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        psicofarmaci
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        malasanità
Siamo
        tutti drogati e nessuno lo dice
        Marcello
        Pamio 
E’ risaputo che le
        droghe pervadono tutta la nostra società e il loro abuso è dilagante.
        Le autorità dovrebbero vigilare sulla salute pubblica e invece non solo
        si girano dall’altra parte incuranti del problema, ma ci speculano
        sopra guadagnando cifre da capogiro.
        Ma di cosa stiamo parlando? 
        Questo non è il
        classico articolo sulle droghe tradizionali: cocaina, eroina, hashish,
        marijuana, ecc., ma sulle droghe che inconsapevolmente assumiamo ogni
        giorno, tutti quanti, che ci piaccia o non ci piaccia! 
        Se pensate che il fenomeno non vi tocchi, leggete con molta attenzione!
Le droghe affascinano
        perché alterano la nostra percezione, la capacità di vedere e
        sperimentare il mondo. Vi sono vari modi per ottenere più o meno lo
        stesso effetto: cantare, ballare, digiunare, ridere, meditare, leggere,
        fantasticare, ecc. 
        Ma la droga è certamente molto più rapida, veloce e…proibita.
Dall’alba dei tempi
        l’uomo cerca e sperimenta sostanze psicotrope con le motivazioni più
        variegate, eccone qualcuna: 
        -     
        Espandere
        la propria coscienza per vedere il mondo con occhi diversi;
        -     
        Pratiche
        di tipo religioso: la marijuana e molte piante allucinogene vengono
        usate in India e da altre popolazioni indigene;
        -     
        Per
        curare malattie: oppio, cocaina, morfina marijuana e alcol sono stati i
        pilastri della medicina ottocentesca e venivano usati per qualunque
        cosa, dai dolori mestruali all’epilessia. Alla fine dell’Ottocento
        la cocaina veniva pubblicizzata come medicina miracolosa mentre il vino
        alla coca fu il farmaco più prescritto in assoluto;
        -     
        Stimolare
        la creatività: Charles Baudelaire usava hashish e oppio, il collega
        Alexandre Dumas si univa a lui negli esperimenti con l’hashish. Lo
        scrittore americano Edgar Allan Poe faceva uso di oppiacei e parte della
        sua bizzarria descrittiva, derivava proprio da esperienze con la droga.
        I primi scritti di Sigmund Freud furono ispirati dalla cocaina, e lui
        stesso ne incoraggiò il consumo;
        -     
        Fuggire
        dalla noia, disperazione e migliorare l’interazione sociale;
        -     
        Fuggire
        dal mondo e dai problemi quotidiani, isolandosi artificialmente.
        - ...
DROGHE
        ENDOGENE
        Il corpo umano,
        soprattutto nel cervello e in certe ghiandole, produce potenti sostanze
        chimiche che hanno effetto sull’umore, pensieri e azioni: le endorfine.
        Le endorfine sono sostanze
        stupefacenti che causano molti effetti tipici degli oppiacei, tra cui
        euforia, stato di benessere e riduzione del dolore.
        L’essere umano oltre a queste droghe oppiacee, genera anche i propri stimolanti
        (adrenalina o noradrenalina) e i propri sedativi
        (serotonina e GABA), questi ultimi in grado di rallentare la
        trasmissione nel sistema nervoso centrale (SNC).
        Probabilmente siamo anche in grado di produrre i propri psichedelici,
        come per esempio la D.M.T. (dimetiltriptamina), poiché è stato
        dimostrato che la ghiandola pineale, secerne ormoni con una struttura
        molecolare molto simile. 
        In pratica, non ci facciamo mancare nulla: eccitanti, stimolanti,
        psichedelici e sedativi!
        Adesso, dopo questa certamente incompleta introduzione, osserviamo da
        vicino le droghe che tutti noi usiamo inconsapevolmente ogni giorno.
        Droghe che agendo nel cervello possono avere degli effetti dirompenti
        sul comportamento e sul nostro modo di pensare.
