|
Comunicato stampa
SALVIAMO GIAMBURRASCA
Psicofarmaci ai
bambini italiani, è uno scandalo.
Ministro Turco, intervenga subito.
In cinque anni in Italia le prescrizioni sono aumentate del
280 per cento. Negli Usa, la metà.
E ora, addirittura, si aprono 82 Centri in tutta Italia
Alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Infanzia,
“Giù le Mani dai
Bambini”
Roma, 17 novembre
“Psicofarmaci ai bambini italiani, è uno scandalo.
Troppi e somministrati con troppa leggerezza. In cinque anni in Italia
la prescrizione di psicofarmaci ai bambini è aumentata addirittura del
280 per cento. Negli Usa, dove i bambini in terapia sono più di undici
milioni, l’aumento è stato del 150 per cento. Ministro Turco,
intervenga subito”. E’ l’appello che hanno lanciato, in una
conferenza stampa svolta ieri a Roma, Luca Poma portavoce di “Giù le
Mani dai Bambini”, la più visibile campagna di farmacovigilanza in
Italia, e Federico Bianchi di Castelbianco psicoterapeuta dell’età
evolutiva. E con loro più di cento Associazioni e 230mila addetti ai
lavori del settore della Salute rappresentati dal Comitato GiùleManidaiBambini.
"Ma gli scandali non finiscono qui - dice Luca Poma -
si stanno aprendo in Italia, su tutto il Territorio 82 Centri per la
somministrazione di psicofarmaci ai bambini “iperattivi”. E pensare
che le Autorità di controllo sanitario
avevano garantito di istituire un solo Centro di eccellenza per
regione in modo da prevenire gli abusi.
E il rosario degli scandali continua: l’Emea, l’Agenzia
Europea per i farmaci, ha autorizzato la somministrazione del Prozac, la
discussa e potente “pillola della felicità”, ai bambini già da
otto anni dopo appena 4-6 sedute di psicoterapia senza risultati. Di
scandalo, in scandalo: le scuole non hanno risorse per affrontare il
problema dei “bambini-giamburrasca” e così si sono già registrati
i primi casi di alunni allontanati da scuola. Intervenga anche il
ministro Fioroni".
"Chi all’EMEA ha deciso ciò - dice
Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva e
Direttore dell’Istituto di Ortofonologia di Roma e membro del Comitato
scientifico di “Giù le Mani dai Bambini” - è incompetente non
solo nella conoscenza della psicoterapia ma soprattutto dei bambini. In
quattro-sei settimane nessuno può dichiarare fallita una psicoterapia,
che è una strada seria da percorrere. Ecco perché il ministro Turco
deve subito intervenire per neutralizzare la corsa agli psicofarmaci e
limitare i danni della decisione dell’EMEA. E il ministro Fioroni deve
emettere una circolare affinché le scuole siano messe in condizione di
gestire i “bambini-giamburrasca”.
Dietro ai numeri ci sono i bambini e le loro famiglie. E
sono numeri grandi, drammatici. Sono 30mila i bambini italiani che già
oggi assumono psicofarmaci secondo uno studio del “Mario Negri”
pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica che sottolinea come si
tratti della punta di un iceberg visto che il dato è fortemente
sottostimato.
E se oggi sono 30mila i bambini italiani in terapia con psicofarmaci
potrebbero presto diventare oltre 700mila e questo perché, secondo dati
del Ministero della Salute, questo è il numero dei bambini che
sarebbero affetti da disturbi psichici. "Se questo dato
rispecchiasse la verità - aggiunge Luca Poma -, e non lo
credo, vorrebbe dire che ogni cento bambini italiani nove sono candidati
ad assumere psicofarmaci. E’ come dire che in ogni classe, dalla
materna alle medie, almeno due bambini dovrebbero essere medicalizzati.
Psicofarmaci “facili” per diagnosi troppo “disinvolte”.
"Le troppe prescrizioni di psicofarmaci ai bambini –
dice Massimo Di Giannantonio, Ordinario di psichiatria all’Università
di Chieti - sono dovute a diagnosi non corrette formulate da medici
di medicina generale e da pediatri che non hanno il necessario bagaglio
di informazioni per compiere un passo così importante come quello di
somministrare uno psicofarmaco ad un bambino. Ma anche a diagnosi
formulate da medici competenti come neuropsichiatri infantili e
psichiatri adolescenziali, che ritengono che alla base del disturbo dei
bambini ci sia un fattore biologico curabile quindi solo con i farmaci".
Molto importanti le prese di posizione di personalità del
mondo sociale, sanitario e politico.
Marina D’Amato, Presidente dell’Istituto degli
Innocenti di Firenze, in una nota ha spiegato che “la Società di
oggi dovrebbe prendere atto che il suo futuro è l’infanzia. Le
trasformazioni della famiglia italiana incidono molto sulla vita dei
bambini e degli adolescenti”.
