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Violenze
alla base Dal Molin: prove tecniche di regime militare?
Marcello Pamio
- 8 settembre 2008
Sabato scorso, come allora, a Vicenza piuttosto che a Genova, la
strategia è sempre la stessa: “pugno
di ferro”, “violenza
per innescare la violenza”, “far ricadere la colpa sui
facinorosi”, ecc.
Un settennio fa a Genova gruppi di black-block (infiltrati
da esperti di guerra urbana delle questure), hanno innescato (per poi
dileguarsi nelle viuzze) la reazione violentissima delle forze
dell’ordine che si è abbattuta su ragazzi e anziani che erano lì
pacificamente.
L’altro giorno a Vicenza, non c’erano infiltrati, neppure persone
violente, per cui la scusante mediatica è stata una piccola torretta
che serviva per vigilare i lavori all’interno della base militare Dal
Molin, che molto probabilmente sono già iniziati, in barba alla legge
italiana!
Questa pericolosissima, quanto dannosa “speculazione
edilizia”, poteva certamente dare dei precedenti alla popolazione
vicentina. Potete immaginare la città del Palladio invasa da torrette
erette in tutti i giardini privati?
Giammai ha pensato il Questore: le opere del Palladio, secondo l’Unesco,
sono patrimonio dell’Umanità
e vanno difese anche con la forza.
L’unica eccezione per l’Unesco, per il sentimento artistico del
Questore e per le speculazioni edilizie, sono ovviamente le basi
militari statunitensi, gli hangar, le palazzine di diversi piani, e
soprattutto le villette che ospiteranno i soldati (
Questo sì, le torrette invece no!
Ecco perché persone di tutte le età, sedute per terra e
con le mani alzate sono state brutalmente attaccate da forze
dell’ordine (o del dis-ordine) che avevano ricevuto precisi ordini
e permessi dal Questore, e
quest’ultimo dal Ministro padano dell’Interno Maroni.
Forse ricordo male, ma Roberto Maroni non era quello che urlava “Padania
libera”?
Libera da chi, forse solo dai vucumprà? Ma anche in questo caso, i ‘merikani sono extracomunitari che hanno occupato il territorio nazionale!
In pratica vengono “malmenati”
dalle polizie, cittadini vicentini (cioè padani secondo la visione del
Carroccio), che lottano pacificamente nel nome della democrazia popolare
e della sovranità territoriale. Il Ministro dell’Interno a testa
bassa, come tutti i politicanti di Roma, risponde solo alla voce del
Padre Padrone immigrato!
D'altronde lo hanno espressamente detto
Certamente siamo abituati all’ipocrisia della politica
nei confronti del Potere economico, ma in questo caso stiamo
raggiungendo il limite di sopportazione.
Quando si vengono a sapere che donne trascinate per i capelli sono state
malmenate dietro i furgoni della celere, per non parlare degli uomini e
dei ragazzi, che dopo la fuga hanno trovato - grazie ad una cittadina
consapevole di Vicenza che ha aperto loro il cancello di casa - rifugio
e scampo dai manganelli.
Perfino una povera donna in sedia a rotelle - scambiata probabilmente
per una jihadista libanese - è stata malmenata sulle braccia nel
tentativo di impedire che azionasse il detonatore...
Il tutto ovviamente è riportato da testimonianze dirette e filmati
video.
La stampa in tutto questo gioca un ruolo fondamentale: come
in ogni dittatura che si rispetti, il controllo dei media è di primaria
importanza.
Cito solo un esempio di manipolazione linguistica eseguito dai
principali quotidiani.
“Dal Molin, niente ampliamento.
Gli USA: stop al piano-caserma” (
“Dal Molin, legge regionale
blocca l’ampliamento USA” (L’Unità del 4 settembre 2008)
Da questi titoli si evince che la base Dal Molin non si fa più!
Incredibile, vero? Una notizia strepitosa!
Purtroppo la realtà è molto lontana.
Si tratta di una chiarissima manipolazione e controllo mentale mediante
il linguaggio.
Lo spiega benissimo il medico psichiatra, ed esperto di illusionismo,
Matteo Rampin: “Siccome
l’attenzione umana non può concentrarsi che su pochissimi elementi
alla volta, basta attirarla su qualcosa, spostandola contemporaneamente
da ciò che si vuole nascondere, e il gioco è fatto”.[1]
Ecco come hanno lavorato i media: hanno spostato l’attenzione su un
aspetto particolare (la costruzione di ulteriori villette per i
soldati), irrisorio se paragonato alla costruzione della base stessa! Il
messaggio che è passato sembrava
riguardare la base!
