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La
vendetta della Natura
Di
Alberto Caruso, tratto dal sito: www.borsari.it
L'ultima volta
avevamo evidenziato che la salita dei corsi azionari degli ultimi trenta
anni è stata anche frutto di una politica economica e monetaria il cui
fine era quello di massimizzarne i rendimenti nel lungo periodo.
Ne appariva un quadro che
mostrava quanto la crescita di tali indici fosse essa stessa pilastro
dell'intero sistema economico, come se il fine e il mezzo per
raggiungerlo si fossero fusi in un’unica indistinta entità.
Purtroppo però la Natura è permeata da leggi e da simmetrie.
Troviamo le simmetrie sotto forma dei cristalli nella loro mutua
disposizione, li osserviamo nella forma gli stessi oggetti quali ad
esempio le strutture degli alveari o del fiocco di neve. La Natura ha
scelto di impacchettare oggetti simili se hanno la forma di triangoli
equilateri, di quadrati o di esagoni regolari, semplicemente per il
fatto che gli angoli ai vertici di questi poligoni sono interi divisori
dell'angolo giro.
Parimenti vi sono alcune
configurazioni caratteristiche che prevalgono nel mondo vegetale. Molti
fiori constano di un numero di petali identici disposti simmetricamente
ad anello intorno a un centro e il mondo floreale è pieno dei numeri di
Fibonacci, i gigli hanno 3 petali, i ranuncoli 5, i delphinia 8, i
tageti 13, gli astri 21, le margherite e i girasoli 34, 55 o 89. Alcuni
girasoli giganti ne hanno 144 e lo stesso dicasi per le strutture a
spirale usate da molte piante per disporre i semi, per le quali valgono
i numeri di Fibonacci.
Molti
sanno che il rapporto tra un numero della serie di Fibonacci e quello
che lo precede è circa 1,618, ed è noto con il nome di Rapporto Aureo,
la cui corrispondenza geometrica è rappresenta dal rapporto tra una
diagonale del pentagono regolare e un suo lato. Accostando tra loro
pentagoni regolari, non riusciremo mai piastrellare un pavimento,
infatti, l'angolo al vertice non è sottomultiplo di 360°, ma il
pentagono, preso come oggetto singolo, incorpora la “Divina
Proportione”, utilizzata da Leonardo da Vinci nei suoi dipinti,
studiata da Keplero, ammirata dagli architetti della antica Grecia.
Sembra appunto che la forma del pentagono regolare incorpori l'armonia
delle proporzioni delle cose nonché lo sviluppo e la crescita di esse.
E’ noto infatti che anche i movimenti dei prezzi obbediscono alla
legge del rapporto aureo. A periodi di crescita seguono rintracciamenti,
che possono essere considerati come una pausa di riflessione prima di
una nuova salita.
La Natura sembra non gradire le crescite esponenziali e paradossalmente
sembra anche punire chi voglia violare certi suoi assiomi.
Nell'ultimo secolo la scienza e la tecnica hanno fatto progressi enormi,
basti pensare che circa cento anni fa esistevano solamente dei prototipi
di aeroplani, mentre adesso abbiamo dei sofisticatissimi velivoli sia
civili che militari. Lo stesso dicasi in materia di telecomunicazioni, o
in campi quali l'istruzione o la medicina, la fisica e le scienze
naturali.
E’
innegabile che questa rapida evoluzione è stata resa possibile anche
per aver convogliato la ricchezza in una ristretta cerchia di individui
a scapito di altri, portando con sé alcune inevitabili
controindicazioni.
Il tentativo da parte delle economie occidentali di autoalimentare le
proprie strutture anche con metodi artificiosi, come abbiamo discusso
nella scorsa puntata, pur nelle migliori intenzioni, potrebbe rischiare
di non risolvere il problema, ma di posticiparne pericolosamente gli
eventi.
Quando Albert Einstein formulò le leggi della Relatività Ristretta,
partì proprio da affrontare il problema nella sua forma corretta. Pose
infatti come assioma che la velocità della luce nel vuoto per tutti i
sistemi inerziali (che si muovono di moto rettilineo uniforme l'uno
rispetto all'altro) è una costante. Partendo da una velocità, legò
indissolubilmente la lunghezza al tempo e da lì dimostrò una serie di
paradossi, che tuttavia riuscivano nell’impresa laddove altre teorie
fallivano miseramente.
Ovvero, partendo da ipotesi
corrette si giungeva a conclusioni corrette.
