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Sulla rete sono in corso
numerosissimi dibattiti sul signoraggio; purtroppo prevale la logica del
muro contro muro, anche fra persone sicuramente "oneste e
disinteressate".
Risulta evidente la presenza di due paradigmi inconciliabili fra loro:
1)
è inammissibile che il proprietario di un bene si indebiti per
averlo (coloro che sostengono l'esigenza della vera sovranità pubblica
della moneta);
2) è inammissibile che
venga creato del denaro libero da debito; se venisse violato questo
principio l'inflazione non sarebbe controllabile, ecc. (la scuola
austriaca, il mondo finanziario, quello accademico e quello politico).
Con questi paradigmi opposti è veramente difficile comprendere il
problema, ma questo intervento chiarisce le ragioni di coloro che la
pensano diversamente, nonostante il secondo paradigma non sia dimostrato
in quanto negli USA di Lincoln l'inflazione non c'era (22) e nell'isola
di Guernsey non c'è! (23)
Esistono due tipi di
persone:
1) quelli che riscontrando una determinata “stortura” cercano di
risolverla con i mezzi che hanno;
2) quelli che per svariati motivi negano l’esistenza stessa della
medesima oppure la difendono a spada tratta.
La spaventosa ed evidentissima truffa che in altri paesi ha assunto il
nome di “rete del debito” (http://www.webofdebt.com/) o “spirale
del debito”, in Italia viene sinteticamente individuata con
"signoraggio".
Le persone tipo 2), una parte delle quali avrebbe il bagaglio culturale
e l'obbligo (perchè stipendiati dallo Stato – alludo ovviamente ai
professori universitari di macroeconomia) di individuare tutti i giusti
cavilli tecnici e la terminologia più appropriata per evidenziare al
meglio la stortura, si affannano, non tanto a cercare di comprendere le
ragioni delle persone tipo 1), ma ad additarle come ignoranti,
visionarie, ecc..
Ora emerge sempre più chiaramente che la truffa non consiste tecnicamente nel vero e proprio signoraggio come è stato inteso finora (l'insieme dei redditi derivante dall'emissione di moneta) ma in una accezione più generale, comprendente anche tutti gli interessi (signoraggio) relativi alle monete "creditizie", per loro natura esclusivamente pubbliche, in quanto "emesse" su concessione "pubblica". Ad esempio, se pago il 6% per un mutuo fatto esclusivamente da moneta creata dal sistema bancario, il 4% (costo del denaro interbancario) dovrà andare allo Stato ed il 2% alla banca (21).
Vediamo come se la cava wikipedia.
a) Il signoraggio è la differenza fra il valore nominale di una banconota (o moneta) ed il costo della sua produzione. L'insieme dei redditi derivante dall'emissione di moneta prende il nome di reddito da signoraggio.(1)
b) Bagliano e Marotta,
in Economia monetaria, il Mulino, definiscono il signoraggio (pag. 18)
come segue:
«In
linea di principio, la creazione di base monetaria in condizioni
di monopolio dà la possibilità alla banca centrale di ottenere redditi
(il cosiddetto signoraggio) pari alla differenza tra i ricavi ottenibili
dagl'investimenti in attività finanziarie e reali e i (trascurabili)
costi di produzione. Poiché questi redditi derivano dalla condizione
di privilegio concessa dallo Stato, i profitti sono in genere incamerati
in misura prevalente da quest'ultimo, sotto forma di imposte. Un
limite alla produzione, potenzialmente illimitata di base monetaria è
posto dall'obiettivo del mantenimento di un livello dei prezzi
relativamente stabile, data la relazione diretta che storicamente si è
osservata tra inflazione e offerta di moneta.»
(1)
c) Nei paesi dell'area euro, il reddito da signoraggio viene incassato dai paesi membri per il conio delle monete, e dalla Banca Centrale Europea (BCE) che emette le banconote in condizioni di monopolio. Tali redditi sono poi ridistribuiti dalla BCE alle BCN (banche centrali nazionali) in ragione della rispettiva quota partecipazione, es. bankitalia 14,57%. In molti casi, fra cui l'Italia, gli utili della Banca Centrale vanno comunque in massima parte allo stato. (1)
d) Si può quindi distinguere il reddito derivante dal diritto di emettere in esclusiva moneta in due grandi categorie: il reddito derivante dall'emissione di monete metalliche dal reddito derivante dall'emissione di altre forme di moneta. Questo viene incassato solitamente dalla banca centrale, il primo dallo Stato. (1)
e) Apprendiamo ancora,
questa volta dal prof. Rovelli (2):
“.. tre concetti di signoraggio sono stati usati nella letteratura:
- costo
opportunità, ossia l’interesse (netto) ricavato dalle riserve
della banca centrale;
- signoraggio
monetario, ossia il cambiamento della base monetaria;
- tassa
da inflazione.”