STIMOLANTI
        La famiglia degli
        stimolanti, lo dice il nome stesso: stimolano, fanno sentire più vigili
        ed energici, eccitano in pratica il SNC.
        I nervi comunicano tra loro mediante impulsi elettrochimici. Un impulso
        è una vera e propria scarica elettrica che si muove velocissima lungo
        la fibra di un neurone. Tale fibra può terminare in un muscolo, una
        ghiandola o in un altro neurone, ma c’è sempre un minuscolo spazio
        tra la fine della fibra nervosa e la cellula seguente. 
        Per riempire questo spazio, la fibra rilascia piccole quantità di
        sostanze chimiche (neurotrasmettitori) che influiscono nella cellula che
        segue.
        Alcuni neurotrasmettitori sono forti stimolanti, che inducono le cellule
        muscolari a contrarsi, le ghiandole a secernere e altri neuroni a
        rilasciare scariche elettriche. 
        Il più comune neurotrasmettitore stimolante è la noradrenalina
        o norepinefrina.
        In pratica gli stimolanti agiscono così: fanno rilasciare alle fibre la
        noradrenalina oppure altri
        neurotrasmettitori che eccitano il sistema.
        Pertanto l’effetto stimolante che percepiamo nel corpo è il semplice
        risultato dell’energia chimica del corpo che va ad agire nel sistema
        nervoso. Lo stimolante induce l’organismo a consumare questa energia
        prima e in maggiore quantità rispetto alla norma. Questo è il motivo
        per cui dopo l’effetto stimolante (illusorio e apparente), si è molto
        più stanchi e scarichi di prima e servono altri stimolanti per tirarsi
        su, in un circolo vizioso perverso e deleterio!
Zucchero
        à Mentre il nostro corredo genetico si
        è sviluppato in un contesto nutrizionale in cui si consumava (nel
        Paleolitico) procapite solo 2 kg all’anno sottoforma di miele, siamo
        passati a 5 kg di zucchero nel 1830 per giungere a 70 kg alla fine del
        secolo scorso! 
        Lo zucchero bianco
        è una sostanza innaturale tra le più tossiche in commercio. Basta
        sapere che viene prodotto con latte di calce (che provoca la distruzione
        di tutte le sostanze organiche utili: proteine, enzimi, sali, ecc.), poi
        trattato con acido solforoso per eliminare il colore scuro, poi subisce
        altri processi, dove viene filtrato, decolorato, centrifugato, per
        venire alla fine colorato con blu
        oltremare e blu idantrene (proveniente dal catrame, quindi cancerogeno).
        La polvere bianca
        che si ottiene è sterile, completamente
        morta e
        dentro il nostro corpo per essere assimilata e digerita, sottrae
        vitamine e minerali (calcio da ossa e denti:
        osteoporosi e carie) per ricostruire almeno in parte
        quell’armonia di elementi distrutti dalla raffinazione.
        Questo processo acidifica il terreno biologico.
        Una recente ricerca
        condotta da Bart Hoebel del Princeton Neuroscience Institute, ha
        scoperto che lo zucchero crea una vera e propria dipendenza e sintomi
        di astinenza simili a quelli provocati 
        da altre droghe.
        Nel cervello, quando si assume zucchero, avvengono dei cambiamenti neurochimici che fanno aumentare la dopamina,
        e questa è la ragione per cui quando si viene privati improvvisamente
        della dose zuccherina giornaliera, si genera una vera e propria crisi di astinenza.
        Prima crea una
        stimolazione e poi c’è la fase depressiva che crea stati di
        irritabilità.
        Questo è causato 
        dal rapidissimo assorbimento dello zucchero nel sangue che fa
        salire la glicemia, e costringe il pancreas a secernere insulina.
        Tale ormone fa scendere bruscamente la glicemia (malessere, sudorazione,
        irritabilità, debolezza) con bisogno di mangiare ancora zuccheri per
        sentirsi meglio.
