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Considerazioni
Scientifico–spirituali sulla moria degli uccelli
Relazioni tra uomo – Natura – uccelli
Paolo
Pistis – 12 gennaio 2011
Si apprende dai mass
media che sono avvenute morie in massa di uccelli...
questo fenomeno spacca in due le persone catastrofiste da quelle
fataliste... queste considerazioni che seguono non servono per aumentare
il numero delle persone a favore dell'Apocalisse e di quelle
menefreghiste, ma le considerazioni, brevi e sintetiche, che seguono
hanno lo scopo di favorire l'aumentare della consapevolezza e migliorare
l'agire degli uomini.
Che nella “storia”
ci siano state morie di uccelli di massa è pur sempre vero; basti
pensare ai primi giorni di apertura della caccia, o la macellazione di
polli, di fagiani, di quaglie ecc. di allevamento, oppure le morie di
massa cosiddette “naturali” per opera di virus batteri,
avvelenamenti di granaglie o quant'altro, ci sono e ci sono state, anche
se non frequenti; spesso poi si parla di “morte per cause naturali”
per scagionare l'operato dell'uomo, ma non è questo il punto.
Qui non si vuole processare o trovare a tutti costi un colpevole. Ma
capire l'importanza degli uccelli non solo da un punto di vista
ecologico ma anche da un punto di vista scientifico-spirituale o
soprasensibile.
A cosa servono gli
uccelli nell'economia della Natura? Qual è il ruolo soprasensibile
degli uccelli? Che funzione hanno gli uccelli negli ecosistemi e che
relazioni hanno con gli esseri umani?
L'ecologia moderna annovera molte funzioni utili nella catena alimentare
degli uccelli...ogni specie è preposta ad una azione specifica che
nella biodiversità costituisce un equilibrio della fertilità e del
benessere del territorio. Su questi aspetti è l'evidenza della loro
straordinaria utilità, e ne consegue che la loro mancanza crea un vuoto
biologico incolmabile.
Ma quell'uccellino che ci “mangia” le sementi nell'orto, quel merlo
che ci “frega” i lombrichi nel giardino, quel piccione che ci
“scagazza” sul davanzale a cosa serve ? Che ci sta affare nella
natura?
Le cose sono più serie di quanto si possa pensare.
La
qualità della vita in relazione al territorio
Gli uccelli sono degli
esseri che immagazzinano calore, questo calore è accumulato nel sangue
e nelle loro ossa cave, uno dei loro compiti nascosti degli uccelli è
di distribuire il calore nell'aria, a più livelli, secondo una
particolare saggezza, saggezza purtroppo nascosta all'occhio indurito
dell'essere umano. Certo si potrebbe pensare che il calore si
distribuisce da sé anche senza gli uccelli, infatti dove non vi sono
uccelli è più alto il numero degli insetti che a loro volta svolgono
anche il compito di distribuire forze di luce, e dove non vi sono
nemmeno gli insetti c'è il deserto o il gelo. In realtà ogni uccello
ha il compito di “spalmare il calore” a più livelli. Qualcuno
potrebbe pensare che il calore qui inteso sia la temperatura fisica, non
si tratta di questo ma della qualità intrinseca del calore vivente
della Natura. Infatti la terra, come pianeta vivo, ha un suo calore
vivente che costantemente lo distribuisce saggiamente nelle diverse aree
del pianeta, anche attraverso gli uccelli migratori.
La mancanza degli
uccelli se protratta o provocata bruscamente potrebbe creare dapprima un
aumento degli insetti (quali?) con danni incommensurabili per
l'agricoltura, poi successivamente nel territorio la formazione di aree
desertiche, aride, dove pioverà pochissimo o al contrario gelide, senza
possibilità di determinazione anticipata. É bene giocare in anticipo e
interviene adeguatamente a ricreare un ecosistema di siepi ed alberature
che creino rifugio e habitat per le diverse specie di uccelli. Solo
attraverso la formazione di organismi agricoli biodinamici si può
prevenire tale scenario.
La
decomposizione naturale del corpo degli uccelli
Tuttavia la Natura si
cura da sé... infatti dove muore un uccello, vengono liberate forze di
auto–guarigione, il corpo dell'animale al suolo libera sostanze e
forze benefiche, e “spiritualizza” il suolo proprio dove il corpo si
decompone, nel senso che lascia particelle “omeopatiche” finissime
tali da “mettere ordine”partendo dal suolo. Anche qui gli uccelli
vanno sepolti in profondità nella terra, nel territorio dove sono
morti, e non raccolti in sacchi e poi bruciati perché “infetti”...
si creerebbero ulteriori ceneri e particelle dannose alla vita e
all'anima di gruppo degli uccelli, peggiorando notevolmente la
situazione. Solo una conoscenza che tiene conto degli aspetti fisici e
di quelli soprasensibili può aiutare a migliorare il futuro umano -
agricolo.