La definizione di base
monetaria è la seguente: (3)
È
l'elemento di base dell'offerta di moneta di un sistema economico, ed è
composta dalla valuta nazionale in circolazione (circolante) e
dalle riserve detenute presso la Banca centrale.
Nel bilancio bankitalia
è ben visibile il “costo opportunità”. Lo troviamo nel
conto economico a pag. 280, 285 e 286 dell’ultima relazione annuale
(4).
Bankitalia introita 3,13 miliardi di €, paga imposte per 0,67 miliardi
di € e ripartisce gli utili dando allo Stato altri 0,08 miliardi di
€. Il reddito monetario è trascurabile.
Il signoraggio monetario delle banconote create tipograficamente
nell’anno non va considerato perché la banca centrale detiene una
adeguata riserva fruttifera i cui proventi vanno allo Stato, già
considerati nel costo opportunità. In sostanza questo signoraggio
acquista significato concreto quando l'emissione monetaria avviene senza
un corrispondente indebitamento; nell’attuale procedura, è come
congelato nella riserva.
Il signoraggio “tassa
da inflazione” è compreso nei primi due.
Quindi tutto regolare! Possiamo stare tranquilli e continuare a tirare
il carretto. Tutti coloro che hanno messo in dubbio la bontà
dell’attuale procedura dell’approvvigionamento monetario, come
Allais (5), Auriti (6), Cook (7), ecc., sono degli “ignoranti”. (8)
Ma visto che “A pensar male si fa
peccato, ma spesso ci si azzecca”
e che i conti della serva non tornano, è meglio cercare di capire bene
la questione a costo di passare per ignoranti e malfidati.
Innanzitutto si tratta di inquadrare in che razza di sistema
siamo capitati.
Ci
sono due modelli, secondo l’attuale paradigma: (9)
1.
Economia monetaria pura - non esiste credito
2. Economia creditizia pura - le transazioni sono svolte attraverso il credito
Con l’economia
monetaria pura vale perfettamente l’equazione di Fisher (24) e la
velocità di circolazione della moneta è costante nel medio periodo.
Con l’economia creditizia pura, in astratto, una piccola
quantità di moneta può servire a sorreggere tutti gli scambi.
- Tutti i
pagamenti sono fatti attraverso il credito
- La
velocità di circolazione tende all’infinito
Le banche creano
moneta (depositi)
- Le banche
non hanno limiti (teorici) alla creazione di credito
- L’offerta
di moneta viene creata dalla domanda stessa
Viviamo in un sistema
che è una via di mezzo fra questi due ma con netta prevalenza della
parte creditizia, pur non avendone mai avuto coscienza e men che meno
avendolo scelto democraticamente.
Lo Stato ha divorziato dalla banca centrale (10); tale divorzio ha avuto
le conferme del trattato di Maastricht e della costituzione
“bancaria” europea, ma non, grazie a Dio, dei Popoli francese ed
olandese.
Inoltre siamo chiamati ad infiniti atti di
fede per ritenere che i bilanci delle banche centrali siano sempre
veritieri, per poi scoprire che necessitano di “condoni”. (11) “E
troppa premura è stata mostrata dalla Banca d’Italia nel sollecitare
il condono fiscale, per sé e per tutte le altre banche. L’impressione
che ne è scaturita è che l’intero sistema creditizio avesse più di
un peccato da farsi perdonare dal fisco.”
Non solo; viviamo in un
sistema nel quale la società per essere monetizzata deve SEMPRE fare
ricorso al debito. (12)
Lo Stato paga per interessi circa
70 miliardi di euro all’anno ed incassa per “signoraggio”,
comprese le imposte, meno di 1 miliardo di euro all’anno.
Il circolante è circa 113 miliardi di euro, dei quali 105 cartacei e 8
metallici (13).
L’aggregato monetario (17)
- M1 (circolante + depositi a vista) il 31
dicembre ’06 era 667 miliardi di euro,
- M2 (M1 + depositi con scadenza fissa fino a 2
anni + depositi rimborsabili con preavviso fino a 3 mesi) era 941
miliardi di euro
- M3 (M2 + pronti contro termine + quote di
fondi di investimento monetario e titoli di mercato monetario +
obbligazioni con scadenza fino a 2 anni) era 1.124 miliardi di euro.
La procedura fa sì che
lo Stato, proprietario della moneta, si indebiti sempre di più (a
nostro discapito) per rincorrere gli interessi sul debito e percepisca
gli interessi (quello che secondo loro è il signoraggio) solo di una
minima parte delle monete in gioco (le riserve della banca centrale).
