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Il
Signore senza anelli
di
Eugenio Benetazzo – 19 marzo 2008
Ecco come sta finendo quest'epoca: con il padre
di famiglia che porta al banco dei pegni gli anelli di fidanzamento, le
fedi nuziali della mamma e gli orecchini della nonna. Pur di racimolare
qualcosa, ora si è disposti a tutto. Si vendono i gioielli di famiglia
per pagare le rate del mutuo, le bollette di casa e la borsa della
spesa. Un comportamento che testimonia il capolinea di un viaggio
iniziato circa 3/4 anni fa: un viaggio intrapreso quando i tassi di
interesse toccavano il loro minimo storico, un viaggio che aveva illuso
molti facilitoni che consumare ed acquistare a debito era possibile e
conveniente, addirittura facile.
Non mi dilungo più di
tanto, i miei due bestsellers, Duri e Puri assieme a Best Before, hanno
con largo anticipo profetizzato quanto si sta verificando in questo
periodo storico (trovate anche i redazionali precedenti su www.eugeniobenetazzo.com/recensioni.html).
I recenti crash di prestigiose banche d'affari stanno dimostrando quanto
sia marcio il sistema.
Northern Rock, Nomura, UBS, CitiBank, Fannie Mac,
Societé Generale, Bear Stearns, Lehman Brothers. E chi sarà il
prossimo ? Ma credete veramente che il nostro paese ne sia indenne ?
Falliranno anche banche italiane, basta solo aspettare: alla faccia di
tutti quegli analisti comprati, che se ne uscivano e se ne escono tutt'ora
con affermazioni del tipo: non vi preoccupate perchè l'Europa è immune
da tutto questo. Già, come se fosse possibile non essere contagiati dal
più grande bubbone finanziario di tutti i tempi. Debiti sfrenati,
perizie gonfiate, mutui farlocchi, derivati dinamite e per finire
bilanci cabriolet.
Molti risparmiatori e
correntisti avranno presto un'amara sorpresa: cucù il denaro non c'è
più!
Il rischio di polverizzazione dei conti correnti è alle porte, avrei
anche il nome di tre istituti di credito italiani in pole position per
affiancarsi alla lista delle morti bancarie negli USA. Mi piacerebbe
farne il nome, ma è troppo rischioso. Il consiglio che vi posso dare è
quello di estinguere al più presto il proprio appoggio bancario aperto
presso il tal gruppo bancario di turno e migrare verso qualche piccola
cassa rurale o banca di credito cooperativo. Non fidatevi delle grandi
dimensioni: le recenti cronache finanziarie dimostrano che sono proprio
le grandi realtà ad essere in grave crisi, a causa del ricorso al
profitto indiscriminato ed al dividendo civetta.
Cercatevi una piccola realtà
bancaria con poche filiali e senza manie di grandezza. Pregate in ogni
caso che questo basti. L'effetto domino potrebbe travolgere chiunque ed
arrivare ovunque in ogni caso. Chi sta per acquistare un suv, ci rinunci
e consideri l'idea di comprarsi un kilo di oro fisico. Sarà una delle
poche certezze che vi rimangono. Sempre per restare in tema di certezze
farlocche presto scoppierà anche la seconda crisi per il sistema
bancario, quella dei crediti iscritti in bilancio come poste esigibili,
quando nella realtà ormai sono imprenditorialmente inesigibili.
Ricordate che rispetto all'Inghilterra ed agli Stati Uniti, la
situazione di noi europei è tutt'altro che rassicurante: infatti ogni
paese dell'Unione è privo di una banca nazionale che possa intervenire
e trasformarsi in prestatore di ultima istanza.
Dubito che in caso si
verifichi una Northern Rock in Italia,
Le redini del sistema finanziario globale sono sfuggite di mano:
immaginabile conseguenza collaterale della globalizzazione. Il diabolico
volano sperequativo che ha spudoratamente arricchito pochi soggetti
(solitamente gruppi multinazionali) a scapito della classe medio
borghese, adesso sta presentando il conto: la perdita dei posti di
lavoro a tempo indeterminato ha generato una nuova classe sociale che può
continuare a vivere solo ricorrendo al debito.
Debiti per tutto: per la casa, per l'auto, per i vestiti, per le vacanze
e per la busta della spesa.
Soluzioni non ne esistono.
Purtroppo. Dimostrazione palese sono proprio i continui interventi delle
Banche Centrali, seguiti dai relativi commenti ridicoli a non
preoccuparsi. Nemmeno i burattinai (ammesso che siano tali) sanno come
intervenire per curare il malato moribondo.
Nel frattempo molti di voi perderanno la casa, il lavoro, la dignità e
la speranza di vita per se ed i propri figli, oltre ai quei quattro
soldi che si trovavano giacenti e dormienti sui conti correnti.
Temo che questa volta non si accetteranno e subiranno passivamente le
spiacevoli conseguenze delle prossime ed imminenti tempeste finanziarie
(come ad esempio il fallimento della propria banca o la perdita dei
propri risparmi). La rabbia sarà tale che sprigionerà in sentimenti ed
impulsi di linciaggio e vendetta, stile quelli visti in Argentina otto
anni fa.
Qualcuno potrà sorridere a queste mie affermazioni o chiavi di lettura,
proprio come sorrise e mi derise quando diciotto mesi fa parlai di un
nuovo 1929 alle porte. Mai come prima, in quest’epoca, ognuno di voi
sarà veramente artefice del proprio destino.
Eugenio Benetazzo
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