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La
        ricerca di un significato
        A cura della d.ssa Laura Scafati
        www.popobawa.it - www.popoblog.splinder.com
Che la
        nostra Società sia diversa da quella di duemila anni fa è cosa
        apparentemente nota, ma è davvero sorprendente scoprire le varie
        caratteristiche simili che uniscono il nostro mondo a quello di Gesù e
        dei suoi contemporanei.
        Naturalmente, noi siamo più evoluti e godiamo di conoscenze
        considerevolmente superiori, ma non per questo siamo più saggi o più
        intelligenti.
        E’ innegabile che stiamo vivendo un’acuta crisi di significati ed
        un’incertezza suoi nostri obiettivi.
        Ogni nuova impresa terroristica, ogni nuovo disastro ecologico,
        l’insoddisfazione per i sistemi di governo ci provocano brividi di
        paura e ci fanno comprendere che il nostro mondo sta ormai collassando,
        sotto il suo stesso peso mentre, Noi, ci
        sentiamo “tenuti in ostaggio”.
In mezzo a
        questo marasma vive un nuovo fondamentalismo, che rappresenta uno dei
        massimi pericoli per il nostro futuro.
        Profeti e predicatori sorgono dal nulla e pari a novelli
        “Savonarola” e si
        mettono a gridare invettive contro la decadenza, l’immoralità, la
        corruzione…..
        Sette, culti e discipline proliferano attirando  numerosi
        adepti mentre i loro forzieri si riempiono di notevoli somme di denaro
        con la complicità di potenti interessi politici.
        E’ sempre esistita, nel rapporto dell’uomo con i suoi dei e con la
        ricerca di significati, una tendenza a cercare scorciatoie. 
        In passato, questi tentativi, venivano immancabilmente ritenuti
        sospetti.
Oggi,
        invece, sotto l’egida di una Società consumistica, hanno acquisito
        una legittimità senza precedenti.
        Il consumismo ha reso le scorciatoie rispettabili praticamente in ogni
        sfera.
        Qualunque scorciatoia è un “bene commerciabile” mentre le promesse
        sono sempre più esorbitanti, a livello implicito od esplicito: fiducia
        e stima di sé, successo, salute, ricchezza, il partner dei propri
        sogni, e per finire l’unione con il Cosmo.
        Tutto questo perché Noi abbastanza confusi viviamo, in maniera
        palpabile, all’ombra di un imminente evento apocalittico e quindi
        cerchiamo qualsiasi mezzo, che ci aiuti a ritrovare dei significati,
        delle certezze.
        Storicamente parlando la nostra Epoca non è certo la sola a poter
        essere paragonata agli Ultimi Tempi del I secolo, ma il fatto che
        possediamo il potere di scatenare
        la fine del mondo ci rende “Unici” e quando un presidente americano
        comincia a pensare in termini di Armageddon, si è costretti a prendere
        la cosa sul serio!
E’ bene
        chiarire che il presidente in questione non è dotato di una capacità
        di comprensione che a Noi manca e neppure è meglio informato
        sui piani divini o progetti di provvidenza.
        Non perché le sue idiosincrasie religiose meritino rispetto, ma
        semplicemente perché siamo “in maniera umiliante” alla sua mercè e
        la Tecnologia
        gli rende perfettamente possibile provocare un Armageddon per poi
        attribuirne la responsabilità a Dio.
        Arrivati a questo punto chi dirige il mondo da dietro le quinte ha in
        mano un potere immenso che è quello di toccare alcune delle corde più
        profonde della psiche umana per poi arrivare a sollecitare una risposta
        a livello di massa.
        La nostra paura atavica di un’ecatombe mondiale ci rende schiavi e non
        ci fa più considerare la realtà per quella che è!
        La paura così diventa un mito, uno strumento di potere perverso perché
        non mira alla sicurezza degli individui, ma al dominio di chi la
        produce. La si inventa e la si aumenta per poterla gestire a proprio
        piacimento.
Il mito di
        Prometeo che ruba il fuoco agli Dei conservandolo in una canna
        altrimenti potrebbe spegnersi e l’uomo avrebbe freddo… viene
        totalmente rovesciato.
        Prometeo, che un tempo rubava la tecnica agli Dei per trasformarla in
        cultura al fine di migliorare la vita umana diventa un “deus ex
        machina” malvagio poiché origina una Tecnologia usata per la nostra
        stessa alienazione ad uso e consumo del Potere.  
        
        Terrorizzati e con il cervello
        completamente alienato ci ritroviamo così ad aspettare un nuovo Messia,
        che possa salvarci da una fine certa e poco importa chi vestirà quei
        panni…siamo troppo presi dalle nostre paure per operare delle scelte
        razionali.
        Così applicando con un semplicismo
        imbarazzante una prassi interpretativa vecchia di duemila anni e
        abbondantemente superata dagli sviluppi storici, gli uomini cercano di
        dare un significato al mondo contemporaneo.
Certo questi
        miei pensieri potranno sembrare allarmisti per 
        coloro che non si rendono conto di vivere in un isterismo
        apocalittico portato agli estremi, ma - a costo di sembrare una
        Cassandra in chiave moderna - dico chiaramente che se non sapremo
        opporci all’isteria del fondamentalismo americano, se gli permetteremo
        di trasformarsi in profezia che si autorealizza, il risultato potrebbe essere, letteralmente, la fine del mondo
        nella lenta agonia di un inverno nucleare.
        Ma attenzione, in realtà il problema non è che la specie umana
        distrugge se stessa; la specie umana non ha alcun desiderio di farlo.
        La specie umana rischia di essere distrutta, non dall’uomo, ma da un
        pugno di individui decisi a usare nel peggiore dei modi il potere, che
        la fiducia popolare ha posto nelle loro mani.
        Non è la specie umana, bensì un conclave spaventosamente piccolo di
        figure politiche ad avere autorità di vita e di morte sull’intero
        Pianeta e tale constatazione dei fatti – confesso- mi incute un
        terrore autentico.
Penso anche
        che se Gesù Cristo dovesse davvero tornare, si presentasse nelle strade
        e iniziasse a predicare, sarebbe immediatamente arrestato per
        atteggiamento antiamericano e sovversivo. Verrebbe applicato il Patriot
        Act e magari deportato in qualche “buco nero” della CIA sparso per
        l’Europa.
        Ma anche se nel moderno fondamentalismo c’è molto che Lui troverebbe
        indegno, sconvolgente ed assolutamente immorale per lo meno una cosa
        troverebbe familiare ed è l’ attesa messianica, l’isterismo
        apocalittico che ricorda gli Ultimi Giorni nei quali Egli visse.
        Non conosco  la soluzione per
        questo tipo di situazione, credo comunque che le scorciatoie non servano
        a nulla.
        Credo sia necessario riprovare a
        creare dei significati all’interno di noi stessi senza accettare
        surrogati di seconda mano.
        Più arriveremo a prendere da noi le nostre decisioni, meno spazio
        resterà agli altri per prenderle per Noi !