Rigurgitiamo
Tratto da
http://autismovaccini.com/2013/06/03/rigurgitiamo/
Un’ostruzione
delle vie respiratorie provocate da un rigurgito. Questo, a quanto si è
appreso, il risultato dell’autopsia svolta sul bambino di un anno morto
mercoledì scorso all’ospedale di Frascati dopo che il giorno prima era
stato vaccinato con quello stesso vaccino esavalente illegale che
prosegue ad essere somministrato anche quando normative Europee
imponevano il ritiro precauzionale per la contaminazione batterica
verificatasi lo scorso ottobre.
Un’ostruzione alle vie respiratorie in un bambino di un anno, a maggior
ragione se causata da banale rigurgito, mette in atto un riflesso
importante e primitivo dell’essere umano: la tosse!
Nel servizio televisivo del TG1 la responsabile dell’asilo nido aveva riferito che il bambino era molto sudato, pertanto se vi fosse stato rigurgito e/o ancor peggio un segnale di ostruzione alle vie respiratorie non avrebbe potuto non notarlo durante l’esecuzione delle manovre di primo soccorso. Gli stessi genitori hanno dichiarato che il bambino godeva di buona salute, pertanto è ipotizzabile escludere una situazione cronica di reflusso gastroesofageo che avrebbe potuto giustificare il rigurgito con l’età del bambino.
Sensazionale il dono della preveggenza e la tempestività con la quale alcuni medici e giornalisti, ancor prima dell’esecuzione dell’autopsia, dichiaravano l’innocenza della vaccinazione: sono dei maghi! O meglio, sono coloro che, in gergo tecnico, lanciano le “linee guida” per il medico legale che sarà chiamato ad effettuare l’autopsia.
Da anni la letteratura accenna al fatto che spesso la sindrome della morte improvvisa del lattante [Sudden Infant Death Syndrome o SIDS] è preceduta da una vaccinazione. Sia studi tedeschi [2006 Unexplained cases of sudden infant death shortly after hexavalent vaccination] che quelli dimenticati dell’ISS [2011 Sudden unexpected deaths and vaccinations during the first two years of life in Italy: a case series study], ricollegano i decessi intervenuti entro 48 ore dalla prima vaccinazione con esavalente.
La vaccinazione
somministrata al bambino era il secondo richiamo, ovvero la terza dose
di esavalente, e non si può escludere a priori che il danno vaccinale si
sia accumulato. E’ inverosimile che un medico legale non affronti
l’argomento denominato positive rechallenge, uno dei mezzi a
disposizione per stabilire la validità e i benefici di un farmaco e
l’eventualità di reazioni avverse a carico del sistema immunitario e
degli organi interessati dalla tossicità del farmaco somministrato.
Infatti, godendo il bambino di buona salute ed essendo occorso un simile
tragico evento in stretta concomitanza temporale con la vaccinazione,
non si poteva non considerare lo stesso come “reazione avversa o evento
avverso serio“, ovvero qualsiasi evento medico spiacevole che, per
qualsiasi dose:
- metta in pericolo la vita del paziente;
- richieda l’ospedalizzazione del paziente o prolunghi una ospedalizzazione già avvenuta
- determini una persistente o significativa disabilità o incapacità
- provochi la morte
Se la famiglia
voleva avere qualche speranza di dimostrare che ad uccidere il piccolo è
stato l’esavalente era necessario intervenire immediatamente, se
possibile, bloccando qualunque iniziativa tesa a scagionare il vaccino;
responsabilità che il sistema sanitario fa di tutto per escludere!
A questo proposito abbiamo scritto un protocollo [istruzione operativa]
da prendere in considerazione in caso di decesso da vaccinazione.
Inoltre, secondo l’appendice delle LINEE GUIDA EUROPEE sull’AUTOPSIA GIUDIZIARIA, solo un folle può pensare che in meno di due giorni siano stati garantiti tutti questi passaggi:
6. Morte improvvisa
I casi di morte improvvisa si possono suddividere in tre categorie, in relazione ai risultati dell’esame macroscopico del cadavere:
A. gli apprezzamenti macroscopici mettono in evidenza la causa della morte improvvisa (per esempio, emopericardio, rottura di aorta). I casi appartenenti a questa categoria si possono considerare risolti;
B. quanto constatato può spiegare la morte ma consente anche altre interpretazioni. In questi casi è necessario escludere altre cause, quale un avvelenamento; sono inoltre necessari esami istologici per verificare se le lesioni che possono essere causa della morte siano acute o croniche;
C. gli apprezzamenti macroscopici sono o negativi o insufficienti: comunque sia, essi non sono in grado di spiegare la causa della morte. I casi di questa categoria generalmente giustificano il riscorso ad esami complementari più complessi. E’ il caso, in particolare, della morte improvvisa del neonato. Qui si faccia riferimento a un protocollo d’indagine più completo e dettagliato.
Tragedia nella
tragedia è la posizione giuridica di coloro che avevano in affido il
bambino in quel momento che, pur avendo messo in atto le manovre di
primo soccorso, non potevano magicamente attingere a strumenti in uso a
medici rianimatori né trasformarsi in tali.
L’importante è che la santa vaccinazione ne esca sempre pulita, anche di
fronte alla morte di un bambino che non è mai il loro: è sempre il
vostro!