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Uragani
e Tifoni
di
Giuliana Conforto
Immagino che sarete, come me, attenti agli eventi naturali che stanno sconvolgendo la superficie della terra ed alla gara di solidarietà tra i governi ed istituzioni di fronte alle catastrofi della natura. Si sfiora quasi il paradosso; paesi poveri, ridotti in miseria dall'embargo, quali ad esempio Cuba, fanno la carità agli USA, il paese "più ricco del mondo". Dagli stessi articolisti americani emerge che gli USA hanno bisogno di un cambio non di carità. Tra l'altro il governo federale avrebbe potuto evitare la catastrofe di New Orleans, che è sotto il livello del mare, rafforzando gli argini e con una spesa di gran lunga inferiore a quella dei danni appena subiti. La catastrofe era stata prevista nei dettagli in un articolo apparso nel 2001 su Scientific American. Ci sarebbe stato tutto il tempo di evitarla quindi. New Orleans è come il nostro Vajont ed oggi non è più un caso isolato. Oggi uragani e tifoni incalzano ovunque, il clima impazzito, il riscaldamento globale, l'accelerato scioglimento dei ghiacciai provocano effetti evidenti pure in Europa tanto che la paura del disastro sta dilagando anche in Italia.
L'atteggiamento
dei governi è simile ovunque. Per la prevenzione non ci sono i soldi
anche perché c'è un'altra catastrofe in agguato, quella finanziaria,
economica e politica. Non c'è bisogno di essere esperti per capirlo e
per capire perché i dirigenti, così occupati con le prossime elezioni,
non si possono occupare del grave dissesto idrogeologico in cui versa
anche il nostro paese. La prevenzione non fa pubblicità... Comunque
tutto fa ritenere che i disastri aumenteranno. Gli scienziati sono
unanimi nel riconoscere che la causa del clima impazzito è il
riscaldamento globale del pianeta. Gli ambientalisti additano altre
cause, l'eccessiva urbanizzazione, la combustione dei fossili, la
produzione industriale e l'anidride carbonica che l'effetto serra. Tutto
vero, ma non spiegano perché il riscaldamento globale riguarda non solo
E
non solo. Il campo magnetico interplanetario, quello cioè generato dal
sole, è cresciuto del 40% negli ultimi 40 anni. Il cielo è costellato
di improvvise emissioni gamma. Una delle più potenti è stata osservata
il 27 dicembre 2004 (http://www.mpe.mpg.de/gamma/Highlights/PR20050218/)
ovvero all'indomani dello tsunami che ha sconvolto il Sud-Est asiatico.
Sono segni evidenti dell'Apocalisse annunciata da millenni.
C'è un dettaglio che molti
dimenticano. Apocalisse non vuol dire fine, ma rivelazione. Di cosa?
Rivelazione delle cause che fanno evolvere il sistema solare in modo
repentino. Oggi si invoca la scienza e si ignora che il tipo di scienza
in auge, quella che i potenti di tutto il mondo finanziano, è incapace
non solo di prevenire, ma anche di comprendere le cause del fenomeno.
Questa scienza calcola i tempi di evoluzione dell1universo in base ad
ipotesi smentite dai suoi stessi dati, propone modelli della Terra che
ignorano le sue stesse scoperte. La più recente, confermata
all'unanimità dalla comunità scientifica, ha svelato che il cuore
della Terra, una sfera di circa
Comunque
che sta succedendo? Quello che ci aspettavamo e che ho in parte
descritto nel mio ultimo libro, Universo Organico e l’utopia reale. I
discorsi dei politici, che si arrabattano per conservare le loro
poltrone, sono sempre più patetici e futili. Gli uragani risvegliano
quella parte sana della popolazione che ancora credeva nell’efficacia
e nell’efficienza del potere costituito. Il popolo dei dormienti è
ancora la maggioranza e forse rimarrà tale, ma quello dei risvegliati
è cresciuto, non tanto in quantità quanto in qualità ed oggi è
chiamato ad agire, a contribuire alla svolta epocale che sarà comunque
per il bene e la prosperità di tutti. Agosto ha significato una svolta
importante, secondo me. E' emersa l'importanza dell'azione pratica,
volta a contribuire ad una società organica, l'utopia che coniuga il
benessere individuale con l'armonia collettiva. La trasformazione della
Terra indica chiaramente il Progetto nuovo mondo, al quale possono
contribuire tutti quelli che lo vogliono e conoscono la sua condizione
essenziale, la coscienza di sé. Siamo in una fase molto importante e
delicata, in cui urge abbandonare i vecchi schemi, legami e modi di
agire ed adottarne di nuovi, coerenti con il Progetto, con la
soddisfazione dei propri bisogni individuali ed anche quelli collettivi.
Trovare
i responsabili del vecchio sistema è molto facile. Lo siamo tutti,
finché continuiamo a dire vane parole, a tenere i soldi in banca, ad
agire come abbiamo agito finora, cioè criticando il sistema e quindi
continuando a dipendere dal sistema stesso. E' urgente immaginare,
progettare e contribuire al nuovo mondo. Che fare dunque? E' ovvio che
ognuno fa quello che vuole, se vogliamo un mondo un cui finalmente
trionfi la libertà, ma è importante riconoscere che la vera libertà
implica anche l'indipendenza dal vecchio modo di vivere, non solo dalle
sue inquinanti fonti energetiche, ma anche dall'economia in sfacelo,
dalle finanze prossime alla bancarotta mondiale.