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Un
ritorno delle energie rinnovabili?
http://etleboro.blogspot.com/2006/04/un-ritorno-delle-energie-rinnovabili.html
Tornano alla ribalta i biocarburanti muovendo la loro guerra alla benzina e al diesel a cominciare dal Belgio. Il ministero federale delle Finanze belga ha infatti autorizzato la vendita dell’ olio di colza defiscalizzato delle accise se acquisito direttamente presso un produttore locale, nonché l'utilizzazione effettiva di questo olio come carburante in qualsiasi veicolo. Sarà dunque possibile fare il pieno presso ogni coltivatore dotato di una pressa e di un erogatore, ad un prezzo decisamente più conveniente rispetto ai derivati del petrolio: 70 cent contro 1,1 € per il diesel.
Scelta a causa del suo carattere poco inquinante ed
economico, ma anche per l’ambizione di fornirsi da un agricoltore
locale, l'olio di colza può effettivamente circolare mediante alcune
modifiche tecniche alle vetture. È possibile trovare i kit su Internet
a 500 euro da installare autonomamente o da installatori specializzati,
per un costo complessivo che oscilla tra i 1.500 e i 2.000 €.
Tuttavia, per questo tipo di carburante il mezzo di
trasporto ideale resta il trasporto collettivo. Per tale motivo questo
tipo carburante può avere una duplice educazione civica: sensibilizzare
i cittadini all’utilizzo dei biocarburanti, diffondendo così le
energie rinnovabili, e allo stesso tempo alla necessità di rimettere in
questione le nostre abitudini di trasporto e di consumo.
L’olio di colza oggi in Belgio, come l’idrogeno ieri in
Islanda, che sta sviluppando il progetto di convertire il trasporto
pubblico e la flotta dei suoi pescherecci, al fine di rendere l’isola
energeticamente indipendente rispetto ai produttori petroliferi.
L’idrogeno, gas pregiato che ha come duplice qualità l’essere fonte
e forma di energia , verrebbe prodotto sfruttando le altre fonti di
energia rinnovabili mediante tecnologie che potrebbero di colpo
abbattere costi di produzione e diffusione del “carburante”.
La riduzione dell’emissione di anidride carbonica e di
biossido di carbonio potrebbe rendere maggiormente vivibili le locabilità
urbane, se la nuova energia viene accolta mediante un mutamento degli
stessi stili di vita.
Una crisi petrolifera potrebbe rendere i derivati
petroliferi talmente onerosi da minimizzare agli occhi dei singoli
consumatori questo tipo di energie. Da tempo sembra che la ricerca sia
ferma, o meglio che sia congelata e non diffusa, a vantaggio di
tecnologie molto più vecchie ma sicuramente ideali per mantenere le
posizioni di potere acquisite. Il petrolio sarà sostituito dal gas, e
quindi
L’Europa per sopravvivere ha bisogno dei biocarburanti,
delle energie rinnovabili e reperibili sul mercato locale, deve cambiare
i suoi stili di vita, perché non appena i signori della guerra
arriveranno in Iran, così anche noi saremo colpiti
dall’iperinflazione e dai tagli del gas da parte della Russia