        Ma non finisce qua. 
        Il biologo tedesco Otto
        Heinrich Warburg è stato insignito il Premio Nobel per la medicina per
        aver scoperto che il metabolismo dei tumori maligni dipende in gran
        parte dal loro consumo di glucosio (forma che assume lo zucchero una
        volta digerito, metabolizzato).
        Ingerendo infatti zucchero o farine raffinate (pasta, pane, biscotti,
        grissini, ecc.), si alza il tasso di glucosio (aumenta la glicemia) nel
        sangue e l’organismo libera oltre all’insulina, come abbiamo visto,
        l’I.G.F. una molecola con proprietà che stimolano la crescita
        cellulare.
        In
        parole povere lo zucchero è la benzina dei tumori.
Caffè
        à La caffeina
        è lo stimolante naturale più diffuso e si trova in molte piante. 
        Il caffè sarebbe stato
        scoperto dai nomadi etiopi che avevano notato come i propri animali
        domestici diventavano più vivaci dopo aver mangiato il frutto degli
        alberi del caffè. Quando provarono a mangiarne i semi, diventarono
        tutti più briosi, ma alla fine, impararono a ricavare una bevanda dai
        semi tostati.
        All’epoca però il caffè veniva usato solo nelle cerimonie e riti
        religiosi. Si incontravano una notte alla settimana, bevevano grandi
        quantità di caffè e rimanevano svegli a pregare e salmodiare. 
        Il caffè è un forte stimolante: irrita le mucose dello stomaco e
        vescica (che secernono poi muco per difendersi), procura cattive
        digestioni gastrointestinali e impedisce una corretta assimilazione dei
        principi nutrizionali. E’ uno dei principali distruttori di batteri
        acidofili nell’intestino, con tutte le conseguenze del caso, e nemico
        numero uno per reni e fegato.
        Negli Stati Uniti, dove se ne consumano grandi quantità non è un caso
        che le marche di antiacidi è pari a quello delle marche del caffè.
        Nella nostra società la dipendenza dal caffè è fortissima: molti
        consumatori non riescono a pensare con chiarezza al mattino e nemmeno
        andare in bagno senza la dose quotidiana. Soffrono veri e propri sintomi
        di astinenza se smettono di prenderlo. La reazione di astinenza comincia
        24-36 ore dopo l’ultimo caffè, e i sintomi sono mal di testa, nausea,
        irritabilità, apatia e vomito. Per fortuna i sintomi durano da 36 a 72
        ore, ma scompaiono rapidamente.
        Johann Sebastian Bach ne era assuefatto, non a caso magnificò la
        bevanda con la “Cantata del caffè”. Lo scrittore francese Honoré
        de Balzac, non riusciva a lavorare senza bere una specie di brodaglia
        densa che gli procurava dolori e crampi allo stomaco.
Thé
        à Il thé non è irritante quanto il
        caffè ma è sempre un potente stimolante. 
        Il suo principio attivo
        si chiama teofillina, e tra
        gli effetti nell’organismo, quando lo si beve in quantità, vi è
        nervosismo, agitazione e insonnia. 
        Essendo un eccitante, vale la stessa cosa appena vista per il caffè.
Cola
        à La cola è un seme o noce
        dell’albero della cola che contiene caffeina.
        Il loro gusto è molto amaro, ed è per questo che in commercio la cola
        viene addizionata di zucchero. 
        La deleteria
        combinazione zucchero/caffeina,
        nelle bibite analcoliche gassate, è particolarmente capace di dare
        assuefazione e questo i produttori lo sanno molto bene.
        I genitori per tanto dovrebbero sapere che tali bibite sono droghe
        velenose capaci di influire sulla salute fisica e lo stato d’animo.
Guaranà
        à Il guaranà è ricavato dai semi di
        un arbusto della giungla brasiliana. 
        Contiene più caffeina del caffè e viene usata per produrre bevande gassate
        oppure integratori stimolanti. 
