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Signoraggio
27
luglio 2005: 311° anniversario del Signoraggio
di Marco Saba
– CSM
http://www.centrostudimonetari.org
Il signoraggio consiste nella differenza
tra il semplice costo di stampa delle banconote ed il loro presunto
valore indicato sulla facciata, il valore nominale. Il prossimo 27
luglio, ricorre il trecentoundecimo anniversario dell'apertura della
Banca d'Inghilterra, fondata nel 1694, inauguratrice del signoraggio
sulle banconote, modello sul quale sono state formate le altre banche
centrali occidentali come
la Federal Reserve
e
la Banca
d'Italia. Quest'ultima è una società per azioni che, da quando è
nata, non ne ha fatta una giusta. A parte il nome fuorviante, sempreché
l'Italia anch'essa non sia "privata", stiamo parlando del
falso in bilancio. Il signoraggio viene ripartito dalla Banca Centrale
Europea tra le banche che ne sono socie, in percentuale alla loro
partecipazione al suo capitale. Regno Unito, Svezia e Danimarca -
continuando ad utilizzare una moneta nazionale su cui prendono il 100%
del signoraggio - pescano pure nel signoraggio dell'euro. Proprio alla
banca inglese paghiamo il 16% del signoraggio sull'euro - una specie di
tassa privata che
la Banca
fa sparire falsificando il bilancio, mettendolo al passivo quando
dovrebbe metterlo all'attivo. Contabilmente fanno come il proprietario
di un casinò che mettesse al passivo non il semplice costo di
produzione delle fiches - uso il plurale francese per evitare divertenti
fraintesi - ma il loro valore nominale.
Per questo
la Polizia Europea
Antifrode OLAF ha recentemente aperto il fascicolo OF/2005/0166 su
nostra segnalazione. Anche
la Corte
dei Conti ha aperto un fascicolo sulla vicenda. Anzi, mi dicono, due
fascicoli. Nel 2002, la truffa del signoraggio privato valeva settemila
miliardi di euro. Il danno per ogni cittadino italiano, giovane, anziano
oppure carabiniere, è di circa 1,3 milioni di euro a testa. La
bancarotta fraudolenta della Banca centrale è tanto più grave poiché
il diritto fallimentare commisura tale gravità alla quantità delle
persone offese. Ricordiamo cosa diceva il generale Dalla Chiesa: "Cherchez
l'argent!" Il Trattato di Maastricht, stipulato non a caso a
cavallo delle stragi Falcone e Borsellino, nulla dice a proposito del
signoraggio, ma riservava alla privata BCE il diritto esclusivo di
autorizzare l'emissione monetaria. E' opportuno far rilevare che la
sovranità monetaria/economica è imprescindibile dalla sovranità in
generale, e che essa non può essere né venduta né ceduta in alcun
modo: altrimenti si tratta di alto tradimento.
E' curioso far rilevare che questo è l'unico reato per il
quale si può procedere, volendo, contro il Presidente della Repubblica.
Non vogliamo arrivare a tanto, ma qui qualcuno è fuggito con la cassa -
e insiste. Se, d'altra parte, il falso in bilancio non commuove più
nessuno, possiamo mettere l'intera vicenda sotto l'ottica della tutela
dell'ordine democratico: i banchieri centrali vanno considerati
anarchici e insurrezionalisti. Infatti, le strutture delle banche
centrali, per disegno, sono completamente sottratte al controllo delle
istituzioni democratiche - proprio come certe associazioni mafiose.
Addirittura sono riuscite ad abusare dell'istituto del segreto di Stato,
per nascondere le loro malefatte. Ma se il signoraggio è un'abuso
dell'ignoranza popolare, visto che come argomento viene in pratica
tenuto segreto, si tratta pure di uno strumento potentemente eversivo in
una società, come la nostra, dove i soldi sono potere. Dove, rubando
tutto il valore della moneta all'atto dell'emissione, se ne può
disporre per comprare candidati, elezioni, amministratori, oppure per
partecipare a quell'orgia chiamata privatizzazione, mettendo in atto,
attraverso gli amici degli amici, una sapiente azione di riciclaggio
della refurtiva monetaria.
In passato lo Stato si difendeva un poco emettendo
direttamente dei "Biglietti di Stato a corso legale", ma la
pratica venne misteriosamente dismessa agli inizi degli anni 1980. Perché?
Non è quindi un caso che i due recenti referendum sulla costituzione
europea abbiano bocciato la congiura: difatti
la Carta Europea
niente dice sulla questione della sovranità monetaria, quasi come se
fosse meglio "al cittadino non far sapere...". Siamo di fronte
ad una élite criminale, criminogena ed ineletta, quella degli
amministratori delle banche centrali, il cui motto è: "Con Francia
o con Spagna purché se magna!" Mi auguro che i 2.000 carabinieri,
distaccati presso
la Banca
d'Italia, ci rimangano ancora un poco: potrebbero presto servirci per
davvero! Probabilmente, recuperato il maltolto, finalmente la macchina
della Grazia e della Giustizia potrebbe recuperare quei mezzi che da
sempre scarseggiano. Basta che quella macchina non venga costruita in
una fabbrica dei soliti signori del signoraggio. Abbasso il servaggio!
Viva la democrazia e viva l'Italia: quella pubblica e del popolo
sovrano, però
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