Senza voler nemmeno pensare di paragonarsi al grande scienziato, va
comunque detto che l'armonico movimento della Natura ci ricorda che è
impossibile sfuggire ai suoi princìpi.
Benché
l'economia occidentale sia un sistema estremamente complesso ed
apparentemente lontano da questa logica, è stato ampiamente dimostrato
che per esso queste leggi sono sempre state valide.
Infatti mentre il PIL statunitense sembra estremamente tonico e
reattivo, indicando notevoli progressi nel campo della produzione, la
spesa delle famiglie destinata ai consumi, la cui componente rappresenta
circa i due terzi del PIL, è cresciuta del 6.6%. Dato che il tasso di
disoccupazione negli Stati Uniti stenta a diminuire ed il ricorso al
credito delle famiglie è in aumento, se ne deduce che il cittadino
medio americano nello stesso periodo è in grave difficoltà. Le sue
riserve monetarie si stanno mese dopo mese esaurendo e i consumi stanno
progressivamente calando, con i tassi al risparmio che conseguentemente
crollano. Il tutto al ridosso dell’inevitabile aumento del costo del
denaro da parte della FED.
In un paese in cui i fondi privati fanno la parte del leone, coloro che
hanno lavorato per una vita in aziende oggi fallite hanno visto
dimezzarsi la propria pensione. Una bufera ha investito il sistema
pensionistico statunitense in questi ultimi anni, il crollo degli indici
azionari ha ingoiato i risparmi accantonati dai fondi pensione aziendali
e individuali e i tagli ai tassi di interesse colpiscono il reddito
fisso.
In America i fondi pensione integrativi sia aziendali che individuali
sono necessari, basti pensare che l’assistenza sanitaria per gli
anziani non riconosce le spese per i medicinali e rimborsa solo le
visite mediche di urgenza, pertanto è necessaria un’assicurazione
integrativa piuttosto onerosa.
Per
il sistema americano, il fatto che borsa azionaria salga è dunque
fondamentale.
Sulla carta gli stipendi sono superiori alla media europea, ma di fatto
vengono pagate (molto care) cose che in Europa sono alla portata di
tutti, come l’assistenza sanitaria o la scuola. Coloro che avrebbero
dovuto ricevere la pensione da aziende che oggi sono in amministrazione
controllata hanno visto decurtare le loro pensioni di almeno il 50%. Il
caso più clamoroso è sicuramente quello dell’Enron. In teoria in
casi come questi, le pensioni aziendali sono assicurate da un’agenzia
federale, la Pension Benefit Guaranty Corporation, ma la vastità del
problema ha fatto sì che l’agenzia si dovrà accollare 3,5 miliardi
di dollari di debiti.
E che dire del mutuo, degli interessi sulla carta di credito, delle rate
dell’auto. In un paese dove la legge prevede che possano fare
bancarotta anche le persone, i fallimenti individuali sono in
vertiginoso aumento, +400% negli ultimi 25 anni. Il superindebitamento
fa pensare al consumismo sfrenato, viceversa l’americano medio spende
oggi il 22% in meno di quello che spendevano i suoi genitori, il 21% in
meno per mangiare e il 44% in meno per gli elettrodomestici.
Casa, istruzione, spese mediche sono le voragini in cui finiscono
succhiati i redditi, in particolare la scuola e l’abitazione, due
spese che si autoalimentano a vicenda: il titolo di studio è un
investimento essenziale per garantire un futuro ai figli. Le buone
università possono costare fino anche a 40.000 dollari, ma soprattutto
hanno una feroce selezione all’ingresso sia per quanto concerne il
curriculum scolastico pregresso che per quanto riguarda l’abitazione,
infatti occorre abitare nella stessa zona in cui sorge l’università e
questo provoca un boom di prezzi attorno alle scuole di fama. In
quindici anni la casa tipo è rincarata dell’80% e da qui la corsa
all’indebitamento. Gli unici ad approfittare di questa situazione sono
le banche e le società emittenti delle carte di credito, le quali non
appena sono a conoscenza che il cliente è in difficoltà, aumentano gli
interessi del mutuo per coprirsi dal rischio insolvenza.
Chi
scende nell’inferno non ne esce più.
E’ sufficiente che uno dei due coniugi perda il lavoro che inizia il
calvario, dove si perdono i soldi e l’onore. Infatti, mentre il
fallimento di un’impresa è generalmente vissuto senza subire un
discredito, quello individuale è vissuto con umiliazione, vergogna e
distruzione dell’autostima. Molti matrimoni non sopravvivono
aggiungendo debiti a debiti e genitori divorziati che si risposano
avendo altri figli, cumulano nuovi oneri oltre ai doveri degli alimenti,
diventando recidivi della bancarotta e schiavi delle banche per sempre.
