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Entro il 2015 un miliardo di persone
schedate dai passaporti biometrici

«L’unità» 2 aprile 2004

Gli attivisti per i diritti civili hanno espresso preoccupazioni sui progetti di adozione a livello mondiale di sistemi di identificazione biometrici per i passeggeri delle linee aeree. La International Civil Aviation Organisation (Icao) è pronta ad approvare uno standard internazionale per l’identificazione facciale, da introdurre in tutti i nuovi passaporti.
La Privacy International avverte che il piano, che gode dell’appoggio dell’amministrazione americana e dell’Unione Europea, potrebbe dare vita, entro il 2015, ad un database planetario di oltre 1 miliardo di persone. Lo standard dell’Icao, che sarà approvato ad un incontro nei prossimi giorni al Cairo, richiederà che tutti i passaporti di nuova emissione abbiano uno spazio riservato ai dati biometrici, come l’impronta digitale, già in corso di sperimentazione in Italia. “Siamo molto preoccupati che questa iniziativa sui documenti di viaggio biometrici, possa portare ad una infrastruttura di sorveglianza, destinata al controllo generalizzato dei movimenti delle persone” affermano le organizzazioni per le libertà civili Privacy International e American Civil Liberties Union.
Milioni di passeggeri potrebbero finire in un sistema informatizzato, al quale le autorità di tutto il mondo potrebbero avere accesso, sottolinea il Dr. Gus Hosein di Privacy International. “Mediante il passaporto biometrico ogni paese potrà avere il proprio sistema di controllo, accumulando impronte digitali e scansioni del volto, da conservare in archivio finché gli farà comodo, senza riguardo per la privacy o le libertà civili” avverte.
L’amministrazione americana, dal gennaio di quest’anno, già tiene traccia delle impronte e dei ‘face-scanning’ dei viaggiatori stranieri, a seguito di una legge approvata dopo l’11 settembre 2001. Paesi come la Gran Bretagna, che per adesso non richiedono espressamente un visto ai cittadini che devono viaggiare in Usa, entro il prossimo ottobre, dovranno garantire che tutti i passaporti siano biometrici

 
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