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Sette
anti-cancro, o stampa di Regime?
Marcello Pamio
– 26 ottobre 2007
Domenica
14 ottobre 2007 il quotidiano nazionale “Libero”
si è occupato finalmente di noi.
In che termini potete già immaginarlo dal titolo: “Il
ministero boccia la setta anti-cancro”.
Il merito va tutto al convegno che abbiamo organizzato
sulla “Libertà di scelta terapeutica” tenutosi a Padova il 7
ottobre scorso.
Il tema centrale dell’articolo (scaricabile alla fine della pagina) è sempre il solito: attacco sistemico
e sistematico (ovviamente preordinato) a tutto quello che esce dal
paradigma ufficiale, che può mettere in seria crisi l’establishment
medico-scientifico e soprattutto le lobbies del farmaco.
L’ordine di scuderia è il seguente: abbattere tutto quello che può
far “svegliare le coscienze”!
L’esperto
di medicina Peppe Rinaldi (autore di numerose inchiesta su tutto ciò che è
alternativo) ha dissacrato
Sempre secondo il Rinaldi (che oltre a scrivere nel prestigioso
quanto indipendente quotidiano milanese diretto da Vittorio Feltri, mette a disposizione la sua penna anche per il
salernitano “Cronache del
Mezzogiorno”), questi ‘stregoni
della psiche’ o ‘sciamani
delle case popolari’ (il corsivo è mio), che contemplano nella
malattia non solo il corpo fisico ma anche gli aspetti più intimi
dell’essere umano, come la psiche e la mente, sono pericolosi, e
sapete perché? Lo dice in apertura del suo pezzo giornalistico: «In
Europa sono 140 i morti, di cui 11 solo in Italia, finora. Tutti si
curavano con
Dopo aver sottolineato che in Italia sono ben
11 le morti, si dimentica però di dire quante sono le persone che ogni
anno muoiono, sempre in Italia, a seguito dei trattamenti ufficiali per il cancro, quali radio, chemioterapia e chirurgia.
Come mai questo vuoto informativo?
Forse perché se comparava le 11 morti in Italia con le 150.000
ufficiali, e le
Nonostante la tristissima realtà delle cure
ufficiali - nemmeno sfiorata dal giornalista - ci si sofferma solo sulle
11 morti (tutte comunque da verificare singolarmente), causate da
percorsi terapeutici non ortodossi e quindi esecrabili a priori (anche
se la persona ha scelto di sua spontanea volontà, firmando il consenso
informato).
Come detto: tutto ciò che può mettere in crisi il Sistema va bandito,
screditato, attaccato mediaticamente, e i giornali lo sanno fare molto
bene.
Il Sistema in questo caso è molto complesso, perché comprende non solo
le carriere baronali delle università e le immancabili lobbies del
farmaco (un solo ciclo di chemio costa circa 500 dollari. Una singola
fiala di cisplatinum per fare
un solo esempio, costava 1 milione di vecchie lire!), ma anche tutto
l’enorme indotto che spazia dagli istituti di cura, alle cliniche
private, alle visite, ecc.
Un giro di affari difficilmente calcolabile.
Forse di cliniche private il signor Peppe Rinaldi dovrebbe saperne qualcosa visto che il suo editore (il
proprietario del giornale Libero), cioè la famiglia Angelucci, è proprietaria della Tosinvest Sanità, che rappresenta un leader nella assistenza
sanitaria a livello nazionale!!!
Tosinvest infatti è il re delle cliniche private in Italia, secondo
solamente al gruppo Rotelli (dell’ing. Giuseppe Rotelli presidente del gruppo ospedaliero San Donato).
E quando parlo di reame intendo proprio quello: 26
strutture accreditate a livello nazionale (San Raffaele Portuense, San Raffaele Nomentana, San Raffaele Cassino, San Raffaele Velletri, San Raffaele Termini, Villa Buon Respiro, San Raffaele Sulmona, San Raffaele Rocca di Papa,
San Raffaele Montecompatri,
San Raffaele
Trevignano RSA, Villa Monica RSA,
San Raffaele
Torricella, San Raffaele
Alberobello, San Raffaele
Andria, San Raffaele
Sannicandro, San Raffaele
Alessano, San Raffaele
Crispiano, San Raffaele
Locorotondo, San Raffaele
Campi Salentina,San Raffaele
Modugno, San Raffaele
Troia, San Raffaele
Ostuni, San Raffaele
Sabaudia), Residenze
Sanitarie Assistenziali e
Hospice
(luoghi di
accoglienza e ricovero per malati terminali, soprattutto malati di
cancro!)
Lungi da me l’idea che un giornale come
Libero venga utilizzato come testa d’ariete per demolire tutto quello
che potrebbe compromettere gli affari
di famiglia…
Non mi è neppure passato per l’anticamera del cervello.
Però dico al giornalista che ha firmato
l’articolo e al suo direttore Feltri che ne ha avallato la
pubblicazione, di portare maggior rispetto, non ai Medici che in Scienza
e Coscienza portano avanti l’Arte Medica (loro rispondono alla propria
Coscienza e a quelle dei propri assistiti), ma alle centinaia di
migliaia di persone che ogni anno vengono colpite dalle malattie
degenerative come il cancro!
Cosa rispondete loro? Quale messaggio avete il coraggio di dare?
Siete perfettamente a conoscenza dei grossi
limiti della medicina materialistico-riduzionista (se non li conoscete
cambiate argomento per cortesia): un fallimento di oltre trent’anni su
tutta la linea, lo dicono i fatti e non le parole. Lo dicono i loculi e
le tombe che ogni anno prendono posto. Decenni di inutili trattamenti e
sofferenze e perché?
Perché il pensiero riduzionista, materialista e meccanicista è
penetrato nei gangli vitali della scienza medica, riducendo l’essere
umano in solo corpo fisico: cellule e organi.
Così facendo però non vi potranno mai essere dei risultati - e infatti
non ci sono, nonostante le incoraggianti parole dei giornalisti e dei
luminari di turno - ma solo sofferenza e dolore.
Anche voi giornalisti, una volta per tutte,
prendetevi la responsabilità di quello che scrivete, ma non davanti al
magistrato, troppo comodo per chi ha potere e soldi, ma davanti alle
coscienze e alle sofferenze delle persone umane.
Esseri umani composti sì da corpo fisico, ma anche da anima o psiche
(mondo dei sentimenti) e spirito (l’essenza spirituale individuale).
Troppo difficile da capire?
Lo so che è più semplice vedere l’uomo come un ammasso cellulare
fine a se stesso: è tutto tremendamente più semplice, ma quando ci
tocca una malattia grave come il tumore - caro Peppe Rinaldi –
l’arroganza, preconcetti e pregiudizi, forse è meglio metterli da
parte, lasciando parlare il Cuore
“Guai a quel medico che cura il corpo senza aver curato la mente, giacché
da essa tutto discende” (Socrate citato da Platone,
[1]
Annals of Oncology, AIMAC, Associazione Italiana
Malati di Cancro. http://www.aimac.it/notizie/visualizza.php?id_articolo=6814
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Il
ministero boccia la la setta-anticancro Libero 14 ottobre 2007
- Il
pensiero cura il tumore. L'ultima truffa new age Libero 25 settembre 2007
- Cancro
a Salerno spuntano strani guaritori "Cronache del
mezzogiorno" 6 aprile 2007
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