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“Meno
male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e
monetario,
perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una
rivoluzione”.
Henry Ford
Recessione
economica? Sì, grazie!
Marcello Pamio - 20 maggio 2005
Cari
amici, siamo in piena recessione!
Il Pil, cioè il prodotto interno lordo del nostro
paese, quest’anno è sceso.
Lo afferma nientepopodimenochè l’Istat, l’istituto nazionale di
statistica, non so se mi spiego… Lo stesso istituto che ha sempre e
ufficialmente negato il raddoppio dei prezzi al consumo da quando c’è
l’euro, spiegandolo invece come una semplice percezione;
lo stesso istituto secondo il quale, “le
retribuzioni dei dipendenti – ultimamente - sono cresciute più dell’inflazione”.
Adesso però gli stessi esperti
ci avvertono a denti stretti che “siamo in piena recessione”.
Ma come…fino a ieri le cose andavano benissimo, eravamo tutti più
ricchi, i prodotti costavano sempre meno, l’inflazione era in calo, e
oggi siamo in recessione? Cos’è successo nel frattempo?
Ovviamente per coloro che seguono questo sito e che
non bevono le panzane sparate dai media di regime e dal regime dei
media, o dagli istituti preposti sempre dal regime, questa notizia non
è una doccia fredda, ma la conferma di una situazione denunciata da
molto tempo. Tutti sanno infatti, ad eccezione dei finti mezzobusti
televisivi, che l’economia italiana - come quella mondiale - sta
navigando in cattive e molto profonde acque...
La cosa interessante da capire è come abbiamo fatto ad arrivare fino a
questo punto e quali sono le eventuali soluzioni!
Nella disamina eviteremo d’incolpare questo o quel partito, questo o
quel governo, questa o quella marionetta, perché NON esiste la destra e
neppure la sinistra, non esistono i colori di partito, ma solamente il
Potere Economico. Registratelo mi raccomando nel microchip neurale!
E’ il potere
economico che gestisce tutto, ed infatti i politici sono “i
camerieri dei banchieri” (Ezra Pound). Non è un caso che a Mayer
Amschel Bauer interessava solamente il controllo della moneta e non chi
faceva le leggi… Il capostipite dell’impero dei Rothschild, già nel
XVIII secolo aveva capito - forse meglio di chiunque altro - che
controllare l’emissione valutaria, cioè l’emissione della moneta di
uno Stato, era il potere più grande! Un potere che adesso vedremo
essere nelle mani di aziende private...
In soldoni al
Rothschild interessava più l’Antonio Fazio (Governatore a vita della
Banca d’Italia) o il Jean-Claude Trichet (Presidente della Banca
Centrale Europea) di turno, piuttosto che il Berlusconi o il Prodi. E
adesso capiremo anche perché.
Prima
di addentrarci però nei meandri del Vero Potere, cerchiamo di capire
cosa significa recessione. Con questo termine s’intende una crescita
negativa del prodotto interno lordo, cioè della ricchezza del paese; in
pratica indica il rallentamento o ristagno dell’attività produttiva.
I periodi di recessione hanno sempre visto aumentare il numero di
licenziamenti, questo perché le aziende che producono entrano in crisi
e non hanno più soldi per gli stipendi. Con questi licenziamenti
vengono a mancare però i soldi per acquistare i beni (prodotti dalle
aziende) e quindi le aziende aumentano la loro crisi licenziando
ancora… e via così in un circolo vizioso pericolosamente instabile.
Cosa allora
bisogna fare durante una recessione? Abbassare i tassi di sconto delle
banche, ridurre i tassi sui prestiti, immettere nuova moneta o
sottrarne, ridurre gli stipendi, abbassare le tasse, aumentare gli
stipendi? Spunti interessanti forse per qualche economista da tubo
catodico, ma non per noi.
Basterebbe che
il Signoraggio sulla moneta andasse allo stato e non alle banche
private! Tutto qua. Semplice, vero? Ricetta indolore (per noi e non per
i banchieri) e applicabile in pochissimo tempo. L’unico problema è
che nessuno dei Signori della
grande truffa vuole perdere il proprio potere, soprattutto i
banchieri! Chi abbandonerebbe infatti, per il bene dello Stato e dei
sudditi, un potere enorme come quello che fornisce
Se un orafo-banchiere, qualche secolo fa (quando il metallo prezioso era
la moneta di scambio) avesse scoperto la ricetta alchemica per produrre
oro dal piombo, secondo voi, avrebbe regalato la ricetta allo Stato per
amore del popolo o se la sarebbe tenuta ben stretta e nascosta? Oggi è
lo stesso: le banche centrali (che sono tutte private) hanno la ricetta
- poco alchemica ma molto pratica - per stampare a gratis la moneta di
scambio, l’euro, e tenersi tutti i soldi. Una ricetta così scottante
e delicata che per essa hanno messo a tacere qualche presidente degli
statunitensi…
Ma
che cos’è allora questo Signoraggio?
Il Signoraggio
è la più grande truffa mai realizzata alla faccia nostra: un illecito
che viene operato sistematicamente dalla Banca centrale italiana prima,
e oggi europea.
In pratica il Signoraggio è la differenza di valore tra i costi
tipografici spesi per stampare la carta-moneta e il valore di facciata,
cioè il valore numerico scritto sulla banconota stessa!
