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Traffico
clandestino di organi: un verbale imbarazzante
Carlo Bertani dal libro “Ladri di
organi”
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Ciò
che segue è un dialogo verbalizzato fra Barry Jacobs, medico e
Direttore della Banca di Scambio Internazionale del Rene (si tratta,
nonostante l'equivoco nome, di una società privata che realizza
profitti), e Al Gore. In quella occasione, il futuro candidato
democratico alla Presidenza nel 2000 - buggerato da George W. Bush
grazie ai trucchetti elettorali da repubblica delle banane messi in atto
in Florida dal fratello Jeb Bush, governatore dello stato -
rappresentava insieme ad altri avvocati lo stato del Tennessee.
Il colloquio avvenne nel 1984 presso una commissione della Camera dei
Rappresentanti (pagine 247-248, prima udienza del Sottocomitato su
Salute e Ambiente del Comitato dell'Energia e del Commercio, Camera dei
Rappresentanti, Novantottesimo Congresso, Prima Sessione, Avviso n' 4080
di H.R. serie 98-70 del 1984).
Al
Gore: «Ho sentito parlare di viaggi organizzati in Sud America, in
Africa ed in Paesi del terzo mondo, e di pagamenti effettuati nei
confronti di gente povera di quei lontani paesi per consentire loro di
giungere negli Stati Uniti. Qui, subirebbero un intervento chirurgico
per la rimozione di un rene da utilizzare nei trapianti nel nostro
paese. Queste pratiche fanno parte del vostro programma?»
Dott. Jacobs: «Sì, è una delle
nostre proposte.»
Al
Gore: «E poi?»
Dott. Jacobs: «Dovete capire ...
»
Al
Gore: «Avete dichiarato inoltre, in passato, che il pagamento
varierebbe in dipendenza della situazione individuale.»
Dott. Jacobs: «Come si fa
usualmente in questo paese, spetta a loro decidere.»
Al
Gore: «Sostenete che alcuni di questi potenziali donatori probabilmente
non chiedono cifre altissime, perché otterrebbero una possibilità di
vedere gli USA.»
Dott. Jacobs: «Non è mio compito
indagare sulle loro motivazioni.»
Al
Gore: «E sono disposti ad accettare un prezzo scontato solo per avere
la possibilità di vedere
Dott. Jacobs: «Quale che sia la
loro motivazione, non è importante. Alcuni di essi probabilmente
desiderano proprio questo; comunque, quale che sia la loro motivazione,
quella è la loro decisione. Così come una madre deciderà di generare
con lei un figlio o no, o un americano deciderà di venderle qualcosa
oppure no. La loro motivazione non è ... »
Al
Gore: «Insomma, per lei si tratta di una semplice transazione, come una
garanzia depositata per il noleggio di un'automobile?»
Dott. Jacobs: «Non capisco cosa
vuole insinuare.»
Al
Gore: «Se lo vendono anticipatamente, nell'attesa dell'intervento
chirurgico, potremmo considerare quel rene come una garanzia depositata
su un prestito di qualsiasi genere?»
Dott. Jacobs: «Non ne ho idea: è
lei l'avvocato, io sono solo un medico.»
Al
Gore: «Ma, se quella persona ha un diritto di proprietà ... »
Dott. Jacobs: «E’ lei
l'avvocato, e può rispondere da solo alle sue stesse domande.»
Al
Gore: «Veramente, mi creda, non capisco: per questa ragione glielo sto
chiedendo ... »
Dott. Jacobs: «Le ripeto che non
sono un avvocato: credo che dovrà rivolgersi a qualcun altro.»
Al
Gore: «Guardi che, in sintesi, la vostra proposta è proprio questa!»
Come
abbiamo più volte ricordato, non è nostro dovere portare sull'altare
della giustizia prove inconfutabili che possano generare una sentenza:
non è il compito del giornalista e dello scrittore.
Nostro dovere è informare quando riteniamo che una situazione ha in sé
una forte coerenza interna, vale a dire molti indizi che portano nella
stessa direzione, catalizzati e sorretti da fattori economici.
Se la vicenda irachena non può essere provata oltre "ogni
ragionevole dubbio" e se storie di organi utilizzati per riti
satanici possono non convincere del tutto, dobbiamo arrenderci almeno ad
una realtà: il dottor Sonmez fu sospeso dall'attività nella sanità
pubblica turca per traffico clandestino d'organi. Il dott. Jacobs,
invece, ammise nel 1984 d'organizzare viaggi negli Stati Uniti per
l'espianto d'organi, e non lo ammise in un'intervista a "microfono
spento" con il più scalcinato cronista di un giornale di
provincia.
Ammise il traffico durante un'audizione di fronte ad una Commissione
della Camera dei Rappresentanti, ed a chiedergli conto dei fatti fu
colui che, per una manciata di voti, sarebbe potuto diventare il
Presidente USA (se Bush non glieli avesse rubati).
Ciò
che colpisce è la data del colloquio: siamo nel 1984, e da poco tempo
la ciclosporina è disponibile per ridurre notevolmente gli effetti
indesiderati del "rigetto" di un organo trapiantato. Come
ricordavamo, la disponibilità della nuova molecola produsse uno
squilibrio fra la domanda e l'offerta d'organi per i trapianti,
squilibrio che tuttora permane con scarsa offerta ed alta domanda:
casualmente, nel 1984 il dott. Jacobs già dirigeva l'ambigua Banca di
Scambio Internazionale del Rene.
"Leggende metropolitane"? Ed allora perché qualcuno non si
prende la briga d'indagare sui rapporti fra il traffico d'esseri umani
ed il commercio illegale d'organi? E nel mondo della pedofilia?
Non
dovrebbe iniziare a valutare l'attendibilità di un articolo comparso su
Internet, e nemmeno quella dei racconti che giungono dai corrispondenti
di mezzo mondo, se queste fonti sono proprio da considerare (e non si
comprende proprio il perché) inaffidabili. Potrebbe iniziare a valutare
fonti poco sospette: un provvedimento disciplinare ufficiale della Sanità
pubblica turca ed un verbale della Camera dei Rappresentanti degli Stati
Uniti