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Tratto
dal libro “
La
saggezza di Pitagora rappresenta l’Antica Saggezza.
Ogni grande Maestro rappresenta
la saggezza e mai si proclama possessore di essa. Nessuno che conosce il
valore della saggezza la possederà come propria o la rappresenterà
come la propria saggezza. Uno che la rappresenta come propria è
ignorante perché la saggezza è eterna. Non uno dei Maestri o degli
Insegnanti del Mondo la rivendica come propria. Quando Krishna
insegnava, molto spesso si riferiva agli Antichi ed alla Saggezza
insegnata da loro. Allo stesso modo, quando Gautama il Buddha insegnava,
diceva: “Così dissero i Buddha dei tempi antichi”. La parola Buddha
significa l’Illuminato; disse anche che c’erano 32 Buddha che
seguivano il Sentiero prima di lui nell’insegnamento della saggezza,
ed egli era il 33° Buddha che seguiva le orme dei precedenti. E’ per
questa ragione che è chiamato Tathagata, che significa colui che
seguiva il sentiero. Allo stesso modo, quando Gesù il Cristo
insegnava diceva: “Questo è quello che Mosè ed i profeti dicevano”
Pitagora diede i suoi insegnamenti nello stesso modo. La gente comune sa
molto poco sugli insegnamenti di Pitagora. Molta gente sa
dell’esistenza di un teorema in geometria sull’angolo retto del
triangolo e quel teorema va sotto il nome di Pitagora.
Ci sono altri 326 teoremi dati da Pitagora, non tutti sulla geometria,
ma su un altro settore dell’Antica Saggezza che possiamo chiamare
Matematica Spirituale. Così se vogliamo studiare Pitagora
completamente, dovremmo coniare molti nomi per i nuovi settori della
saggezza che sono contenuti nei suoi insegnamenti. In questo contesto,
desidero dire che esistevano trentatré volumi dati da Pitagora ai suoi
discepoli diretti, e questi trentatré volumi sono passati di mano in
mano da generazione a generazione fino ad oggi. Coloro che danno questi
insegnamenti vivono in molte pari del globo anche oggi poiché gli
insegnamenti di Pitagora non appartengono a qualche nazione o razza.
(…)
Per
esempio, la gente dell’India conosce Pitagora anche senza aver avuto
contatto con gli insegnamenti occidentali di Pitagora. (…)
L’anno di nascita di Pitagora si suppone sia il
A quei tempi c’erano tre centri dell’Antica Saggezza. Una era in
Egitto, un’altra era in India e la terza era in Grecia.
Naturalmente, tutti e tre hanno quasi cessato di essere centri
dell’Antica Saggezza. In Egitto, oggigiorno, non c’è un centro di
istruzione nel suo vero senso. Noi abbiamo
Quando Pitagora aveva diciotto anni, perse il padre. C’era un grande
uomo, in quei giorni, di nome Talete di Mileto.
Talete,
che significa Dio Sole, era una delle grandi luci del suo tempo e uno
dei grandi Maestri dell’Antica Saggezza. Molte persone da molte parti
del mondo andavano a trovarlo e alcuni di loro vissero con lui come suoi
discepoli. Pitagora andò a visitarlo. Il grande Maestro Talete lo
accettò di buon grado come suo discepolo. Dopo avergli insegnato tutta
la sua saggezza, gli consigliò di imbarcarsi per l’Egitto e lì
unirsi ai Maestri. Alcuni mercanti aiutarono Pitagora ad imbarcarsi per
l’Egitto.
In quei giorni, la saggezza era dato solo a studenti selezionati, non
era venduta per denaro e non c’era alcuna istituzione di istruzione
commerciale come le abbiamo ora. Non si facevano pubblici appelli quale
richiamo affinché l’istruzione venisse acquistata. Le gente aveva
sviluppato metodi migliori per la sopravvivenza che non per
l’istruzione. L’istruzione era qualcosa di molto devozionale e gli
insegnanti non erano disponibili a dare istruzione a coloro che volevano
commercializzarla. Era così in particolar modo per tre materie:
Queste
tre materie erano custodite con grande gelosia lontane dalla gente che
non credeva che dovessero esser date senza alcuno costo. Per esempio,
Anche oggi, le toghe degli avvocati hanno quelle tasche. Sebbene i
dottori e gli avvocati prendano denaro direttamente, la tasca simbolica
sul retro rimane ancora come una derisione dell’odierna umanità.