Ecco dunque che la crescita degli indici accompagnata dalle buone
notizie sul fronte macroeconomico per gli Stati Uniti non sono una
speranza, ma una impellente necessità e il governo centrale ingaggia
una lotta impari con i dati reali per risolvere in qualunque modo
possibile quello che si sta prospettando come una grave tensione
sociale.
Così come nel 1929 "l’Angelo Sterminatore" ha bussato alla
porta chiedendo il conto. Oggi rispetto ad allora sono stati escogitati
metodi di ingegneria finanziaria ed economica per cercare di diluire i
problemi nel tempo facendo apparire i numeri meno drammatici, si può
fare un massiccio uso dei mezzi di comunicazione per convincere le
masse, si possono manipolare pesantemente i mercati, anche con fini
positivi per loro stessi e per le persone che vivono nel sistema.
Questo non vuole dire che il sistema stesso non riesca a ripartire, né
vuole dire che tutti metodi utilizzati non riescano a risolvere il
problema contingente, tuttavia ci sembra intuire che, così come è
concepito, il rischio di tagliare la gola ai propri figli nel futuro non
è affatto scongiurato. Infatti il sistema sembra non prevedere mai
durante il suo evolvere di periodi con decrescita controllata, ma appare
piuttosto subirla vivendola come un dramma semplicemente per il fatto
che l'ingordigia e l'arrivismo che hanno fatto da propellenti fino a
quel momento non vengono sostituiti dai sani princìpi della
moderazione.
Per
citare, il famoso speculatore dei mercati finanziari George Soros dal
suo libro "Globalizzazione":
"La Globalizzazione non è un gioco a somma zero. I benefici superano i
costi nel senso che l'aumentata ricchezza prodotta dalla Globalizzazione
potrebbe essere utilizzata per rimediare le sue iniquità e ai suoi
difetti e ne resterebbe di avanzo. I vincitori potrebbero indennizzare
gli sconfitti e comunque uscirne con un guadagno. Il problema è che i
vincitori non indennizzano affatto gli sconfitti".
Alla luce di quanto esposto questo "indennizzo" non solo
sarebbe filantropicamente positivo verso le popolazioni fino a questo
momento “perdenti”, ma sembrerebbe necessario alla "razza
dominante” per esserlo anche in futuro senza collassare sotto il peso
del suo stesso agire.
Ed anche se il paragone può apparire un po' forzato, sembrerebbe pure
che gli stessi princìpi etici nei confronti dei nostri simili, altro
non sono, che una manifestazione delle oscillazioni naturali di un
sistema pulsante che si espande “correttamente” bilanciato.
E sempre continuando con i paradossi geometrici, così come la figura
del pentagono racchiude il rapporto aureo e i numeri di Fibonacci,
ovvero l'armonia interna degli oggetti come entità isolate e la
crescita degli stessi allo scorrere del tempo, i triangoli, i quadrati e
gli esagoni, nascondono la mutua correlazione e disposizione degli
oggetti tra loro, evidenziando con le loro semplici figure, l'apparente
dicotomia tra l'ego (pentagono) e il "resto" (triangolo
equilatero, quadrato e esagono regolare).
Le conclusioni a cui siamo giunti indicano che partendo dal “sé”
(rapporto aureo delle oscillazioni) il sistema non può fare a meno di
considerare il "resto", ovvero tutto ciò che ha inizialmente
volutamente escluso.
Ricordando Ungaretti, il grande poeta del secolo scorso che, soldato
durante la Grande Guerra, ci ha lasciato alcuni versi immortali nella
sua poesia “I Fiumi” (1916)
……
Stamani mi sono disteso
in un’urna d’acqua
e come una reliquia
ho riposato
……
Questo è l’Isonzo
e qui meglio
mi sono riconosciuto
una docile fibra
dell’Universo
……
Sentendosi
integrato nelle acque del fiume come un qualsiasi altro elemento fisico,
si riconosce obbediente alle sue stesse leggi. Il tutto e l'uno sembrano
per un attimo incontrarsi e riconoscersi uguali.
Potrà questo periodo di contrazione economica favorire la comprensione
di questi aspetti fondamentali, che solo in apparenza sembrano
appartenere al lezioso mondo del virtuosismo semantico proprio dei
salotti letterari?
Alberto
Caruso