Home Page - Contatti - La libreria - Link - Cerca nel sito - Pubblicità nel sito - Sostenitori |
38 anni fa l’attacco
alla USS Liberty
Foto USS Liberty
A
38 anni di distanza dall’attacco aeronavale israeliano alla nave
statunitense USS Liberty nella acque del Mediterraneo i sopravvissuti e
i famigliari delle vittime chiedono ancora la riapertura
dell’inchiesta per conoscere la verità di quel dramma.
Il nostro sito ne ha già parlato, oggi vogliamo ricordare quei fatti
pubblicando il discorso che il deputato statunitense Cynthia McKinney
pronuciò il 6 giugno 2002 davanti alla Camera dei Rappresentanti del
suo paese.
“Onorevoli
colleghi, vi parlo per commemorare e riconoscere il tragico attacco che
ebbe luogo l’8 giugno 1967 contro la nave USS Liberty.
Nonostante siano trascorsi trentacinque anni da questo tragico evento, i
sopravvissuti della USS Liberty stanno ancora lottando con il fatto che
la loro storia non sia ancora conosciuta.
Nonostante non ci sia ancora stata un’inchiesta ufficiale su questo
evento, abbiamo appreso dei racconti dei sopravvissuti che per oltre 75
minuti le forze armate d’Israele attaccarono
Con il 70 percento dell’equipaggio morto o ferito, essi riuscirono in
qualche modo a mantenere a galla la nave dopo che era stata colpita da
oltre mille colpi di razzi, cannoni, mitragliatrici, bombe al napalm e
perfino da un siluro.
Questo attacco non provocato ebbe luogo in acque internazionali e da
parte di un nostro alleato di fiducia. La sola spiegazione data ai
sopravvissuti e alle loro famiglie sul perché questo attacco ebbe luogo
fu che si trattò di un incidente e che la nave non venne identificata
come americana, nonostante il fatto che la nostra bandiera sventolasse
magnificamente durante l’attacco.
Sfortunatamente, questa spiegazione non è sufficiente per quelli le cui
vite sono state spezzate da
questo attacco e non è sufficiente per il popolo americano.
Non lasciamo trascorrere altri trentacinque anni prima di poter fornire
ai sopravvissuti della USS Liberty un’inchiesta ufficiale sul perché
questo attacco ebbe luogo e permettiamo ad essi di raccontare la loro
storia.
A loro dobbiamo più che un debito di gratitudine per il loro
sacrificio; gli dobbiamo la verità”