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La
questione della proprietà della moneta al momento della sua emissione
Tratto
dal libro "Euroschiavi e i segreti del signoraggio
di
Marco Della Luna e Antonio Miclavez
La questione della proprietà
della moneta al momento della sua emissione
A chi appartiene la moneta, il
valore del denaro, nel momento in cui viene emessa dalla Banca Centrale?
Alla Banca Centrale stessa, che quindi ha diritto di farsela pagare
dallo Stato? O allo Stato, al popolo, che quindi non dovrebbe pagare né
il denaro né gli interessi alla Banca Centrale quando ha bisogno di
denaro?
Si tratta di una questione
fondamentale, perché dalla risposta che essa riceve, dipende
essenzialmente l’indebitamento dello Stato.
Il fatto che l’esercizio del potere monetario attraverso
Il potere di acquisto, come abbiamo visto, glielo conferisce il mercato,
la gente, attraverso la domanda di denaro.
Questo fatto è
paradossale.
È come se il tipografo,
incaricato dagli amministratori della società calcistica organizzatrice
di una partita di stampare 30.000 biglietti di ingresso per le partite
del campionato, col prezzo di € 20 stampato su ogni biglietto,
chiedesse come compenso per il suo lavoro di stampa €
Gli amministratori della società sportiva lo sanno bene, ma il
tipografo in parte li ricatta e in parte li lusinga perché promette
loro che, se gli pagheranno l’ingiusto compenso richiesto, egli darà
loro un lauto regalo e i fondi per farsi rieleggere alle prossime
elezioni del consiglio di amministrazione. Altrimenti, finanzierà altri
candidati e una campagna di stampa contro i consiglieri onesti.
Il potere bancario si comporta
come quel tipografo, e i governanti si comportano come i consiglieri
ricattati e lusingati dell’associazione sportiva, riconoscendo alla
Banca Centrale la proprietà o titolarità del valore del denaro che
emette, stampato o scritturale che sia, e in cambio di esso indebitano
ingiustamente e illogicamente proprio il popolo, che è il soggetto che,
col suo lavoro e con la sua domanda, ossia col mercato, conferisce
valore al denaro. Per questa ragione, oltre che in base al principio
costituzionale della sovranità popolare, al momento in cui viene
emesso, il denaro, il suo valore, dovrebbe logicamente essere ed essere
trattato come proprietà del popolo e, per esso, dello Stato.
Assolutamente lo Stato non dovrebbe indebitare se stesso e il popolo
verso una Banca Centrale, pubblica o privata che sia, per ottenere
denaro.
Al contrario, ciò è proprio
quanto succede incessantemente. Ma vi è di peggio:
L’ovvio ragionamento che abbiamo testé svolto è stato già
sottoposto al Parlamento, attraverso interrogazioni parlamentari, nel
1994 e nel 1995.
Entrambe le risposte elusero il problema, affermando che
Come i membri competenti dei due
governi interessati non potevano ignorare, queste risposte sono del
tutto contrarie alla verità. Innanzitutto, la risposta fornita è
contraddetta dal comportamento dei governi medesimi – di tutti i
governi. Infatti, se i governi fossero coerenti con l’affermazione che
il denaro, il valore monetario, non appartiene alla Banca emittente,
perché lo Stato continua a dare qualcosa (i titoli del debito pubblico)
in cambio di Lire o Euro? E se il denaro emesso costituisse una passività,
un debito, perché mai lo Stato dovrebbe comperarlo pagandolo con titoli
del debito pubblico, che costituiscono un credito per chi li riceve? Si
è mai visto che qualcuno paghi un altro per farsi cedere un debito?
Ma le risposte del governo sono anche false giuridicamente, perché il
denaro non è affatto un debito per
Ma pagabile in che cosa, dato
che esse non erano convertibili in oro? In realtà, quei biglietti non
erano pagabili in alcun modo e quella scritta era una menzogna per
ingannare il pubblico e fargli credere che i biglietti di banca fossero
convertibili in qualcosa avente valore proprio o che la banca si fosse
indebitata per emetterli, il che è falso (mentre era vero in un ormai
lontano passato).
