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camerieri
A cura di U.G. tratto da Rinascita www.rinascita.info
E’ incredibile come le notizie più idiote vengano
spacciate dai giornalisti embedded senza un minimo di senso critico e
come il mondo accetti supinamente tali turlupinature senza una minima
scossa di dignità o, almeno, di derisione.
Ieri, a raffica, sono circolati sui mezzi di disinformazione di massa
del globo annunci di “importanti” decisioni sulla forza Unifil
chiamata formalmente a preservare il Libano dalla guerra d’aggressione
israeliana e informalmente, ma sostanzialmente, a proteggere lo Stato
sionista aggressore dalla giusta ira araba.
Trecento caschi blu promessi dal Qatar... Annan in Arabia
Saudita da re Abdallah per
ottenerne altri... Erdogan,
da Ankara - non molto amata nel mondo arabo... ma questo è un
“dettaglio”... - che dichiara fondamentale un apporto
“musulmano” alla missione Onu... Il governo (strangolato) di Beirut
che chiede un “contributo” - navale? - della Germania alla missione
delle Nazioni Unite... Aerei cargo con aiuti umanitari che “forzano”
il blocco israeliano e atterrano a Beirut... Il governo finlandese che
partecipa alla missione con 250 soldati... Partiti dalla Francia altri
200 militari da impegnare nella preparazione della base logistica di
accoglienza del primo battaglione d’oltralpe... Il comandante dell’Unifil
Alain Pellegrini in visita
alla base italiana di Jebel Marun,
primo avamposto dell’operazione Leonte...
Il San Marco torna a Brindisi per imbarcare altri 120 fucilieri di
marina per completare il dispiegamento dei primi 1000 uomini del
contingente italiano in Libano... E così via.
Ma nessuno - tantomeno le “inviate di guerra” dei
nostri tg, ma questa è un’altra storia - che sottolinei esattamente
quel che è accaduto realmente al Libano. Un Paese che ha subito un
ferocissimo attacco per rappresaglia motivandolo pretestuosamente con la
cattura di... due suoi soldati in un’azione di guerra, una delle
migliaia e migliaia che dal
Nessuno che ricordi come Israele abbia per trenta giorni
consecutivi bombardato il Libano dal cielo, dal mare e dalla terra,
distrutto strade, ponti, acquedotti, centrali del latte, ospedali,
centrali elettriche, riserve petrolifere, stazioni radio e televisive.
Nessuno che ricordi il bilancio impressionante in vite
umane civili dell’aggressione: più di mille morti tra cui centinaia
di bambini, migliaia di feriti e 1milione e mezzo di profughi.
E nessuno che sottolinei come, nonostante il suo enorme e
supertecnologico apparato bellico ed il dispiegamento sul campo di oltre
30mila uomini supportati da carri armati, bombardieri, navi da guerra e
satelliti, Israele non sia neppure riuscita ad avere la meglio di
qualche migliaio di guerriglieri e a disarmarli. Così che diventa
sempre più concreto il dubbio di un’azione di guerra attivata
fuori-logica, perché da tempo coordinata da Tel Aviv con gli Usa a
corollario dell’annunciata - ma non certo avvenuta -
“normalizzazione” dell’Iraq.
Tantopiù nessuno che sottolinei l’aspetto di tragica farsa iniziato
con la risoluzione 1701 dell’Onu. Che, come affermato dal ministro
libanese della Difesa Elias Murr “favorisce
esclusivamente gli interessi di Israele”. Murr, intervistato dal
quotidiano russo Kommersant,
ha dichiarato che "in realtà questa risoluzione opprime il Libano,
difende gli interessi di Israele.
Israele vede il Libano come un rivale e non vuole che si
sviluppi economicamente. Il blocco economico del Libano a cui assistiamo
ora è in un certo senso il risultato di questa risoluzione",
Tel Aviv, con un’azione bellica vergognosa, pari a quelle da
“manuale” degli anglo-americani (la distruzione a colpi di bombe di
intere città, di intere popolazioni civili durante la seconda guerra
mondiale) non ha, infatti, di certo, sconfitto gli Hizbollah. Ma è
riuscita però a raggiungere altri obiettivi paralleli: 1) imporre al
resto del mondo, e in particolare all’Europa, di “pagare le spese”
della sua aggressione, 2) ottenere un “esercito cuscinetto” in
Libano senza restituire un pollice dei territori arabi occupati nelle
sue precedenti guerre d’aggressione (al limite è in quei territori
arabi occupati da Israele che sarebbe stato giusto dispiegare una forza
di pace... ma questo non è di sicuro il desiderio del governo sionista
che, anzi, ha proprio ieri annunciato la costituzione di altri
“insediamenti” coloniali sulle terre rapinate agli arabi), 3) a
mettere definitivamente in ginocchio un intero Paese faticosamente
riemerso dalle guerre di venticinque e più anni fa.
E’ incredibile tale disinformazione globale.
Come è sempre più ridicola - e drammatica - la sindrome
di Crimea che obnubila i governanti italiani, ieri quelli di destra,
oggi quelli che si dicono di sinistra. Credono di essere tutti dei
grandi conti di Cavour. Non si accorgono di essere, invece e soltanto,
dei fantocci coloniali, utili servi addetti a fornire ascari e gurkha ai
dominatori atlantici.
u.g.