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Quanto
spendiamo NOI ITALIANI per le missioni militari?
19 maggio 2006 - Marcello Pamio e
Rosanna Sapori
www.disinformazione.it
Tutti
sono a conoscenza che il mondo sta passando oggi una profonda e
generalizzata crisi economica! Qui nel Bel Paese i segnali di tale
disagio sono lapalissiani: aste di BOT disertate da risparmiatori e
addetti ai lavori (segnale inquietante che sta a indicare la perdita di
fiducia nei confronti di uno stato insolvente), il debito in costante
crescita che preoccupa non solo gli osservatori europei ma costringe
addirittura le agenzie di rating a minacciare il nostro declassamento.
Nell’Eurolandia, qualche economista parla addirittura di un’uscita
dell’Italia dalla zona euro, o tuttalpiù della suddivisione
dell’Europa in due zone distinte: una con l’euro forte (con
Germania, Francia, ecc.) e l’altra con l’euro debole (con Spagna,
Italia, ecc.)
Questo
tanto per farvi comprendere qual è la situazione economica odierna! Ma
non è una cosa misteriosa questa, visto che sempre più famiglie non
arrivano a fine mese! Per non parlare del caro-benzina o caro-petrolio che sta provocando la
lievitazione dei prezzi dei trasporti e dei prodotti al consumo (quasi
tutto viaggia su gomma). E’ d’obbligo a questo punto aprire una parentesi
geopolitica, perché se nei prossimi giorni la colazione
anglo-israelo-americana farà quello che i poteri forti stanno chiedendo
loro di fare: l’intervento armato in Iran, sicuramente la benzina a
1,3 euro per litro sarà un triste ricordo. L’Iran è un membro
dell’OPEC e in caso di attacco ingiustificato potrebbe chiudere i
propri rubinetti, provocando un aumento devastante del costo del
greggio.
Detto
questo, si viene a sapere, grazie al giornalista Gianluca De Feo de
l’Espresso, che il nostro governo, spende ogni anno delle cifre
fantasmagoriche per mantenere qualche migliaia di persone (per la
precisione 8514) nei territori di guerra e/o post guerra.
Non ci credete? Bene, per coloro che hanno un accesso a internet basta
entrare nel sito ufficiale del Ministero della Difesa (www.difesa.it)
e andare nella sezione “Le
Operazioni Militari” nel menù di sinistra. Una volta aperta la
pagina, sotto l’immagine del globo terrestre, si troveranno tre
sezioni: “Presenza Militare
Italiana all’estero”, “Operazioni
in atto” e “Operazioni
concluse”. Entrando nella prima sezione “Presenza
militare italiana” si ha la possibilità di scaricare un documento
lungo oltre 150 pagine sulle varie missioni a cui noi partecipiamo. Ce
n’è per tutti i gusti: Albania, Balcani, Kosovo, Bosnia, Sudan,
Malta, Libano, Egitto, Israele, Afghanistan, Iraq e molte altre ancora.
A
parte l’Iraq, i Balcani e l’Afghanistan quanti sapevano delle altre
missioni?
Non entriamo nel merito di queste cosiddette missioni di pace, o di
mantenimento della pace (peacekeeping),
anche perché non ha senso parlare di missioni di pace in un territorio
di guerra (sono riusciti a rovesciare perfino la lingua italiana: “missili
intelligenti”, “guerra
umanitaria”! sic.)
Quello che c’interessa è far presente alla maggior parte delle
persone, quali e quanto sono le spese che NOI abbiamo sostenuto e stiamo sostenendo per delle missioni
prettamente militari.
Sapete per esempio quant’è costata la missione in Kosovo?
Dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2001 >
1549 miliardi di vecchie lire
Dal 1 gennaio 2002 al 30 giugno 2006
>
1.827.868.000 di euro (pari a 3655 miliardi di lire)
Per un totale in lire di 5204 miliardi (quanto una finanziaria!!!)
Non
male per una sola missione, vero?
Per fortuna che Bosnia e Albania
sono state molto più economiche: la prima ha drenato capitali italiani
pari a 195.895.000 di euro e la seconda, divisa in due missioni (Albania 1
e Albania 2), solo 510
miliardi di lire.
Il
vaso di Pandora è rappresentato invece dall’Antica Babilonia, cioè
dalla missione in Iraq.