In questa occasione, con una nota, tre personalità del mondo politico
hanno assicurato il loro impegno istituzionale. L’onorevole Dorina
Bianchi, vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera,
ha proposto un piano di investimenti sociali sul Territorio insieme alle
Regioni, di supporto ai giovani e l’implementazione dei consultori. La
senatrice Paola Binetti, è una neuropsichiatra infantile e
psicoterapeuta dell’età infantile, ha assicurato un’interrogazione
parlamentare “perché venga in ogni caso bloccata, non solo qualunque
forma di abuso, ma anche qualunque somministrazione impropria che
contrasti con lo sviluppo sereno del bambino”. La senatrice Anna Maria
Serafini, Presidente della Commissione Bicamerale per l’Infanzia ha
annunciato che “questo sarà uno dei temi su cui lavorerò in
Commissione e che metterò all’ordine del giorno. Porrò particolare
attenzione a tutte le segnalazioni e denuncie finalizzate”.
L’APPELLO ALLA
TURCO
"Abbiamo presentato ieri – dicono Luca Poma e
Federico Bianchi di Castelbianco - una lettera aperta al Ministro
della Salute con un vero e proprio "decalogo di buone prassi".
Alcuni dei punti degni di maggior interesse di questo decalogo sono:
l'attivazione di un tavolo presso il MInistero per approfondire il
fenomeno delle prescrizioni indiscriminate di psicofarmaci ai bambini;
lo psicofarmaco solo come ultimissima risorsa terapeutica, e quindi il
rafforzamento concreto di tutte le strade alternative alla
medicalizzazione; un' informazione alle famiglie davvero completa sui
gravi rischi derivanti dalla somministrazione di psicofarmaci ai bambini
ed adolescenti e, perchè no, il "black box", il riquadro nero
sulle confezioni - come quello adottato per le sigarette - già adottato
negli Stati Uniti con l'evidenza degli effetti collaterali più
pericolosi".
GLI ITALIANI DICONO
NO AGLI PSICOFARMACI AI BAMBINI
“Giù le Mani dai Bambini” ha svolto un sondaggio fra
1600 italiani dai 16 ai 65 anni di età chiedendo il loro parere
sull’uso degli psicofarmaci ai bambini. Il 97 per cento ha detto
“no” all’uso degli psicofarmaci per risolvere i disagi psichici
dei minori. Il 97,1 per cento ha detto che le diagnosi fatte oggi con i
questionari non sono affidabili.
Per ulteriori
informazioni i colleghi giornalisti possono contattare il Portavoce
nazionale del Comitato:
Luca Poma: 337415305 – portavoce@giulemanidaibambini.org
SCHEDA SULL’INCIDENZA DEI
PRESUNTI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO INFANTILE
IN ITALIA RICLASSIFICATA REGIONE PER REGIONE
Regione |
Popolazione Totale |
Popolazione 0÷14 |
affetti
da presunti disturbi psichici 9,1%
(0÷14) |
presunti
affetti da ADHD ≈2%[1]
(0÷14) |
4.214.677 |
508.618 |
46.284 |
10.172 |
|
119.548 |
15.447 |
1.406 |
309 |
|
9.032.554 |
1.189.599 |
108.254 |
23.792 |
|
1.571.783 |
166.496 |
15.151 |
3.330 |
|
Trentino |
940.016 |
151.112 |
13.751 |
3.022 |
4.527.694 |
609.849 |
55.496 |
12.197 |
|
Friuli Venezia |
1.183.764 |
135.374 |
12.319 |
2.707 |
3.983.346 |
462.791 |
42.114 |
9.256 |
|
3.497.806 |
408.610 |
37.184 |
8.172 |
|
825.826 |
101.072 |
9.198 |
2.021 |
|
1.470.581 |
189.811 |
17.273 |
3.796 |
|
5.112.413 |
707.891 |
64.418 |
14.158 |
|
1.262.392 |
175.829 |
16.000 |
3.517 |
|
320.601 |
45.775 |
4.166 |
915 |
|
5.701.931 |
1.056.708 |
96.160 |
21.134 |
|
4.020.707 |
671.257 |
61.084 |
13.425 |
|
597.768 |
93.542 |
8.512 |
1.871 |
|
2.011.466 |
335.858 |
30.563 |
6.717 |
|
4.968.991 |
851.334 |
77.471 |
17.027 |
|
1.631.880 |
226.212 |
20.585 |
4.524 |
|
ITALIA |
56.995.744 |
8.103.185 |
737.390 |
162.063 |
SCHEDA DEI DATI INEDITI RELATIVI AL NUMERO DI CENTRI
PER
IN CORSO DI ATTIVAZIONE IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE
Regione |
Centri |
2 |
|
0 |
|
19 |
|
5 |
|
2 |
|
