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Spie
israeliane arrestate sul tetto a Manhattan
di
Sbancor - tratto da http://www.rekombinant.org
Sbancor aveva avvisato:
quando si iniziano a delirare razze e religioni si aprono le porte
dell'orrore. Le rivelazioni vengono da Fox News e Associated Press. Ci
sono forze istituzionali USA impegnate a bloccare la corsa alla guerra
in Medio Oriente? Rekombinant counter-intelligence per tutti. [NdR. Anti-boatos system: la fonte e questo articolo vanno citati correttamente] Mentre l'intero Occidente è ridotto a una platea di idioti teledipendenti che da casa tifano, chi per gli ebrei, chi per Arafat, con gran spreco di neuroni e adrenalina elettrotelevisiva, iniziano a filtrare notizie inquietanti. Ricordando a tutti i lettori che, nella società dello spettacolo integrale, "il vero è un momento del falso" le rispedisco così come le ho avute. Da E.I.R (Executive Intelligence Revue) anno 10, n.51 20 dicembre 2001. (...) "Ora, a tre mesi di distanza, Sharon e i militari israeliani procedono a passo spedito verso la guerra. In questo contesto si collocano alcune rivelazioni esplosive sul conto delle unità dello spionaggio israeliano attive negli USA alla vigilia dei misfatti dell'11 settembre. Poiché le rivelazioni provengono da una rete televisiva affermata come la Fox News, e sono poi state riprese dalla Associated Press e da CHANNEL 11 di Houston ed altri, va ritenuto che dietro vi siano forze abbastanza istituzionali impegnate a bloccare la corsa verso la guerra in Medio Oriente. In quel fatidico 11 settembre furono arrestate cinque spie israeliane, poi estradate. Stavano tutt'e cinque su di un tetto di Hoboken, e guardavano oltre il fiume Hudson, in direzione delle Torri Gemelle. Qualcuno ha chiamato la polizia ed è risultato che i cinque facevano parte delle forze armate israeliane e che avevano lavorato per una impresa di trasporti. I cinque, i cui visti erano scaduti, si sono rifiutati di dire di più. Gli israeliani arrestati nelle retate successive all'11 settembre sono in tutto una sessantina. La Fox News riferiva l'11 dicembre che, sottoposti al test della "macchina della verità", alcuni di questi arrestati hanno mentito. "Non ci sono indizi di una partecipazione israeliana negli attacchi dell'11 settembre; purtuttavia, gli investigatori sospettano che essi abbiano raccolto informazioni in anticipo attinenti a quei fatti, ma non le hanno riferite" alle autorità USA, ha detto Carl Cameron della Fox News. Le autorità americane hanno detto a Cameron che il silenzio è d'obbligo in questa fase dell'inchiesta, mentre i portavoce dell'ambasciata israeliana non ammettono niente di niente in merito allo spionaggio negli USA. Cameron ha continuato: "Ma Fox News ha appreso che un gruppo di israeliani da poco individuato nel North Carolina si serviva di un appartamento in California per spiare un gruppo di arabi che le autorità statunitensi tengono sotto osservazione perché sospettati di collegamenti con il terrorismo. "La Fox News ha raccolto documenti che indicano come anche prima dell'11 settembre almeno 140 altri israeliani siano stati arrestati nel corso di complesse indagini molto riservate sullo spionaggio israeliano negli USA." I sospetti si appuntano su studenti dell'Università di Gerusalemme o dell'Accademia Bezalel: "I documenti mostrano che [gli israeliani] si sono concentrati nella penetrazione di basi militari, degli uffici della DEA, della FBI, e di diversi uffici governativi e ci sono riusciti, entrando persino in uffici segreti e abitazioni private appositamente non registrate, assegnate al personale che svolge attività speciali". Un'altra parte dell'inchiesta riguarda l'arresto di decine di spie israeliane che operavano in strada, come venditori ambulanti. Cameron fa inoltre riferimento ad altre indagini condotte dalla Corte dei Conti e dai servizi militari (DIA) che definiscono le attività spionistiche israeliane negli USA rispettivamente "aggressive" e "voraci". Il 12 e 13 dicembre Cameron è tornato sull'argomento con la storia della AMDOCS, impresa privata israeliana che opera nelle telecomunicazioni ed è appaltatrice presso le venticinque principali imprese telefoniche americane. Il tipo di servizio prestato le da accesso in tempo reale a gran parte delle linee telefoniche del paese, con la possibilità di fare tutte le intercettazioni telefoniche che vuole. Secondo la Fox TV, la AMDOCS è finita più volte sotto inchiesta: FBI e altre forze di polizia l'hanno ripetutamente sospettata di collegamenti con la mafia e di spionaggio. Ci sarebbe poi un documento top secret della National Security Agency (NSA) che nel 1999 spiegava come tutte le telefonate in America fossero registrabili da parte di governi stranieri, in pratica quello israeliano. Quando nel 1997 scoppiò lo scandalo "MEGA", riguardante la talpa israeliana nell'amministrazione USA, AMDOCS fu accusata di aver intercettato le telefonate tra il Presidente Clinton e Monica Lewinsky. La Fox TV aggiungeva che il pericolo tutt'altro che remoto è che le informazioni riservate siano anche accessibili al crimine organizzato israeliano: "Non sarebbe la prima volta: nel 1997 si presentò un bel grattacapo quando le comunicazioni di FBI, Servizi segreti, DEA e LAPD furono completamente compromesse dal crimine organizzato israeliano che utilizzava i dati di cui dispone la AMDOCS". Il 13 dicembre la Fox ha parlato della Converse Infosys, un'altra impresa high tech, sussidiaria di un'impresa israeliana, che con uffici in tutto il territorio americano "fornisce attrezzature per le registrazioni telefoniche alle forze dell'ordine". Gli enti preposti utilizzano il software della Converse nei propri computer per individuare le telefonate da intercettare e per lo smistamento delle registrazioni a seconda delle competenze. La casa madre della Converse, che ha accesso a questi dati, è tanto vicina al ministero dell'Industria e Commercio (di cui è stato titolare Sharon) che il 50% delle sue spese di R&D sono a carico del ministero. Rompendo la prassi delle sue conferenze stampa, il 13 dicembre il Segretario di Stato Powell ha concesso la prima domanda al corrispondente dell'EIR. Interrogato in merito allo spionaggio israeliano negli USA, Powell ha risposto di essere al corrente della storia degli arresti -- quindi confermandone la notizia -- ma di occuparsi solo dell'aspetto diplomatico della questione, mentre per quanto riguarda l'aspetto spionistico, ha detto, "la domanda deve essere rivolta al ministero di Giustizia ed alla FBI" |