“Con il passare del tempo, la
gente perderà di vista il fatto che questo aspetto è solo una parte
del problema (…) nel frattempo ciò che interessava ai manipolatori è
andato in porto”.[2]
Cosa che è puntualmente avvenuta.
L'altra
cosa che la stampa e i grandi giornalisti indipendenti si sono
stranamente dimenticati di comunicarci è che il 24 febbraio del 2006
(pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 13 marzo dello stesso anno), il
governo Berlusconi ha modificato numerosi articoli del Codice Penale italiano.
Tanto per citarne qualcuno, l'Art. 241 del C.P. "Attentati
contro la integrità o l'unità dello Stato" diceva:
"Chiunque
commette un fatto diretto a sottoporre il territorio dello Stato o una
parte di esso alla sovranità di uno Stato straniero, ovvero a menomare
l'indipendenza dello Stato è punito con l’ergastolo
Alla stessa pena soggiace chiunque commette un fatto diretto a
disciogliere l'unità dello Stato, o a distaccare dalla madre Patria una
colonia o un altro territorio soggetto, anche temporaneamente, alla sua
sovranità".
Quindi
per il Codice Penale, coloro che hanno autorizzato la costruzione della
base Dal Molin, sottoponendo il territorio dello Stato italiano alla
sovranità di uno Stato straniero era passibile di ergastolo. Oggi, dopo
la modifica del 2006, "Chiunque
compie atti violenti diretti e idonei a sottoporre il territorio
dello Stato o una parte di esso alla sovranità di uno Stato straniero,
ovvero a menomare l'indipendenza o l'unità dello Stato, è punito con
la reclusione non inferiore a dodici anni". Bisogna per forza
"compiere atti violenti" per essere incriminati.
Anche
l'Art. 283, che fece processare (per modo di dire) la Loggia
massonica deviata Propaganda 2 (loggia P2)
è stato ritoccato qua e là.
"Attentato contro la costituzione dello Stato": "Chiunque
commette un fatto diretto a mutare la costituzione dello Stato, o la
forma del Governo, con mezzi non consentiti dall'ordinamento
costituzionale dello Stato, è punito con la reclusione non inferiore a
dodici anni".
Ora è diventato così: «Chiunque,
con atti violenti, commette un fatto diretto e idoneo a mutare
Una depenalizzazione che potrebbe essere un inviato interessante ai
grembiuli e cappucci.
Ma
la chicca è l'Articolo 272 del Codice Penale: "Propaganda
ed apologia sovversiva o antinazionale". Ecco il testo: "Chiunque
nel territorio dello Stato fa propaganda per la instaurazione violenta
della dittatura di una classe sociale sulle altre, o per la soppressione
violenta di una classe sociale o, comunque, per il sovvertimento
violento degli ordinamenti economici o sociali costituiti nello Stato,
ovvero fa propaganda per la distruzione di ogni ordinamento politico e
giuridico della società, è punito con la reclusione da uno a cinque
anni"
Oggi questo articolo importante è stato completamente abrogato,
quindi si può fare propaganda per una "dittatura o il
sovvertimento violento degli ordinamenti economici o sociali"
Viene il sospetto che qualcuno stia preparando ed organizzando una
dittatura legalizzata dal Codice Penale?
Il premier Berlusconi ha ricordato al Sindaco di Vicenza
Variati che “l’area è
stata consegnata agli USA”. (Ansa)
“L’area demaniale -
continua Berlusconi -
dell’aeroporto Dal Molin è stata destinata dal governo
all’ampliamento della base militare USA di Vicenza, nell’adempimento
di precisi obblighi internazionali, e inoltre,
nell'esercizio delle sue esclusive attribuzioni di politica estera, di
difesa e sicurezza nazionale”. ”
(RaiNews24 del 7 settembre 2008)
“Consegnata” perché e “destinata”
a quali scopi?
Quali sarebbero queste “esclusive attribuzioni di politica estera”?
Forse il “grembiulino” di
Arcore si riferisce all’autoproclamazione o autoincensamento degli USA
a Sceriffo internazionale?
Il Difensore a stelle (a sei punte) e strisce dei diritti
occidentali, l’esportatore di democrazia a suon di bombe a grappolo e
al fosforo che hanno causato decine di migliaia di morti civili in
Afghanistan e milioni in Iraq? L’unico
paese al mondo ad aver sganciato ben due bombe atomiche sopra la testa
di una popolazione civile!
L’area demaniale è “stata consegnata all'Amministrazione degli Stati Uniti il 30 luglio
Perché tutto questo?