Dal 1 giugno 2003 al 30 giugno 2006 (quindi per soli 3 anni), la “missione
di pace” che ha provocato ben 35 morti italiani, tra civili e
soldati, è costata a
NOI contribuenti - senza che nessuno ce lo chiedesse - oltre 1.534.604.000
di euro!!! Questa cifra tradotta in lire raggiunge quasi i 3000
miliardi.
Quindi
vengono spesi 1000 miliardi di lire ogni anno, per mantenere una
occupazione militare illegittima
in un paese devastato da una altrettante illegittima guerra, iniziata
per delle fantomatiche armi di distruzione di massa.
Pensavate
fosse finita, ma non è così: ci sono moltissime altre spese che
sosteniamo inconsapevolmente. Il SISMI per i servizi d’intelligence
militare in Afghanistan ha ricevuto 23 milioni di euro. Interessante è pure la stratosferica bolletta del telefono per i
collegamenti satellitari delle attività militari che ha raggiunto
gli 11 milioni di euro! Anche la ricostruzione virtuale in 3D del museo di Baghdad fa la
voce grossa: 800.000 euro! Uno dei più importanti musei al
mondo, che conservava opere dal valore storico-culturale di inestimabile
valore, è stato lasciato svuotare da ladri e ladroni, nella noncuranza
(e anche partecipazione) delle stesse forze militari anglo-americane.
Ultimo ma non per importanza, sono le spese della Croce Rossa
italiana: ben 32 milioni di euro, per (soli) 70 addetti ai lavori, e per il
solo ospedale di Nassiriya. Ospedale che fornisce assistenza medica ai
militari e non ai civili, infatti tale struttura ha effettuato solamente
450 ricoveri civili in 3 anni di attività!
Penso
possa bastare, anche se il documento ufficiale pubblicato nel sito del
Ministero della Difesa è veramente senza fondo. Ma senza fondi siamo
anche noi italiani, che vediamo costantemente diminuire le nostre
entrate e aumentare invece le uscite sottoforma di tasse e spese in
genere.
Per
cui è bene ricordare ai signori che comandano, che anche vivere in
Italia oggi è una lotta quotidiana per la sopravvivenza. Per cui un
consiglio: prima che tale lotta si trasformi in una vera e propria
guerra, è meglio inserire tra le missioni, forse la più importante: l'ITALIA
Marcello
Pamio e Rosanna Sapori
Link
dove scaricare il documento ufficiale
-
Ministero della Difesa: www.difesa.it/Operazioni+Militari/presenza+militare
-
Unione Nazionale Arma dei Carabinieri: www.carabinieri-unione.it/unac/index.asp
Estratto
MISSIONE ANTICA BABILONIA
Dati estratti dal sito
ufficiale del Ministero della Difesa www.difesa.it
- Stato Maggiore della Difesa
(1)
Oneri finanziari (dettagli a fine documento in
nota):
(a)
dal
01.07.2003 al 31.12.2003
(legge n. 219 del 01.08.2003, che ha convertito, per la sola parte
relativa all’Iraq, il decreto-legge n. 165 del 10.07.2003): € 225.548.586
per 3.014 uomini (interforze) per le attività del Ministero della
Difesa;
(b)
dal
01.01.2004 al 30.06.2004
(legge n. 68 del 12.03.2004, che ha convertito il decreto-legge n. 9 del
20.01.2004): € 207.964.447
per 2.714 uomini (interforze) per le attività del Ministero della
Difesa;
(c)
dal
01.07.2004 al 31.12.2004
(legge n. 207 del 30.07.2004, che ha convertito, per la sola parte
relativa all’Iraq, il decreto-legge n. 160 del 24.06.2004):
€ 284.549.820 per 3.264 uomini (interforze) per le attività del
Ministero della Difesa;
(d)
dal
01.01.2005 al 30.06.2005
(legge n. 37 del 18.03.2005, che ha convertito, per la sola parte
relativa all’Iraq, il decreto-legge n. 3 del 19.01.2005): €
267.714.637 per 3.432 uomini (interforze) per le attività del
Ministero della Difesa;
(e)
dal
01.07.2005 al 31.12.2005
(legge n. 158 del 31.07.2005, che ha convertito il decreto-legge n. 112
del 28.06.2005): € 213.042.277
per 3.228 uomini (interforze) per le attività del Ministero della
Difesa;
(f)
dal
01.01.2006 al 30.06.2006
(decreto-legge n. 9 del 17.01.2006 e legge n. 51 del 23.02.2006): €
187.515.323 per 2.694 uomini (interforze) per le attività del
Ministero della Difesa;
(g)
il personale
impegnato quale esperto militare per la riorganizzazione del
Ministero della Difesa iracheno e per la formazione del personale delle
FF.AA. irachene, percepisce l’indennità di missione nella misura
intera incrementata del 30% se il personale non usufruisce, a qualsiasi
titolo, di vitto e alloggio gratuito;
SI
ARRIVA AD UN PRIMO TOTALE DI EURO 1.386.336.000,
manca il calcolo dei mezzi distrutti (NdA)
ANTICA
BABILONIA -
Dettagli su alcuni degli oneri finanziari, come indicato negli atti
parlamentari:
a.