Mate
        à In Argentina la bibita alla caffeina più diffusa è il Mate, ricavato dalle foglie
        dell’ilice. 
Cioccolato
        à Una delle più note fonti di caffeina è il cioccolato, anch’esso ricavato dai semi di un
        albero. Il cioccolato contiene molto grasso ed è così amaro che deve
        essere mescolato con tanto zucchero per renderlo gradevole al palato.
        Oltre alla caffeina,
        contiene teobromina
        (alcaloide), sostanza affine e con effetti eccitanti analoghi. Vale lo
        stesso discorso per il caffè con l’aggravante che il cioccolato ha un
        altro alcaloide e viene zuccherato.
Tabacco
        à Il tabacco è una delle piante
        stimolanti più potenti che si conoscano e la nicotina, il suo principio
        attivo, una delle droghe più tossiche in assoluto. 
        Un normale sigaro
        contiene una quantità di nicotina
        sufficiente a uccidere parecchie persone (il tabacco che brucia ne
        distrugge gran parte).
        La nicotina è talmente forte
        e pericolosa che l’organismo umano sviluppa rapidamente una certa
        tolleranza per proteggersi.
        Sotto forma di sigarette, il tabacco è una delle droghe che in assoluto
        provoca più assuefazione: è pari al crack! Sembra incredibile, ma è
        più difficile liberarsi dell’abitudine di fumare sigarette che
        smettere di assumere eroina o alcol.
        Inalato a fondo, il fumo porta nicotina
        concentrata ai centri vitale cerebrali in pochi secondi, più
        velocemente di quanto impieghi l’eroina iniettata. Questo spiega perché
        fumare provoca un’assuefazione così rapida.
        Per tutto il Novecento le autorità incoraggiavano l’uso di questa
        droga, con il pretesto che favoriva la concentrazione e il rilassamento.
        Negli anni Cinquanta non era strano vedere i medici pubblicizzare
        particolari marche capaci di dare “sollievo alla gola”.
        Verso la fine del secolo scorso, la posizione della società cambiò nei
        riguardi del tabacco.
        Oggi, nonostante siano risaputi tutti i pericoli, i governi del mondo,
        dal commercio di questa droga tremenda ci guadagnano moltissimi miliardi
        ogni anno, addirittura quello degli Stati Uniti sostiene l’industria
        del tabacco con fondi pubblici!
Latticini
        à Dentro
        di noi sono attive delle droghe derivate dall'oppio e l'eroina: le
        endorfine! 
        Nel 1979 venne isolata nel latte vaccino una sostanza oppioide: la ß
        caseomorfina prodotta dalla lisi della ß-caseina del latte.
        Successivamente sono state determinate anche altre caseomorfine, tutte
        peptidi costituiti da sette aminoacidi.
        Alcune caseomorfine di origine bovina hanno
        un'azione analgesica superiore a quella
        della stessa morfina. Le caseomorfine provenienti dal latte di vacca
        sono più attive di quelle provenienti dal latte umano. Negli idrolisati
        del glutine, proteina presente in alcuni cereali, sono presenti le exorfine
        (o gliadorfine), peptidi con azione simile a quella degli oppioidi. 
        Si ritiene che le endorfine alimentari possono agire in individui
        suscettibili direttamente od indirettamente a livello cerebrale causando
        od incrementando sintomi psichici preesistenti. 
        E’ noto che i neurotrasmettitori vengono sintetizzati dalle cellule
        nervose in modo dipendente dalla composizione del sangue e quindi
        dell' alimentazione. (1)
        Il neurotrasmettitore serotonina, deriva dall'aminoacido triptofano
        (contenuto soprattutto nelle proteine di origine animale). 