Gli
uccelli in relazione alla salute fisica dell'uomo
Ma gli uccelli svolgono
anche un'altra funzione “invisibile”. Gli uccelli trasformano
attraverso la
Gli uccelli svolgono
nell'atmosfera e nell'organismo agricolo qualcosa che di per se l'uomo
non è capace di fare; ad esempio le mucche che mangiano la cellulosa
senza problemi, gli animali dall'allevamento mangiano ciò che per
l'uomo è scarto (fieno), ad esempio il lombrico mangia sostanze in
marcescenza, ciò che per l'uomo è veleno, e ci elargisce concime. Si
potrebbero fare molti esempi.
Gli uccelli possono mangiare nella Natura anche semi che per l'uomo sono
velenosissimi senza alcuni problemi. Ma gli uccelli lavorano ad un
gradino superiore e mangiano sostanze omeopatiche dall'aria fortemente
velenose per l'uomo e gli animali (spiritualizzando la materia) e
rendendola digeribile. La mancanza prolungata degli uccelli crea un
vuoto biologico- spirituale, successivamente aumentano nell'aria e nel
suolo le sostanze tossiche e conseguentemente nelle piante, poi dalle
piante al cibo; la presenza di sostanze finissime ma velenosissime nel
cibo potrebbe provocare difficoltà digestive, ma soprattutto potrebbe
provocare l'aumento del mal di testa, che non riguarderà solo alcuni
sfortunati ma potranno essere mal di testa di massa, o intossicazioni di
massa diffusa in alcune aree della terra. Giammai allora in futuro si
penserà che il fattore scatenate potrà essere la mancanza dei
volatili. Gli uccelli contribuiscono indirettamente alla nostra salute
fisica. Senza di loro non si può stare.
Gli
uccelli in relazione alla qualità della vita spirituale umana
Visti da un punto di
vista, che per qualcuno è insolito e bizzarro, gli uccelli sono anche
da considerarsi delle “carte assorbenti” dei pensieri e delle
emozioni degli uomini; queste creature hanno il compito di trattenere
energie e forze sprigionate dall'uomo e di rimetterle in circolo
utilizzando l'aria e non la terra. Per capire ciò, è come osservare un
cane e il suo padrone: si osserverà spesso che il cane ha “strani”
comportamenti riconducibili all'anima- psiche-carattere del padrone.
Gli uccelli lavorano a sfere superiori aggregando a se, nei pressi delle punte delle loro ali particolari forze, liberatesi dalle torbidità degli esseri umani; un po' come un aereo che durante il volo accumula elettricità statica nelle ali e la porta da un posto all'altro. Ogni specie di uccello ha delle funzioni specifiche di assorbimento in base alla frammentazione delle sfumature animiche dell'uomo, ad esempio i piccioni trattengono il “gretto opportunismo”, le tortore “l'indifferenza”, le gazze “l'avidità delle cose materiali” ecc. ogni animale nella natura fa da tampone e da specchio a ciò che l'essere umano emana.
Attenzione però a
questa affermazione a non farla cadere nel ridicolo o nella
superstizione, ma a verificarla con la propria sensibilità. La mancata
presenza sul territorio della biodiversità degli uccelli o la mono
specie forzata o prolungata, elimina la possibilità di far riscendere a
terra determinate forze animiche, con il conseguente peggioramento degli
stati animici umani e di una atmosfera “pesante” sul piano delle Non
possiamo fare a meno degli uccelli vicino alle nostre case, nei campi e
nelle città, pena l'aridità dell'anima umana.
Vi sono anche altri
aspetti importanti in relazione agli uccelli, alla quale l'Antroposofia
può dare dei chiarimenti e sviluppi di azioni concrete. Tuttavia qui lo
spazio è limitato. E si rimanda il lettore a degli approfondimenti di
agricoltura biodinamica.
Queste osservazioni qui esposte vanno verificate e prese come ipotesi e
non rese pane per i catastrofisti, i quali portano a ridicolizzare e a
creare paure e paralisi.
L'enorme responsabilità dell'uomo ed il senso di gratitudine verso il
regno animale deve sostenere le nostre azioni. Si devono attuare dei
piani in difesa della biodiversità degli uccelli, piantare siepi ed
alberi e molto altro, al più presto ! perché la vita di ogni essere
vivente su questa terra è connessa con la vita di tutti gli altri
esseri viventi.
Buone riflessioni
Paolo Pistis