Del resto, è naturale che nessun governo potrebbe permettersi di dare
risposte veridiche a simili questioni, perché ammetterebbe che la sua
vera funzione è defraudare i cittadini e gli elettori per arricchire
un’élite finanziaria che detiene il vero potere.
Ma quanto sopra costituisce solo la punta dell’iceberg. Perché il
grosso, circa l’85%, del denaro esistente e circolante al mondo, non
è denaro vero, emesso da Banche Centrali, ma denaro creditizio, ossia
aperture di credito e disponibilità di spesa create dal nulla dalle
banche commerciali, le quali, attraverso questa creazione continua di
nuovo denaro creditizio, si impossessano di quote crescenti del potere
d’acquisto complessivo della popolazione mondiale. Di ciò si parlerà
più diffusamente in seguito in tema di signoraggio secondario o
creditizio.
Caro Cittadino europeo, sapevi che...?
- Il debito pubblico è fasullo
e le tasse che paghi a causa di esso sono illegali e incostituzionali.
- Banca d’Italia S. p. A, autorizzata a
creare in modo autonomo denaro dal nulla senza garanzie auree o di altro
tipo, è dal 1948 di proprietà privata.
- I suoi azionisti (detti ‘partecipanti’)
sono le altre banche e assicurazioni private. Il debito pubblico dello
Stato, quindi dei cittadini, nasce nei loro confronti.
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- Le tasse vanno in gran parte a pagare il
debito pubblico e gli interessi su di esso, quindi finiscono in tasca ai
proprietari privati della Banca d’Italia e della Banca Centrale
Europea, e non per spese di interesse collettivo.
- Per arricchirli, il debito pubblico viene
continuamente fatto crescere – e ciò non solo in Italia e non solo di
recente.
- L’organizzazione a monte di questo sistema
di potere bancario è internazionale: in quasi tutti gli altri Paesi,
infatti, la situazione è simile a quella italiana.
- Tale sistema, di cui i mass media si
guardano bene dal parlare (come pure i sindacalisti, i parlamentari, i
ministri, i presidenti) ha prodotto nel tempo, e ancor oggi sempre più
produce, un enorme e sistematico trasferimento di beni e di ricchezze
dalle tasche dei cittadini a quelle dei banchieri, ma anche un
trasferimento del potere politico dalle istituzioni democratiche alle
mani dei banchieri sovranazionali.
- Il vero potere politico ed economico, a
livello mondiale e nazionale, sta in questi meccanismi, ignoti a tutti o
quasi; essendo sconosciuti, essi sono ancor più efficaci..
- Il Trattato di Maastricht, l’Euro,
- La corrente mancanza di denaro, la crisi
economica, i fallimenti e le privatizzazioni sono p.i.l.otati da loro
attraverso governi a sovranità limitata, e vanno a loro vantaggio.
- La soluzione efficace è ben nota ed è
stata ripetutamente proposta: restituire al popolo, quindi allo Stato,
la funzione sovrana dell’emissione del denaro, in modo che non si
debba più indebitare.
- Il risultato sarebbe: tasse quasi eliminate,
denaro a costo zero per lo stato e
- Ovviamente, gli unici danneggiati da questa
riforma sarebbero i banchieri.
- E’ anche stata proposta una soluzione
parziale: la moneta complementare, sull’esempio di migliaia di realtà
nel mondo.
- Sono state proposte e talora attuate, nella
storia, anche soluzioni globali, e hanno funzionato: l’emissione di
denaro da parte dello Stato, direttamente e sovranamente, senza
l’inutile intermediario di una banca centrale di emissione.
- Se quanto sopra ti lascia un poco perplesso,
continua a leggere, e tutto ti apparirà chiaro...