|
Home Page - Contatti - La libreria - Link - Cerca nel sito - Pubblicità nel sito - Sostenitori |
Sogno
di una borsa di mezza estate
Avv. Marco
Della Luna, autore di "Euroschiavi" e "Le Chiavi del
Potere
ORDINA IL LIBRO
L’analisi delle ultime e non ultime traversie borsistiche va fatta su almeno tre livelli di penetrazione e di ricerca delle cause:
Causa superficiale:
le autorità di controllo sul credito (banche centrali) e sulla borsa
“chiudono un occhio”.
Si dice che la causa della flessione borsistica mondiale di
questo Agosto 2007 sarebbero le diffuse insolvenze nei mutui immobiliari
subprime (a rischio) negli USA – crisi di cui si parla da circa un
anno. Bene, ma allora
dov’era
Causa più profonda:
operazioni di signoraggio creditizio o secondario da parte della comunità
dei banchieri.
La comunità dei banchieri, centrali e non, ha costruito
negli ultimi anni una crisi di liquidità, concedendo dapprima mutui
facili a tassi bassi, e poi rialzando vigorosamente i tassi, così da
drenare liquidità dal mercato perché i loro debitori ultimamente
devono usarne di più per pagare gli interessi e gli imprenditori
possono procurarsi meno liquidità; meno liquidità disponibile
significa meno liquidità non solo per gli investimenti ma anche per i
pagamenti, quindi più insolvenze; più insolvenze comporta abbassamento
dei ratings di molte società e ulteriori insolvenze a catena, quindi
ulteriori restrizioni del credito, della liquidità, fallimenti,
esecuzioni coatte, svalutazione dei collaterali. Le banche creano questa
situazione sia per poter acquisire a basso costo i collaterali e le
stesse imprese indebitate, sia per premere le imprese a indebitarsi
maggiormente ai tassi ultimamente innalzati, fornendo ulteriori
collaterali. In ciò la violenza si unisce all’inganno, poiché le
banche, che non hanno reali riserve in valuta legale o in oro, concedono
credito mediante emissione di promesse di pagamento (fideiussioni,
lettere di credito, assegni circolari, etc.) di denaro legale (contante,
hard money) che non hanno, e
che sono coperte solo dalle promesse di pagamento che le banche ricevono
dai loro clienti o da depositi sempre dei loro clienti, depositi che
costituiscono un debito per le banche depositarie, si ha, in sostanza,
che le banche fanno prestiti putativi di denaro che non hanno ma
lasciano intendere di avere, e su questo denaro, che non hanno e non
danno, percepiscono gli “interessi” (che tali non sono perché
l’interesse presuppone la dazione di un capitale), il cui tasso
aumentano con pretesti a loro comodo attraverso le banche centrali
(cosiddette “Autorità Monetarie”) da loro possedute e controllate.
Questa operazione di estrazione di ricchezza dalla società produttiva
in cambio di finti prestiti di denaro putativo inesistente creato
illusoriamente e a costo nullo, è l’essenza del signoraggio
creditizio.
Causa ultima: il
signoraggio del Dollaro USA, i credit derivatives fuori controllo e i
Crimi-dollari.
I mercati finanziari sono instabili perché su di essi
incombe un’immensa massa di titoli derivati (1) (credit derivatives), che
assorbono buona parte dei risparmi, e che sono denominati in Dollari USA
– una massa pari a oltre otto volte il pil sommato di USA, Canada,
Europa e Cina (V. Uckmar, MF 14.08.07 pag. 6). Ma “denominati in
USD” equivale a “denominati in carta straccia”. Perché gli USA (
La percezione del vuoto che sta dietro questi enormi valori
mobiliari in derivati (su cui si concentra la speculazione degli hedge
funds) e dietro il Dollaro - percezione incipiente tra i risparmiatori,
strisciante tra gli operatori, sempre presente tra i banchieri –
destabilizza strutturalmente le borse.
Su 10.000 hedge funds (Uckmar, cit.), ben 6.000 hanno sede nella Cayman
Islands, dove gli USA garantiscono il segreto assoluto, persino dalle
indagini giudiziarie. Le Cayman Islands sono il crocevia dei traffici
finanziari delle multinazionali, del commercio di droga, armi e altro,
sicché i mercati dipendono dai cicli di questi grandi flussi oscuri di
cui gli analisti non trattano. E ancora, del signoraggio bancario, ossia
dei guadagni bancari da creazione di moneta e credito, guadagni non
segnati in bilancio grazie alle vigenti regole contabili, e che le
banche stesse possono riciclare trasferendoli nel segreto della Cayman
Islands (in televisione abbiamo esibito uno statement di una banca delle
Cayman, dichiarante i conti neri colà aperti da alcune primarie banche
italiane); anche questi flussi non sono considerati ma condizionano i
mercati.
