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I virus dei vaccini vengono coltivati in cellule di feti umani abortiti
Helen Ratajczak,
ricercatrice della Boehringer Ingelheim Pharmaceuticals, ha recentemente
sollevato un vivace e turbolento dibattito tra chi discute il problema
delle relazioni vaccino-autismo pubblicando un suo studio di revisione
sulla ricerca sull’autismo. Si tratta di una nuova revisione di studi
che esamina le varie cause ambientali dell’autismo, tra cui i vaccini e
i loro componenti. Un elemento messo in luce, e che sembra essere
sfuggito ai più è l’uso di cellule embrionali abortive nella produzione
di vaccini.
La CBS News ha riportato: “La Dr. Ratajczak riferisce che quando i
produttori di vaccini hanno dovuto eliminare il thimerosal dai vaccini
(con l’eccezione dei vaccini contro l’influenza che ancora contengono
thimerosal), hanno cominciato a produrre alcuni vaccini utilizzando
tessuti umani.
L’utilizzo di
tessuti umani secondo la Ratajczak riguarda attualmente 23 vaccini.
Nel suo studio ha discusso l’aumento di incidenza dell’autismo in
corrispondenza con l’introduzione di DNA umano nel vaccino MMR, e
suggerisce che le due cose potrebbero essere collegate.
Le pagine della revisione contengono un dettaglio che difficilmente
poteva passare inosservato, cinque parole che rivelano uno dei segreti
più shoccanti di Big Pharma, delle aziende farmaceutiche cioè:
“…allevato in tessuti fetali umani”
A pagina 70 si
legge: “Un aumento aggiuntivo del picco di autismo si raggiunse nel
1995 quando il vaccino della varicella fu allevato in tessuti fetali
umani”.
La
maggior parte di noi è del tutto ignara che le cellule di cultura umana
usate per allevare i virus dei vaccini derivano da feti abortivi
da decenni ormai e chi li produce è ben felice che il pubblico continui
ad ignorarlo, perché sa che questo non potrebbe essere accettato dalla
gente sia per le ignote conseguenze per la nostra salute che per il
credo religioso di molti.
Il vaccino contro la varicella non è l’unico prodotto in questo modo e, secondo il Sound Choice Pharmaceutical Institute (SCPI), i seguenti 24 vaccini sono prodotti usando cellule provenienti da feti abortivi e/o contenenti DNA, proteine, o frammenti cellulari di colture di cellule coltivate derivate da feti umani abortivi:
Polio PolioVax,
Pentacel, DT Polio Absorbed, Quadracel (Sanofi)
Measles, Mumps, Rubella MMR II, Meruvax II, MRVax, Biovax, ProQuad,
MMR-V (Merck)
Priorix, Erolalix (GlaxoSmithKline)
Varicella (Chickenpox and Shingles) Varivax, ProQuad, MMR-V, Zostavax
(Merck)
Varilix (GlaxoSmithKline)
Hepatitis A Vaqta (Merck)
Havrix, Twinrix (GlaxoSmithKine)
Avaxim, Vivaxim (Sanofi)
Epaxal (Crucell/Berna)
Rabies Imovax (Sanofi)
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Vaccini e autismo:
una nuova revisione scientifica
Gabriele
Milani -
http://autismovaccini.com
Sharyl Attkinsons è una giornalista investigativa della CBS News ed ha intervistato nei giorni scorsi Helen Ratajczak: ex ricercatrice della Boehringer Ingelheim Pharmaceuticals che ha pubblicato, come autrice o coautrice, 41 articoli articoli scientifici a volte “castrati dagli interessi delle case farmaceutiche“. E’ stata anche coautrice nel 2006 di uno studio per l’FDA e, nello stesso anno, è stata eletta Presidente della sezione Nord Est dell’Istituto di Tossicologia. E’ una scienziata seria e rispettata che dichiara apertamente alla CBS: “ora che sono in pensione posso scrivere ciò che voglio“.
E così è stato!…
La sua revisione scientifica relativa al collegamento tra autismo e
vaccini sta facendo tremare la CDC che, da nota ufficiale, risponde
imbarazzata affermando che “ci vorrebbe troppo tempo per studiare e
controbattere questa revisione scientifica“.
