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Tratto da “Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia”
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Dalla prima guerra mondiale nasce
In tale contesto nel solo periodo 1924-26 Wall Street e
- Vereinigte
Stahlwerke (acciaio);
- IG-Farben, (chimica)
guidata dalla potente famiglia ebraica dei Warburg, che da sola, nel
1938 controllava in Germania ben 380 imprese;
- AEG (settore elettrico).
Nel 1939 le prime due assicureranno dal 50 al 95% della
produzione bellica tedesca nei rispettivi settori di produzione, mentre
l'A-EG (omologa tedesca della General Electric americana) fornirà parte
elettromeccanica. Adolf Hitler, per la sua ascesa al potere riceverà
dalla Pilgrims' Society, solamente tra il 1929 e il 1933, 32 milioni di
dollari.
Non sarà superfluo inoltre ricordare l'accreditamento concesso dalla
Gran Bretagna alla Germania dei 6 milioni di sterline in riserve d'oro
ceche depositate a Londra al momento dell'invasione Cecoslovacchia nel
marzo 1939. La motivazione addotta dal governo britannico (maggio 1939)
fu “di non potere dare ordini alla Banca di Inghilterra".
Più complesso il problema delle fabbriche di armi e
dell'addestramento delle truppe: non tutto poteva essere fatto alla luce
del giorno; il gioco, per riuscire, non doveva essere troppo scoperto e
solo a pochissimi era dato di conoscerlo fino in fondo. Ora, sul suolo
tedesco vi erano commissioni interalleate per il controllo del rispetto
delle clausole contro il riarmo contenute nel trattato di Versailles.
Per eluderle si ricorse, fin dal 1922, e cioè ben prima dell'ascesa al
potere di Hitler, alla complicità della Russia comunista.
La collaborazione fra imprese americane e tedesche si fece strettissima
al punto che Standard Oil e General Motors - ad esempio - misero a
disposizione dell'IG-Farben nel 1917 i loro laboratori del New Jersey e
del Texas per la fabbricazione di gas ad uso militare.
Le commissioni di controllo del trattato di Versailles non
vedevano nulla: e come potevano vedere il principale poligono di tiro in
cui si addestravano gli artiglieri tedeschi, se esso era sito a Luga,
nei pressi di Leningrado? 0 se i carristi delle “Panzer-Divisionen”
imparavano a pilotare i loro blindati, fabbricati dalla Krupp e dalla
Rheinmetall, in territorio russo, a Katorg presso Mosca. Tutti gli
aviatori tedeschi che combatterono sul fronti di guerra fra il 1939 e il
1942 vennero formati sui campi di Lipetsk, Saratov e della Crimea.
Il trattato di Rapallo in fondo sancì questa semplice
verità: senza Stalin, Hitler non sarebbe stato possibile, né Stalin
senza Hitler. Washington e Londra dirigevano...
Il denaro, i finanziamenti, provenivano infatti da un'unica fonte, come
scrisse uno storico delle società superiori del POTERE, il professor
Carroll Quigley, trattando di quel periodo:
(si trattava) "nientemeno che
di creare un sistema mondiale di controllo finanziario in mani private,
in grado di dominare il sistema politico di ciascun paese e l'economia
mondiale".
Perno delle manovre dell'Alta Finanza in Germania non fu Hitler, ma il
banchiere protestante e frammassone Hjalmar Horace Greeley Schacht
la cui famiglia originava dalla Danimarca. Nato a New York alla fine
della prima guerra mondiale, Schacht sì associò ad una delle tre
maggiori banche tedesche,
Il capo della
Reichsbank, il massone Hjalmar Horace Greeley Schacht
(1877-1970). |
Ministro delle Finanze del Reich, legato al Movimento
Paneuropeo di Coudenhove-Kalergi
e agli ambienti di Wall Street e della City, in particolare al banchiere
Norman Montagu, governatore della Banca d'Inghilterra, discendente da
una famiglia di banchieri e membro della Pilgrims, nel settembre 1930
Schacht si imbarca per gli Stati Uniti, dove in forma privata incontra i
capi dell'Alta Finanza anglosassone.
Schacht ritornerà quindi negli Stati Uniti nel 1933 per ottenere da
Roosevelt la garanzia della neutralità americana in caso di riarmo
della Germania.
Ma allora, ci si potrebbe chiedere, come fu possibile il
successivo rovesciamento delle posizioni? Avvenne lo stesso gioco del
1914, quando le élites angloamericane erano germanofile, ma
contemporaneamente firmavano un accordo segreto con
I tempi erano evidentemente maturi per il 33 Roosevelt e il suo
entourage di consiglieri, tutti membri della Pilgrim’s Society e della
Round Table (vedi Appendice 2), che affrettarono i preparativi per la
guerra.
