|
"Planet X":
il pianeta più boicottato del sistema solare
di Marcello Pamio
Copertina
della rivista "New Scientist" del 14 dicembre 2002 |
|
ANSA ORIGINALE del 12 dicembre 2002 |
Quando
me l'hanno detto per telefono pensavo ad una presa in giro. Era troppo.
Successivamente dopo aver letto il comunicato ufficiale (vedere
alla fine) ho pensato
invece ad un
clamoroso errore. Alla fine dopo aver sfogliato la pubblicazione di una delle riviste scientifiche
più accreditate al mondo mi sono rassegnato.
Forse c'era qualcosa di vero!
Mi riferisco al comunicato Ansa, datato 12 dicembre 2002, in merito alla scoperta di un
nuovo pianeta (non è Quaoar!) e della rivista britannica New Scientist (www.newscientist.com)
che ne ha curato la pubblicazione con tanto di copertina.
Fin qui nulla di strano, giusto? L'astronomia d'altronde ci ha un po' abituati a
scoperte simili.
Peccato che qui si sta parlando di un
pianeta del nostro Sistema Solare!
Avete capito? Proprio quel Sistema formato da nove pianeti -come ci hanno insegnato
per bene i libri scolastici e universitari- che in quattro e quattr'otto
è passato a dieci.
Alla faccia degli studi accademici!
Dieci come il nome scelto dai ricercatori argentini e britannici che hanno
firmato il lavoro: Pianeta X.
Mi sembra che questa sia notizia interessante, o no?
Un pianeta, che stando alle dichiarazioni riportate, è grande più o meno come
la Terra e gravita oltre l'orbita di Plutone, l'ultimo pianeta e il più lontano
dal Sole, almeno fino al 12 dicembre 2002.
Eppure nessun giornale, nessun telegiornale lo ha detto. Zero più assoluto,
censura totale, filtro globale.
Ricordiamo che il comunicato Ansa è arrivato a tutte le redazioni giornalistiche,
o presunte tali.
Come mai?
Sono più importanti notizie di calcio, di scontri che accadono dentro e fuori
gli stadi, di Saddam Hussein che non avrebbe rispettato i trattati dell'Onu,
ecc. Queste sono le cose che più contano.
Non che le notizie sulla guerra non siano importanti. Assolutamente! Non sono
importanti le notizie che danno oggi i telegiornali e i giornali sulla guerra.
Evitano in tutti i modi di trattare il problema quello vero: la guerra
anglo-americana all'Iraq si farà. Eccome se si farà, e non c'entrano nulla le
armi di distruzione di massa, non c'entra nulla l'antrace o il plutonio.
Perché non viene detto? Perché nessun giornalista, escluso pochissimi, ha
fatto queste semplici e lapalissiane dichiarazioni?
La macchina bellica ahimé è già mossa e piazzata lì, e per tanto NON può
tornare a casa senza essere stata rispolverata a dovere. Una macchina orgogliosa
e molto costosa come testimoniano i 358 miliardi di dollari che Bush è
riuscito a far cacciare dal governo americano per gli armamenti.
Per quanto riguarda il "Planet X", se vogliamo ulteriormente complicare il quadro,
possiamo anche dire che è una vecchia conoscenza. Molto vecchia se consideriamo che era noto
fin dai tempi dei Sumeri. Non ci credete? Prendete un libro dello studioso russo
Zecharia Sitchin, magari scritto diversi anni fa, e leggerete le
stesse informazioni che oggi sono trapelate sulla sua scoperta.
Il problema è che allora non esistevano le strumentazioni che abbiamo oggi:
computer, telescopi immensi, addirittura telescopi in orbita attorno
alla terra. Proprio quest'ultimi, vorrei tanto sapere perché si sono spesi miliardi di dollari per
mettere in orbita una vera e propria "talpa spaziale" come Hubble? Certamente le fotografie
che invia sulla Terra di galassie, stelle lontane centinaia, forse migliaia di
anni luce sono stupende, ma se non vede un pianeta appena dopo Plutone a cosa
serve?
Stiamo parlando di un corpo celeste dalle notevoli dimensioni, eppure nessuno lo
aveva visto prima. Come mai?
