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La
prima trivellazione del 1859 e lo sviluppo dell'industria petrolifera
Eric Laurent - "La
Verità nascosta sul petrolio: un'inchiesta esplosiva sul 'sangue del
mondo'"
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Fu il "colonnello" Edwin Drake a compiere la prima trivellazione petrolifera nel 1859.
Il suo grado militare era tanto improbabile quanto le condizioni in cui
avvenne l'evento.
Alcuni investitori, sfidando lo scetticismo generale, erano
convinti che il petrolio potesse avere un uso, un avvenire... e degli
sbocchi commerciali. Acquistarono dunque una minuscola concessione
situata all'interno di un podere, a Titusville, nel nord della
Pennsylvania, vicino alla frontiera canadese. Si trattava di un
villaggio a malapena indicato sulla mappa, e i suoi 125 abitanti
versavano nelle più misere delle condizioni. Come Drake quando
raggiunse questo arretrato paese. Egli, infatti, era un ex conducente di
locomotive, congedato a 38 anni per cattivo stato di salute; venne
reclutato dai proprietari della concessione perché era il solo a
credere nel successo e nella potenzialità del progetto ma anche,
dettaglio
poco conosciuto, perché aveva seguito un corso da
trivellatore... in Francia, a Pechelbronn, in Alsazia.
Quasi nessuno considerava la possibilità di estrarre il
petrolio dal sottosuolo, pompandolo come si faceva per l'acqua. Drake
era particolarmente testardo. Cominciò le sue esplorazioni nella
primavera del 1858: progettò una torre di trivellazione basata sul
semplice assemblaggio di un bastone di legno con una trivella a
bilanciere, mossa da un movimento alternato verticale. Dovette
interrompersi durante l'inverno a causa del cattivo tempo ma, con la
bella stagione, riprese i suoi esperimenti che continuarono a rivelarsi
infruttuosi. Alla fine dell'agosto 1859, i finanziatori della società Seneca
Oil Company, esasperati dalla continua perdita di denaro, gli
inviarono una lettera con l'ordine di terminare le trivellazioni. La
sera del 29 agosto, prima che gli venisse recapitata la lettera, il
falso colonnello, divenuto prospettore, stava vedendo il petrolio
sgorgare da un buco della profondità di
Il petrolio costa
meno dell'acqua
Gli azionisti della Seneca
acquistarono immediatamente i terreni circostanti, ma la notizia della
scoperta si propagò come un'onda d'urto e i prospettori affluirono a
fiotti. Ribattezzata "0il Creek" (La valle del petrolio), la
regione era degna del suo nome e offriva il deprimente spettacolo di
uomini che sguazzavano, tra le torri di trivellazione, in un mare di
fango, petrolio e detriti. Nei primi anni a seguire venne imposta una
legge intangibile che per lungo tempo dominò l'universo dell'oro nero:
il mercato del petrolio si basa sulla domanda.
L'anno seguente alla scoperta di Drake, il prezzo del
petrolio raggiunse l'impressionante cifra di 20 dollari al barile ma, a
causa dell'inesistenza di significativi sbocchi commerciali, il prezzo
scese rapidamente. Nel 1861 il barile non valeva più di 10 centesimi e
il prezzo scese ancora, fino a rendere il petrolio un prodotto meno caro
dell'acqua.
Eppure, nello stesso momento, un uomo di ventisei anni, un ex contabile
dal fisico austero e ripugnante, stava creando una società,
Una delle vittime di questo sistema fu proprio
Il mondo consuma 6
milioni di tonnellate di petrolio
Interessante fu anche il caso di un ricco avventuriero
londinese, William Knox d'Arcy,
che nel 1901 ottenne dallo Scià
di Persia una concessione che copriva i cinque sesti delle sue
proprietà, ossia 770.000 km2, una superficie superiore a
quella del Texas. Knox d'Arcy intraprese solo due viaggi in quella
regione, oltre a una crociera sul Nilo, per incontrare il sovrano
iraniano. La compagnia che nacque nel
Il governo britannico seguì da vicino i successi delle
trivellazioni sul suolo persiano e alcuni reggimenti dell'esercito delle
Indie vennero trasferiti per proteggere i giacimenti e le squadre. Per
la prima volta nella storia moderna, il petrolio divenne quello che non
cesserà più di essere: un affare strategico, una priorità di
sicurezza nazionale, un asso nella manica militare.
Il primo rappresentante politico a capire il triplo valore del petrolio
fu Winston Churchill che, nel
1911, ricopriva l'incarico di primo Lord dell'Ammiragliato. Prendendo la
parola il 17 luglio 1913 davanti al Parlamento, dichiarò: "Noi
dobbiamo diventare proprietari [dell'AngloIranian], o almeno avere il
controllo della fonte per la quantità di greggio di cui abbiamo
bisogno". Il 17 giugno 1914, il progetto presentato al Parlamento
prevedeva un investimento governativo di 2,2 milioni di libbre in cambio
del 51% della compagnia; un altro accordo, i cui termini rimarranno
segreti, decretò che la marina militare, che aveva appena sostituito
sulle sue navi il carbone con il gasolio, ottenesse un rifornimento
ventennale di petrolio.
La futura BP si
preparava alla competizione con
Nel 1900, i giornali esaltavano il "coraggio
personale" di Theodore
Roosevelt. Fu il primo Presidente degli Stati Uniti a guidare
un'automobile, pur sapendo sempre equilibrare audacia e prudenza: per
tre anni fece seguire il suo veicolo da un calesse tirato da cavalli, in
caso di guasti o incidenti.
All'inizio del secolo, l'America era il primo produttore mondiale di
petrolio, ma possedeva solo
Nel 1908, Henry Ford lanciò il suo famoso modello T che, così come recitava lo slogan, era “la macchina di cui ciascuno potrà scegliere il colore, a condizione che sia nero". All'epoca non erano sufficienti 18 operazioni per costruire un'automobile, ma 7.882. Ford, nella sua autobiografia, precisa che, di queste 7.882 operazioni, 949 necessitavano di "uomini vigorosi, robusti e praticamente perfetti dal punto di vista fisico", 3.338 richiedevano uomini di una forza fisica "semplicemente normale", quasi tutto le altre potevano essere affidate a "delle donne e/o a degli adolescenti". Ford aggiunge freddamente: "Abbiamo constatato che 670 operazioni possono essere realizzate da persone senza gambe, 2.637 da persone prive di una gamba sola, 2 da uomini dalle braccia amputate, 715 da persone monche e 10 da ciechi". Detto altrimenti, per il lavoro specializzato non occorre un uomo intero: un pezzo di uomo può essere sufficiente. Una constatazione tanto cinica interpreta il lavoro specializzato nei suoi limiti più estremi.