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Continua
imperterrita la strada verso una società globalmente e totalmente
controllata.
Con la scusante del terrorismo islamico e non - 11 settembre 2001 docet
- si sono fatte passare leggi repressive che violano ogni libertà
individuale. Un semplice sospetto di terrorismo per esempio, o una
persona dal cognome arabo o un individuo scomodo, può essere
sequestrato (legalmente), segregato e interrogato.
Con la scusante della situazione economica, si stanno convincendo le
persone all'utilizzo della carta di credito con microchip e al
conseguente abbandono della carta moneta.
In un domani non molto lontano, tutti i nostri movimenti fisici (vedi
GPS e Telepass), quelli finanziari (controllo elettronico), le
comunicazioni interpersonali (GSM, UMTS, e-mail), gli acquisti
commerciali (carta di credito), saranno
sotto controllo, e tutti i dati archiviati in mega strutture
informatiche come data-base...
Lo scopo? Il controllo dell'uomo sull'uomo.
La redazione
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USA
a tutta sorveglianza
di Gaia
Bottà - giovedì 14 febbraio 2008
Tratto da Punto Informatico - http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2189690
Roma - Un database per schedare i cittadini, una rete di
operatori telefonici che collaborano con lo stato per controllarli. Gli
Stati Uniti spingono l'acceleratore sul fronte di monitoraggio e
sorveglianza. Con un database biometrico nuovo di zecca e con la
rinnovata fiducia concessa alle telco che finora si sono infiltrate
nella vita dei cittadini.
Scansioni dell'iride, tratti del volto, impronte del palmo delle mani
andranno ad aggiungersi ai 55 milioni di set di impronte digitali
archiviate nell'attuale database dell'FBI. Il nuovo strumento sarà più
completo, più agile e più
accurato, costerà
un miliardo di dollari, sarà sviluppato e gestito per dieci anni da Lockheed
Martin, l'azienda che si è occupata di costruire l'archivio
fin qui utilizzato.
Il database si chiamerà Next
Generation Identification. I cittadini onesti non
avranno di che temere, ha
spiegato Thomas E. Bush III per l'FBI: nel database
convergeranno le identità biometriche di criminali, di terroristi e
sospetti terroristi, di coloro che visitano gli Stati Uniti con una
fedina penale che non sia intonsa.
L'obiettivo di un rinnovato database? Semplificare lo scambio e la condivisione
di informazioni fra le istituzioni americane, spiegano dall'FBI:
l'archivio verrà sviluppato aderendo agli standard tecnici condivisi
fra il Dipartimento
della Homeland Security, il Dipartimento
della Difesa e le altre istituzioni che si occupano di
tutelare la sicurezza dei cittadini. Questo scambio di dati potrebbe
essere operato anche a livello internazionale, un'opzione ventilata
in precedenza dall'FBI, una strategia che potrebbe aprire
la strada alla costruzione di un database sterminato,
condiviso tra le forze dell'ordine di mezzo mondo.
Ma le ragioni della sicurezza globale non si perseguono
solo a mezzo database. L'apparato normativo che concedeva alla polizia
degli Stati Uniti ampi poteri in nome della sicurezza si
sta lentamente sgretolando, si tentano di ristabilire le
garanzie minime per i cittadini, sottoposti
ad un monitoraggio
estensivo di telefonate e sessioni web, ma nel frattempo si
staglia all'orizzonte un sistema
pervasivo di intercettazioni, che andrà ad aggiungersi alla
già attiva sorveglianza sulla vita telefonica e web dei cittadini.
Fra i provvedimenti volti a fare chiarezza su quanto avvenuto negli anni
di lotta al terrorismo e a sgombrare il futuro dall'uso illecito
della sorveglianza c'è una proposta di legge secondo cui le
intercettazioni vanno regolamentate, e prevede che le procedure di
spionaggio statale debbano essere raccolte in relazioni dettagliate.
Relazioni dettagliate che dovrebbero coprire anche l'attività passata
delle telco e dei provider incaricati delle intercettazioni. Bush aveva
opposto il suo niet, aveva promesso ostruzionismo qualora la
proposta di legge non avesse previsto l'immunità per gli operatori
che hanno cooperato con le agenzie investigative. Il Senato ha
dato ragione al Presidente, l'immunità è
stata garantita alle telco che hanno
agito e, ha
spiegato Bush, continueranno ad agire per salvaguardare il
paese dalle minacce.
La proposta di legge dovrà passare nuovamente alla camera
bassa: se EFF intravede
nel voto del Senato un futuro nel quale i cittadini dovranno rinunciare
alla propria riservatezza in nome della sicurezza nazionale, ACLU,
l'associazione americana a difesa dei diritti civili, già
ha parlato dell'approvazione di una proposta pericolosa e
incostituzionale.