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Quella
sovranità della moneta in mani private
di
Ida Magli - Il
Giornale - 11/12/2009
Abbiamo
ricominciato a tremare per le Banche. Abbiamo ricominciato a tremare
addirittura per gli Stati, a rischio di fallimento attraverso i debiti
delle Banche. Si è alzata anche, in questi frangenti, la voce di Mario
Draghi con il suo memento ai governanti: attenzione al debito pubblico e
a quello privato; dovete a tutti i costi farli diminuire. Giusto. Ma
l’unico modo efficace per farli diminuire è finalmente
riappropriarsene. Non è forse giunta l’ora, dopo tutto quanto abbiamo
dovuto soffrire a causa delle incredibili malversazioni dei banchieri,
di sottrarci al loro macroscopico potere? Per prima cosa informando con
correttezza i cittadini di ciò che in grande maggioranza non sanno,
ossia che non sono gli Stati i padroni del denaro che viene messo in
circolazione in quanto hanno delegato pochi privati, azionisti delle
banche centrali, a crearlo. Sì, sembra perfino grottesca una cosa
simile; uno scherzo surreale del quale ridere; ma è realtà. C’è
stato un momento in cui alcuni ricchissimi banchieri hanno convinto gli
Stati a cedere loro il diritto di fabbricare la moneta per poi
prestargliela con tanto di interesse. E’ così che si è formato il
debito pubblico: sono i soldi che ogni cittadino deve alla banca
centrale del suo paese per ogni moneta che adopera.
Niente è segreto di quanto detto finora, anzi: è sufficiente cercare
le voci adatte in internet per ottenere senza difficoltà le
informazioni fondamentali sulla fabbricazione bancaria delle monete, sul
cosiddetto “signoraggio”, ossia sull’interesse che gli Stati
pagano per avere “in prestito” dalle banche il denaro che adoperiamo
e sulla sua assurda conseguenza: l’accumulo sempre crescente del
debito pubblico dei singoli Stati. Anche la bibliografia è abbastanza
nutrita e sono facilmente reperibili sia le traduzioni in italiano che i
volumi specialistici di nostri autori.* Tuttavia queste
informazioni non circolano e sembra quasi che si sia formata, senza uno
specifico divieto, una specie di congiura del silenzio. E’ vero che le
decisioni dei banchieri hanno per statuto diritto alla segretezza; ma
sappiamo bene quale forza pubblicitaria di diffusione la segretezza
aggiunga alle notizie. Probabilmente si tratta del timore per le
terribili rappresaglie cui sono andati incontro in America quegli eroici
politici che hanno tentato di far saltare l’accordo con le banche e di
cui si parla come dei “caduti” per la moneta. Abraham Lincoln, John
F. Kennedy, Robert Kennedy sono stati uccisi, infatti, (questo
collegamento causale naturalmente è senza prove) subito dopo aver
firmato i provvedimenti che autorizzavano lo Stato a produrre il dollaro
in proprio.
Oggi, però, è indispensabile che i popoli guardino con determinazione
e consapevolezza alla realtà del debito pubblico nelle sue vere cause
in modo da indurre i governanti a riappropriarsi della sovranità
monetaria prima che esso diventi inestinguibile. E’ questo il momento.
Proprio perché i banchieri ci avvertono che il debito pubblico è
troppo alto e deve rientrare, ma non è possibile farlo senza aumentare
ancora le tasse oppure eliminare alcune delle più preziose garanzie
sociali; proprio perché le banche hanno ricominciato a fallire (anche
se in realtà non avevano affatto smesso) e ci portano al disastro;
proprio perché è evidente che il sistema, così dichiaratamente
patologico, è giunto alle sue estreme conseguenze, dobbiamo mettervi
fine. In Italia non sarà difficile convincerne i governanti, visto che
più volte è apparso chiaramente che la loro insofferenza per la
situazione è quasi pari alla nostra.
Ida
Magli
* Nota bibliografica essenziale:
Agnoli, Carlo Alberto:
Auriti, Giacinto: L’ordinamento internazionale del sistema
monetario, Chieti: Solfanelli Ed., 1985
Della Luna, Marco – Miclavez, Antonio: Euroschiavi, Casalecchio:
Arianna Editrice, 2007
Icke, David: E la verità vi renderà liberi, Diegaro di Cesena:
Macroedizioni, 2001
Lannutti, Elio:
Mullins, Eustace: The Secrets of Federal Reserve, Wyoming:
McLaughlin, 1993
Santoro, Giuseppe: Banchieri e Camerieri – sovranità monetaria e
sovranità politica, Cusano Milanino: Sc. Ed. Barbarossa, 1999
Ziegler, Jean: La privatizzazione del mondo, Milano, Il
Saggiatore, 2006