Siamo tutti in pericolo?
di Roberto De Bortoli 
O/E/A Osservatorio Etico Ambientale

Siamo tutti in Pericolo?
E se i terroristi avessero già il materiale per fare le bombe sporche? E se questo materiale se lo fossero procurato dopo l'ultima guerra in Bosnia?
Quali potrebbero essere gli obiettivi?
Da più parti si segnala la possibilità che ne abbiano più di una e c'è chi pensa come i servizi israeliani  che
siano entrati in possesso di circa 43 valigette nucleari (1), altri dei servizi spagnoli  sospettano che siano in
possesso di 3 valigette (2),  altri che ipotizzano la possibilità che siano in possesso non tanto delle 100 valige
nucleari perse dalla Russia denunciate all'opinione pubblica internazionale dal generale Lebed (3) ma di bombe
sporche o "Dirty Bomb" quindi di ordigni  non propriamente nucleari come le valigette nucleari tattiche capaci
di devastare 3 miglia ma di ordigni capaci di espandere la radioattività in ogni direzione per parecchi isolati
dal punto della loro deflagrazione (4). 
Se così fosse ed è probabile dove il terrorismo internazionale si è procurato questo materiale? Sicuramente diverso materiale potrebbe essere stato procurato attraverso il florido contrabbando di materiale
radioattivo che si è generato dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica, un contrabbando che passa per i
Balcani  e la Turchia (5), basti pensare che nel solo 98 in Turchia vi furono 18 arresti per contrabbando
di materiale nucleare, e dal 1993, ci sono stati 550 avvenimenti segnalati di traffico illegale in materiali
nucleari dall' ex-Unione Sovietica. (e quelli che non sono stati rintracciati?)
Nel 1998, il servizio di sicurezza federale russo ha colto sul fatto degli operai degli stabilimenti che si stavano
appropriando di 18,5 chilogrammi di materia fissile da un laboratorio delle armi nelle montagne degli Urali. La
quantità era sufficiente per una bomba.
" Il furto interno" commesso dal personale che lavora all'interno di queste strutture e quello più grave, da un
po' di tempo i materiali sono chiusi sotto chiave ed i sistemi di sicurezza dei luoghi in cui risiede il materiale
nucleare sono attrezzati per impedire l'uscita di questi materiali e l'entrata degli  sconosciuti, che comperano
alcuni operai per fare questo tipo di furti. Parecchi avvenimenti sono stati segnalati da allora, compreso il
furto in aprile 2000 d'un chilogrammo di HEU, sotto forma di  palline da un reattore autofertilizzante a
neutroni veloci nella Repubblica della Georgia.
La maggioranza di questi avvenimenti ha coinvolto materiali che non potrebbero essere usati per costruire una
bomba nucleare, ma circa 16 hanno coinvolto  materiali utilizzati per il confezionamento di armamenti nucleari.
L' avvenimento  più ampiamente divulgato è avvenuto nel 1994, quando un laboratorio tedesco è
riuscito ad identificare 363 grammi di plutonio arrivato tramite il contrabbando da una riserva russa.
Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica moltissimi depositi di combustibile nucleare furono lasciati a se
stessi senza alcun sorveglianza per mancanza di fondi, (costava troppo pagare i guardiani) gli arresti per
contrabbando nucleare non si contano più, anche la C.I.A. ha pubblicato una lista degli arresti su internet che
però è aggiornata fino al 96. 
Queste Dirty Bomb secondo diversi studiosi e ricercatori possono essere realizzate  con vari materiali (ved.
intervista al fisico Eaco Cogliani), le più letali sono sicuramente quelle al Plutonio che nel momento dell'esplosione liberano queste microparticelle velenosissime e la morte è quasi istantanea non tanto per la
radioattività quanto al fatto che è il veleno più potente inventato dall'uomo (l'anti-vita).
E se queste Bombe fossero già in America ed in Europa?
Alcuni ricercatori che abbiamo contattato ci hanno confermato che attraverso  le apparecchiature radiometriche dislocate sui confini  si possono rintracciate solo le sorgenti radioattive Gamma e Beta e pertanto il plutonio o l'uranio impoverito (u238) sono difficilmente individuabili in quanto alfa-emettitori.
Quindi potrebbero essere gia entrate nel nostro territorio "bombe sporche" grandi come palle da biliardo
per rendersi conto e vedere in modo chiaro il problema nelle sue dimensioni nel caso del u238,   8kg sono
approssimativamente un cilindro di 20 cm x 7,5 di diametro, quindi un cilindro che sta in una mano.
Quello che è più assurdo ma una eventualità da non scartare è che determinati gruppi potrebbero
essersi procurati molto materiale dai campi di battaglia in  Irak, Bosnia e Somalia, visto che per
decontaminare un territorio ci vuole molto tempo, alcuni potrebbero avere preso il materiale (in cui vi
è una percentuale di u235 e u236 e plutonio) per poi riutilizzarlo contro il loro nemico sul suo
territorio. 
Quali potrebbero essere gli obiettivi?
Gli obiettivi strategici possono essere molteplici:
-alcuni a sfondo religioso come il vaticano (intervista alla C.I.A.) o alle sinagoghe (6),
-altri di tipo militare, visto che la guerra è stata innescata dal "grande satana" (come lo chiamano loro) e con le
stesse armi con cui sono stati colpiti potrebbero colpire, quindi potrebbero essere a rischi le basi americano o
N.A.T.O. sul territorio Italiano,
-altri di tipo civile i cosiddetti punti "Indifesi"  come centrali nucleari, aeroporti (7),  stazioni dei treni,  in modo
tale da colpire la popolazione per gettarla nel panico più totale.

Roberto De Bortoli
O/E/A
http://fly.to/oea

Fonti:
1- Valigette Nucleari (Moscow Times, Sept 10, 1997)
2- GQ Mensile di novembre intervista a Nino Arconte e a EL LOBO
3- Il caso" Lebed "
4- Intervista al Fisico Eaco Cogliani
5- Arresti in Turchia doc. C.N.S.
6- La Repubblica 18/11/2001
7- Messaggero Veneto 01/12/2001


www.disinformazione.it