Ma gli interessi (signoraggio) da far pervenire allo Stato (collettività)
non sono solo quelli; vanno aggiunti TUTTI quelli relativi alle monete
creditizie.
È come se un autore (Stato) di un brano musicale di successo venisse
pagato per la sola interpretazione dal vivo ed il suo impresario
(sistema bancario e finanziario) percepisse legalmente i diritti per
tutte le riproduzioni. L’autore vive di stenti e l’impresario
ingrassa.
Fintantoché
l’establishment dirà che và tutto bene dovremo rassegnarci a vedere
l’impresario prosperare e l’autore deperire.
Una volta emersa la debolezza del sistema sarà facile individuare una
soluzione per uscirne fuori.
La proposta di Ron Paul (14) di eliminare le banche centrali sembra la
più assennata, visti i risultati del loro operato (15), checchè paolo
savona ne dica ("Libero" – sabato 18 agosto ’07 –
"maggiori poteri alla BCE").
Chi dovrebbe denunciare tutto ciò? A mio modesto avviso dovrebbero essere gli uomini della cultura e della politica con la precedenza dei primi, per ovvi motivi, volendo concedere ai politici l'alibi dell'ignoranza.
Fatte queste
osservazioni risulta abbastanza chiaro che le definizioni fatte da
wikipedia possono essere veritiere o errate in funzione del contesto nel
quale ci collochiamo.
I due passaggi del punto a) sono
assai diversi fra loro; il primo nell’attuale sistema è privo di
significato pratico, mentre l’avrebbe se NON ci fosse riserva; il
secondo invece è una definizione generale sempre valida.
La definizione di Bagliano e Marotta punto b) è corretta, ma
sembra più preoccupata a non scoprire gli altarini piuttosto che a fare
chiarezza. Lascia intendere: è bene che non siano gli Stati a fare
direttamente moneta perchè quando l’hanno fatto si è riscontrata
l’inflazione.
I punti c) e d) sono sapienti
dosaggi di parole atti ad ottenere un potentissimo rimedio soporifero.
Il punto e) è l’esempio di cosa
NON deve fare un professore universitario degno di questo nome.
Si spiega la nozione
senza fare nulla per far comprendere il problema fino in fondo. (25)
Ma da un ateneo che ha deciso di
infangare la propria gloriosa storia dando la laurea honoris causa a
Soros (ottobre ‘95) cos’altro ci si può attendere? (16)
Veniamo ora al protagonista
principale del conferimento della suddetta laurea: il prof. Romano
Prodi.
L’11 luglio 2005 era su un
Eurostar Bologna-Roma; una persona informata sulla questione monetaria
lo riconosce e gli chiede; "Professore! Vorrei mostrarle una cosa:
questo è un Simec (20). E' una moneta di proprietà del portatore, a
differenza di quelle stampate dai banchieri privati".
"E qual 'è la differenza ?" RP.
"Come qualè la
differenza? ... all'atto della emissione di questa moneta nessuno si
indebita, al contrario di ciò che succede con l'euro".
"Non capisco la differenza tra
i due sistemi" RP.
"Se il valore della
moneta non sta nell'oro - come lei sa benissimo la convertibilità è
stata abolita da 30 anni - allora sta nella sua accettazione da parte
dei cittadini. Questo vuol dire che la moneta va accreditata e non
addebitata all'atto dell'emissione, il valore siamo noi..."
"Non capisco proprio che
vantaggi ci sarebbero" RP.
"Ci si può
liberare dalla schiavitù del debito [risatine del Prodi e dei
portaborse]. Non sarebbe meglio che lo stato stampasse banconote invece
di indebitarsi facendole stampare ad aziende private come Banca
d'Italia, che è posseduta dai privati che dovrebbe controllare ? Poi
potrebbe distribuire questo denaro ai cittadini".
"Ma no... la quantità di moneta è controllata... dalla Banca
Centrale..." RP. (18)
Vediamo ora di capire il
motivo dell’incomprensione fra i due interlocutori.
La 4 risposte dell’attuale presidente del consiglio dei ministri
sottolineano che, secondo gli attuali paradigmi, non cambia nulla perché:
a) i Simec si creano
senza indebitarsi e con le sole spese tipografiche;
b) con gli euro
cartacei ci si indebita, ma gli interessi che si pagano vengono
restituiti allo Stato attraverso il “costo opportunità”;
a meno di qualche difformità, se tutto funzionasse correttamente,
effettivamente non ci sarebbero differenze.
Fatto quindi l’atto di
fede che tutti bilanci bancari (centrali e non centrali) siano corretti
(11) e che paghino tutti regolarmente le tasse e le imposte (19), la
domanda da fare al professore sarebbe: “perché il signoraggio
(interessi) relativo alle monete creditizie non viene fatto pervenire
allo Stato?”, oppure, in alternativa: “perché non ci
collochiamo in una economia monetaria pura (senza credito), in modo che
tutti gli interessi su TUTTE le monete “pubbliche” giungano allo
Stato?”.
