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Pagina disinformazione
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Telethon,
Cancro e le Favole di Natale.
Hai
controllato l'onestà professionale del tuo medico?
Tratto
da http://www.curenaturalicancro.org
Il
commento sotto descrive come i media contribuiscono a proporre agli
ignari adulti italiani la favola delle guarigioni dal cancro.
Da anni i numeri mostrano che la “guerra” contro il cancro condotta
con i metodi convenzionali (chemio, radio, chirurgia) è nettamente
persa.
I
fatti messi in evidenza dalle statistiche sono comprensibili da
studenti di terza elementare, eppure i nostri medici, emanando un'aura
di autorità e conoscenza, continuano a proporceli, ignorando metodi più
efficaci.
Dati questi strani comportamenti, la mia mente osa concludere che la
stragrande maggioranza dei medici italiani, quando consiglia i
trattamenti, complotta per truffare il paziente “vendendogli”
terapie che il
medico sa essere inutili e dannose alla salute.
rinaldo lampis - www.movimentoconsensus.org
Commento
di Giuseppe Parisi, tratto da Avvertenze
numero 2006-1 del 1 Gennaio 2006 - Aduc
- associazione per i diritti degli utenti e consumatori
Natale:
tutti piu’ buoni…
Quale delizia il
raccoglimento natalizio… le palline colorate di Natale.
Che sensazioni meravigliose!
Libero la mia mente da ogni cattivo pensiero, la purifico da ogni
sentimento negativo.
In seguito attraverserò con sforzo due imponenti montagne: le analisi
del TG sull’ultimo anno di notizie, e dei dati raccolti ed archiviati.
Nei dati, la prima cosa che mi salta agli occhi è una e-mail di una
donna di mezza età che chiede consiglio: chemioterapia sì,
chemioterapia no?
Come curarsi? Chemioterapia, radioterapia, con tutte le loro devastanti
conseguenze non sono più le uniche alternative, vero?
Forse chiede per autoconvincersi, forse vuole scherzare.
…Intanto
restiamo alle maratone Telethon.
Vediamo le grandi
serate TV, con ospiti che raccontano le guarigioni dai tumori, ormai
all’87% dei casi.
Sono barzellette che non racconterebbe nessun comico: pensate che il
nostro Alberto Sordi lo avrebbe mai fatto?
Eppure loro lo fanno.
Usano
semplici trucchi: ne cito qualcuno.
Se viene
ospedalizzata una paziente con, ad esempio tumore al seno, e fatta la
terapia viene dimessa, non la chiamano dimissione, la chiamano
guarigione.
Se dopo 3 mesi ritorna con un tumore al fegato, non sarà certo da
ricollegarsi a quanto prima… Ma cosa dici?!
Ma c’e’ di più: se un paziente viene dimesso, e poi ritorna anche
per controlli e viene di nuovo dimesso, ad ogni passaggio e’ un dato
positivo.
Dato che si può
morire solo 1 volta, anche se si viene dimessi 9 volte,
alla fine il risultato sarà del 90%
di guarigioni e del 10% di mortalità!
C’e’
di più, c’e’ di più…
Attivano calcoli
che un bambino in terza elementare non farebbe.
Ad esempio, tumore al testicolo/tumore al polmone.
Del primo si salvano anche più del 90%, del secondo si arriva a fatica
al 10%.
Una media stimata sarebbe del 50%, ma si nasconde che quelli del
testicolo sono solo 2000, mentre i colpiti da tumore al polmone sono
40.000.
A questo punto, il bambino in terza elementare comprenderebbe che la
media non è più 50%…
Pubblicità ingannevole quindi: adiremo l’Antitrust!
…Ma
c’e’ una statistica che non si fa mai.
A fronte del prezzo
pagato in termini economici e di sofferenza, non si conosce se lo stesso
paziente potrebbe vivere di più se si escludesse qualsiasi intervento
terapeutico...
Di
contro ci sono statistiche che parlano chiaro:
L’aggressività
di un tumore recidivante diventa esponenziale dopo la
chemioterapia.
L’estrema difficoltà, se non l’impossibilità di "terapeutizzare"
il tumore se la necessità di una chemioterapia si ripresenta, è il
sacrificio che un paziente deve pagare all'altare delle terapie
chemiotossiche.
Mio
Dio, è Natale.
Nella luce delle palline di Natale, che va e viene, penso alle
sofferenze umane, agli anziani abbandonati e soli, ai bambini malati
negli ospedali. Penso a quanti attendono la ricerca negata di valide
strategie per guarire, a quanti contano i loro minuti passare, perchè
la lotta per la vita e’ questione di minuti. Penso alla cattiveria
umana che interpone il profitto a tutto, anche alle sofferenze altrui,
alle malattie.
In questa notte di Natale, desidererei che tutti
i vescovi asserissero che non è vero che la malattia e
la sofferenza sono preziose per avvicinarsi al Divino.
Così dicendo farebbero due cose buone: non danneggerebbero Madre
Natura, e non creerebbero un alibi alla catastrofe della medicina
chimica.
…In ultimo, in questa
meravigliosa notte, desidererei che il Presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi facesse un grande regalo a tutti gli italiani: dato il
profuso sforzo del Consiglio Superiore di Sanità, creare per loro una
sede apposita, più confortevole e più lontana possibile dall’Italia,
magari in Alaska,
dove poter svolgere le loro preziosissime ed efficienti mansioni
Direttive…
Speriamo che il Presidente Berlusconi ci dia ascolto e che ci faccia
questo regalo.
Buon Natale, Felice Anno Nuovo.
Giuseppe
Parisi
Aduc
- associazione per i diritti degli utenti e consumatori
Avvertenze
numero 2006-1 del 1 Gennaio 2006