Questo
è l'interrogativo che si è posto anche il prof. Mario Melita
dell'unità astronomica dell'Università Queen Mary di Londra.
Domande naturalmente che rimarranno, come al solito, prive di risposta -almeno
per noi comuni mortali- e che inoltriamo per conoscenza a chi
l'informazione dovrebbe farla veramente, e non fare sempre finta di non
vedere e/o sentire nulla!
-------------------------------
KBXT
ZCZCO400/SXB
YLN41656
R
EST SOB ST1 S91 QBXB
ASTRONOMIA:
FORSE DIECI I PIANETI DEL SISTEMA SOLARE /ANSA
INDIVIDUATO OLTRE PLUTONE IL PIANETA X, GRANDE COME LA TERRA
(ANSA)
- LONDRA, 12 DIC - Il sistema solare potrebbe contare dieci pianeti
anziché nove, come vuole l'astronomia scolastica.
Un gruppo di scienziati argentini e britannici ha scoperto un
decimo corpo celeste di considerevoli dimensioni, che gravita oltre
l'orbita di Plutone, battezzandolo Pianeta X.
Lo scrive oggi la rivista britannica New Scientist,
precisando subito che il Pianeta X - di dimensioni simili a quelle della
Terra - si trova ai confini della Fascia di Kuiper, regione periferica
del sistema solare, composta principalmente di asteroidi e frammenti di
materiale interstellare.
Gli
astronomi hanno individuato ghiaccio e complesse molecole di tipo
organico sulla superficie di alcune formazioni della Fascia, il che li
ha spinti a pensare che anche sul pianeta appena individuato possano
esserci molecole simili, e con queste le basi chimiche per qualche forma
di vita.
Mario Melita, dell'unità astronomica dell'Università di Londra Queen
Mary, ha spiegato ieri che la Fascia di Kuiper è una regione vasta
formata da anelli concentrici di materiale interstellare, non ancora
compresa a fondo.
Melita
e Adrian Brunini dell'ateneo di La Plata in Argentina, sono convinti che
l'ampio bordo che si osserva ai limiti della Fascia si sia formato
attraverso l'aggregazione progressiva di gas, polvere e materiale
cosmico che prende a ruotare intorno a una stella: il sole nel nostro
caso.
E'
convinzione radicata fra gli astronomi che i pianeti si siano formati
nel tempo proprio attraverso questo accumulo progressivo di gas, polvere
cosmica e materiale interstellare che girando vorticosamente in dischi e
fasce tende ad aggregarsi fino a formare una massa solida.
Il Pianeta X si sarebbe dunque formato in questo modo, assestandosi poi
su un'orbita quasi circolare.
E'
curioso che un corpo di dimensioni tanto grandi non sia stato visto
prima poiché, spiega ancora Melita, "si può osservare con i
telescopi", anche se "c'è uno spazio immenso da
coprire".
Gli scienziati sono d'accordo nel ritenere che c'è una grande attività,
in atto nella Fascia di Kuiper, come ha detto a New Scientist Marc Buie,
del prestigioso osservatorio di Lowell, in Arizona. Gli fa eco Alan Stern, dell'Istituto di ricerca di Boulder in
Colorado. La regione di
spazio in questione, ha dichiarato, “è di formazione planetaria, con
100.000 oggetti che sono pianeti in miniatura".
Gli astronomi del resto concordano che Plutone, il
pianeta ritenuto finora il più esterno del sistema solare, scoperto nel
1930, si sia formato con ogni probabilità all'interno della Fascia.
L'orbita di Plutone è tanto eccentrica, che a tratti il pianeta
si trova più vicino al sole di Nettuno.
Lo scorso ottobre l'Istituto di Tecnologia della
California ha scoperto nella Fascia di Kuiper un oggetto grande la metà
di Plutone, battezzato Quaoar, e già allora si era dibattuto se questo
si potesse classificare come pianeta.
Secondo Stern, la scoperta di Pianeta X sarà seguita da molte
altre. "Sembra molto
più probabile che ci siano 900 pianeti nel sistema solare piuttosto che
nove,,, ha affermato il ricercatore.
"E sembra che tutti, tranne otto, si trovino
proprio nella Fascia di Kuiper". (ANSA).
YK2
12-DIC-02 18:19 NNNN