        La conversione del triptofano è la seguente: Triptofano -->
        5-idrossitriptofano --> Serotonina --> Melatonina 
        La serotonina è anche il precursore della
        melatonina, ormone prodotto dall’epifisi con funzioni di regolazione
        dei ritmi sonno veglia. Un eccesso di melatonina provoca sonnolenza e
        depressione psico-fisica! Quindi le conseguenze di una dieta ricca di
        triptofano può indurre depressione negli esseri umani sani. (2) 
Cereali
        à
        Nell’uomo
        vi è una insufficiente produzione dell’enzima
        Dipeptidilpeptidiasi-IV
        (DPP-IV)
        che serve a digerire la proteina dei cereali (glutine)
        e
        quella dei latticini (caseina),
        per
        cui si formano molecole dette exorfine,
        che
        se assorbite dalla mucosa intestinale hanno un effetto endorfino
        simile. 
        L’enzima DPP-IV degrada solo alcuni peptidi e viene neutralizzato da metalli
        pesanti come il mercurio, organofosfati, cadmio, fluoro
        (dentifrici e acqua), piombo e zinco.
        Questa
        carenza enzimatica porta
        all’incompleta digestione delle proteine (Caseina,
        Glutine)
        con formazione
        di “peptidi
        anomali”
        che producono: 
        -     
        Nel
        sangue una risposta anormale del sistema immunitario. Questi peptidi però
        sono molto simili alla mucosa dell’intestino, per cui scatenano
        malattie autoimmuni.
        -     
        Attraversando
        la mucosa vanno ad occupare i
        siti recettoriali propri delle endorfine. La loro sequenza
        aminoacidica (gluteomorfina e caseomorfina) è simile a
        quella degli oppiacei e possono aumentare la soglia del dolore,
        alterare comportamento e percezione… 
        
        I cereali con glutine un po' meno colloso: Farro, Kamut, Grano duro
        antico (tipo Senatore Cappelli).
        I cereali totalmente privi di glutine sono: Riso, Mais, Miglio. Altre
        fonti di carboidrati privi di glutine: Tapioca, Grano Saraceno,
        Quinoa, Amaranto, Dattero.
        In grassetto i cereali e/o carboidrati da preferire.
SEDATIVI
        A differenza degli
        stimolanti, i sedativi sono sostanze che abbassano il livello di energia
        del sistema nervoso, riducendo la sensibilità alla stimolazione esterna
        e a dosi elevate inducono il sonno
Alcol
        à L’alcol è la sostanza psicotropa
        più diffusa al mondo e utilizzata ogni giorno da milioni di persone.
        Forse è anche la più antica droga nota all’essere umano.
        Una volta entrato
        nell’organismo, l’alcol viene assorbito con grande rapidità
        dall’apparato digerente, entra nel flusso sanguigno e raggiunge il
        cervello, dove influenza stati d’animo e comportamenti. L’organismo
        deve lavorare duramente per eliminare l’alcol: ne brucia una parte
        come combustibile (fegato) e ne espelle una immutata sotto forma di
        respiro (polmoni) e urine (reni). Quindi i principali organi emuntori
        del corpo vengono sfibrati per espellere l’alcol, ma quello che ne
        risente di più è il fegato che a lungo andare diventa sempre più
        gonfio e pieno di grasso (steatosi), perdendo molte delle sue funzioni
        metaboliche importantissime.
        Il senso di calore prodotto dall’alcol è ingannevole: è dovuto
        all’aumento del flusso sanguigno verso la pelle e questo permette al
        calore di disperdersi nell’aria, raffreddando pericolosamente il
        corpo.
        L’alcol, tra le altre cose, è un fortissimo diuretico: aumenta la
        quantità di urina, e questo è un segnale inequivocabile che si stanno
        sforzando le reni per espellere il veleno, facendo perdere acqua al
        corpo e sfibrando tali organi fondamentali. Grandi bevute possono
        provocare forti disidratazioni dei tessuti.
        Fuori da ogni discussione che l’alcol sia la più tossica delle droghe
        esaminate, pur tuttavia, è la nostra stessa società ad aver fatto
        dell’alcol la propria droga di prima scelta, grazie anche al fatto che
        i governi, come nel caso del tabacco, ci guadagnano cifre spropositate. 