Essa infatti si può dire che inizi il 7 novembre 1938, quando a Parigi
il giovane ebreo Grynspan
assassina il terzo segretario dell'ambasciata tedesca. Il 9 e il 10
novembre scatta la rappresaglia in Germania; Roosevelt richiama il suo
ambasciatore a Berlino, annuncia la costruzione di 24.000 aerei da
combattimento, chiede agli americani di boicottare i prodotti tedeschi e
fa pressione sull'Inghilterra, attraverso il Pilgrims Joseph
Kennedy, affinché rinunci alla politica di conciliazione con
Ultima operazione: poiché la popolazione americana è
ostile all'ingresso in guerra a fianco degli alleati, si dovrà
attendere il 7 dicembre
Quando nel 1939 scoppiò la seconda guerra mondiale il CFR (Consiglio
per le Relazioni con l’Estero) valutò attentamente le possibili
conseguenze per gli interessi economici americani di una vittoria
dell'Asse.
"Nell'estate del 1940 il CFR,
sotto la guida del Gruppo Economico-Finanziario, cominciò una vasta
ricerca per rispondere a questa domanda, Il mondo fu diviso in blocchi,
e per ogni area si calcolò la locazione, la produzione e il trasporto
di ogni materia prima e di ogni bene industriale importante. Poi, usando
le cifre dell'import-export, si calcolò il grado di autosufficienza dì
ognuna delle aree considerate: l'Emisfero occidentale (cioè le due
Americhe, N.d.A.), l'Impero Britannico, l'Europa Continentale, l'Area
del Pacifico... "Risultò che l'autosufficienza di un'Europa
Continentale dominata dalla Germania sarebbe stata molto più alta di
quella delle due Americhe insieme."
Similmente, il CFR comprese che, con l'occupazione della
Cina, "il Giappone era una
potenza espansiva che minacciava i piani del CFR".
Mentre già nel 1937 il Pilgrims arcivescovo anglicano di York, William
Temple, figlio dell'arcivescovo di Canterbury, dichiarava:
“Potrebbe essere necessario che
si addivenga ad una nuova terribile guerra per ristabilire l'autorità
della Società delle Nazioni; potrebbe accadere che la generazione
attuale e le future siano decimate, sacrificate, affinché la lega di
Ginevra ne esca riaffermata, come l'ultima guerra fu indispensabile alla
sua creazione”.
L’ambasciatore polacco a Washington, conte George
Potocki, riferendo su un colloquio avuto col Pilgrims William
Bullitt, allora ambasciatore americano a Parigi, ma soprattutto
agente della potente banca ebraica di New York Kuhn & Loeb, nonché
32° grado del Rito Scozzese e membro del CFR, scriveva il 19 novembre
1939:
"[…] La guerra durerà
almeno sei anni e terminerà con un disastro completo in Europa e col
trionfo del comunismo”. E la guerra inizia coll'aggressione alla
Polonia cristiana, da parte dei due socialismi, tedesco e russo. Era
l'ultimo bastione cristiano del vecchio ordine, che doveva soccombere e
seguire le vicende del resto dell'Occidente.
Di Bullitt parla anche James Vincent Forrestal, banchiere di Wall Street, sottosegretario
al Ministero della Marina sotto Roosevelt e successivamente ministro
della Difesa americano con Truman, che, nel suo diario, in data 27
dicembre 1945, riferisce sul colloquio avuto con Joseph Kennedy (padre
del futuro Presidente degli Stati Uniti), ex ambasciatore americano a
Londra fra il 1937 e il 1940 e membro della Pilgrims' Society:
"Giocavo ieri a golf con Joe
Kennedy. Gli chiedevo dei suoi colloqui con Roosevelt e Neville
Chamberlain del
Il massone Winston
Churchill - affiliato alla Pilgrims, e perciò stesso perfettamente
allineato alle posizioni interventiste di Bullitt - forniva nelle sue
memorie sulla seconda guerra mondiale la ragione “storica" della
necessità della guerra contro
“Per quattrocento anni la
politica estera dell'Inghilterra è stata quella di opporsi alla più
forte, più aggressiva Potenza del continente, e di evitare che i Paesi
Bassi cadessero in suo potere [ ... ]. Occorre osservare come la
politica inglese non consideri affatto l'identità della nazione che
aspira al dominio dell'Europa, non faccia questione se si tratti della
Spagna, della Francia monarchica, della Francia imperiale, dell'Impero
alemanno o della Germania di Hitler. Questa linea di condotta non è in
rapporto coi governanti delle nazioni, ma è soltanto diretta contro il
tiranno più forte o capace di prepotenze maggiori".
Altre forze, tuttavia, attive a fianco della Pilgrims, già
nel 1938 avevano preavvertito sul possibile esito della guerra:
“[...] E il trio dei non ariani
intonerà, come un Requiem, un miscuglio della Marsigliese, del God save
the King e dell'Internazionale, terminando con un gran finale,
aggressivo, animoso e militante, con l'inno ebraico 'EILI, EILI»23.