Ci si può aspettare che, un bel giorno, si diffonda tra gli operatori e
i gestori dei fondi l’insight che i credit derivatives in cui hanno
messo buona parte dei soldi dei loro clienti sono il nulla, carta straccia, e che essi si precipitino a svenderli per
passare all’investimento in ricchezza reale, ossia in azioni dei
settori non finanziari, e non denominate in Dollari. Vi sarebbe allora
un’impennata di questo settore, e probabilmente un successivo crollo
per prese di beneficio. Allora il sogno estivo delle borse finirebbe, e
seguirebbe un lungo e salutare inverno.
Perché i fondi, i
consulenti e i gestori finanziari
tradiscono i loro clienti; e quale dovrebbe essere la loro etica
professionale
Con queste premesse, si capisce facilmente perché le
gestioni finanziarie falliscono, tradiscono,
danneggiano i loro clienti. E perché sono, quasi sempre,
colpevoli di questi danni. Questi soggetti, infatti, sanno benissimo
(tranne quelli dei livelli inferiori) che esistono quei precisi fattori
determinanti e critici per l’andamento delle borse, ma non li spiegano
mai ai loro clienti nella loro attività di consulenza, né quando
commentano gli andamenti. Questi fattori sono, ripeto:
1) che il Dollaro USA non ha più basi di valore reale e
sta perdendo quelle di valore putativo;
2) che i derivati finanziari (perlopiù denominati in Dollari USA) sono
il vuoto;
3) che l’andamento dei mercati dipende dai movimenti di flussi enormi
di denaro occulto:
a) il signoraggio,
stimabile in circa 100 volte gli utili dichiarati dalle banche;
b)
i
crimi-dollari dei traffici di droga, armi etc.
Dare consulenza e gestione dei risparmi altrui senza tener
conto di queste realtà, è come pretendere di praticare la medicina
fingendo che non esistano virus e batteri.
È così potuto accadere questo: una delle più importanti e serie
istituzioni finanziarie, la JPMorgan, ha fatto subire ai suoi clienti,
sul suo fondo di punta del 2007 (il fondo JP Highbridge), incentrato su
credit derivatives, finanza creativa etc., perdite di oltre il 10%
nell’ultimo mese dopo averlo presentato con la caratteristica dell’
“absolute return” (ossia, rendimento modesto ma sicuramente positivo
e completamente decorrelato rispetto agli indici dei mercati azionari).
Il crollo di borsa di questo Agosto 2007 è un crollo
derivante, appunto, da quei tre fattori.
Di queste realtà, promotori e gestori parlano solo se e
quando è il cliente a parlarne per primo, se il cliente dimostra di
essere consapevole. Altrimenti fanno finta che non esistano e di non
conoscerne l’esistenza. Celano dati fondamentali e rilevanti a loro
conoscenza. Poiché però essi, per legge e per contratto, hanno il
giuridico dovere di informare i clienti su tutte i fattori rilevanti,
essi, violando questo dovere, sono legalmente responsabili dei danni che
il cliente avrebbe potuto evitare se debitamente da loro informato.
Consigli per i
risparmiatori e per i lavoratori che hanno affidato il tfr ai fondi
gestione: come fare concretamente per tutelarsi
A questo punto, il risparmiatore avrà già intuito come
deve comportarsi, per tutelarsi in un mondo che è, per sua natura,
ingannevole se non fraudolento, e che, se va bene, campa sulle
convinzioni erronee della gente. Dovrà, semplicemente, imparare questo
articolo e farlo leggere al suo promotore, al suo banchiere, al suo
gestore, e chiedere di prenderli posizione, per iscritto, facendogli
presente che considerare quei tre fattori è essenziale per la sua etica
e per la sua credibilità. Se quello eviterà il confronto, il
risparmiatore potrà notificargli, a mezzo dell’Ufficiale Giudiziario,
una richiesta esplicita:
“INTIMAZIONE
AD ADEMPIERE Io, sig. ................................, vostro cliente risparmiatore,
Vi richiedo
di informarmi e di tener conto, nella gestione dei miei risparmi che vi
ho affidato, anche degli andamenti dei seguenti tre fattori:
1)
che il
Dollaro USA non ha più basi di valore reale e sta perdendo quelle di
valore putativo;
2)
che i derivati finanziari (perlopiù denominati in
Dollari USA) sono il vuoto;
3)
che l’andamento dei mercati dipende dai
movimenti di flussi enormi di denaro occulto:
a)
il signoraggio monetario
e creditizio, non dichiarato contabilmente;
b)
i crimi-dollari dei
traffici di droga, armi etc.
Siete responsabili dei danni che mi
derivino dalla mancata informazione su, e considerazione di questi
fattori.
Data, Luogo, Firma.
– RELAZIONE DI NOTIFICA Richiesto come
sopra, io sottoscritto Ufficiale Giudiziario ho notificato il presente
atto alla ___________________________ spa in persona del legale rappresentante
nella sede di______________________Via_______________.
(1) i derivati sono tutti quei titoli il cui valore è basato sul valore di mercato di altri beni (azioni, indici, valute, tassi, ecc.)