L’articolo è stata pubblicato dal Journal of Immunotoxicology ed è
intitolato “Aspetti teorici dell’autismo: cause – un riesame“. Un pò a
sorpresa è quindi un ex scienziato senior presso una ditta farmaceutica
ad aprire il coperchio del pentolone degli orrori. La Ratajczak ha fatto
quello che nessun altro ricercatore, a quanto pare, si è preoccupato di
fare: ha esaminato tutto il corpo delle pubblicazioni scientifiche
emerse dopo che l’autismo è stato descritto dal 1943. Non solo la teoria
suggerita dalla ricerca quale il ruolo del vaccino trivalente Morbillo
Parotite Rosolia, o il conservante al mercurio (thimerosal), ma ha
analizzato tutte le ricerche riguardanti i vaccini in generale.
Nel suo articolo la Ratajczak afferma che “cause documentate di autismo includono mutazioni genetiche e/o delezioni cromosomiche, infezioni virali, e l’encefalite a seguito della vaccinazione. Conseguenza: l’autismo è il risultato di difetti genetici e/o infiammazione del cervello provocato dai vaccini“.
L’articolo prende in esame molti colpevoli potenziali correlati alle vaccinazioni, compreso il numero sempre più crescente di vaccini somministrati in un breve periodo di tempo. “Ciò che ho pubblicato è altamente incentrato sulla ipersensibilità del sistema immunitario del nostro corpo che viene buttato fuori di equilibrio” così afferma la Ratajczak nell’intervista.
Il Dr. Brian Strom, Università della Pennsylvania, che ha lavorato per lo I.O.M. (Istituto di Medicina) in qualità di consigliere per il governo sulla sicurezza dei vaccini, dice che l’opinione medica prevalente è che i vaccini sono scientificamente legati alla encefalopatia (danno cerebrale), ma non sono scientificamente legati all’autismo. Così, per quanto riguarda la revisione della Ratajczak, afferma che non trova nulla di straordinario: “Questa è una rassegna di teorie. La scienza è basata su fatti. Bisogna trarre conclusioni sugli effetti di un’esposizione sulle persone, avendo dati sulle persone. I dati sulle persone non supportano l’esistenza di una relazione in quanto tale, qualsiasi speculazione su una spiegazione per un (inesistente) rapporto è irrilevante“.
Però la Ratajczak si occupa anche di un fattore che non è stato ampiamente discusso ma che è stato ampiamente denunciato anche dal sottoscritto: DNA umano contenuto nei vaccini. Proprio così, DNA umano come denunciato anche dalla Pontificia Accademia Pro Vita. I rapporti della Ratajczak mettono in evidenza che all’incirca nello stesso momento in cui i produttori di vaccini furono chiamati a togliere dalla maggior parte dei vaccini il thimerosal (con l’eccezione dei vaccini antinfluenzali che ancora ampiamente contengono thimerosal), hanno iniziato a produrre alcuni vaccini utilizzando tessuti umani. La Ratajczak dice che tessuti umani sono attualmente utilizzati in 23 vaccini. Lei quindi discute l’aumento dell’incidenza dell’autismo corrispondente all’introduzione di DNA umano nel vaccino Morbillo Parotite Rosolia, e suggerisce come gli eventi potrebbero essere collegati. La Ratajczak afferma anche come un picco ulteriore di aumento dei casi di autismo si è verificato nel 1995 quando il vaccino contro la Varicella (Varivax) è stato coltivato nel tessuto fetale umano (MRC-5 si trova anche nel trivalente Priorix antiMoribillo-Parotite-Rosolia della GlaxoSmithKline che viene somministrato qui in Italia).
Perché il DNA umano potrebbe potenzialmente causare danni al cervello? Il modo in cui si instaura questo meccanismo, da far gelare il sangue, viene spiegato molto semplicemente dalla Ratajczak: “Perché è DNA umano e i destinatari sono gli esseri umani. Avviene una ricombinazione omologa del DNA integrato nel DNA dell’ospite. Una volta cambiato il DNA, secondo il concetto immunologico del self (proprio) e non-self (non proprio), si instaura un’alterazione del concetto di self e il proprio corpo attacca le proprie cellule. La maggior parte di questi avvenimenti avvengono nella loro massima espressione a danno dei neuroni nel cervello ancora in fase di maturazione del bambino. Così si instaura un processo di malattia autoimmunitaria che sfocia poi in una infiammazione. Questa infiammazione non si ferma, diventa cronica e continua per tutta la vita di quella persona“.