13 |
|
Friuli Venezia Giulia |
2 |
(rete
NPI sul territorio)[2] |
|
3 |
|
5 |
|
2 |
|
6 |
|
4 |
|
1 |
|
2 |
|
3 |
|
1 |
|
4 |
|
7 |
|
1 |
|
ITALIA |
82 |
LE
PRESCRIZIONI DEI PIU’ COMUNI PSICOFARMACI AD OGGI:
DATI ITALIA, RIELABORATI REGIONE PER REGIONE
Regione |
Popolazione 0÷18 |
Farmaci psicoattivi in
generale 2,91‰ |
assunzione di farmaci
antidepressivi 2,36‰ |
assunzione di farmaci
antipsicotici 0,68‰ |
assunzione di litio
0,05‰ |
649.646 |
1.890 |
1.533 |
442 |
32 |
|
19.458 |
57 |
46 |
13 |
1 |
|
1.511.111 |
4.397 |
3.566 |
1.028 |
76 |
|
205.067 |
597 |
484 |
139 |
10 |
|
314.910 |
916 |
743 |
214 |
16 |
|
646.783 |
1.882 |
1.526 |
440 |
32 |
|
Friuli |
180.564 |
525 |
426 |
123 |
9 |
583.974 |
1.699 |
1.378 |
397 |
29 |
|
524.035 |
1.525 |
1.237 |
356 |
26 |
|
131.316 |
382 |
310 |
89 |
7 |
|
245.033 |
713 |
578 |
167 |
12 |
|
911.352 |
2.652 |
2.151 |
620 |
46 |
|
230.672 |
671 |
544 |
157 |
12 |
|
60.455 |
176 |
143 |
41 |
3 |
|
1.371.373 |
3.991 |
3.236 |
933 |
69 |
|
876.213 |
2.550 |
2.068 |
596 |
44 |
|
123.613 |
360 |
292 |
84 |
6 |
|
444.451 |
1.293 |
1.049 |
302 |
22 |
|
1.107.133 |
3.222 |
2.613 |
753 |
55 |
|
303.365 |
883 |
716 |
206 |
15 |
|
ITALIA |
10.440.524 |
30.382 |
24.640 |
7.100 |
522 |
ATTENZIONE:
la tabella è stata elaborata a scopo statistico, proiettando la media
delle prescrizioni nazionali sulla popolazione residente di ogni regione
appartenente alla fascia di età oggetto d’indagine.
Il dato sopra riportato come “Farmaci psicoattivi in
generale” si riferisce alle somministrazioni di ogni tipo di farmaco
psicoattivo ed è sottostimato. Le
successive tre colonne riportano i dati afferenti la somministrazione
delle specifiche categorie di psicofarmaci. Il dato generale non è
l’esatta somma dei dati parziali in quanto esistono casi di
prescrizioni contemporanee di più tipologie di farmaci (il dato
complessivo è quindi quello al quale far riferimento per praticità
d’interpretazione).
Da questi dati sono
esclusi tutti gli ansiolitici/ipnotici, dei quali si fa un uso sempre più
disinvolto (p.
es. il Nopron®, psicofarmaco utilizzato per regolarizzare il ciclo
sonno/veglia nei bimbi, o l’EN®, utilizzato dagli studenti come
tranquillante prima degli esami); i dati inoltre
sono relativi solo ed
esclusivamente agli psicofarmaci rimborsati dal Servizio Sanitario
Nazionale: oltre a ciò, vi sono ovviamente anche i farmaci non
rimborsati. E poi le somministrazioni effettuate grazie a ricette e
prescrizioni emesse in Repubblica di San Marino, Città del Vaticano e
Canton Ticino, dove a volte le famiglie si approvvigionano di
psicofarmaci senza le restrizioni proprie del nostro sistema nazionale
di controllo sanitario. Sono anche sempre più frequenti gli acquisti in
internet: sul web è possibile reperire pressochè ogni genere di
farmaco psicoattivo senza necessità di alcuna ricetta, grazie a siti
internet domiciliati in paesi off-shore non soggetti ad alcun controllo
(pagamento con carta di credito, spedizioni a casa in pacco
anonimo).
Nell’ultimo quinquennio esaminato con certezza statistica
(1997/2002, il successivo sarà il 2002/2007, ma i dati non sono ancora
disponibili) in Italia vi è
stato in incremento delle prescrizioni di psicofarmaci ai minori del
280%, contro il 150% in USA. L’Italia si presenta quindi come
nazione ad alto tasso d’incremento di prescrizioni di psicofarmaci ai
minori. Il trend negli anni successivi non ha comunque accennato a
diminuire, specie per gli antidepressivi, nonostante i numerosi recenti
“warning” dagli USA circa l’ispirazione di idee suicidarie nei
minori che fanno uso di queste molecole (induzione al suicidio a normale
dosaggio terapeutico). Il “mercato” è aperto ed in crescita, basti
considerare come l’80% degli adolescenti che nel