dal 01.07.2003 al 31.12.2003 (legge n. 219 del
01.08.2003, che ha convertito, per la sola parte relativa all'Iraq, il
decreto-legge n. 165 del 10.07.2003): € 253.995.241, di cui:
(1)
per le attività del Ministero della Difesa (ANTICA BABILONIA - Capo II della legge): 225.548.586 per 3.014 u.,
di cui:
(a)
190.538.793 riferiti a:
(b)
sette mesi di attività (gg. 214) , dal 01.06 al
31.12.2003, per EI, MM, AM e CC;
(c)
permanenza in teatro di quattro unità navali per periodi
diversi: gg. 61 per il “Cigala Fulgosi”, gg. 92 per due cacciamine e
g.. 122 per il “San Giusto”;
(d)
34.894.800 per oneri una tantum: sistemi d’arma;
materiali NBC, TLC e satellitari; moduli abitativi; rischieramento in
teatro; nonché attività di informazione e sicurezza della P.C.M.;
(e)
114.993 per
aliquota di 30 Carabinieri inviati in anticipo a Baghdad per garantire
la sicurezza dell’ospedale da campo della C.R.I.;
(2)
6.902.655
per l’ospedale da campo (85 u.) della C.R.I. installato a Baghdad;
(3)
21.544.000
per le attività gestite dal Ministero degli Affari Esteri,
previste nel Capo 1° della legge ("Missione umanitaria, di
stabilizzazione e di ricostruzione in Iraq"), sulla base degli
indirizzi della Presidenza del Consiglio, nell’ambito della task-force
interministeriale;
b.
dal 01.01.2004 al 30.06.2004 (legge n. 68 del
12.03.2004, che ha convertito il decreto-legge n. 9 del 20.01.2004): €
223.591.897, di cui:
(1)
per le attività del Ministero della Difesa (ANTICA BABILONIA - Capo II della legge): 207.964.447 per 2.714 u.,
di cui:
(a)
134.599.394 per 1.876 u. dell’Esercito;
(b)
12.464.365 per 150 u. della Marina;
(c)
28.356.150 per 177 u. dell’Aeronautica;
(d)
23.701.310 per 418 Carabinieri (MSU);
(e)
9.257 per i Carabinieri in servizio presso l’Ambasciata
d’Italia a Baghdad;
(f)
5.895.865 per 70 persone della C.R.I.;
(g)
2.122.490 per la cessione a titolo gratuito alle Forze
Armate e alle Forze di Polizia irachene di vestiario e materiale di
equipaggiamento, con esclusione di materiali di armamento;
(h)
815.616 per il sostegno logistico alle Forze Armate e alle
Forze di Polizia irachene;
(2)
4.000.000 per
le attività di informazione e sicurezza della Presidenza del Consiglio
dei Ministri;
(3)
11.627.450
per le attività gestite dal Ministero degli Affari Esteri,
previste nel Capo 1° della legge ("Missione umanitaria, di
stabilizzazione e di ricostruzione in Iraq");
c.