Come mai un Governo (destra o sinistra sono le due ali dello stesso
avvoltoio: il vero Potere occulto) in barba alla Democrazia, alla
Costituzione e alla Legge Penale, permette
il pestaggio di cittadini consapevoli che difendono i sacrosanti diritti
di tutti gli italiani (e non solo dei vicentini), per gli interessi
degli USA?
Si tratta di puro servilismo?
Non solo, la base Dal Molin rientra in un progetto militare (di
controllo globale) a più ampio respiro chiamato “Urban
Operation-
Siccome il numero delle persone nel mondo supererà,
secondo gli esperti, i 7,5 miliardi “ciò
sarà causa di una spaventosa crescita demografica nelle città e/o
metropoli incrementando l’urbanizzazione, provocando povertà, scontri
e tensioni sociali”.
In pratica hanno già stabilito (in base alle dottrine eugenetiche
del pastore anglicano Thomas Robert Malthus, portate avanti da
personaggi come Al Gore junior) che le guerre del futuro prossimo
avverranno in zone urbane e lungo le strade delle città. Ecco perché
servirà avere l’esercito (Nato, caschi blu, mercenari, ecc.) a
portata di mano.
Un esercito, dice sempre il Rapporto, che potrà usare armi letali e
non-letali (ad alta energia) e sarà libero di scorrazzare tranquillamente
per le piazze e le vie del Veneto, per esempio.
Tutto
questo lo stiamo già vedendo: militari italiani che girano
sorridenti per Padova, con la totale compiacenza del gregge disorientato
(termine usato da Noam Chomsky per designare il popolo addormentato). Sarà così
normale tra un po' di tempo la loro presenza che non ci faremo più caso, anche quando
saranno sostituiti da militari NATO o mercenari privati.
Strategia psicologica di massa, che si nasconde dietro la
tanto sbandierata “sicurezza dei
cittadini” o “problema
immigrazione”.
Prima creano il problema dell’immigrazione
clandestina, permettendo a milioni di disperati di sbarcare in Europa
(esistono documenti degli anni ’70 che dimostrano come
l’immigrazione è un piano ben preciso e congegnato), e poi ci offrono
come soluzione l’esercito armato. (Ci sono centinaia di satelliti tra
militari e civili in orbita costante attorno alla Terra: pensiamo
veramente che i tutori dell'ordine ordine non sono in grado di osservare
quando e da dove partono i barconi o gommoni?).
Ecco perché opporsi alla base Dal Molin è un diritto
legittimo e un dovere morale, non solo dei vicentini ma di tutti i
cittadini d’Italia, perché non si tratta di una base militare, dietro
c’è il piano del controllo dell’uomo.
Opporsi alla base non significa essere contro gli americani, anche perché
il popolo americano neppure conosce l’esistenza di questa base e non
gliene può fregare di meno. Anzi, il popolo americano è assolutamente
pacifico e non vuole le guerre, viene infatti trascinato nell’onda
emotiva di criminali operazioni interne dette false-flag (falsa
bandiera, attacchi navali, terroristici, indotti o provocati, ecc.) come
Pearl Harbor del 1941 (gli USA entrarono nella Seconda Guerra Mondiale),
Golfo del Tonchino del 1964 (inizio alla guerra in Vietnam),
l’11settembre del 2001 (Terza Guerra Mondiale la guerra contro i
terrorismi), ecc.
Dire di NO ad una occupazione militare straniera, tenendo
conto che gli accordi internazionali (lo ricordo alla tessera numero
1816 della loggia massonica deviata P2) non hanno più alcun senso, è
di fondamentale importanza per non trovarsi tra qualche anno in uno stato di polizia militarizzato.
A quel punto, basterà un attentato terroristico di medie o grosse
dimensioni, come l’intera intelligence occidentale ha già paventato,
per instaurare la “legge marziale”.
Dopo sessant’anni di occupazione straniera illegittima, non è forse
arrivato il momento di svegliarci da questo letargo mentale e pretendere
quella libertà e sovranità territoriali sancite dalla Costituzione
della Repubblica italiana?
Diciamo NO in maniera assolutamente pacifica: la violenza
lasciamogliela a coloro che si nutrono
di violenza! Anzi, attendono proprio l’uso della violenza per
poter schiacciare i colpevoli con tutta la forza del Sistema, e i mezzi
non gli mancano.
In questi giorni, fino al 14 settembre c’è il Festival No Dal Molin,
organizzato dal Presidio Permanente, con dibattiti, conferenze e
concerti: andiamo numerosi a sostenere, anche solo moralmente, questo
gruppo coscienzioso di persone che sta facendo quello che tutti noi
dovremo fare.
Qui troverete il programma del festival:
http://festival.nodalmolin.it
http://festival.nodalmolin.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1&Itemid=2