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Sanità:
Dell’Acqua, Ritalin induce alla tossicodipendenza
ANSA del 17 marzo 2005
Fondatore Forum Salute Mentale preoccupato per uso su bambini
(ANSA)
- TRIESTE, 17 MAR - Preoccupazione per il ritorno nelle farmacie del
Ritalin, farmaco utilizzato per curare il cosiddetto 'Disturbo da
deficit dell'attenzione (Dda)' in bambini e ragazzi, è stata
espressa dal fondatore del Forum nazionale per la salute mentale
Giuseppe Dell' Acqua, secondo il quale la sostanza può indurre
tossicodipendenza.
Non è questa, tuttavia - secondo lo psichiatra - l'unica
controindicazione del Ritalin, contro il quale si è costituito
recentemente anche un comitato etico. "Non sentivamo alcuna
mancanza del ritorno nelle farmacie del Ritalin - ha precisato Dell'
Acqua - farmaco che nel 2003 è passato dalla fascia delle
sostanze classificate come stupefacenti a quella degli psicofarmaci per
curare, nei bambini e nei ragazzi, il cosiddetto 'Dda'. Quello che
preoccupa più di ogni altra cosa del Decreto del Ministero della Salute
che ha 'sdoganato' il Ritalin - ha precisato - è che così
si ribadisce la supremazia del modello farmacologico, della
medicalizzazione della vita e quindi - ha aggiunto - del sempre
maggior restringimento di ambiti di comprensione dei problemi, della
sofferenza, dei disagi, delle difficoltà, di bambini e ragazzi.
Riconducendo tutto alla cosiddetta malattia (si contano sulle dita
di una mano - ha osservato lo psichiatra - i casi in cui, forse, il
Ritalin ha un qualche effetto), si impoveriscono gli ambiti
relazionali, sociali, familiari, trasformando ogni disagio in un
problema psico-biologico che toglie senso alle relazioni umane".
"La
malattia come è descritta - ha affermato ancora Dell'Acqua - è
assolutamente vaga e rischia di abbracciare comportamenti, situazioni,
relazioni estremamente ampi, per cui c'è sempre il rischio dell'abuso,
sia del farmaco sia del modello interpretativo che dal farmaco deriva:
quello biologico.
"C'è poi, ora che il Ritalin è tornato di moda - ha
concluso Dell' Acqua - il tentativo di lavorare in termini sedicenti
preventivi, con questionari nelle scuole e nelle famiglie, per
individuare il disturbo mentale del bambino e dell' adolescente, che poi
viene sottoposto a terapia farmacologica".
Il Ritalin era stato messo fuori commercio in Italia nel 1989 e fino al
marzo del 2003 era compreso nella sottotabella I della Tabella 7 della
Farmacopea, insieme a cocaina, Lsd, eroina e oppiacei.
(ANSA).
XBF-CNT/MST
17-MAR-05 15:53 NNNN