        Nessuno ha interesse ad educare le persone del pericolo di questi veleni
        tossici e pericolosi.
DELIRANTI
        Il delirio è uno stato
        di disturbo mentale caratterizzato da confusione e disorientamento. Dosi
        eccessive della maggior parte delle sostanze psicotrope danno luogo a
        delirio in quanto tossiche per il cervello.
Solanacee
        à La famiglia delle piante solanacee
        comprende alcuni prodotti naturali molto diffusi: pomodori, peperoni,
        peperoncini, melanzane e patate. Ne fanno parte anche piante tossiche
        come il tabacco, e alcune piante magico-velenose come il giusquiamo,
        mandragola, stramonio e belladonna. 
        Le solanacee hanno un
        aspetto spaventoso: sono piante rigogliose, pelose con odori strani e
        fiori molto singolari.
        Tutte le parti di queste piante contengono scopolamina,
        una droga che provoca delirio e che è fortemente velenosa. La
        concentrazione più alta è nei semi, mentre le radici ne hanno meno,
        per cui sono le più sicure da consumare. Comunque sia, radici, semi,
        foglie e fiori possono essere mangiati, fumati, messi in infusione per
        ricavarne delle tisane allucinogene.
        Gli effetti mentali indotti sono: irrequietezza, disorientamento e
        delirio, comprese allucinazioni anche intense e vivide.
        La capacità della scopolamina di scollegare, chi le assume, dalla realtà ordinaria,
        spiega la loro diffusione in alcuni ambienti poco raccomandabili…
        La farmacologia utilizza ancora oggi la scopolamina
        come farmaco: è venduta come sonnifero da banco o sottoforma di
        compresse per il raffreddore e allergie, per asciugare il naso che cola.
        Attenzione con questo non si vuole affermare che è pericoloso mangiare
        patate o pomodori o melanzane! Questi frutti della terra, se mangiati
        nelle corrette combinazioni e sequenze apportano principi nutrizionali
        importanti. Le patate, in particolar modo (gli amidi più veloci da
        digerire), andrebbero cotte al forno con la buccia e mangiate da sole 
Noce
        moscata  à La noce moscata è il seme,
        ricoperto da un involucro esterno detto macis,
        di una pianta tropicale. Contiene una droga detta miristicina
        che nell’organismo può essere trasformata in uno degli allucinogeni
        analoghi alle anfetamine.
        Sia la noce moscata sia
        il macis, sono infatti utilizzati da tempo come sostanze psicotrope.
FARMACI
        DA BANCO 
        Dopo aver elencato le
        sostanze chimiche naturali, contenute in alcuni alimenti e/o piante, che
        vanno ad interagire con il SNC, è doveroso aggiungere un capitolo sui
        farmaci da banco. 
        Moltissimi prodotti in vendita, considerati innocui anche dagli stessi
        medici prescriventi, e usati da milioni di persone ogni giorno per
        svariati problemi di salute, interagiscono pericolosamente con il nostro
        SNC. Sono informazioni utili da sapere, per evitare gratuiti squilibri
        mentali, soprattutto nel caso di bambini.
Antistaminici
        à Le allergie sono in costante aumento
        nella nostra società e non a caso gli antistaminici sono tra i farmaci
        più consumati in assoluto. 
        Quello che però
        c’interessa è che stranamente il nostro SNC è molto sensibile a
        questi farmaci.
        Alcune reazioni allergiche sono mediate da una sostanza endogena, cioè
        prodotta dal corpo, ce si chiama istamina.
        I farmaci, nel tentativo di eliminare i sintomi delle allergie, bloccano
        l’azione della istamina, cioè bloccano il lavoro importante che sta
        compiendo la Natura. Ecco perché con gli antistaminici non si curerà
        mai nessuna allergia!
