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Giornalisti televisivi vergognatevi!
Marcello Pamio 8/11/2005

La redazione di RaiNews24 ha pubblicato nel sito www.rainews24.rai.it e trasmesso pure in televisione, con tanto di replica pomeridiana, un documentario a firma di Sigfrido Ranucci sulle scorribande criminali dell’impero angloamericano in Iraq.
Siamo, almeno coloro che vogliono aprire gli occhi, al corrente del disastro umanitario perpetrato nella ex Mesopotamia, ma questa volta però ogni limite è stato superato!
Hanno montato ad arte una guerra contro uno stato sovrano, con la scusante poi dimostrata falsa delle armi di sterminio di massa, e loro stessi usano contro la popolazione civile inerme armi chimiche bandite dai trattati internazionali. Mi riferisco alle bombe al fosforo!
Vi rendete conto di quale criminale ipocrisia si fanno portatori coloro che si arrogano il diritto di esportare la democrazia a stelle e strisce nel mondo?
Le armi cosiddette chimiche usate sulla popolazione civile, sono espressamente vietate dalla Convenzione del 1997 promossa dall’ONU e dalla Convenzione di Ginevra del 1980.
In Iraq si è fatto, e probabilmente si sta ancora facendo, un uso massiccio di Fosforo Bianco non come segnalatore e/o fumogene (le uniche modalità permesse di utilizzo), e le immagini allucinanti del documentario non lasciano spazio a nessun dubbio.

Il fosforo, per i fortunati che non l’hanno mai visto in funzione, è un agente chimico utilizzato negli ordigni incendiari (come per esempio il napalm, usato a iosa in Vietnam) e ha la peculiarità di bruciare benissimo quando viene a contatto con l’ossigeno dell’aria. L’altra peculiarità è quella di bruciare altrettanto bene le molecole di acqua contenute nel corpo umano con cui viene a contatto. Il risultato è la carbonizzazione istantanea di un essere umano lasciando intatti i vestiti.
E’ talmente potente la combustione del Willie Peter, il nome militare del fosforo bianco, che se n’è occupato anche l’illustre intellettuale Noam Chomsky nel suo libro: “Ragioni di Stato”.

Vietnam, conversazione con un Pilota americano sulle "soddisfazioni" che da il Napalm

«Siamo certamente soddisfatti degli ingegneri di Dow. Il loro prodotto originario non era così cocente: se i musi gialli fossero stati veloci, l'avrebbero potuto grattar via. Così i ragazzi hanno cominciato ad aggiungere polistirene: ora si attacca come la merda alle suole. Ma poi se i musi gialli lo mettevano sotto l'acqua, smetteva di bruciare, così loro hanno cominciato ad aggiungerci Willie Peter (fosforo bianco), così da farlo bruciare meglio. Ora brucerà anche se messo sotto l'acqua. E basta una goccia, comincerà a bruciare giù fino alle ossa, così muoiono da avvelenamento da fosforo».

La Dow Chemical e l'immancabile Monsanto (oggi Pfizer, quella del Viagra) sono le multinazionali americane che hanno prodotto l’erbicida (napalm) usato abbondantemente in Vietnam.
Alla soglie del terzo millennio, le prestazioni del napalm però sono state decisamente migliorate. Innanzitutto ha cambiato look, oggi non si chiama più napalm, ma bensì il più misterioso nome di MK77. Una semplice sigla che nasconde una sostanza dalle tremende capacità distruttive sulle persone e animali. In pratica, come ha descritto benissimo Noam Chomsky, si tratta di napalm a cui è stato aggiunto alcuni migliorativi, come il polistirene e il fosforo bianco! In pratica è una specie di gelatina catramosa corrosiva che raggiunge temperature altissime, e una volta che si attacca al corpo di una persona, si stacca quando ha consumato fino all’ultima cellula e fino all’osso!

Nonostante queste tremende notizie, e nonostante il documentario da brivido di Sigfrido Ranucci, i giornalisti (“embedded”, cioè “en bed”, a letto con il Potere) non ne hanno minimamente accennato, se non in maniera frugale.
I tiggì nazionali, privati e di stato (oramai la medesima cosa), hanno fatto orecchie da mercante, ad esclusione del Tg3, e si sono interessati di cose ben più importanti come il figlio di Totti, del virus dei polli, di Bonolis che lascia il programma calcistico, dalla ex cocainomane che torna a sfilare con tanto di aureola, ecc. ecc. ecc.

E Fallujia?
E le decine di migliaia di persone finite sotto la pioggia assassina di napalm e fosforo bianco?
E le altre centinaia di migliaia di donne, uomini e bambini assassinati dai famosi missili intelligenti?
Queste morti sono per caso di serie B rispetto ad altre vittime, magari occidentali?
Ma quale livello di coscienza potranno mai avere questi professioni dell’informazione (scusate se li chiamo professionisti) che dovrebbero fare informazione e invece si atteggiano da star televisive e propongono delle softnews demenziali e offensive all’intelligenza umana?
Sono tutti nella busta paga dal Potere, e non fanno altro che leggere quelle veline e notiziole che il Regime mediatico fa scorrere loro davanti attraverso il gobbo.
Leggi e non fare domande. Fai servizi da mentecatti e non fare domande.
In questo modo a fine mese lo stipendio è assicurato!
Non è forse arrivato il momento di ribellarsi da una simile schiavitù mentale, psicologica ed economica, tornando a fare il corretto lavoro d'informazione?
Perché allora invece di scioperare per il contratto di lavoro non si sciopera in blocco per protestare contro un Regime sempre più potente e arrogante?
Lo so, sono domande retoriche, ma la speranza si dice è sempre l’ultima a morire

Ecco la lista dei responsabili e "professionisti" dell’informazione in Italia.

RAI 1
Direttore di rete Fabrizio del Noce
Direttore TG1, Clemente Mimun
tg1_direzione@rai.it

RAI 2
Direttore di rete Massimo Ferrario
Direttore TG2, Mauro Mazza
direttoretg2@gmail.com

RAI 3
Direttore di rete Paolo Ruffini
Direttore TG3, Antonio Di Bella
direttoreTG3@rai.it

RETE 4
Direttore TG4, Emilio Fede
rete4@mediaset.it

CANALE 5
Direttore TG5, Carlo Rossella
canale5@mediaset.it

CANALE ITALIA 1
Direttore Studio Aperto, Mario Giordano
italia1@mediaset.it

 
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