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Il tedio della vista perfetta
Di Rishi Giovanni Gatti - www.SistemaBates.it.

Sono passati molti anni da quando abbiamo cominciato l’opera di divulgazione del Sistema originale del Dott. Bates per la cura della vista mediante trattamento senza occhiali.  Tutto è iniziato infatti nel settembre del 2002 con la pubblicazione in italiano del suo libro “Vista Perfetta Senza Occhiali” in versione integrale e fedele nei minimi termini a quello comparso in lingua inglese a New York nel 1920, per opera dello stesso Bates che lo stampò a sue spese fondando una specifica Casa editrice, la “Central Fixation Publishing Company”.

Diverse centinaia di copie sono state vendute, e siamo giunti nel 2008 alla quarta edizione del volume, nella quale la traduzione è stata perfezionata e la qualità stessa delle riproduzioni fotografiche ulteriormente elevata grazie ai progressi della tecnologia in campo editoriale.  Molte di queste copie sono state acquistate da persone davvero intelligenti, che ne hanno fatto un uso formidabile, avendo infine riscontrato dei benefici così netti ed innegabili per la propria vista che i professionisti chiamati a verificarli non hanno potuto fare altro che certificarli.  Abbiamo riportato alcuni di questi casi nella nostra rivista trimestrale IL FALCO PER L’EDUCAZIONE ALLA VISTA PERFETTA, disponibile in abbonamento postale su questo sito.  Altre copie sono state acquistate da persone meno convinte della sua efficacia – o magari del tutto impossibilitate a rinunciare all’uso delle lenti correttive – e i benefici ottenuti sono stati minori, o del tutto assenti.   Nel bene e nel male, tutti i lettori si sono cimentati ad affrontare un sentimento peculiare e inaspettato in questo campo del pensiero umano che è la mera cura della vista difettosa con metodi naturali: il TEDIO.

Sullo Zingarelli (Decima Edizione) il “tedio” viene spiegato così: “senso di profonda noia e dolorosa stanchezza”.  Il lettore si domanderà immediatamente: «Cosa c’entra la noia profonda e la stanchezza dolorosa con la vista perfetta?».  Ebbene, l’ostacolo alla diffusione capillare e ben riuscita del Metodo Originale del Dott. Bates è tutta qui: il lettore non può prescindere dal dover affrontare e risolvere il tedio che affiora nella lotta vittoriosa contro la vista imperfetta e per la conquista della vista perfetta, la quale, essendo naturale, è sì immune sia alla noia che alla stanchezza, ma si ritrova contrastata e sconfitta dalla sua nemica, che invece produce questi sintomi, e viene rinforzata dall’uso cronico di lenti correttive.

È necessario quindi affrontare il tedio, se si vuole guadagnare la vista perfetta e si desidera continuare a migliorarla prevenendo le ricadute.

In termini pratici, le cose sono molto semplici: si tratta di modificare una dannosa abitudine inconscia, acquisita in passato senza accorgersene, e ribadita dall’uso di cattivi e dannosi strumenti correttivi completamente fuori luogo.  Una abitudine inconscia è sempre radicata nella mente, e deve essere eliminata ricorrendo ai mezzi di guarigione più efficaci che esistano in natura, e cioè, il riposo, il rilassamento e la cessazione di ogni tentativo che viene fatto per confermare tale inconscia abitudine.  Relativamente al problema della vista imperfetta, l’abitudine inconscia da sradicare è banale: si tratta di eliminare il vizio di guardare a un oggetto grande sforzandosi di vederlo tutto ugualmente bene in una volta.  Un concetto assai semplice da comprendere in teoria, ma che sfugge quasi sempre quando si tenta di metterlo in pratica, perché nel tentare di farlo si utilizzano gli stessi strumenti che alimentano il difetto da correggere, e cioè la forza di volontà, gli atti muscolari intenzionali, i tentativi forzosi di replicare una condizione che invece può accadere solo spontaneamente.

Siamo cioè di fronte a un paradosso: non è possibile intenzionalmente sconfiggere la vista imperfetta, come non è possibile intenzionalmente combattere il tedio che affiora quando si comincia a praticare i metodi di cura.  Ovvero, nel momento in cui si tolgono gli occhiali correttivi e si comincia a ricuperare dallo sforzo a essi associato, ecco che con i primi, timidi risultati tangibili (una lettera della Tabella di Controllo di Snellen improvvisamente compare dietro a una nuvola grigia che prima la obnubilava totalmente) affiora anche il tedio, la sensazione dolorosa che questa cura è troppo lenta e impossibile, e la noia di doversi continuamente ripetere che non ci sono alternative e bisogna continuare in questa strana pratica, raffinando la nostra intelligenza e la nostra comprensione di guerrieri spirituali all’opera.

Per dare una idea più precisa al lettore di questo articolo, che vuole capirci qualcosa di più di quello che lo attende prima di acquistare e leggere il volume originale del Dott. Bates, l’esempio è presto fatto: siete capaci di leggere una frase qualsiasi di questo stesso articolo, riguardando nei minimi dettagli ciascuna lettera di ciascuna parola, procedendo in modo estremamente lento, senza prendere in considerazione il significato di ciò che leggete, ma solo limitandosi a godere del nero della stampa, paragonandone il contrasto con il bianco sullo sfondo, e comparandone l’intensità con lo sfondo del nero più nero che dovrebbe comparire nella mente del soggetto a occhi chiusi e coperti?

Se dentro di voi che leggete è presente anche solo una piccola residua scintilla di quella idiosincrasia ribelle che considera l’uso delle lenti correttive una vera tortura, allora non perdetevi l’occasione di potere iniziare a capire seriamente che cosa succede ai vostri occhi quando essi rimangono fuori fuoco e non vi consentono di vedere chiaramente.  Acquistate e leggete il libro originale del Dott. Bates disponibile su questo sito, e conoscerete non solo l’opera cristallina di un grande scienziato visionario, ma potrete entrare a fare parte di un gruppo di ricercatori del vero che hanno scoperto un metodo autentico e senza senza fronzoli, concreto e senza prezzo, per il proprio benessere, qualcosa che va ben oltre il mero ripristino della vista normale, ma lambisce quegli stati di consapevolezza propri di quegli esseri umani che hanno deciso di vivere veramente, e non solo sopravvivere nascosti dietro un paio di stupidi occhiali.

Di Rishi Giovanni Gatti
direttore responsabile del trimestrale IL FALCO PER L’EDUCAZIONE ALLA VISTA PERFETTA, www.SistemaBates.it.

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