventilatore, nella speranza che spirasse in poco tempo.
Prima se ne va e meglio è per tutto il reame.
Oggi 26 aprile, quindi dopo quasi tre giorni, Alfie è purtroppo per loro ancora
vivo e sta urlando al mondo e ai suoi carnefici che la Vita è sacra e va
rispettata. Fino alla fine.
«Nonostante il miracolo oggettivo, nonostante tutto il mondo abbia visto
l’incompetenza di questi medici, le loro negligenze, l’assenza di diagnosi, le
certezze propinateci sgretolate dalla realtà (sarebbe morto in pochi minuti).
Nonostante tutto, una possibilità, l’unica, gli sarà negata» (1)
Il giudice interpellato, uno dei classici attivisti delle «cause dei gay», ha
dimenticato una cosa importantissima: il diritto alla cura per tutti, anche per
un bambino che (secondo le loro diagnosi fallaci) sta morendo.
Purtroppo non si tratta di perdita di memoria perché è tutto pianificato alla
perfezione: Alfie, esattamente come i precedenti, deve morire. Lo richiede
l’Impero del caos.
Quando sarà spirato anche il povero Alfie, ci sarà Angelika e poi Celeste e via
così in una lunga lista di agnelli sacrificati sull’altare che fungono da
monito. I messaggi sono chiarissimi e riportano in auge l’eugenetica.
Eugenetica del Terzo Millennio
Prima di cercare di capire cosa c’è sotto va specificato che l’origine delle
società di eugenetica è anglosassone. Agli inizi del Novecento il terreno di
coltura di questa follia umana, sfociato successivamente nel nazismo, parlava
inglese. Anno 1906, negli States l’American Breeders Association,
(l’associazione dei razzatori americani) diede il via alla prima commissione
sull’eugenetica (2) per bloccare l’immigrazione di popoli di razza inferiore
(slavi, ebrei, neri e mediterranei tra cui gli italiani), mentre alla
prestigiosissima università di Harvard si insegnava che la «soluzione al
problema del crimine è l’estirpazione dell’incapace, morale e mentale».
Nel regno di Sua Maestà all’inizio secolo basandosi sulle teorie
dell’ereditarietà dei geni del monaco biologo e matematico Gregor Mendel,
scienziato come Francis Galton (cugino del più famoso Charles Darwin)
il coniatore del termine “eugenetica”, ed Ernst Haeckel (biologo, zoologo
e filosofo) guidarono la selezione naturale volta al miglioramento della razza
umana. Tale “miglioramento” però comprendeva anche l’eliminazione del meno
adatto, del diverso e del debole.
Quindi molti anni prima della «Soluzione finale» di Hitler (il quale per
la cronaca venne finanziato da banche americane, inglesi, tedesche e pure
ebraiche), nei paesi che consideriamo democratici ed evoluti venivano
sterilizzate centinaia di migliaia di persone perché “inadatte” oppure uccise
perché indegne di vivere.
Dato che la storia è scritta dai soliti noti, la gente studia solo i crimini
commessi dal Terzo Reich, non quelli degli inglesi e degli americani.
Oggi però la storia sta facendo vedere la vera natura del Sistema.
Quali sono i messaggi
I recentissimi casi di bambini uccisi pongono alcune domande.
Come mai si verificano e soprattutto come mai vengono mediaticamente amplificati
questi disperati casi umani? Solo perché riguardano dei neonati? O perché
pensiamo erroneamente che i sensibili giornalisti lavorino per informare?
Perché i giudici britannici non ascoltano le volontà dei genitori, in teoria
unici responsabili della salute del proprio figlio? E perché il governo inglese
non accetta la proposta italiana di trasportare Alfie per essere curato qui da
noi? Hanno paura che muoia in volo? Simili preoccupazioni, dall’aguzzino che ti
sta assassinando togliendoti aria, acqua e cibo fanno ribrezzo.
Perché nonostante le critiche arrivate da mezzo mondo continuano su questa folle
linea?
Semplice e logico: il caso Alfie, come i precedenti, deve far passare alcuni
messaggi non solo per l’inconscio collettivo ma anche per la parte conscia di
tutto il mondo. Ne vediamo alcuni.
1) I bambini NON sono dei genitori, ma entità private dello Stato!
Se un giudice può decidere di togliere la vita ad una creatura andando
totalmente contro le volontà di due genitori (in grado di intendere e di volere)
il segnale è chiarissimo. Questo lo si vede anche nelle assurde restrizioni
delle libertà in merito alle vaccinazioni. Poi toccherà al microchip…
2) Solo le persone adatte possono continuare a vivere!
Tutte le persone (neonati compresi) che loro considerano inadatte, deboli o
difettate devono essere uccise per il massimo bene comune, ecco il «best
interest».
L’esagerato ed eccessivo utilizzo degli screening neonatali non ha forse questo
interesse? Si deve far nascere solo bambini sani e perfetti!
3) Eutanasia di Stato
Ultimamente nella cronaca sono aumentati i casi di persone che hanno deciso
volontariamente di andare a morire. Le leggi in molti stati, tra cui l’Italia,
lo vietano, per cui è necessario intervenire per sbloccare questa impasse. Va
liberalizzata quanto prima l’eutanasia non solo per aiutare le persone ad
uccidersi, ma anche per sfumare il contorno di quello che invece è e rimarrà
sempre «assassinio di Stato».
4) I miracoli non esistono
Non possono permettersi di dare spazio al miracolo della Vita.
La storia lo insegna: la guarigione è sempre possibile e per chiunque. Ma questo
potrebbe stimolare la cultura di una visione spirituale dell’essere umano che
può essere deleteria per l’attuale Regno del materialismo.
5) Demoralizzazione delle masse
Infine non ci devono essere precedenti perché il gregge deve capire che le
persone NON contano nulla.
La famiglia non può vincere la guerra per la custodia contro lo Stato e cercare
di salvare il proprio figlioletto. Ogni nostro sforzo non vale nulla perché alla
fine il Sistema vincerà sempre, esattamente come il banco al casinò che esce
sempre vincitore.
Chiaro? Non illudetevi!
Conclusione
Questi sono i messaggi celati dietro queste tragedie, ma alla fine però la
Vita vincerà sempre!
Il Sistema, in tutti i suoi aspetti, è allo stadio terminale e l’aumento delle
coscienze che si stanno destando sta facendo vacillare il terreno sotto i loro
piedi. Lo sanno benissimo, e proprio per questo continuano a lottare come
l’animale ferito a morte che si dibatte fino all’ultimo respiro.
Esattamente come il respiratore che hanno tolto per legge ad Alfie, loro stanno
cercando disperatamente il tubo che gli porti l’ossigeno, ma non potranno
trovarlo perché è stato fatto sparire dalle anime come Charlie, Isaiah, Alfie e
anche da tutte quelle che verranno sacrificate per questo.
Note
1) “Perché Alfie deve morire”, https://ontologismi.wordpress.com/…/perche-alfie-deve-mori…/
2) “DNA ed eugenetica: chi vuole il potere sulla Vita?”, Paolo Girotto