Così facendo rimarremmo entro i confini dell’attuale paradigma
(moneta in cambio di debito - per paura dell'inflazione), ma NON
alimenteremmo l’attuale spirale perversa del debito.
Ovviamente il sistema finanziario dovrebbe trovare un nuovo equilibrio
perchè avrebbe molte meno entrate di oggi, ma non mi sembra questa una
argomentazione valida per NON farlo, lasciando inalterate nel contempo
le attuali condizioni al contorno.
Non è facilissimo fare i calcoli per stimare quanto ritornerebbe agli
italiani ogni anno se si prendesse questa via; la stima è assai elevata
(fra costo opportunità ed imposte, almeno 300 miliardi di euro
all’anno; 10 volte l’ultima finanziaria); più che sufficiente per
ridurre drasticamente l’imposizione fiscale oggi a nostro totale
carico.
A questo punto vien
da chiedersi cosa intendono i politici quando dicono: “pagare tutti
(le imposte) per pagare di meno”. Quel “tutti” non è proprio
CHIARO!
Concludendo, sia che si
prenda la strada dell’emissione monetaria diretta da parte dello Stato
senza indebitamento, sia che si rimanga entro i confini dell’attuale
paradigma (moneta in cambio di debito) è possibile pervenire ad una
Società degna di questo nome, nella quale gli Stati sarebbero TUTTI
quasi esclusivamente liberi dal debito. È solo una questione politica,
non tecnica.
E' quindi
corretto che la BC ponga al passivo le banconote in circolazione, perchè
pone corrispondentemente all'attivo dello Stato Patrimoniale una congrua
riserva, ma non è corretto che al popolo sovrano vengano sottratti gli
interessi sulle monete creditizie. Così come l'acqua che scorre nei
canali irrigui privati è "pubblica", la moneta creditizia
creata dai sistemi finanziari privati è "pubblica". Così
come la BC corrisponde il "costo opportunità" della moneta
circolante allo Stato (o della corrispondente riserva, che è la stessa
cosa), il costo opportunità della moneta creditizia creata dai sistemi
finanziari deve essere corrisposto allo Stato.
(1) http://it.wikipedia.org/wiki/Signoraggio
(2) http://www.signoraggio.com/pdf/signoraggio_rovelli2002.pdf
(3) http://www.unicreditbanca.it/ait/glossario/?idc=725
(4) http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/relann
(5) http://www.disinformazione.it/schiavidellebanche.htm
(6) http://www.maza.it/simec/ordinamento/ordin.monetario.htm
(7) http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=3614
(8) http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Signoraggio
(9) http://www.economiamc.org/repo/81/Wicksell.ppt
(10) http://www.disinformazione.it/divorzio_stato_bankitalia.htm
(11) http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=12026
(12) http://www.disinformazione.it/cesare.htm
(13) http://www.ecb.int/bc/faqbc/figures/html/index.it.html
(14)
http://www.signoraggio.com/signoraggio_abolirelafed.html
http://www.signoraggio.com/index_video.html
http://www.youtube.com/watch?v=u_nLoN0b_ZY
(15) http://www.disinformazione.it/camelot_crollata.htm
(16) http://www.movisol.org/soros1.htm
(17) http://www.univ.trieste.it/~podrecca/Appuntimacro/La_moneta.pdf
(18) in teleconferenza da Bruxelles ad un Convegno Nazionale della ACLI, disse: "Quando sento parlare di Europa dei banchieri mi viene da ridere. Se c'è una decisione politica è proprio quella di creare una moneta comune"
(19) http://www.effedieffe.com/rx.php?id=2197
"Possiamo
classificare i soggetti che non pagano o pagano meno tasse degli altri
in virtù di apposite Leggi come segue (il termine sarebbe evasione
fiscale, ma siccome in questo caso le imposte non si pagano per Legge,
non si può dire):
- il sistema politico;
- il sistema bancario;
- i grossi gruppi industriali"
(21) Oggi quel 4% dove va?
(22) "I creatori di moneta" – Gertrude M. Coogan – Edizioni di Ar – - pagg. 13, 15, 19, 41, 46, 130-135, 144-145, 151-153, 287.
(23) http://it.wikipedia.org/wiki/Guernsey - http://en.wikipedia.org/wiki/Guernsey
(24) teoria quantitativa della moneta di Irving Fisher, che espone la sua soluzione contro la finanza "creativa" nel suo "100% Money" - pag. 13 de "I creatori di moneta".
(25)
http://www.altalex.com/index.php?idnot=36463
http://www.altalex.com/index.php?idnot=37581