(…)
I Maestri non furono gentili con Pitagora quando per la prima volta si
recò in Egitto. Molto del suo tempo lo trascorreva sottoponendosi a
prove e sofferenze, ma egli resistette ad ogni prova. I Maestri allora
capirono che non era un’anima comune. Furono pienamente convinti che
era nato per fare qualcosa di grande, qualcosa che essi non potevano
portare a termine. Essi cominciarono ad insegnarli con grande
venerazione, riversando la loro saggezza e i loro cuori in lui.
Qualunque Maestro Pitagora avvicinasse, diventava il prediletto di quel
Maestro. Era uno dei suoi privilegi. Ma non solo, Pitagora era tra i
profeti una eccezione. Gesù il Cristo sottolineava che nessun profeta
è riconosciuto nella sua terra. Quando Gesù divenne l’Insegnante del
Mondo, mentre egli era adorato e salutato da tutti come il Cristo, fu
invitato nella sua terra. Quando fu lì, la gente rideva di lui dicendo:
“Questo è Gesù, il figlio del falegname”. Quello era lo stato di
ignoranza della sua terra. Gesù sorrideva e diceva: “Nessun profeta
è riconosciuto nella sua terra”. Rispetto a ciò, Pitagora rappresentò
una grande eccezione ed ebbe maggio successo di ogni altro profeta.
Quando ritornò in Grecia come uno dei Grandi Maestri della Saggezza,
era onorato dalla sua gente ed era considerato una grande Luce di
Saggezza. Le gente era solita rivolgersi a lui come
Pitagora trascorse quasi 22 anni in Egitto, incontrò quasi tutti i
Maestri d’Egitto e ricevette il suo insegnamento da loro. Era uno
studente in quei centri di apprendimento come Heliopoli, Menf e Tebe.Fu
iniziato ai segreti dei matematici, della geometria e della scienza
delle stelle, del sistema solare e delle galassie. La scienza delle
stelle, in quei giorni, includeva: l’astronomia, l’astrologia,
l’astro-psicologia, l’astro-biologia, l’astro-medicina,
l’astro-biologia, l’astrolatria e la scienza delle corrispondenze.
Se leggi il Trattato sulla Medicina di Ippocrate, troverai la scienza
delle corrispondenze e la relazione tra lo zodiaco e la costituzione
umana, le funzioni dei vari organi del corpo e dei pianeti, come la
struttura umana sua un intero funzionante, come sia olistica, come il
sistema solare sia una piccola fotografia del sistema solare. Queste
scienze che non esistono nei tempi moderni, esistevano in quei giorni,
ed a Pitagora era consentito essere uno studente di quelle scienze.
Pitagora
era anche uno studente della scienza del simbolismo. Essa
è una scienza sacra nella quale gli esseri umani hanno cercato
un passaggio sia dal diciannovesimo secolo. (…)
Pitagora fu ammesso come membro delle istituzioni ritualistiche allora
esistenti. Egli conosceva il reale valore di un sacramento, come
condurlo e quale cambiamento avviene quando si amministra un sacramento.
Sapeva come la coscienza si espande e come una tale espansione non è
possibile attraverso l’istruzione intellettuale. Uno che conosce la
procedura per espandere la coscienza viene chiamato Gran Maestro nei
Rituali; diversamente un rituale è solo una cerimonia morta.
I Maestri lo ammisero nella scienza dei sacramenti. Gli insegnarono la
scienza dei rituali che sono chiamati i Santi e Sacri Rituali.
Gradualmente, Pitagora fu fatto un Maestro dei Santi e Ordini
Ritualistici. (…)
Mentre era in Egitto, Pitagora fu fatto prigioniero dai soldati di
Cambise e portato in Babilonia. Fu più tardi rilasciato in circostanze
misteriose. Egli colse questa opportunità di fare proprie le ricerche
sulla scienza di Dio in Babilonia. Incontrò i capi spirituali dei Magi
ed imparò la scienza dei numeri, l’aritmetica, il ramo Caldeo
dell’astronomia ed astrologia, come pure la musica. (…)
Una delle aspirazioni di Pitagora era quella di vistare l’India. (…)
In India ebbe accesso a molti Grandi Maestri della Saggezza e ricevette
anche tutti i segreti vedici dai Maestri dei Veda. In India egli
finalmente ricevette il titolo di Pytha Guru. La parola Pytha in
sanscrito significa un centro internazionale di apprendimento, e Guru
significa Maestro Spirituale. Così gli fu conferito il
titolo di Maestro Spirituale dell’apprendimento internazionale.