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Stress
da lavoro: i rimedi
Dott.
Luigi Mastronardi
Un
numero crescente di ricerche ha messo in evidenza l’effetto negativo
dello stress da lavoro sia sul numero di incidenti nel corso
dell’attività lavorativa che sulla salute fisica e psichica del
lavoratore, in particolare sul rischio di incorrere in malattie
cardiovascolari. Uno studio finlandese (1) ha riscontrato addirittura un
rischio doppio di decessi per malattie cardiovascolari in lavoratori
stressati che non presentavano nessun altro fattore di rischio per tali
patologie.
Ormai tutti concordano che
alla base dello stress da lavoro vi sia un’interazione tra fattori
organizzativi e fattori personali, vediamo però nello specifico quali
possono essere le cause di tale stress secondo due modelli recenti e
secondo la Commissione Europea.
Secondo il modello
dell’Aggravio di lavoro- Job strain model (2)- lo stress
lavorativo sarebbe causato soprattutto dalla combinazione di un
eccessivo carico di lavoro e una scarsa possibilità di controllo sui
compiti da svolgere. Quindi seppure in presenza di un carico di
lavoro pesante, un lavoratore potrebbe non sentirsi stressato se
percepisse di poter gestire nella maniera più opportuna tale
carico.
Secondo la Commissione Europea; Direzione generale occupazione e
affari sociali (4) i fattori più comuni che possono determinare stress
legato all’attività lavorativa sono;
- Quantità
di lavoro da eseguire eccessiva oppure insufficiente
- Tempo
insufficiente per portare a termine il lavoro in maniera soddisfacente
sia per gli altri che per se stessi
- Mancanza
di una chiara descrizione del lavoro da svolgere o di una linea
gerarchica
- Ricompensa
insufficiente, non proporzionale alla prestazione
- Impossibilità
di esprimere lamentele
- Responsabilità
gravose non accompagnate da autorità o potere decisionale adeguati
- Mancanza
di collaborazione e sostegno da parte di superiori, colleghi o
subordinati
- Impossibilità
di esprimere effettivamente talenti o capacità personali
- Mancanza
di controllo o di giusto orgoglio per il prodotto finito del proprio
lavoro
- Precarietà
del posto di lavoro, incertezza della posizione occupata
- Condizioni
di lavoro spiacevoli o lavoro pericoloso
- Possibilità
che un piccolo errore o disattenzione possano avere conseguenze gravi.
Se nel nostro ambiente di lavoro si verifica anche solo una delle condizioni summenzionate è probabile che siamo dei lavoratori sotto stress, con tutti i rischi che ciò comporta per la nostra salute. Ovviamente per limitare le cause dello stress bisognerebbe agire a livello sia personale che organizzativo. Ma se ci sentiamo stressati e non sono in vista dei cambiamenti organizzativi nel posto in cui lavoriamo possiamo comunque fare qualcosa per stare meglio. Ecco alcuni suggerimenti:
1.
Acquisiamo
consapevolezza di cosa ci sta realmente stressando. Cerchiamo
di identificare le fonti di stress, anche elencandole materialmente su
un foglio. Quale aspetto della nostra vita lavorativa ci crea maggior
sofferenza o tensione? Ci preoccupa di più? E’ su questo o questi
aspetti che è urgente intervenire.
2.
Informiamoci
sui nostri diritti. Conoscere
quali sono i nostri diritti come lavoratori ci fa sentire più
“forti”. La conoscenza ci fornisce degli strumenti indispensabili
per modificare le cose che non vanno intorno a noi. Se abbiamo dei
dubbi, non esitiamo a rivolgerci alle fonti e alle persone giuste per
chiarirci le idee (rivolgiamoci ai sindacati, consultiamo testi o siti
internet sulla materia, rivolgiamoci ad esperti del settore)
3.
Modifichiamo
la valutazione cognitiva dell’ambiente. Prima
di tutto riconosciamo la differenza tra le cose che possiamo controllare
e quelle che non possiamo controllare. Chiediamoci come stiamo vivendo
la situazione, se esistono modi alternativi si affrontarla. Se riteniamo
la nostra realtà lavorativa immodificabile, cerchiamo di dare minore
importanza agli eventi che ci accadono quotidianamente. Se il nostro
capo ci bistratta perché ha un brutto carattere, non prendiamola come
qualcosa di personale e soprattutto evitiamo di cadere nel circolo
vizioso delle ripicche e dei dispetti (magari sotto forma di
“dimenticanze” o di ritardi nella consegna del lavoro). Cerchiamo di
mantenere comunque un atteggiamento professionale e distaccato.
4.
Pianifichiamo
le attività e utilizziamo il time management. Spesso
ciò che ci stressa è semplicemente la “quantità” di lavoro.
Impariamo a delegare tutto ciò che è delegabile e a distinguere tra
cose importanti e cose urgenti. Faremo quindi prima le cose importanti e
urgenti, poi quelle urgenti e non importanti, quelle importanti e non
urgenti, e infine quelle né importanti, né urgenti.
5.
Prendiamoci
delle pause.
Facciamo dei break nel corso della giornata, anche semplicemente per
fare dei respiri profondi e sentire che la nostra mente si rilassa. Poi
saremo in grado di tornare al lavoro con rinnovata energia e lucidità.
6.
Prendiamoci
cura del nostro corpo. Dedicarci
ad una attività fisica regolare, curare la nostra alimentazione e
prevedere degli adeguati periodi di riposi e la migliore cura
anti-stress, sia esso lavorativo o di altro genere. In particolare,
l’esercizio fisico costante libera endorfine endogene, una sorta di
“droga naturale” che aiuta a sentirci meglio, e ci aiuta a prevenire
sia i danni cardiovascolari che quelli muscolo-scheletrici dovuti allo
stress lavorativo.
7.
Pensiamo
positivo. Prendiamo
nota del lavoro fatto bene e ricompensiamoci in qualche modo. Poniamoci
degli obiettivi a breve termine e sentiamoci soddisfatti quando li
abbiamo raggiunti. Cerchiamo di non considerare le critiche come un
attacco personale, pensiamo ad esse come ad un’opportunità per
crescere nel nostro lavoro.
8.
Rivediamo la
scala di valori. Diamo
il giusto peso a ciò che esiste al di fuori del lavoro: la famiglia,
gli amici, altri interessi. Tutti ambiti in cui la situazione può
essere migliore e le soddisfazioni compensare lo stress da lavoro.
9.
Impariamo a
coltivare lo humor, a ridere di noi.
10.
Impegniamoci
in attività esterne di gruppo.
Gruppi di sport, di volontariato, associazioni culturali, possono
fornirci quelle gratificazioni che ci mancano in ambito lavorativo.
11.
Ricorriamo
all’aiuto di un professionista esterno. Il
counselling e la psicoterapia sono gli strumenti più utili per la
risoluzione delle tensioni interne che danno origine allo stress.
1.
KIVIMAKI M., LEINO-ARJAS P., LUUKKONEN R., RIIHIMAKI H., VAHTERA
J., KIRIONEN J.: Work stress and risk of cardiovascular mortalità:
prospective cohort study of industrial employees. British Medical
Journal 2002 October 19, 325 (7369):857.
2.
KARASEK R., THEORELL T., eds.: Healty work; stress,
reproductivity, and the recostruction of working life. New York, NY:
Basic Books; 1990.
3.
SIEGRIST J., PETER R.: Job stressors and coping characteristics
in work-related disease: issues of validity. Work & Stress.
1994; 8:130-140.