Una differenza,
se ci pensate abissale: cosa infatti potrà mai costare un foglietto di
carta bianca con un po’ d’inchiostro e una filigrana? Qualche
centesimo di euro! Assolutamente nulla se confrontato col numero
stampigliato sopra. Eppure la banca che stampa questo foglietto lo affitta
allo Stato facendosi pagare non la carta e gli inchiostri che ha
consumati, ma il numero scritto sopra! E’ incredibile, ma purtroppo è
così!
E’ come se
l’azienda privata che gestisce un casinò, mettesse nel registro spese
sostenute, quindi in passivo, non i costi della stampa fisica delle
fiches di plastica, ma il valore numerico scritto sopra le stesse fiches
(10, 20, 100, 500, 1000, 10.000 euro, ecc.)!
Con questo la
banca centrale invece di cedere le monete che stampa, allo Stato e
quindi a noi popolo sovrano, all’irrisorio costo di stampa (i soldi
effettivamente spesi per la carta filigranata, gli inchiostri, ecc.), lo
affitta al valore di facciata
(il numero scritto sopra) più addirittura un interesse annuo denominato
“tasso di sconto” (2,5,%).
Una piccola
banconota da 100,00 euro invece di essere ceduta allo Stato a soli 0,05
euro (questo è più o meno il vero costo che la banca spende per
stamparlo), viene a costare alla comunità ben 102,50 euro (valore
nominale 100,00 euro + 2,50 euro per il tasso di sconto). Più del
valore di facciata, ma vi rendete conto dell’immensità colossale di
tale truffa?
Se
è vero, come è vero, che la stampa di una moneta da 100,00 euro costa
solamente 0,05 euro, ma la banca si fa pagare dallo Stato (sottoforma di
Titoli, BOT, ecc.) ben 102,50, da dove saltano fuori questi soldi? E
quanti soldi incassano le banche per una simile operazione di
tipografia?
I soldi che lo Stato usa (titoli, ecc.) per affittare
le banconote ovviamente sono i nostri soldi che paghiamo con le tasse!
Ecco la recessione. Ecco l’inflazione. Ecco la crisi delle aziende,
ecc.
Il Signoraggio
delle banche centrali di emettere biglietti con un valore nominale
superiore a quello intrinseco è la madre di tutti i mali economici di
un paese e del mondo intero. Il tutto perché, non è lo Stato che
incamera il Signoraggio ma una banca privata, magari con sede alle
Cayman o in Lussemburgo.
In Europa per
esempio
Possiamo
allora concludere che le banche sono la causa di tutti i mali?
Assolutamente sì!
Hanno il potere
di stampare le monete a prezzi irrisori facendosi però pagare al prezzo
scritto sopra; hanno il potere di togliere dalla circolazione o
immettere denaro creando o riducendo l’inflazione. Insomma le banche
oggi hanno il potere che avevano gli orafi nel XVII-XVIII secolo. Un
potere enorme.
Nel
momento infatti in cui la banca centrale stampa questa moneta a prezzo
nullo e compra le cose che noi facciamo lavorando ottiene un potere
d’acquisto inaudito. Quando noi lavoriamo mettiamo a disposizione il
nostro tempo, la nostra professionalità, la nostra esperienza, mentre
loro cosa fanno? Accendono i macchinari, giorno e notte, e stampano a
prezzo ridicolo la moneta facendosela poi pagare a prezzo altissimo allo
Stato, il quale successivamente si rifà su di noi con le tasse per
sopperire il debito. Ecco il giochetto mortale del debito perenne. Il
debito degli stati con le banche private NON potrà mai essere
cancellato, fintantoché
Questa è la
triste e amara realtà della società capitalistica! Loro comprano le
cose che noi facciamo e/o costruiamo, con dei pezzi di carta il cui
valore (per loro) è irrisorio e per noi è debito!
Se
il Signoraggio fosse dello Stato, NON esisterebbero le tasse!
Le tasse allora
servono solamente per farci credere a noi pollastri che non c’è denaro sufficiente, per darci l’illusione
che non c’è denaro per tutti. Purtroppo la realtà è molto lontana:
di denaro ce n’è quanto si vuole, basterebbe che lo Stato, tirasse
fuori le…leggi!
Ovviamente
sarà molto difficile tutto ciò, perché il massonico sistema bancario
è potentissimo e ben compenetrato in quello politico. Un esempio per
tutti è il nostro Presidente della Repubblica, che prima di entrare nel
Colle è stato Governatore della Banca d’Italia (la banca privata che
stampava le lire e che si prendeva il Signoraggio)! Nonostante conosca
alla perfezione questo giochetto, ha mai detto qualcosa dall’alto
della sua carica?
Quindi in
conclusione a proposito della recessione non posso che ringraziare i Signori
della grande truffa, perché grazie alla loro cupidigia - e alle entità
che li manovrano - le persone saranno costrette a prendere coscienza di
questo mafioso sistema.
D’altronde se le cose andassero bene a chi interesserebbe parlare di
Signoraggio e di monete alternative? A chi interesserebbe ritornare in
possesso della Sovranità Monetaria? E soprattutto chi accetterebbe
valute complementari, che oggi stanno prendendo sempre più piede nel
mondo intero? Queste monete-materasso serviranno per passare, attutendone l’urto, da
questo sistema monetario destinato a crollare, ad un altro molto più
etico e umano. Traghetteranno in definitiva la nostra società da un sistema ad un altro.
Chi ha orecchie per intendere…intenda, gli altri in banca!