        In compenso, gli antistaminici provocano delle profonde alterazioni
        dello stato d’animo, rendono depressi, acidi, apatici e incapaci di
        ragionare in modo chiaro. Offuscano il pensiero.
        Sono sostanze psicotrope! 
        Questo è il motivo per cui alcuni antistaminici, come per esempio la Piribenzamina,
        vengono utilizzati da tossicodipendenti per sballarsi.
        Viene venduto anche il Nopron, detto “sciroppo
        della mamma manager”, e dato da pediatri inconsapevoli per far
        dormire bambini piccolissimi. 
        L’uso di questa droga (ipnotico) è molto diffusa nei bambini piccoli
        che piangono di notte e/o che piangono dopo, per esempio, la poppata di
        latte vaccino. Il latte vaccino è una delle sostanze più intolleranti
        che esistano, e i piccini, spesso e volentieri, piangono proprio per
        l’azione tossica che ha a livello intestinale.
        Noi adulti cosa facciamo? Li droghiamo con un ipnotico, con tutti le
        conseguenze e i danni che possiamo solo lontanamente immaginare.
Cortisonici,
        corticosteroidi  à Le ghiandole surrenali, oltre
        all’adrenalina scernono dei corticosteroidi
        (cortisone e affini).
        Sono universalmente
        usati per ridurre le infiammazioni, le reazioni allergiche e le eruzioni
        cutanee.
        Come ogni farmaco, anche i cortisonici,
        anche a dosi modeste, possono sconvolgere in modo drastico
        l’equilibrio chimico dell’organismo e dare luogo a tossicità, fino
        al decesso.
        Arrestano la produzione da parte del corpo di steroidi naturali, e le
        conseguenze possono essere: aumento di suscettibilità, stress e
        infezione.
        Questi farmaci, inoltre, possono dar luogo a euforia estrema, simile
        alla psicosi maniaco-depressiva, e un loro uso prolungato può
        trasformare tale euforia in profonda depressione.
        Gli steroidi possono rendere psicotici alcuni individui e fare venire
        manie suicide.
Sciroppi
        per la tosse à Alcuni sciroppi per la tosse non
        contengono alcuna sostanza psicotropa, altri invece noti sedativi come
        alcol e cloroformio, stimolanti come pseudoefedrina,
        antistaminici o derivati oppiacei.
        Il principale sedativo
        da banco per la tosse contiene destrometorfano,
        un parente della codeina che calma il nucleo della tosse, senza andare a
        curare l’origine della stessa.
        I consumatori drogati, ne assumono grandi quantità per ottenere uno
        stato da zombie chiamato dexing o robotripping. 
Broncodilatatori
        à Sono farmaci che aprono le vie aeree
        nell’apparato respiratorio e agiscono stimolando il sistema nervoso
        simpatico, che regola le pareti muscolari dei tubi bronchiali. La
        conseguenza, oltre all’effetto voluto, è che provocano eccitazione,
        irrequietezza, ansia e insonnia.
        Creano molta dipendenza,
        quando l’effetto di una dose svanisce, la costrizione bronchiale
        aumenta rendendo necessarie altre dosi, e via così in un circolo
        deleterio.
        Uno dei farmaci più ampiamente prescritto, la teofillina,
        viene tenuto sotto attento esame come possibile causa di comportamenti
        violenti e singolari. La teofillina
        è il principio attivo del thé ed è un parente stretto della caffeina.
Decongestionali
        nasali  à Uno degli effetti degli stimolanti
        è quello di contrarre i vasi sanguigni nel naso e nei seni. Tale
        costrizione restringe i tessuti, consentendo all’aria di passare
        meglio. 
        Tale effetto è
        ovviamente momentaneo, e quando svanisce viene seguito da una reazione
        opposta detta “rimbalzo”, nella quale i seni sono più chiusi di
        prima. Il meccanismo di forte dipendenza dipende dalla natura temporanea
        del sollievo che danno, se si continua ad usarli per far fronte al
        “ribalzo” che segue alla dose iniziale, in breve non si riuscirà più
        a respirare senza.
