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Gli
utili idioti
Tratto
da http://etleboro.blogspot.com/ -
20 ottobre 2008
Banchieri,
dirigenti di gruppi bancari ed industriali sono ormai d'accordo per
l’ennesima truffa, per arrivare a nazionalizzare un debito creato
dalla speculazione. Le Banche non hanno più banconote e l'emissione del
denaro "a debito" per coprire i buchi delle società di
speculazioni è ormai al limite, mentre nel frattempo cominciano a
fallire gli Stati. Ma chi ha fatto scatenare questi ingranaggi e perchè
il suo obbiettivo è quello di far cambiare l'economia mondiale? (Foto: Wall
Street, il 24 ottobre del 1929)
Questa crisi finanziaria, di dimensioni sproporzionate, non è una crisi
vera e propria, ma una situazione indotta di emergenza per indurre gli
Stati a farsi carico del grande debito delle Banche. Dietro le parole
del Presidente del Consiglio Berlusconi si nascondono delle importanti
verità, che gli italiani non possono sapere, e che sono ineluttabili.
Banchieri, dirigenti di gruppi bancari ed industriali sono ormai
d'accordo per l’ennesima truffa, per arrivare a nazionalizzare un
debito creato dalla speculazione, e non certo dai cittadini comuni che
non sono riusciti a pagare il loro mutuo. Rispetto all’ammontare delle
transazioni per prestiti e mutui - pur concessi a fronte di una riserva
frazionaria minima, inferiore al 2% - le manovre speculative
interbancarie sono di gran lunga superiori. Intendiamoci, i bilanci
delle Banche hanno al loro interno attività e riserve, spesso
costituite da titoli e collaterali emessi ( o garantiti) da altri Gruppi
bancari, e ancora derivati speculativi, nonché movimenti interbancari
non sempre trasparenti. Allora, che non ci vengano a raccontare che le
persone non pagano i loro debiti, perché sono le imprese e i piccoli
risparmiatori ad alimentare questo circuito vizioso.
Sorge
dunque il dubbio su dove vadano a finire i soldi dei Banchieri, delle
pensioni, degli investitori, perché a sentir parlare loro sembra che
siano state inghiottite dal crollo delle Borse. I mercati valutari non
sono inceneritori, ma sono delle sale scommesse, che si reggono sulla
base del meccanismo domanda-offerta, per cui se qualcuno perde denaro,
automaticamente l’altro li guadagna, ma il denaro non sparisce. Si
arricchiscono i più forti tra i furbi, e soccombono gli illusi, ossia
coloro che credevano di ingannare il cervellone del "casinò".
La manovra speculativa serve dunque a far uscire allo scoperto gli
"idioti utili", quelli che servono al sistema per far cadere
altre lobbies, diffondendo il panico e inducendo tutti a correre agli
sportelli per ritirare i loro soldi. Mentre tutti guardano crollare le
borse - come se ne capissero qualcosa - il Governo si riunisce
d’urgenza per emanare un "decreto che viene definito di
precauzione", ma comunque un forte senso di paura si diffonde tra
la gente.
Purtroppo
gli Italiani non devono sapere che quel 98% della riserva frazionaria
non esiste più, e che il mercato immobiliare cadrà a picco, mentre
altri vedranno vendere la loro casa senza che se ne accorgano. Gli
italiani non devono sapere che non potranno più riavere i loro risparmi
in liquidi, e che tutto dovrà viaggiare elettronicamente, come deciso
da organizzazioni come Transparency International che "combattono
la corruzione" con la monetica e l’anti-riciclaggio. Le Banche
non hanno più banconote e l'emissione del denaro "a debito"
per coprire i buchi delle società di speculazioni è ormai al limite,
mentre le multinazionali invisibili hanno il controllo dei porti e delle
merci, e comandano cargo e transazioni tramite dei pc. Nel frattempo
cominciano anche a fallire gli Stati. L'Islanda ha dovuto assumere oggi
il controllo della principale banca del paese, e ha portato a termine la
terza nazionalizzazione di un istituto di credito in pochi giorni. Ha
sospeso tutte le negoziazioni di borsa mentre il sistema bancario del
paese corre il "rischio bancarotta". La crisi finanziaria sta
infierendo su questa Isola, le cui banche si sono espanse all'estero,
gli investitori hanno garantito alti rendimenti sulla valuta islandese
per poi finanziare l’economia locale.
Una
crisi vero o falsa che sia, è pur sempre una crisi, ma chi ha fatto
scatenare questi ingranaggi e perchè il suo obbiettivo è quello di far
cambiare l'economia mondiale? Per oro, diamanti, petrolio? Oggi c’è
qualcosa che vale molto di più, anche se nessuno vuole ammetterlo, ed
è il nuovo meccanismo economico, l'accesso alla rete e al sistema.
Vitale come lo sono i porti per le merci, l’etere è l’autostrada
dei dati e delle transazioni, delle informazioni e degli scambi.
Sicuramente viviamo in un'epoca talmente storica che non ce ne rendiamo
neanche conto. Noi siamo la generazione che sta per cambiare l'umanità,
e sta scrivendo un capitolo importante della storia, in cui il nostro
controvalore viaggerà lungo strade di aria ionizzata. Questa è la
direzione in cui stiamo andando, un nuovo millennio. Ci sono forze che
spingono masse indistinte a ricoprire il ruolo degli "idioti
utili", per scatenare, al loro comando, le sommosse e così nuove
manipolazioni, per ottenere consensi su provvedimenti impopolari.
Ricordate che l'11 settembre, tutto il mondo è stato ingannato, e oggi
le potenti lobbies, gli invisibili, hanno scatenato la più grande
"balla economica mondiale", che cade sempre sulle spalle degli
"utili idioti" che vi abboccano, perchè sono egoisti e avidi.
Una crisi, dunque, che punirà chi, inconsciamente, è al soldo della
manipolazione del secolo