dal 01.07.2004 al 31.12.2004 (legge n. 207 del
30.07.2004, che ha convertito, per la sola parte relativa all'Iraq, il
decreto-legge n. 160 del 24.06.2004): € 310.474.885, di cui:
(1)
per le attività del Ministero della Difesa (ANTICA BABILONIA - Capo II della legge): 284.549.820 per 3.264 u.,
di cui:
(a)
185.574.256 per 2.292 u. dell’Esercito;
(b)
7.539.882 per 102 u. delle Forze Speciali dell’Esercito;
(c)
5.670.931 per 145 u. della Marina;
(d)
26.491.506 per 224 u. dell’Aeronautica;
(e)
20.195.424 per 423 Carabinieri (MSU);
(f)
28.550.734 per sostegno logistico interforze;
(g)
4.000.000 per aiuti umanitari ("al fine di sopperire
a esigenze di prima necessità della popolazione locale, compreso il
ripristino di servizi essenziali");
(h)
556.788 per 8 esperti militari per la riorganizzazione del
Ministero della Difesa iracheno e per la formazione del personale delle
FF.AA. irachene;
(i)
8.472 per oneri assicurativi per i Carabinieri in servizio
presso le Rappresentanze diplomatiche italiane (Ambasciata d’Italia a
Baghdad e Consolato a Bassora);
(j)
5.961.827 per 70 persone della C.R.I.;
(2)
5.000.000 per
le attività di informazione e sicurezza della Presidenza del Consiglio
dei Ministri;
(3)
20.925.065
per le attività gestite dal Ministero degli Affari Esteri,
previste nel Capo 1° della legge ("Missione umanitaria, di
stabilizzazione e di ricostruzione in Iraq");
d.
dal 01.01.2005 al 30.06.2005 (legge n. 37 del
18.03.2005, che ha convertito, per la sola parte relativa all’Iraq, il
decreto-legge n. 3 del 19.01.2005): € 291.492.695, di cui:
(1)
per le attività del Ministero della Difesa (ANTICA BABILONIA - Capo II della legge): 267.714.637 per 3.432 u.,
di cui:
(a)
172.146.993 per 2.390 u. dell’Esercito;
(b)
9.098.210 per 184 u. della Marina;
(c)
17.089.035 per 307 u. dell’Aeronautica;
(d)
20.422.843 per 430 Carabinieri (MSU);
(e)
5.987.915 per 70 componenti della C.R.I.;
(f)
29.769.741 per
trasporti da e per il teatro operativo di personale (avvicendamenti) e
di rifornimenti logistici;
(g)
6.436.240 per le
esigenze connesse con le comunicazioni satellitari;
(h)
4.000.000 per aiuti umanitari ("al fine di sopperire
a esigenze di prima necessità della popolazione locale, compreso il
ripristino di servizi essenziali");
(i)
572.021 per 8 esperti militari impegnati nell’attività
nazionale per la riorganizzazione del Ministero della Difesa iracheno;
(j)
328.462 per 7 u. impegnati nella missione NATO Training
Mission in Iraq (NTM-I) per la formazione e l’addestramento del
personale delle FF.AA. irachene
(k)
8.341 per oneri assicurativi per i Carabinieri in servizio
presso le Rappresentanze diplomatiche italiane (Ambasciata d’Italia a
Baghdad e Consolato a Bassora);
(l)
1.854.836 per oneri di missione relativi a personale delle
FF.AA. da inviare nei vari teatri operativi al di fuori dei contingenti;
(2)
5.000.000 per
le attività di informazione e sicurezza della Presidenza del Consiglio
dei Ministri;
(3)
18.778.059
per le attività gestite dal Ministero degli Affari Esteri,
previste nel Capo 1° della legge ("Missione umanitaria, di
stabilizzazione e di ricostruzione in Iraq");
e.