Il Dr. Strom afferma che non era a conoscenza che il DNA umano era contenuto nei vaccini (ma che strano!), e ribatte: “Non importa … Anche se il DNA umano è stato utilizzato nei vaccini, non significa che essi causano l’autismo“. La Ratajczak concorda sul fatto che “forse” nessuno ha ancora dimostrato come il DNA umano causa l’autismo, ma ricorda come i recentissimi studi del Sound Choice Pharmaceutical Institute sono una prova molto pesante che comprova questo legame e semmai nessuno ha dimostrato scientificamente il contrario.
Un ulteriore prova di come questo dibattito sia definitivamente aperto, arriva dalla denuncia sanitaria di un buon numero di scienziati indipendenti che affermano di essere stati sottoposti a orchestrate campagne di discredito quando la loro ricerca esponeva i problemi di sicurezza del vaccino, soprattutto se si entrava in tema di autismo. Così è stato chiesto alla Ratajczak come ha potuto effettuare ricerche in merito ad un argomento così controverso. Lei ha affermato che per anni, mentre lavorava nel settore farmaceutico, è stata limitata in quanto a ciò che le è stato permesso di pubblicare. “Ora sono in pensione“, ha quindi ribadito alla CBS News, “Io posso scrivere quello che voglio“.
Così la CBS news ha deciso di mettere alla prova il CDC per dargli modo di sfidare l’opinione della Ratajczak. Dal momento che molti funzionari governativi e gli scienziati proseguono ad insinuare che le teorie che collegano i vaccini all’autismo sono state smentite, mentre la ricerca della Ratajczak dimostra il contrario, la CBS ha organizzato un contraddittorio. Ebbene, a sorpresa i funzionari del CDC affermano che “ci vorrebbe troppo tempo per studiare e controbattere questa revisione scientifica“.
Integrazione
Sentitosi punto
sul vivo, il Centro americano per il controllo e la prevenzione delle
malattie (CDC) comunica sul suo sito che intende studiare l’autismo come
possibile conseguenza clinica delle vaccinazioni, in un progetto di
ricerca di 5 anni sulla sicurezza dei vaccini.
Il CDC studierà anche la disfunzione mitocondriale e il potenziale
rischio di “danni neurologici” post vaccinali e per questo sta riunendo
un team di esperti sulla fattibilità di studiare conseguenze sulla
salute come l’autismo su bambini vaccinati e non vaccinati.
La mossa del CDC
giunge un mese dopo che l’ente governativo che coordina le politiche
sull’autismo (IACC) ha annunciato un cambiamento nelle priorità della
ricerca verso i fattori ambientali scatenanti l’autismo, tra i quali
include tossine, agenti biologici e “effetti avversi in seguito alle
vaccinazioni”.
Il Centro per la sicurezza dei vaccini del CDC ha identificato la
necessità di studiare “i disordini neurologici, tra cui i disordini
dello spettro autistico” come una possibile conseguenza clinica delle
vaccinazioni.
Il programma, che
trovate qui nella sua interezza, si propone anche di stabilire se il
conservante a base di mercurio thimerosal sia associato altresì
all’aumento del rischio di “tic clinicamente importanti o della sindrome
di Tourette“.
Il CDC ha citato uno studio (Thompson, NEJM, 2007), che “ha stabilito
che una aumentata esposizione al mercurio dalla nascita ai 7 mesi sia
associata con tic motori e fonici nei maschietti” e ha aggiunto che
“un’associazione tra esposizione al thimerosal e tic è stata trovata in
due precedenti studi (Andrews, Pediatrics, 2004; Verstraeten,
Pediatrics, 2003).” Anche se bisogna sottolineare che Verstraeten ha poi
rimangiato tutto quando è salito sulla carrozza della GlaxoSmithKline.
Notando che il team IACC “suggerisce diversi studi che comprendessero bambini vaccinati rispetto a quelli non vaccinati per stabilire se c’erano delle differenze conseguenti sulla salute“, il CDC ha stabilito di riunire “una commissione esterna di esperti per offrire una guida sulla fattibilità sulla conduzione di questi studi e su quelli aggiuntivi sul programma vaccinale, comprendendo studi che possano indicare se le vaccinazioni multiple aumentino il rischio di disordini del sistema immunitario“.
Probabilmente
assisteremo a un bel valzer di burattini e bustarelle, possiamo
facilmente scommetterci, però di fatto il tema relativo alla
correlazione tra autismo e vaccinazioni apre finalmente tutte le porte
degli orrori.
Ne vedremo delle belle…. anche dal punto di vista dell’informazione!