        Nel mercato sono disponibili forme decongestionanti orali contenenti la pseudoefedrina,
        parente stretto della efedrina stimolante.
LEGGI
        DELLA VITA
        Esistono alcune leggi
        immutabili in Natura che scandiscono la nostra esistenza. 
        Nel nostro caso due sono le Leggi che interessano.
        La “Legge
        della Forza”, afferma che tutta “la
        Forza usata, e quindi consumata, in ogni azione vitale o medica, è la
        Forza Vitale, e cioè, quella che proviene dall’interno
        dell’organismo e non dall’esterno”. 
        La “Legge
        del Doppio Effetto”, afferma invece che “l’effetto
        secondario sull’organismo vivente di qualsiasi atto, abitudine,
        indulgenza o agente, è l’esatto contrario del primo effetto”.
        Cosa significano queste fondamentali Leggi? 
        Da una parte si stabilisce che è la Forza Vitale organica ad agire e
        produrre l’Azione, dall’altra che l’effetto secondario di ogni
        sostanza è contrario al primo.
        Quindi quando assumiamo sostanze tossiche-velenose come caffè, thè,
        cioccolata, zucchero o altre droghe come fumo o farmaci, l’effetto
        immediato è l’eccitazione del sistema. 
        Questa eccitazione però non è dovuta alla droga in sé (caffeina,
        nicotina, teofillina, teobromina, ecc.), ma all’Energia o Forza Vitale
        che viene sequestrata dal corpo per espellere la tossina velenosa.
        Dopodiché si manifesta l’effetto secondario che è esattamente
        contrario: tutto il sistema prima eccitato, energico, si svuota e
        scarica. 
        A lungo andare, questo assurdo modus
        vivendi antinaturale, debilita fisicamente e psichicamente l’uomo
        di energia vitale.
Siamo
        drogati e non lo sappiamo
        All’appello mancano
        moltissime altre sostanze con effetti diretti sul SNC, ma certamente il
        materiale trattato è sufficiente per affermare che oggi una persona
        “normale”, con uno stile di vita “normale”, è un drogato!
        Ricordiamo che l’abuso di droga non è il consumo di una sostanza non
        accettata o illegale: drogarsi significa assumere qualunque sostanza che
        danneggia la salute fisica e/o mentale.
        Far crescere bambini con alimenti putrefattivi come le proteine animali,
        alimenti mortiferi come bevande gassate e alcoliche (eccito-deprimenti),
        zuccheri e cereali raffinati (eccito-deprimenti),
        caffè, thé (eccito-deprimenti),
        significa sviluppare adulti corrotti, drogati, dipendenti e soprattutto
        privi di energia vitale. Quindi predisposti alle malattie e al controllo
        mentale!
        Tutto questo ovviamente fa comodo al Sistema, a cui non dispiace aver a
        che fare con persone non libere e manipolabili. 
        Quindi non dobbiamo scandalizzarci se oggi i giovani abusano di alcol o
        altre sostanze deleterie per il corpo e la mente: noi adulti li abbiamo
        svezzati e fatti crescere con droghe non meno tossiche e pericolose per
        la salute!
Tratto dai seguenti
        libri:
        -     
        “Dal
        cioccolato alla morfina: tutto quello che dovete sapere sulle sostanze
        che alterano la mente”, Andrew Weil e Winifred Rosen, ed. Arcana
        -     
        “Anti-cancro:
        prevenire e combattere i tumori con le nostre difese naturali”,
        David Servan-Schreiber, ed. Sperling & Kupfer
        -     
        “Il
        Sistema Igienistico”, Herbert Shelton, ed. Manca
Nota
1)
        "Gli alimenti possono influenzare alcuni disturbi
        psicologici?", a cura del Prof. Buracchi Gabriele, www.psicos.org/ADHD2.html
        
        2) Idem