dal 01.07.2005 al 31.12.2005 (legge n. 158 del
31.07.2005, che ha convertito il decreto-legge n. 112 del 28.06.2005):
€ 237.414.444, di cui:
(1)
per le attività del Ministero della Difesa (ANTICA BABILONIA - Capo II della legge): 213.042.277 per 3.228 u.,
di cui:
(a)
151.070.022 per 2.391 u. dell’Esercito;
(b)
172.360 per 3 u. dell’Esercito impegnati nell’ambito
del ROA di Abu Dhabi;
(c)
3.993.376 per 182 u. della Marina (158 u. per 60 giorni e
24 u. per 184 giorni);
(d)
10.744.824 per 220 u. dell’Aeronautica;
(e)
16.540.751 per 348 Carabinieri (MSU);
(f)
556.028 per 8 esperti militari impegnati nell’attività
nazionale per la riorganizzazione del Ministero della Difesa iracheno;
(g)
405.328 per 6 u. impegnati nella missione NATO Training
Mission in Iraq (NTM-I) per la formazione e l’addestramento del
personale delle FF.AA. irachene;
(h)
8.747 per oneri assicurativi per i Carabinieri in servizio
presso le Rappresentanze diplomatiche italiane (Ambasciata d’Italia a
Baghdad e Consolato a Bassora);
(i)
3.663.148 per 70 componenti della C.R.I.;
(j)
4.000.000 per aiuti umanitari ("al fine di sopperire
a esigenze di prima necessità della popolazione locale, compreso il
ripristino di servizi essenziali");
(k)
100.000 per la cessione di materiali alle Forze di
sicurezza irachene;
(l)
18.947.635 per
trasporti da e per il teatro operativo di personale (avvicendamenti) e
di rifornimenti logistici;
(m)
2.315.058 per le
esigenze connesse con le comunicazioni satellitari;
(n)
265.000 per la
realizzazione e la manutenzione di opere infrastrutturali;
(o)
290.000 per
esigenze di supporto in teatro;
(2)
5.000.000 per
le attività di informazione e sicurezza della Presidenza del Consiglio
dei Ministri;
(3)
19.222.167
per le attività gestite dal Ministero degli Affari Esteri,
previste nel Capo 1° della legge ("Missione umanitaria, di
stabilizzazione e di ricostruzione in Iraq");
(4)
150.000
per le attività del Ministero della Giustizia (previste nel Capo
1° della legge - "Missione umanitaria, di stabilizzazione e di
ricostruzione in Iraq"), nell’ambito della missione integrata
della UE in Iraq denominata “EUJUST LEX” (link http://ue.eu.int/cms3_fo/showPage.asp?id=268&lang=EN&mode=g);
f.
dal 01.01.2006 al 30.06.2006 (decreto-legge n. 9
del 17.01.2006 e legge n. 51 del 23.02.2006): € 217.633.528, di cui:
(1)
per le attività del Ministero della Difesa (ANTICA BABILONIA - Capo II della legge): 187.515.323 per 2.694 u.,
di cui:
(a)
129.686.997 per 2.093 u. dell’Esercito;
(b)
809.170 per 17 u. della Marina;
(c)
9.000.337 per 195 u. dell’Aeronautica;
(d)
13.021.259 per 286 Carabinieri (MSU);
(e)
721.930 per ulteriori 17 Carabinieri;
(f)
541.297 per 8 esperti militari impegnati nell’attività
nazionale per la riorganizzazione del Ministero della Difesa iracheno;
(g)
398.719 per 6 u. impegnati nella missione NATO Training
Mission in Iraq (NTM-I) per la formazione e l’addestramento del
personale delle FF.AA. irachene;
(h)
132.711 per 2 u. (Carabinieri) impegnati nella missione
NATO Training Mission in Iraq (NTM-I) per la formazione e
l’addestramento del personale delle FF.AA. irachene;
(i)
8.605 per oneri assicurativi per i Carabinieri in servizio
presso le Rappresentanze diplomatiche italiane (Ambasciata d’Italia a
Baghdad e Consolato a Bassora);
(j)
3.670.104 per 70 componenti della C.R.I.;
(k)
4.000.000 per aiuti umanitari ("al fine di sopperire
a esigenze di prima necessità della popolazione locale, compreso il
ripristino di servizi essenziali");
(l)
20.589.555 per
trasporti da e per il teatro operativo;
(m)
2.374.639 per le
esigenze connesse con i collegamenti TLC;
(n)
650.000 per la
realizzazione e la manutenzione di opere infrastrutturali;
(o)
1.910.000 per
esigenze di supporto in teatro;
(2)
7.000.000 per
le attività di intelligence della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
(3)
22.928.310
per le attività gestite dal Ministero degli Affari Esteri,
previste nel Capo 1° della legge ("Missione umanitaria, di
stabilizzazione e di ricostruzione in Iraq");
(4)
189.895
per le attività del Ministero della Giustizia (previste nel Capo
1° della legge - "Missione umanitaria, di stabilizzazione e di
ricostruzione in Iraq"), nell’ambito della missione integrata
della UE in Iraq denominata “EUJUST LEX” (link http://ue.eu.int/cms3_fo/showPage.asp?id=268&lang=EN&mode=g).
SI
ARRIVA AL TOTALE di EURO