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No
al nucleare, Taranto non si USA!!!
Di
Roberto Petrachi – Associazione TarantoViva www.tarantoviva.it
Qualche giorno fa
il prof. Marescotti di Peacelink ha presentato alla cittadinanza il
Comitato "No al rischio nucleare - No alla nuova base USA".
Nella stessa occasione sono
stati resi pubblici documenti che dimostrano la possibilità e forse la
probabilità che la sesta flotta americana si trasferisca in Mar Grande,
recando nella nostra rada la presenza di navi a propulsione nucleare,
abbondantemente dotate di micidiali ordigni atomici.
Sembra che la navigazione in presenza di scafi con motori nucleari
subisca notevoli limiti e restrizioni, sicuramente sfavorevoli alle
attività di pesca e mercantili.
Sembra che l'impatto ambientale di tanti "piccoli" reattori
atomici sia importante e ci sono testimonianze che non deve essere
considerato affatto privo di pericoli (come peraltro suggerisce anche il
buon senso).
Credo che il rischio di possibili incidenti sia inquietante ed
altrettanto credo che si possa dire riguardo ad eventuali atti
terroristici.
Come tarantino sono preoccupato e sento che c'è la necessità di
rassicurare rispetto a uno scenario pieno di incognite.
Qualche giorno fa il sindaco Dibello ha fatto un lungo ed articolato
intervento sul futuro economico e sui progetti di sviluppo della nostra
città. Ha parlato di recupero urbanistico, di tutela dell'ambiente, di
potenziamento del traffico mercantile, di promozione del turismo. Tutto
questo è stato pensato nell'ottica di superare gli svantaggi legati
all'industria pesante.
La
nostra città ha pagato e paga un prezzo altissimo in termini di salute
ed anche di vivibilità per scelte passate che non hanno mantenuto ciò
che promettevano, che offrivano benessere e prosperità e che si sono
tradotte in malattie spesso mortali.
Da noi l'ambiente ha subito e subisce danni estremamente gravi a cui si
cerca di porre rimedio tra evidenti difficoltà e complicazioni.
Credo che sia assolutamente importante che i responsabili del presente e
del futuro di Taranto, gli amministratori e i politici tutti, si
pronuncino in maniera rapida, netta, sincera e definitiva sulla
possibilità che si stabilisca davvero una nuova base militare a stelle
e strisce in riva ai due
mari.
E' una questione preoccupante, è una questione che può incidere
pesantemente sull'evoluzione di Taranto, è una questione su cui occorre
fare chiarezza e farla senza indugi e senza ambiguità.
E' una questione che va oltre l'ambito locale e diventa di interesse
nazionale.
L'associazione TarantoViva sostiene il Comitato che rifiuta per la
nostra città l'ennesimo rischio ambientale, quello nucleare legato alla
nuova base U.S.A..
A
Milano, a Roma, a Firenze, a Bologna, a Torino ed ovunque siamo presenti
raccoglieremo l'adesione e diffonderemo le informazioni. Tanti tarantini
sono emigrati, tanti tarantini ritornano come turisti a trascorrere le
vacanze nella loro città spesso promuovendone l'immagine presso amici e
conoscenti di altre zone; è importante sapere presto e con sicurezza se
Taranto resterà un posto di pace e se il nostro bellissimo mare non
correrà il rischio di diventare radioattivo.
Roberto
Petrachi
Associazione TarantoViva - www.tarantoviva.it