Home Page - Contatti - La libreria - Link - Cerca nel sito - Pubblicità nel sito - Sostenitori |
- Pagina
economia
- Pagina
Sud America
Il
Venezuela pronto ad impossessarsi delle riserve della Banca Centrale
Andy Webb-Vidal – tratto da www.signoraggio.com
I legislatori fedeli al signor Chávez sono sul punto di approvare una
legge che permetterà al governo di prelevare e spendere almeno 5
bilioni di dollari (4.2 miliardi di euro, 2.9 bilioni di sterline) delle
riserve internazionali della Banca Centrale, che ammontano attualmente a
29 bilioni di dollari.
Per più di un anno, il signor Chávez ha insistito sul fatto che il
livello di riserve bancarie accumulate dal quinto maggiore esportatore
di petrolio nel mondo è troppo alto e che questo denaro dovrebbe essere
piuttosto utilizzato per finanziare iniziative sociali.
Tra le economie latinoamericane, il Venezuela ha il più alto livello di
riserve in rapporto al valore delle importazioni settimanali.
I
deputati in linea con il governo, che conservano una ridotta ma efficace
maggioranza all’interno dell’Assemblea Nazionale, hanno cominciato
la discussione finale sulla proposta di legge giovedì e prevedono che
tale legge verrà approvata la prossima settimana. Ma questo
provvedimento sta seminando il terrore tra alcuni economisti che vedono
ciò come il tramonto della Banca Centrale nel suo ruolo di guardiano
del bolvar, la moneta ufficiale del Venezuela.
Jose Guerra, direttore per gli studi economici della Banca Centrale fino
all’inizio di quest’anno, dice che questo provvedimento comprometterà
il valore della moneta locale, dal momento che alcuni dei dollari verranno
convertiti in bolvars per due volte.
Inoltre questa mossa permette di fatto al signor Chávez di finanziare
il deficit fiscale cronico del Venezuela con parte delle riserve della
Banca Centrale, ha aggiunto J. Guerra. «I grandi perdenti in tutta questa faccenda saranno la credibilità e la
reputazione della Banca Centrale come istituzione», ha affermato il
signor Guerra.
«Chi può dire che dopo i primi 5
bilioni prelevati non chiederanno altri 5 bilioni?».
Le
riserve internazionali del Venezuela vengono investite in un insieme di
titoli di stato statunitensi, azioni in Euro, contanti e oro.
I critici affermano che altre entità statali, così come la compagnia
petrolifera di stato, Petroleos de Venezuela and Bandes, hanno quasi 10
bilioni conservati in conti correnti esteri, e il governo dovrebbe usare
parte di quel denaro invece delle riserve internazionali della Banca
Centrale.
Alcune fonti interne alla Banca hanno detto che Gaston Parra, il
presidente della Banca Centrale, potrebbe dare le dimissioni se la legge
verrà approvata, a causa della percepita “illegalità” della
legislazione proposta dal governo.
Alcuni economisti prevedono che la cessione di parte delle riserve
bancarie provocherà pressioni inflazionistiche, sebbene l’impatto
possa venire limitato nel medio termine grazie all’esistenza di
controlli sui prezzi e sugli scambi.
«Gli
investitori sono preoccupati principalmente per il segnale che è stato
mandato tramite questo provvedimento, soprattutto perché temono che i
fondi prelevati possano essere utilizzati in modo non trasparente»,
ha detto Vitali Meschoulam, emergente stratega di mercato presso
Minori riserve bancarie internazionali potrebbero compromettere la
capacità del Venezuela di saldare il debito estero qualora il prezzo
del petrolio diminuisse.
Nella proposta di legge, alcune delle riserve bancarie sono stanziate
per far fronte a vaghe “situazioni strategiche”.
Il
signor Chávez, che è rimasto al potere per più di 6 anni, prenderà
parte alle elezioni presidenziali alla fine del prossimo anno