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Il
SIS II: la fine della nostra privacy
Michele Altamura - tratto da "Rinascita"
15 ottobre 2006
L'Europa si prepara ad entrare nell'era dell'identità
elettronica, della digitalizzazione dei dati personali, con il cd.
Sistema di Informazione di Schengen (SIS II). Questo costituirà
un'enorme banca dati in cui confluiranno le informazioni di 26 paesi,
ossia 450 milioni di persone, per supportare le attività di
intelligence e di investigazione dell'Unione Europea e garantire un
continuo monitoraggio dei movimenti e delle informazioni delle persone
che "liberamente circolano" nello spazio di Shengen.
L'Intelligenza che gestirà questo enorme bagaglio dei dati sarà
Questo progetto è stato a tutti gli effetti adottato lo
scorso 25 luglio, dando così ufficialmente il via al SIS di seconda
generazione che diventerà parte integrante del patto di Schengen, tale
che i nuovi Stati che vogliono entrare nell'Unione Monetaria dovranno
necessariamente aderire anche alla banca dati.
Il progetto, per essere approvato nel silenzio, è stato suddiviso in
tre strumenti, ossia uno sulla regolamentazione dei dati di terzi,
fondato sul trattato relativo ai controlli delle frontiere, e l'altro
sulla normativa comunitaria, mediante due regolamenti che applicano il
trattato relativo ai trasporti. In questo modo il progetto di decisione
deve essere adottato all'unanimità dal Consiglio Europeo, e il
Parlamento Europeo deve essere solo consultato, e i due regolamenti,
vengono adottati dal Consiglio in codecisione del Parlamento europeo.
Questo significa che non sappiamo chi abbia approvato questo progetto, e
le stesse autorità governative degli Stati nazionali non sono sono
stati chiamati a votare questa legge.
Molte sono le norme che fanno discutere e tra le più
eclatanti sono quelle per l'utilizzazione di dati biometrici - come
foto, impronte digitali e altri dati necessari per l'identificazione di
una persona - e la decisione di conferire il controllo del sistema alla
Commissione Europea.
Molte nazioni si sono opposte a questo dictat, e ciò dimostra anche
l'elevata sensibilità dei parlamentari che, non solo conoscono e hanno
affrontato la questione, ma si oppongono data la violazione della
Costituzione. I governi Europei chiedono esplicitamente la previsione di
norme a cautela della sicurezza dei cittadini europei, oltre alla
previsione che l'intero sistema non deve essere gestito dalla
Commissione Europa. Un verdetto questo indiscutibile dato che si tratta
pur sempre di un'istituzione non eletta sulla quale non esistono organi
di controllo.
Anche
Il SIS è un sistema di dati di varie tipologie, messo a
disposizione delle autorità giudiziarie competenti, nazionali e poi
anche comunitarie, per dare impulso ed effettuare indagine ed inchieste
per assicurare la sicurezza degli Stati membri. È una piattaforma di
informazioni, costruita e finanziata dalla Commissione Europea, che ha
la gestione sui fondi comunitari, realizzata con la tecnologia di grandi
compagnie come Nokia e Siemens. Per come è strutturato il SIS farà da
intelligence, in quanto è distinto ma direttamente collegato al
progetto di Eurojust e Europol, volti a creare un sistema giudiziario
tutto europeo mediante il quale curare i rapporti transfrontalieri e
quelli con paesi terzi, mentre le procure nazionali si soffermeranno
solo sulle inchieste in patria, non avendo poi alcun altro diritto sulle
indagini all'estero per il perseguimento di indagini incrociate e di
inchieste che hanno ad oggetto le materie di competenza dell'Europa.
I delegati nazionali nominati per ogni Stato membro
potranno avere accesso al database e dovranno inoltre eventualmente
sottostare all'opinione vincolante della Commissione Europea che
controlla direttamente questo strumento. Eurojust diventerà un
"quartiere generale" della rete giudiziale in quanto unità
centrale che lavora in coordinamento coi punti di contatto nazionale.
Questa vera intelligence europea è nata per la lotta contro il
terrorismo, ma rischia lei stessa di fare terrorismo perché permetterà
alla Commissione Europea di allungare i tentacoli sui dati dei
cittadini, potrà farne anche un uso sconsiderato non essendovi organi
di controllo al di sopra di essa, neanche i singoli Stati. Darà vita ad
una moltitudine di sistemi che contengono dei dati biometrici, nonché
altri dati sensibili che mettono in seria discussione il pericolo che,
avendo accesso a quei dati, si rischia di manipolare a proprio
piacimento le persone. I servizi nazionali di dogana o di immigrazione
potranno verificare che i visitatori, lasciando lo Stato, non abbiano
lasciato dietro di sè crimini o evasioni, e in caso contrario verrà
segnalato come " illegale" in tutta l'Europa, e potrebbe
essere espulso urgentemente fin dal suo arresto.
L'approvazione di progetti come il SIS II ci fa capire
innanzitutto che l'era del totalitarismo è arrivata, questa è una
dittatura controllata dalle istituzioni sovranazionali che possono
emettere direttive e decidere della vita di un popolo, senza che questo
se ne accorga o possa fare qualcosa per intervenire. Non esiste
un'informazione adeguata, né un discreto interesse da parte delle
persone o dei politici per portare il dialogo e la discussione per
questi elementi: non esiste la controinformazione se non c'è
l'informazione. La controinformazione supplisce così quella mancanza di
informazione, perché occorre capire perché
Il nuovo ordine mondiale è questo, e oggi ancora le
persone non se ne accorgono. È l'obbligo a recepire le direttive, è la
spoliazione degli Stati dei loro diritti, il furto dei dati delle
persone e delle imprese, è