Alla fine del 1940 si radunarono a New York 18 personalità,
tutte appartenenti alla Pilgrims' Society, per stendere un programma di
"istruzione" degli americani in vista della guerra; i vari
banchieri - tutti membri della detta società - Morgan, Warburg, Lamont
e il B'nai B'rith Lehman, finanziarono con milioni di dollari la
propaganda al fine di convincere il popolo americano ad abbandonare la
neutralità.
Infine il 14 agosto 1941, prima che gli Stati Uniti entrassero in
guerra, venne firmata da Franklin D. Roosevelt e Winston Churchill la
"Carta Atlantica", prefigurazione dell'ONU, in cui si
stabilivano gli scopi della guerra. E poiché Hitler evitava
accuratamente tutto ciò che potesse urtare o provocare gli americani,
Scriveva il "Falco" H. L. Stimson nel suo diario
il 25 novembre 1941, il giorno che precedette l'ultimatum americano al
Giappone:
"La domanda era come noi
avremmo dovuto manovrarli (i giapponesi, N.d.A.)
in modo che sparassero il primo colpo".
Henry Lewis Stimson
(1867-1950), Segretario americano alla Guerra sia nella prima che nella
seconda guerra mondiale, affiliato fin dal 1888 alla società superiore
dell'area del potere de L’ORDINE (nota anche come "Skull and
Bones"), membro di spicco del CFR, fu attivo in alti incarichi
governativi nel mandato di ben sei presidenti americani. Egli si servì
di tali incarichi per promuovere gli scopi de L’ORDINE e assicurarne
la presenza nel governi americani successivi attraverso personaggi che
egli provvide ad introdurre in quel ristretto cenacolo, come Harvey Hollister Bundy, uomo chiave del “Progetto Manhattan"
per la fabbricazione dell'arma nucleare, suo figlio McGeorge Bundy (CFR)
e, nel 1948, George Herbert
Walker Bush Sr. - iniziato all'ORDINE dallo stesso Stimson - che
fissarono la politica americana fino praticamente ai nostri giorni.
Nelle sue memorie Stimson riferisce che si accusava
Roosevelt e ì suoi consiglieri di avere “Complottato
quest'affare" (Pearl Harbor, N.d.A.) per qualche "ragione
impenetrabile ma abominevole". E prosegue:
“L’importanza
dell'attacco a Pearl Harbor non risiedeva nella vittoria tattica
riportata dai giapponesi, ma nel semplice fatto che l'esitazione e
l'inazione americane diventavano impossibili. Non si sarebbe meglio
potuto agire per stimolare gli americani. Allorché giungevano le prime
notizie dell'attacco del Giappone contro di noi, provavo un primo
sentimento di sollievo al pensiero che l'indecisione si era dissolta e
che la crisi, come si era prodotta, avrebbe unito tutto il nostro popolo”.
Dopo Pearl Harbor la stampa pone strane domande: come si è fatta
sorprendere a Pearl Harbor la flotta americana se i servizi segreti
americani leggevano a libro aperto i messaggi in codice giapponesi? E
non solo il codice di comunicazione diplomatico fra Tokyo e le
ambasciate era noto agli americani, ma anche quello adottato nel
dispacci della Marina da guerra giapponese. Ciò è stato recentemente
portato a conoscenza da Robert B.
Stinnett, un veterano della Marina americana che combatté nella
seconda guerra mondiale, sulla base di numerosi documenti ufficiali
declassificati in virtù di una legge americana sulla libertà di
informazione.
Le prove oggi sono abbondanti: un attacco a sorpresa a
Pearl Harbor era impossibile.
La guerra, lunga e atroce, si conclude negli immani bagliori della bomba
all'uranio di Hiroshima del 6 agosto 1945 e di quella al plutonio di
Nagasaki del successivo 9 agosto.
Era stato ancora Stimson a raccomandare lo sgancio della bomba atomica
sul Giappone. Il 25 luglio di quell'anno l'israelita Harry
Truman, presidente degli Stati Uniti, che nell'ottobre successivo
sarebbe stato elevato al 33' grado del Rito Scozzese, nel suo diario
riportava:
"Abbiamo scoperto la bomba più
terribile della storia umana. Può essere la distruzione di fuoco
profetizzata nell'epoca della Valle dell'Eufrate, dopo Noè e la sua
arca favolosa. Quest'arma va usata contro il Giappone fra oggi e il 10
agosto...E’ certamente cosa buona per il mondo che la cricca di Hitler
o di Stalin non abbia scoperto la bomba atomica. Pare essere la cosa più
terribile mai scoperta, ma se ne può fare un ottimo USO".
Diciotto mesi più tardi Truman, ritornando sull’argomento, conveniva:
“Ai giapponesi venne fatto
pervenire un leale avvertimento e furono offerti dei termini, che alla
fine essi accettarono, ben prima della caduta della bomba”.
Little Boy
e Fat Man, questi i nomi dei due ordigni, piovvero così fatalmente
sul Giappone.
(...)
A sinistra la Bomba atomica Fat Man
Tratto
da “Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia”
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